Risultati dell'11/a giornata del
campionato di serie A/1 di pallavolo: Copra Piacenza-Lube
Macerata 3-2; Casa Modena-Bre Lannutti Cuneo 3-1; Città di
Castello-Sir Perugia 3-1; Callipo V. Valentia-Exprivia Molfetta
3-2; Diatec Trentino-Calzedonia Verona 1-3; Cmc Ravenna-Andreoli
Latina 3-2. - Classifica: Macerata 30; Piacenza 25; Trentino 22;
Perugia 19; Verona 18; Modena 16; Vibo Valentia 14; Cuneo 13;
Molfetta 12; Città di Castello 11; Ravenna 10; Latina 8.
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Dakar: 4/a tappa, vincono Sainz e Garcia
Lo spagnolo Carlos
Sainz, su Buggy, ha vinto la 4/a tappa della Dakar nella
categoria auto, percorrendo 868 km. in 5 ore 20'32''. Al 2/o e
3/o posto due Mini, quelle del francese Stephane Peterhansel, a
6'04'', e del rappresentante del Qatar Al-Attiyah, a 8'58''.
Sainz è anche al comando della classifica generale, davanti al connazionale Nani Roma e ad Al-Attiyah. Nelle moto successo dello spagnolo Juan Garcia (Sherco). Al comando della classifica l'altro spagnolo Joan Barreda.
ansa
Sainz è anche al comando della classifica generale, davanti al connazionale Nani Roma e ad Al-Attiyah. Nelle moto successo dello spagnolo Juan Garcia (Sherco). Al comando della classifica l'altro spagnolo Joan Barreda.
ansa
Acqua Vitasnella Cantù - Grissin Bon Reggio Emilia 73 - 65
Niente da fare per Antonutti e compagni che nella prima partita dell'anno non riescono nell'impresa di espugnare il Mapooro Arena di Cantù. L'incontro termina con il risultato di 73-65.
Acqua Vitasnella Cantù - Grissin Bon Reggio Emilia
Parziali: 16-13, 35-24, 53-41
Acqua Vitasnella Cantù: Abass 3, Jones 2, Uter 18, Rullo, Leunen 5, Jenkins 7 , Marconato 2, Ragland 2, Aradori 15, Gentile 19 . All. Sacripanti
Grissin Bon Reggio Emilia: White 10 , Filloy, Brunner, 4 Antonutti, Bell 15 , Frassineti, Kaukenas 15, Cervi 2, Silins 4, Pini, Cinciarini 12 . All. Menetti
in http://www.pallacanestroreggiana.it/pagina.php?id=4062&n=La+Grissin+Bon+non+passa+a+Cant%C3%B9
Grissin Bon, vittoria (quasi) obbligata per raggiungere le Beko Final Eight
Un solo imperativo: vincere. La Grissin Bon
scenderà in campo sabato sera al PalaBigi alle 20.30 nell'anticipo
della 15a ed ultima giornata del girone di andata con praticamente un
solo risultato utile per staccare il pass per la Beko Final 8 di Coppa
Italia.
In caso di successo su Avellino, e sarebbe l'ottavo consecutivo tra le mura amiche, i biancorossi si classificherebbero in settima posizione, incontrando così chi si attesterà al secondo posto in graduatoria.
In caso di sconfitta, invece, le probabilità di qualificarsi sarebbero ridotte al lumicino per i ragazzi di coach Menetti, in quanto dovrebbero sperare nelle sconfitte casalinghe di Bologna (contro Cantù), Venezia (contro Pesaro) e Varese (contro Roma).
Di seguito il link al file completo diramato dalla Legabasket:
http://web.legabasket.it/other/PARITA_G15_STAG1314.pdf
Gaia Spallanzani
Responsabile Relazioni Esterne e Ufficio Stampa
Pallacanestro Reggiana Srl
In caso di successo su Avellino, e sarebbe l'ottavo consecutivo tra le mura amiche, i biancorossi si classificherebbero in settima posizione, incontrando così chi si attesterà al secondo posto in graduatoria.
