(ANSA) - ROMA, 19 LUG - È di 20 milioni di euro, pagabili in tre
esercizi, l'investimento sostenuto dalla Juventus per l'acquisto
di Alvaro Morata dal Real Madrid. L'accordo, informa il club
bianconero, prevede anche un diritto di opzione per i merengue,
esercitabili al termine della stagione 2015/'16 o alla fine di
quella successiva, per il riacquisto dell'attaccante. Già
fissato anche il valore dell'eventuale riacquisto, in funzione
delle partite che avrà giocato in bianconero fino ad un massimo
di 30 milioni.
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F1: Germania, pole position per Rosberg
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - Nico Rosberg (Mercedes) ha ottenuto la
pole position del Gp di Germania, ad Hockenheim. Per il tedesco
leader del Mondiale è la 5/a pole stagionale. Al suo fianco
partirà il finlandese Bottas (Williams). In seconda fila Massa
con l'altra Williams e Magnussen (McLaren). Settima la Ferrari
di Alonso, mentre il compagno di squadra Raikkonen è uscito in
Q2 e partirà 12/o. In Q1 incidente per Hamilton: niente danni
per il britannico della Mercedes, ma le sue qualifiche sono
finite lì; partirà 15/o.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSABasket Serie A, mercato i colpi Ragland, Kaukenas e Jones
Milano ingaggia il playmaker ex Cantù ed è ad un
passo da Kleiza. A Reggio Emilia resta il lituano, in arrivo anche
Polonara. La Vitasnella prende l'ala ex Orlando Magic e ritrova Eric
Williams
ROMA – La prima mossa di Milano potrebbe aver sbloccato
il mercato di Serie A con una sorta di effetto domino. L'Emporio Armani
ha annunciato l'arrivo di Joe Ragland, 25enne playmaker in arrivo da
Cantù: l'americano di passaporto liberiano, quindi con lo status di
Cotonou, prenderà il posto di Curtis Jerrells, decisivo nella
finale-scudetto con il canestro allo scadere di gara6.
FRATELLI - Il prossimo colpo dell'Emporio Armani
dovrebbe essere l'ala lituana Linas Kleiza, lo scorso anno al
Fenerbahce, e in precedenza nella NBA a Toronto. Accanto al 29enne ex
capocannoniere di Eurolega può arrivare Shawn James, centro in uscita
dal Maccabi. Shawn è il fratello di Delroy James, ala che Brindisi
confermerà nella stagione di debutto nelle Coppe europee.KAUKENAS – In vista dell'Eurocup, Reggio Emilia conferma un tassello fondamentale per il trionfo in Eurochallenge come Rimas Kaukenas. Il 37enne lituano resterà per un altro anno. In arrivo Achille Polonara, che ha lasciato Varese. Per Achille Polonara c'è un contratto di tre anni. Al suo posto Varese ingaggia il 33enne naturalizzato Craig Callahan, ala-centro da Verona.
CANTU' – Doppio arrivo per la Vitasnella, anche se in un caso si tratta di un ritorno: Eric Williams, infatti, era stato a Cantù nel 2006-07, all'inizio della sua carriera europea. Accanto al centro di passaporto bulgaro arriva DeQuan Jones, 24enne ala con un passato NBA agli Orlando Magic, a quel punto alla squadra di Pino Sacripanti mancheranno soltanto play e guardia titolari, entrambi americani. Tra le altre squadre, Avellino confermerà Daniele Cavaliero, mentre Daniele Cinciarini è diretto a Pistoia.
