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9° giornata di Serie A, tra il Milan di Allegri e la Juventus di Delneri, è una sfida certamente "classica", di grandissimo richiamo mediatico, non solo nazionale, ma perfino mondiale

Non è considerato il "Derby d'Italia", definizione riservata all'incontro con l'Inter, ma l'anticipo di questa sera, alle ore 20.45, alla "Scala del Calcio", in occasione della 9° giornata di Serie A, tra il Milan di Allegri e la Juventus di Delneri, è una sfida certamente "classica", di grandissimo richiamo mediatico, non solo nazionale, ma perfino mondiale.

I rossoneri sentono la responsabilità di giocarsi, in appena 3 giorni, "molto" del loro prestigio e della loro stagione, prima, affrontando gli eterni rivali bianconeri con la possibilità di avvicinarsi ulteriormente alla capolista Lazio e, poi, Mercoledì sera, nel 'ritorno' contro il Real Madrid, con l'occasione di fare un importante "passo" verso gli ' ottavi' di Champions League.

I bianconeri, invece, in caso di vittoria, potrebbero trovare nuovo entusiasmo per recuperare il terreno perduto in Campionato e, soprattutto, per tentare la rimonta nel girone di Europa League che, Giovedì sera, li vedrà opposti al Salisburgo.

Ma la gara fra il “Diavolo” e la “Vecchia Signora” rappresenta anche la sfida fra 2 allenatori (Allegri e Delneri) con cui la critica non è mai stata "dolce", additandoli come 2 nocchieri a cui è stata affidata una barca troppo impegnativa per le loro capacità. In bocca alla balena!

In casa del Milan: torna disponibile Ambrosini, anche se solo per la panchina; invece e si ferma Ronaldinho per un "guaio" muscolare (o "diplomatico"?). In difesa, Oddo, dopo la bella prova di Lunedì, dovrebbe essere confermato terzino destro, mentre al fianco di Nesta dovrebbe tornare Thiago Silva. A centrocampo, ballottaggio fra Seedorf e Boateng; in attacco, confermato Robinho.

Nella formazione della Juve: sarà sicuramente assente Iaquinta e anche Amauri è in forte "dubbio". La difesa sarà basata, come al solito, sulla coppia Bonucci-Chiellini. A centrocampo, l'uomo "migliore", Krasic, squalificato, lascerà il posto al rientrante Martinez. In attacco, sarà la volta della coppia, quasi inedita, Quagliarella-Del Piero.

Per la statistica: sono 91 i "precedenti" fra Milan e Juventus, giocati a San Siro; sono in vantaggio i padroni di casa con 31 vittorie, 37 pareggi e 23 sconfitte; 131 le reti segnate dai rossoneri e "solo" 104 quelle realizzate dai bianconeri.

Arbitro della gara sarà Gianluca Rocchi; il fischietto toscano ha diretto 14 volte i rossoneri i quali hanno ottenuto uno score di 6 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte; 15 invece gli "incroci" con i bianconeri che hanno totalizzato un saldo di 9 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte.

Probabile formazione Milan (4-3-3): Abbiati; Oddo, Thiago Silva, Nesta, Antonini; Boateng, Pirlo, Gattuso; Robinho, Pato e Ibrahimovic.

Probabile formazione Juventus (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Martinez, Felipe Melo, Aquilani, Marchisio; Del Piero e Quagliarella.

La partita in tv: diretta, alle ore 20.45, su Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Premium Calcio.
fonte: milanoweb
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Alonso trionfa al Gp di Corea: Ferrari in testa al mondiale

Roma, 25 ott. (Apcom) - Grazie al ritiro delle Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel, messe fuori causa da un incidente e da un guasto, lo spagnolo Fernando Alonso su Ferrari ha vinto la prima edizione del Gran Premio di Corea del Sud prendendo il comando del Mondiale piloti di Formula 1 con due gare rimaste in calendario. Al termine di una gara viziata da una lunga sospensione per le condizioni impossibili del tracciato, allagato in più parti dalla pioggia, Alonso ha trionfato vedendo uscire di scena prima l'australiano Webber, arrivato a Yeongam per difendere il primato in classifica e finito contro un muro per un banale errore, e poi Vettel, tradito dalla sua monoposto a nove giri dalla fine. Con Alonso sono saliti sul podio il britannico Lewis Hamilton (McLaren) ed il ferrarista brasiliano Felipe Massa. Il presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, si è complimentato telefonicamente con il team principal Stefano Domenicali per la vittoria di Fernando Alonso nel Gran Premio di Corea del Sud raccomandando alla scuderia di Maranello di "rimanere con i piedi per terra". "Quello che mi fa più piacere è che abbiamo dimostrato che con la determinazione, l'impegno, l'umiltà e la voglia di vincere si riesce ad uscire dalle situazioni più difficili. Siamo una squadra che non molla mai e lo ha fatto vedere ancora una volta", ha detto il presidente della Ferrari. "Ora però dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Il campionato rimane apertissimo e sappiamo di avere di fronte degli avversari molto forti. Dovremo affrontare le ultime due gare con ancora più concentrazione ed attenzione a ogni minimo dettaglio".

Il pallone italiano in Europa è messo male

Roma, 25 ott. (Apcom) - Secondo Fabio Capello, "il calcio italiano, a livello europeo, è messo male". Interpellato questa mattina nel corso della trasmissione Radio Anch'io lo Sport, il commissario tecnico dell'Inghilterra ha commentato così gli ultimi, deludenti risultati delle squadre italiane nelle coppe europee (in 7 incontri giocati la scorsa settimana solo una vittoria, quella dell'Inter contro il Tottenham in Champions League, ndr.). "Abbiamo dominato per anni, ora in Europa il calcio tecnico e fisico ha la meglio sul calcio italiano tecnico-delizioso", ha spiegato Capello. "L'Inter, che ha vinto l'ultima Champions perché aveva tanti stranieri forti fisicamente e validi tecnicamente. I piedi buoni, che vanno protetti, da soli non bastano. E poi probabilmente ci sentiamo anche appagati in casa nostra senza vedere quello che succede fuori: i tecnici e i responsabili del settore giovanile, dovrebbero viaggiare per capire". Impossibile poi non intervenire sui tanti 'vizietti' del calcio italiano. "Il fallo tattico probabilmente è nato in Italia e viene usato ormai in tutto il mondo", ha detto Capello. "Se uno si butta per terra e simula, sa che verrà premiato dall'arbitro. La nuova strada intrapresa dal settore arbitrale è giusta, ma non si cambia uno stile di gioco in tre mesi. E parliamo di uno stile che non ha prodotto risultati e che va cambiato".