Comunicato Stampa
È il pallone che vola
all’altezza della fantasia oppure è l’immaginazione che, grazie alla radio,
prende il sopravvento? Prova a spiegarcelo con garbo, profondità e competenza
una delle voci professioniste più note dello sport raccontato a chi in quel
momento non può vederlo.
Scaramuzzino Giovanni - Come quando ascoltiamo le partite alla radio. Storie di... solo online da qui sconto 15%
Nel libro “Come quando ascoltiamo le partite alla
radio. Storie di sport minuto per minuto” (SEI, Torino, pp. 210, Euro 12, scontato
su Internet) Giovanni Scaramuzzino -
da tempo nella squadra di “Tutto il
calcio minuto per minuto” di Radio
Rai - si mette alla prova come scrittore e va addirittura oltre,
sorprendendoci nei panni di romanziere.
Dopo l’esordio con il
particolare e avvincente “Fino all’ultimo
chilometro. Il Giro d’Italia da una motocicletta” (Geo Edizioni), dedicato
al grande ciclismo, qui Scaramuzzino spiazza l’ascoltatore, prima ancora del
lettore, dando vita a una sorta di opera radiofonico-cartacea in più atti. È
come se i protagonisti vivessero contemporaneamente le loro vicende e
irrompessero sulla scena incontrandosi, sovrapponendosi, interrompendosi,
completandosi e realizzandosi compiutamente proprio come il racconto in diretta
di più partite alla radio.
Particolarmente indovinata
la scelta di alcune figure portanti dell’opera: ecco un segretario scolastico (a
suo tempo ammiratore di un giovane Nevio Scala, allenatore in rampa di lancio)
che, grazie a una sciarpa a lungo tenuta riposta in un cassetto, riscopre,
rivive e rielabora ricordi che si sublimano in un incontro che forse ha poco di
casuale.
E poi il rapporto
controverso, ma sempre speciale, tra genitore e figlio adolescente: entrambi
sportivi, entrambi tifosi di calcio. Uno del Livorno; l’altro, il più giovane,
nientemeno che del Bastìa. Una storia delicata, suggestiva che si snoda tra le
impalpabili onde radio e quelle ben più visibili del Mar Tirreno sul traghetto
tra Toscana e Corsica per assistere dal vivo alle partite di campionato dei
“turchini”.
Ma probabilmente il
personaggio più intenso, controverso e drammaticamente più vero è Fabio,
portiere di successo, che in una serata nebbiosa perde la strada di casa alla
guida del suo SUV “rischiando” - invano, purtroppo - di ritrovare quei valori di
uomo che un tempo, grazie anche a una fondamentale presenza femminile, l’avevano
accompagnato, saldi e sicuri, prima di essere sacrificati sul volatile altare
dell’effimero.
Ecco,
resta invece qualcosa di palpabile, di solido e concreto, dopo essere arrivati
all’ultima pagina di quest’opera che pretende di non avere pretese, ma che sa
raccontare con sensibilità e umiltà storie che in fondo sono un po’ anche le
nostre. “Verba volant”, si dice, e a maggior ragione ciò vale per un
radiocronista che con la voce deve saper correre dietro alla palla, alle volate,
alle stoccate, al passante di rovescio, al tiro libero, al salto in lungo, al
volteggio, sintetizzando l’azione al momento.
Ora però il merito maggiore
di Scaramuzzino è quello di essere riuscito, scrivendo, a fermare l’attimo e a
fermare anche noi. Una sosta che ci “costringe” a riflettere, ma non una frenata
brusca: un dolce rallentamento dopo che l’autore ha avuto l’accortezza di
bussare e chiedere permesso.
“Come quando
ascoltiamo le partite alla radio. Storie di sport minuto per
minuto” di Giovanni Scaramuzzino, SEI, pp. 210. Euro 12; scontato 15 % su Internet >>>> da qui .