Tour, numero di Tony Martin. Nibali cede la maglia gialla a Gallopin
Impresa d’altri tempi di Tony Martin nella
nona tappa del Tour de France, Gerardmer-Mulhouse. Il 29enne tedesco
dell’Omega Pharma-Quick Step ha vinto dopo una galoppata solitaria di 59
km, cominciata sulla penultima salita di giornata (Le Markstein),
quando ha staccato il compagno di fuga, l’italiano De Marchi, col quale
s’era lanciato all’attacco dopo soli 18 km di corsa. Un vero capolavoro
quello del tre volte campione del mondo a cronometro, che ha tenuto
benissimo in salita (erano previsti 6 gpm) e poi ha amministrato il
vantaggio nei 43 km di picchiata verso l’arrivo, sfruttando le sue
straordinarie doti di passista. Per Martin si tratta della 51esima
vittoria da pro’ (la terza al Tour) e l’ottava stagionale dopo le due
tappe al Giro dei Baschi, la crono e la classifica finale al Giro del
Belgio, le due cronometro al Giro di Svizzera (dove è stato leader fino
all’ultima tappa prima di chiudere al 4° posto) e naturalmente il
campionato nazionale a cronometro. E l’Omega Pharma-Quick Step, rimasta
subito orfana di Mark Cavendish nella prima tappa, è la seconda vittoria
in questo Tour, a due giorni dal colpo di Matteo Trentin.
NUOVO LEADER —
Ma la notizia del giorno è che Vincenzo Nibali, dopo una settimana da
padrone della classifica, ha ceduto la maglia gialla. Alla vigilia del
primo tappone di montagna che lo chiamerà al severo testa a testa con
Contador, il siciliano ha saggiamente preferito non dannarsi l’anima e
non sfiancare la squadra per difendere il primato, lasciando andare la
fuga di giornata. Il francese Tony Gallopin, che alla partenza era 11° a
3’27” e ha chiuso a 2’45” da Martin, ma 5’01” prima di Nibali, è il
nuovo leader. C’è tutto lo spazio per riprenderlo, magari già da subito.
ARRIVO: —
1. Tony Martin (Ger, Omega Pharma-Quick Step), 170 km in 4h09’34”, media
40,9; 2. Cancellara (Svi) a 2’45”; 3. Van Avermaet (Bel) a 2’45”; 4. T.
Dumoulin (Ola); 5. Montaguti; 6. Rojas (Spa); 7. Kruijswijk (Ola); 8.
Cherel (Fra); 9. Feillu (Fra); 10. Machado (Por).
CLASSIFICA —
1. Tony Gallopin (Fra, Lotto-Belisol); 2. Nibali a 1’34”; 3. Machado
(Por) a 2’40”; 4. Fuglsang (Dan) a 3’18”; 5. Porte (Aus) a 3’32”; 6.
Kwiatkowski (Pol) a 4’00”; 7. Valverde (Spa)a 4’01”; 8. Rolland (Fra) a
4’07”; 9. Contador (Spa) a 4’08”; 10. Bardet (Fra) a 4’13”.
Gasport
© riproduzione riservata
Orario Tour de France 2014 9a tappa partenza e arrivo Gérardmer-Mulhouse. Diretta Raisport 2 e Raitre, live streaming Raitv
Oggi nona tappa Tour de France 2014 arrivo a Mulhouse orario diretta - La nona tappa del Tour de France 2014, in programma oggi, è di montagna e presenta 6 gpm. Partenza da Gerardmer alle ore 11 circa di oggi, Domenica 13 Luglio ed arrivo a Mulhouse dopo le 17. Percorso di 170 chilometri, che sarà emozionante, viste le salite. Nona tappa
che presenta anche un gran premio della montagna di prima categoria, ma
andiamo a vedere tutte le asperità nel dettaglio. Al Km 11.5 il Col de
la Schlucht (1 140 m), 8.6 chilometri al 4.5%, categoria 2, al Km 41,
il Col du Wettstein, 7.7 chilometri al 4.1%, categoria 3. Poi al Km 70
il Côte des Cinq Châteaux, 4.5 chilometri al 6.1%, categoria 3, al Km 86
il Côte de Gueberschwihr (559 m), 4.1 chilometri al 7.9%, categoria 2.