In caso di sconfitta, invece, le probabilità di qualificarsi sarebbero ridotte al lumicino per i ragazzi di coach Menetti, in quanto dovrebbero sperare nelle sconfitte casalinghe di Bologna (contro Cantù), Venezia (contro Pesaro) e Varese (contro Roma).
Di seguito il link al file completo diramato dalla Legabasket:
http://web.legabasket.it/other/PARITA_G15_STAG1314.pdf
Gaia Spallanzani
Responsabile Relazioni Esterne e Ufficio Stampa
Pallacanestro Reggiana Srl
Basket: serie A, in testa ora c'è un trio
(ANSA) - ROMA, 5 GEN - Risultati della 14/a giornata della serie
A di basket: Cantù-Reggio E.73-65; Pistoia-Bologna 80-79;
Siena-Varese 87-79; Roma-Venezia 87-92; Avellino-Montegranaro
103-92; Cremona-Caserta 69-64; Pesaro-Brindisi 86-91;
Sassari-Milano 69-75. Classifica: Brindisi, Cantù e Siena 20;
Milano, Roma e Sassari 18; Avellino, Bologna, Reggio Emilia e
Venezia 14; Caserta, Pistoia e Varese 12; Montegranaro 8;
Cremona 6; Pesaro 4.
Basket: Reggio Emilia-Venezia 93-73
Reggio Emilia batte Umana
Venezia 93-73 nel posticipo della 13ma giornata del campionato
di basket e distacca i veneti in classifica in chiave
final-eight. I padroni di casa sfruttano alla perfezione
l'attacco e le rotazioni ridotte degli avversari. Dopo un
equilibrio nella prima parte del match (40-40), quando mancano
10' alla fine c'è il cambio di marcia col il lituano Kaukenas,
ex Montepaschi, che porta Reggio al +10 (68-58). E' lo strappo
decisivo per Venezia che non ne ha più.
ansa
ansa
Neve sci-abile. Lo slalom è riuscito
Uno
slalom che ha superato gli ostacoli, così è stato il percorso che nel
corso di questi anni ha reso possibile la pratica dello sci alle
persone con disabilità. Apripista la tecnologia con ausili meccanici
ed elettronici, spazzadubbi le scuole di sci e i loro maestri,
scalatrici le associazioni sportive - incalzate dagli aspiranti
sciatori che hanno fatto salire le loro richieste sul moto perenne
dello skilift - che oggi presidiano e continuano a promuovere
l’accessibilità, da Courmayeur a Predazzo sino all’Etna, passando per
l’appennino emiliano e i monti abruzzesi.
La stagione sciistica che si è appena aperta, che conta sull’onda mediatica degli imminenti Giochi olimpici (dal 7 febbraio) e paralimpici (dal 7 marzo), offre numerose opportunità anche a chi, a causa del suo handicap, fino a pochi anni fa doveva considerare gli sport invernali fuori dalla sua portata. Oggi sci alpino e sci di fondo sono praticati anche da chi ha una grave disabilità motoria, utilizzando monosci (un seggiolino, detto “guscio”, sotto al quale sta uno sci), bisci (un monosci spinto da un maestro di sci, una sorta di tandem), dualski (un guscio con sotto due sci), stabilizzatori (per gli amputati). Per i non vedenti c’è un collegamento radio o audio con l’accompagnatore-guida, per i sordi, invece, si parla la lingua dei segni. Ausili che associazioni e società sportive acquistano grazie all’intervento di donazioni, sponsor e finanziamenti da parte di istituzioni nazionali e europee che da qualche anno sostengono lo sviluppo dello sport per persone di- e del bi-sci sabili.
