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Morto Francesco Mancini Il portiere del Foggia di Zeman

Lo ha trovato senza vita, nel suo appartamento di via Gobetti, nel centro di Pescara, la moglie. Francesco Mancini, 43 anni, fedele preparatore dei portieri delle squadre di Zdenek Zeman ed ex numero uno del Foggia dei miracoli, si è spento questo pomeriggio, per cause ancora da stabilire.
infarto — Probabilmente è stato un infarto a spezzare la sua esistenza, la sua vita dedicata al calcio. E pensare che solo in mattinata Mancini come ogni giorno aveva lavorato al Poggio degli ulivi, il centro sportivo quartier generale della formazione abruzzese, per la seduta di rifinitura in vista della sfida casalinga contro il Bari, una delle sue ex squadre (dal '97 al 2000).
esanime — Nulla lasciava presagire una tragedia simile. Quando la moglie lo ha visto esanime a terra ha immediatamente avvisato il 118, arrivato con due ambulanze, e il medico sociale del Pescara, Ernesto Sabatini, che ha avvertito il boemo e tutto lo staff. Per i sanitari, purtroppo, non c'è stato altro da fare che accertare il decesso, avvenuto quasi sicuramente qualche ora prima del ritrovamento (poco prima delle 18). Il primo ad arrivare a casa di Mancini è stato il vice di Zeman, Cangelosi, affranto dalla notizia. La squadra era in ritiro in un vicino albergo, e ha ricevuto la tremenda notizia dal tecnico. I portieri Anania, Ragni e Cattenari erano legatissimi a Mancini.
IL RICORDO — "Siamo sconvolti - ha detto il presidente del Pescara Daniele Sebastiani -. Quando ho saputo la notizia, non volevo crederci. Pescara perde un ragazzo eccezionale e un professionista serio. Francesco era una persona dall'umanità incredibile. Aveva giocato ad alti livelli, ma fuori dal campo era una persona semplice ed umile. Un ragazzo da dieci e lode. Ci mancherà da matti".
BARI — Intanto il Bari, avversario del Pescara nella 33ª giornata di Serie B, si è detto per bocca del suo d.g. Claudio Garzelli disponibile a rinviare la partita in segno di lutto, anche perché Mancini con i pugliesi aveva giocato, e tanto: "Franco Mancini è stata una bandiera del Bari, a cui tutti noi, società e tifosi eravamo legati - racconta Garzelli -. Come società comprendiamo lo stato d'animo del Pescara dopo questa tragedia e per questo siamo disponibili ad ogni soluzione. Ci rimettiamo alle scelte della Lega". La Lega di B ha però fatto sapere che il Pescara non ha mai chiesto il rinvio della partita, che si giocherà quindi regolarmente alle 15. Le due squadre scenderanno in campo con il lutto al braccio e osserveranno un minuto di raccoglimento prima del fischio d'inizio.
foggia — Per Mancini spende belle parole anche Pasquale Casillo, presidente del Foggia sia oggi che ai tempi in cui Mancini giocava in porta: "Farò giocare la squadra a Taranto con il lutto al braccio - dice Casillo -. Sono rimasto sconvolto dalla notizia. Era un bravo ragazzo, mi telefonava sempre per farmi gli auguri per le feste".
lazio — Anche la Lazio si stringe intorno ai familiari di Mancini e informa di voler disputare la partita di domani con il Parma con il lutto al braccio. "La S.S. Lazio - si legge nella nota pubblicata dal club sul proprio sito internet - si unisce al cordoglio della famiglia Mancini per la scomparsa di Francesco, portiere biancoceleste nella stagione 1995-1996. Contestualmente la Società comunica di avere inoltrato la richiesta per disputare la gara di campionato in programma domani sera contro il Parma con il lutto al braccio".
Orlando D'Angelo - gazzetta.it

Ultimo saluto a 'Bovo': 'In cielo il n.1'

"Hanno deciso di fare una squadra in cielo, mancava il campione, il numero uno, e han deciso di prenderlo mentre giocava". Sono le toccanti parole di Federica Lisi, la moglie di Vigor Bovolenta, oggi al funerale dell'ex azzurro della pallavolo, tenutosi nella chiesa parrocchiale di Taglio di Po. Dentro e fuori la chiesa di San Francesco tutto il mondo della pallavolo per salutare un giocatore che ha rappresentato un pezzo importante di questo sport in Italia e non solo: due scudetti, tre Champions league, due Campionati europei e una Coppa del mondo. Bovolenta aveva vestito 197 volte la maglia della Nazionale italiana.
Tra i tanti presenti alle esequie, gli ex ct della Nazionale Julio Velasco e Andrea Anastasi, oltre a campioni del recente passato come Zorzi, Gardini, Bernardi. Bovolenta è morto nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo un malore accusato durante l'incontro del campionato di B2, fra la Volley Forlì e Lube Macerata. Il feretro è arrivato avvolto nella bandiera tricolore, portato a spalla dagli ex compagni di squadra Giombini, Papi, Savani, Rosalba, Zlatanov. Ad attenderlo la moglie, Federica Lisi, a sua volta ex pallavolista, con i figli ed i genitori di Vigor, papà Gino e mamma Luciana, e la sorella Ambra.

. "Ho visto dolore, sofferenza e lacrime, ma questo non era lui, io lo conoscevo bene - ha detto dall'altare Federica - Dicono che la perfezione non esiste, ma non è così, eravamo perfetti, come perfetti sono Alessandro, Arianna, Angelica e Aurora. Adesso, Bovo, andiamo avanti, sempre insieme". Dentro la piccola chiesa hanno trovato posto circa 400 persone, qualche migliaio sono rimaste invece all'esterno, in Piazza Venezia, con gli altoparlanti a diffondere l'omelia. "Cerchiamo noi ora di alzare il muro, come faceva Vigor, contro l'egoismo e le paure, e voliamo in alto per 'schiacciare' punti di altruismo e di bontà", ha detto don Damiano Baschini, vicario vescovile a Chioggia, il sacerdote che ha celebrato il matrimonio di Bovolenta.
"Più che tutte le sue vittorie sportive ottenute in carriera Vigor aveva vinto con la sua famiglia. Era un campione nella vita e della vita. Quando Vigor si è accasciato sabato sul campo ha abbandonato la palla: raccogliamola noi quella palla, per vincere la partita della vita, e viviamo l'uno per l'altro, come una squadra", ha concluso il sacerdote

ansa

Londra 2012: Cio, tutto è pronto

'Londra e' pronta per le Olimpiadi'.
Il Cio ha promosso la Gran Bretagna e l'organizzazione dei Giochi 2012 dopo l'ultima visita prima dell'evento. La delegazione del Cio, guidata dal presidente, Jacques Rogge, ha concluso ieri l'ispezione dei siti olimpici che in estate ospiteranno migliaia di atleti e milioni di spettatori da tutto il mondo e nella conferenza stampa finale ha sottolineato la bonta' del lavoro compiuto, spronando gli organizzatori all'ultimo sforzo per completare i dettagli
 
ansa 30 Marzo 2012