Dopo la metà del percosro al Km 120 Le Markstein (1 183 m), 10.8
chilometri al 5.4%, categoria 1. Infine l’ultima salita al Km 127, Grand
Ballon, 1.4 chilometri al 8.6%, categoria 3. Diretta nona tappa del Tour de France 2014 su Raisport 2 dalle 13, su Raitre dalle 15, live streaming Raitv.
centrometeoitaliano.it
Tour: al francese Kadri l'ottava tappa, Nibali: 'Nessun problema a controllare Contador'. Classifiche
Parla francese con Kadri l'ottava tappa del Tour, ma Nibali resiste agli attacchi di Contador e resta in giallo.
Il francese Blel Kadri (AG2R) ha vinto per distacco l'8/a tappa del Tour de France, la Tomblaine-Gerardmer La Mauselaine, di 161 km. E' la prima vittoria francese in questa edizione della Grande Boucle. Kadri ha preceduto di 2'17" lo spagnolo Alberto Contador e di 2'20" Vincenzo Nibali che conserva la maglia gialla. Il corridore dell'Astana ha un vantaggio di 1'44" sul danese Jakob Fuglsang, suo compagno di squadra, e di 1'58" sull'australiano Richie Porte (Sky),oggi 4/o. Contador 6/o a 2'34".
Alle spalle di Kadri sono classificati nell'ordine Alberto Contador (Tinkoff), staccato di 2'17'', e il leader della corsa Vincenzo Nibali (Astana), a tre secondi dallo spagnolo.
Quarto posto per Richie Porte e quinto per Thibaut Pinot. Kadri è riuscito a portare a termine una lunga fuga cominciata ad una ventina di chilometri dal traguardo da cinque corridori, resistendo al ritorno del gruppo trascinato dagli uomini della squadra di Contador. Nibali non si è fatto staccare ed è arrivato a ruota del suo avversario, sul quale mantiene un vantaggio di 2'34''.
Dopo una settimana di sprint, fughe, rovesci e cadute, il Tour de France di ciclismo e' salito di quota. Il finale dell'8/a tappa (Tomblaine-Gerardmer, di 161 km) ha visto negli ultimi 20 km tre asperità: il Col de La Croix-des-Manats, il Col de Grosse-Pierre e, dopo la discesa del Gerardmer, il traguardo di La Mauselaine, dopo una salita di 4 km, la cui parte finale riserva pendenze del 10%.
L'inutile attacco di Contador
Doveva e voleva provarci, Alberto Contador, ad attaccare Vincenzo Nibali nel primo assaggio di montagne al Tour de France. Lo ha fatto ma l'italiano maglia gialla ha risposto a dovere, tenendosi alla ruota dello spagnolo che aveva scatenato la sua squadra in salita nel tentativo di ridurre lo svantaggio e di intimidirlo. La dura lotta tra i due probabili protagonisti di questa 101/a edizione della Grande Boucle si è svolta alle spalle di Blel Kadri, portacolori della AG2R che ha conquistato la prima vittoria francese in questo Tour, oltre alla maglia a pois di leader degli scalatori, sotto la pioggia sulle dure salite del finale della ottava tappa, la Tomblaine-Gerardmer La Mauselaine, di 161 km. Nibali, alla fine terzo al traguardo a tre secondi da Contador, e quindi ancora in ampio vantaggio (2'34'') su di lui in classifica generale, non ha mostrato alcun cedimento di fronte al lavorio ai fianchi degli uomini della Tinkoff, che negli ultimi 25 chilometri hanno guidato il gruppo senza sosta all'inseguimento di un gruppetto di fuggitivi, via via ripresi, a parte Kadri, nonostante avessero accumulato fino a 11 minuti di vantaggio. L'obiettivo vero era però Nibali, ma lui ha resistito e a soccombere, perdendo preziosi secondi in classifica, sono stati altri possibili contendenti come il polacco Michal Kwiatkowski, che ha perso quasi un minuto e mezzo sul siciliano, e Alejandro Valverde, che a fatica è riuscito a cedere solo 15 secondi.