Nello slalom di partenza è un’altra porta superata. Queste attività non esiterebbero se scuole di sci e maestri non fossero della partita. «Sono sciatori, sono clienti», dicono i maestri che sono tornati a studiare per imparare tutti i segreti di mono e bisci e per diventare atleta guida per non vedenti. La stagione 2013-2014 segna il boom dello snowboard, la tavola che cavalca la neve in velocità e acrobazie. Accessibile pure questo. Protesi agli arti inferiori aiutano gli amputati, l’imbragatura B.a.s.s. (100% made in Italy realizzata dal maestro di sci Andrea Borney) è l’ausilio per chi ha una grave disabilità motoria. Se lo snowboard è la novità del momento, il guscio è una realtà consolidata. Vuoi perché Alex Zanardi lo usa e un suo gesto ha la forza mediatica trainante di un gatto delle nevi, vuoi perché è lo strumento in pista da ormai 15 anni. Una tecnologia che mescola ammortizzatori da moto, sci sciancrati e una leva che alza la seduta per salire in seggiovia. In piena autonomia, parola chiave quest’ultima. E prossima porta dello slalom. Qualcuno l’ha già oltrepassata.
All’Alpe di Folgaria, una cordata di realtà profit e non profit ha fatto sì che chi arriva ai rifugi - attualmente sono otto - trovi una carrozzina, così da poter scendere dal monosci e muoversi. In autonomia. In libertà. Nessuna prenotazione, la carrozzina è lì, dotazione del rifugio. Un approccio che si sta diffondendo. Complice anche il fatto che lo sciatore disabile è un turista come gli altri. Una nicchia di mercato oggi presa in grande considerazione dagli operatori alberghieri. Lo sci per persone con disabilità è accessibile anche nei costi grazie a convenzioni e agevolazioni. Una lezione, comprensiva dell’ausilio, costa attorno ai 30 euro. Spesa che a volte non c’è se ci sono sponsor che offrono gratuitamente i corsi di sci e il noleggio dell’attrezzatura speciale. BMW da molti anni sponsorizza il “Progetto Sciabile” a Sauze d’Oulx, Fiat quello di “Freewhite” al Sestriere, Colorcom quest’anno offre 25 posti a Folgaria. Lo sci per essere accessibile non ha bisogno di strutture dedicate, si pratica insieme ai normodotati, sulle stesse piste, con gli stessi impianti.
Con la conoscenza reciproca dei diversi modi di sciare. Una pettorina rende visibili gli sciatori non vedenti, che sciano insieme a una guida che precede e che comunica via radio la descrizione del tratto e indica - in un linguaggio che ai 140 caratteri di twitter gli fa un baffo - le manovre da seguire. I non vedenti sono i pionieri dello sci accessibile, insieme agli amputati. Sono stati loro, infatti, a disputare i primi Giochi Paralimpici invernali, nel 1976 in Svezia, dove si sono svolte solo gare standing (con sciatori in piedi). Gli sciatori sitting (seduti nel guscio) disputeranno la loro prima Paralimpiade solo nel 1998. Al di là dell’agonismo, sciando si vivono emozioni uniche. Lo racconta Silvia: «Quel suono che fa il ghiaccio premuto dalla lama dello sci. Irripetibile. E io che non posso vedere e che voglio ascoltare tutti i suoni del mondo, quel rumore lo volevo percepire. In prima persona. Per questo a tutti i costi ho voluto imparare a sciare».
La stagione sciistica che si è appena aperta, che conta sull’onda mediatica degli imminenti Giochi olimpici (dal 7 febbraio) e paralimpici (dal 7 marzo), offre numerose opportunità anche a chi, a causa del suo handicap, fino a pochi anni fa doveva considerare gli sport invernali fuori dalla sua portata. Oggi sci alpino e sci di fondo sono praticati anche da chi ha una grave disabilità motoria, utilizzando monosci (un seggiolino, detto “guscio”, sotto al quale sta uno sci), bisci (un monosci spinto da un maestro di sci, una sorta di tandem), dualski (un guscio con sotto due sci), stabilizzatori (per gli amputati). Per i non vedenti c’è un collegamento radio o audio con l’accompagnatore-guida, per i sordi, invece, si parla la lingua dei segni. Ausili che associazioni e società sportive acquistano grazie all’intervento di donazioni, sponsor e finanziamenti da parte di istituzioni nazionali e europee che da qualche anno sostengono lo sviluppo dello sport per persone di- e del bi-sci sabili.