Nibali: 'Sto bene, nessun problema a controllare Contador'''Alberto (Contador, ndr) ha preso in mano la corsa nelle ultime due salite - ha spiegato Nibali al traguardo -, ma io stavo bene e ho cercato di controllare, senza grossi problemi. Nel finale, quasi sull'arrivo, ho sbagliato a inserire il rapporto e ho perso tre secondi, ma va bene così - ha aggiunto - dopo una tappa complicata e sotto la pioggia''. L'italiano è tranquillo e pare conscio della sua forza, ma ha davanti due settimane di fuoco, con tappe insidiose già domani e, soprattutto, lunedì anche se le Alpi e i Pirenei sono ancora lontani. Intanto, è lui che veste la maglia gialla nel duecentesimo giorno di leadership di un italiano al Tour. Il primo fu Vincenzo Borgarello, al comando per una tappa nel 1912, il più affezionato è Ottavio Bottecchia, leader per 34 giorni. Una curiosità: se Nibali arrivasse in giallo a Parigi, eguaglierebbe Felice Gimondi, che nel '65 fu in testa per 19 giorni. Domani è in programma una frazione di 170 km tra Gerardmer e Mulhouse, con sei gpm, di cui uno di prima categoria, ma un arrivo in pianura che dovrebbe consentire di riassorbire eventuali vantaggi conquistati in salita.
Questo l'ordine d'arrivo della ottava tappa del Tour de France, Tomblaine-Gerardmer La Mauselaine, di 161 km.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Il francese Blel Kadri (AG2R) ha vinto per distacco l'8/a tappa del Tour de France, la Tomblaine-Gerardmer La Mauselaine, di 161 km. E' la prima vittoria francese in questa edizione della Grande Boucle. Kadri ha preceduto di 2'17" lo spagnolo Alberto Contador e di 2'20" Vincenzo Nibali che conserva la maglia gialla. Il corridore dell'Astana ha un vantaggio di 1'44" sul danese Jakob Fuglsang, suo compagno di squadra, e di 1'58" sull'australiano Richie Porte (Sky),oggi 4/o. Contador 6/o a 2'34".
Alle spalle di Kadri sono classificati nell'ordine Alberto Contador (Tinkoff), staccato di 2'17'', e il leader della corsa Vincenzo Nibali (Astana), a tre secondi dallo spagnolo.
Quarto posto per Richie Porte e quinto per Thibaut Pinot. Kadri è riuscito a portare a termine una lunga fuga cominciata ad una ventina di chilometri dal traguardo da cinque corridori, resistendo al ritorno del gruppo trascinato dagli uomini della squadra di Contador. Nibali non si è fatto staccare ed è arrivato a ruota del suo avversario, sul quale mantiene un vantaggio di 2'34''.
Dopo una settimana di sprint, fughe, rovesci e cadute, il Tour de France di ciclismo e' salito di quota. Il finale dell'8/a tappa (Tomblaine-Gerardmer, di 161 km) ha visto negli ultimi 20 km tre asperità: il Col de La Croix-des-Manats, il Col de Grosse-Pierre e, dopo la discesa del Gerardmer, il traguardo di La Mauselaine, dopo una salita di 4 km, la cui parte finale riserva pendenze del 10%.
L'inutile attacco di Contador
Doveva e voleva provarci, Alberto Contador, ad attaccare Vincenzo Nibali nel primo assaggio di montagne al Tour de France. Lo ha fatto ma l'italiano maglia gialla ha risposto a dovere, tenendosi alla ruota dello spagnolo che aveva scatenato la sua squadra in salita nel tentativo di ridurre lo svantaggio e di intimidirlo. La dura lotta tra i due probabili protagonisti di questa 101/a edizione della Grande Boucle si è svolta alle spalle di Blel Kadri, portacolori della AG2R che ha conquistato la prima vittoria francese in questo Tour, oltre alla maglia a pois di leader degli scalatori, sotto la pioggia sulle dure salite del finale della ottava tappa, la Tomblaine-Gerardmer La Mauselaine, di 161 km. Nibali, alla fine terzo al traguardo a tre secondi da Contador, e quindi ancora in ampio vantaggio (2'34'') su di lui in classifica generale, non ha mostrato alcun cedimento di fronte al lavorio ai fianchi degli uomini della Tinkoff, che negli ultimi 25 chilometri hanno guidato il gruppo senza sosta all'inseguimento di un gruppetto di fuggitivi, via via ripresi, a parte Kadri, nonostante avessero accumulato fino a 11 minuti di vantaggio. L'obiettivo vero era però Nibali, ma lui ha resistito e a soccombere, perdendo preziosi secondi in classifica, sono stati altri possibili contendenti come il polacco Michal Kwiatkowski, che ha perso quasi un minuto e mezzo sul siciliano, e Alejandro Valverde, che a fatica è riuscito a cedere solo 15 secondi.
Nibali: 'Sto bene, nessun problema a controllare Contador'''Alberto (Contador, ndr) ha preso in mano la corsa nelle ultime due salite - ha spiegato Nibali al traguardo -, ma io stavo bene e ho cercato di controllare, senza grossi problemi. Nel finale, quasi sull'arrivo, ho sbagliato a inserire il rapporto e ho perso tre secondi, ma va bene così - ha aggiunto - dopo una tappa complicata e sotto la pioggia''. L'italiano è tranquillo e pare conscio della sua forza, ma ha davanti due settimane di fuoco, con tappe insidiose già domani e, soprattutto, lunedì anche se le Alpi e i Pirenei sono ancora lontani. Intanto, è lui che veste la maglia gialla nel duecentesimo giorno di leadership di un italiano al Tour. Il primo fu Vincenzo Borgarello, al comando per una tappa nel 1912, il più affezionato è Ottavio Bottecchia, leader per 34 giorni. Una curiosità: se Nibali arrivasse in giallo a Parigi, eguaglierebbe Felice Gimondi, che nel '65 fu in testa per 19 giorni. Domani è in programma una frazione di 170 km tra Gerardmer e Mulhouse, con sei gpm, di cui uno di prima categoria, ma un arrivo in pianura che dovrebbe consentire di riassorbire eventuali vantaggi conquistati in salita.
Questo l'ordine d'arrivo della ottava tappa del Tour de France, Tomblaine-Gerardmer La Mauselaine, di 161 km.
- 1. Blel Kadri (FRA/ALM) in 3h49:28 (media 42,1 km/h)
- 2. Alberto Contador (ESP/TIN) a 2:17
- 3. Vincenzo Nibali (ITA/AST) 2:20
- 4. Richie Porte (AUS/SKY) 2:24
- 5. Thibaut Pinot (FRA/FDJ) 2:28
- 6. Jean-Christophe Péraud (FRA/ALM) 2:28
- 7. Alejandro Valverde (ESP/MOV) 2:36
- 8. Tejay Van Garderen (USA/BMC) 2:40
- 9. Romain Bardet (FRA/ALM) 2:48
- 10. Sylvain Chavanel (FRA/IAM) 2:54
- 11. Bauke Mollema (NED/BKN) 2:55
- 12. Rui Costa (POR/LAM) 3:01
- Vincenzo Nibali (ITA/AST) 33h48:52
- 2. Jakob Fuglsang (DEN/AST) 1:44
- 3. Richie Porte (AUS/SKY) 1:58
- 4. Michal Kwiatkowski (POL/OPQ) 2:26
- 5. Alejandro Valverde (ESP/MOV) 2:27
- 6. Alberto Contador (ESP/TIN) 2:34
- 7. Romain Bardet (FRA/ALM) 2:39
- 8. Rui Costa (POR/LAM) 2:52
- 9. Bauke Mollema (NED/BKN) 3:02
- 10. Jürgen Van den Broeck (BEL/LTB) 3:02.
#Mondiali: #Shakira, #Piquè era triste, l'ho consolato io
"E' logico che Piquè fosse triste, ma ho trovato
il modo di consolarlo...". E' anche spiritosa Shakira, e ha risposto
così a una domanda su come il suo compagno avesse preso l'eliminazione
al primo turno della Spagna. La cantante colombiana ha preso parte a una
conferenza stampa a Rio, assieme al grande Carlos Santana e agli
artisti brasiliani Carlinhos Brown (quello dei 'Tribalistas' dell'hit di
qualche anno fa "Eu sei namorar") e Ivete Sangalo, quest'ultima regina
musicale di Bahia.