Nello slalom di partenza è un’altra porta superata. Queste attività non esiterebbero se scuole di sci e maestri non fossero della partita. «Sono sciatori, sono clienti», dicono i maestri che sono tornati a studiare per imparare tutti i segreti di mono e bisci e per diventare atleta guida per non vedenti. La stagione 2013-2014 segna il boom dello snowboard, la tavola che cavalca la neve in velocità e acrobazie. Accessibile pure questo. Protesi agli arti inferiori aiutano gli amputati, l’imbragatura B.a.s.s. (100% made in Italy realizzata dal maestro di sci Andrea Borney) è l’ausilio per chi ha una grave disabilità motoria. Se lo snowboard è la novità del momento, il guscio è una realtà consolidata. Vuoi perché Alex Zanardi lo usa e un suo gesto ha la forza mediatica trainante di un gatto delle nevi, vuoi perché è lo strumento in pista da ormai 15 anni. Una tecnologia che mescola ammortizzatori da moto, sci sciancrati e una leva che alza la seduta per salire in seggiovia. In piena autonomia, parola chiave quest’ultima. E prossima porta dello slalom. Qualcuno l’ha già oltrepassata.
All’Alpe di Folgaria, una cordata di realtà profit e non profit ha fatto sì che chi arriva ai rifugi - attualmente sono otto - trovi una carrozzina, così da poter scendere dal monosci e muoversi. In autonomia. In libertà. Nessuna prenotazione, la carrozzina è lì, dotazione del rifugio. Un approccio che si sta diffondendo. Complice anche il fatto che lo sciatore disabile è un turista come gli altri. Una nicchia di mercato oggi presa in grande considerazione dagli operatori alberghieri. Lo sci per persone con disabilità è accessibile anche nei costi grazie a convenzioni e agevolazioni. Una lezione, comprensiva dell’ausilio, costa attorno ai 30 euro. Spesa che a volte non c’è se ci sono sponsor che offrono gratuitamente i corsi di sci e il noleggio dell’attrezzatura speciale. BMW da molti anni sponsorizza il “Progetto Sciabile” a Sauze d’Oulx, Fiat quello di “Freewhite” al Sestriere, Colorcom quest’anno offre 25 posti a Folgaria. Lo sci per essere accessibile non ha bisogno di strutture dedicate, si pratica insieme ai normodotati, sulle stesse piste, con gli stessi impianti.
Con la conoscenza reciproca dei diversi modi di sciare. Una pettorina rende visibili gli sciatori non vedenti, che sciano insieme a una guida che precede e che comunica via radio la descrizione del tratto e indica - in un linguaggio che ai 140 caratteri di twitter gli fa un baffo - le manovre da seguire. I non vedenti sono i pionieri dello sci accessibile, insieme agli amputati. Sono stati loro, infatti, a disputare i primi Giochi Paralimpici invernali, nel 1976 in Svezia, dove si sono svolte solo gare standing (con sciatori in piedi). Gli sciatori sitting (seduti nel guscio) disputeranno la loro prima Paralimpiade solo nel 1998. Al di là dell’agonismo, sciando si vivono emozioni uniche. Lo racconta Silvia: «Quel suono che fa il ghiaccio premuto dalla lama dello sci. Irripetibile. E io che non posso vedere e che voglio ascoltare tutti i suoni del mondo, quel rumore lo volevo percepire. In prima persona. Per questo a tutti i costi ho voluto imparare a sciare».
Carmen Morrone - avvenire.it
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