I quattro saranno i protagonisti principali dello spettacolo della cerimonia di chiusura al Maracanà che precederà la finale di domenica. "E' chiaro che è stato un brutto colpo - ha detto ancora Shakira sulla situazione in famiglia e le sfortune della Spagna calcistica -, ma bisogna essere preparati alle sconfitte, così come si celebrano le vittorie. Fa parte della storia, comunque la Spagna non ha avuto fortuna".
E la Colombia? Meritava di essere eliminata dal Brasile? "Ci sono tanti modi per far bene in un Mondiale - ha risposto la cantante - e per me la Colombia è come se avesse vinto, per le meravigliose prestazioni che ha fatto qui. I miei connazionali ed io abbiamo sentito l'orgoglio di essere colombiani, grazie a tanti calciatori meravigliosi, come James, Teo Gutierrez, Ospina e Cuadrado, che ci hanno fatto sognare". Ma Shakira, al suo terzo Mondiale, ('chiuse' anche Germania 2006 e Sudafrica 2010, di cui cantò anche l'hit ufficiale, il celebre 'Waka Waka') ha tenuto a dire un'altra cosa.
"Il calcio ha cambiato la mia vita, in modo molto positivo - ha sottolineato l'artista colombiana -. E' la mia terza finale, è un grande onore, ma non dimenticherò mai il 2010, quando grazie al Mondiale ho incontrato l'amore della mia vita. Se non fosse stato per quella Coppa, ora mio figlio Milan non esisterebbe. Essere qui per me ha un significato enorme, per le mie ragioni personali e per tutto ciò che il calcio rappresenta, per le speranze che regala alla gente e perchè fa crescere il patriottismo in ognuno di noi. Grazie al calcio sorgono in noi molti dei migliori sentimenti. Il Brasile? Lo sento molto vicino a me, è un Paese che amo profondamente, perché cominciai qui la mia carriera e per questo mi sentirò sempre un po' brasiliana: il portoghese è la mia seconda lingua".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSAI quattro saranno i protagonisti principali dello spettacolo della cerimonia di chiusura al Maracanà che precederà la finale di domenica. "E' chiaro che è stato un brutto colpo - ha detto ancora Shakira sulla situazione in famiglia e le sfortune della Spagna calcistica -, ma bisogna essere preparati alle sconfitte, così come si celebrano le vittorie. Fa parte della storia, comunque la Spagna non ha avuto fortuna".
E la Colombia? Meritava di essere eliminata dal Brasile? "Ci sono tanti modi per far bene in un Mondiale - ha risposto la cantante - e per me la Colombia è come se avesse vinto, per le meravigliose prestazioni che ha fatto qui. I miei connazionali ed io abbiamo sentito l'orgoglio di essere colombiani, grazie a tanti calciatori meravigliosi, come James, Teo Gutierrez, Ospina e Cuadrado, che ci hanno fatto sognare". Ma Shakira, al suo terzo Mondiale, ('chiuse' anche Germania 2006 e Sudafrica 2010, di cui cantò anche l'hit ufficiale, il celebre 'Waka Waka') ha tenuto a dire un'altra cosa.
"Il calcio ha cambiato la mia vita, in modo molto positivo - ha sottolineato l'artista colombiana -. E' la mia terza finale, è un grande onore, ma non dimenticherò mai il 2010, quando grazie al Mondiale ho incontrato l'amore della mia vita. Se non fosse stato per quella Coppa, ora mio figlio Milan non esisterebbe. Essere qui per me ha un significato enorme, per le mie ragioni personali e per tutto ciò che il calcio rappresenta, per le speranze che regala alla gente e perchè fa crescere il patriottismo in ognuno di noi. Grazie al calcio sorgono in noi molti dei migliori sentimenti. Il Brasile? Lo sento molto vicino a me, è un Paese che amo profondamente, perché cominciai qui la mia carriera e per questo mi sentirò sempre un po' brasiliana: il portoghese è la mia seconda lingua".
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