(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Nell'attesa che scattino le prove tecniche di bel gioco o di scudetto, il mercato si prepara al rush finale. Le certezze finiranno per spingere via i sogni d'estate e faranno spazio agli esperimenti veri. C'è chi la pancia ce l'ha già piena e a chi, invece, manca ancora qualcosa per diventare una squadra compiuta. Da qui al 17 agosto se ne vedranno ancora tante. Di certo c'è che l'acquisto di CRISTIANO RONALDO da parte della Juve ha spostato equilibri e aperto gli orizzonti di un mercato da anni avaro di sogni.
Quella bianconera, ora come ora, è sicuramente la squadra più completa, come del resto lo è da anni. Anche perché ha confermato di essere particolarmente abile nel gioco d'anticipo. PERIN è stato preso prima ancora che qualche rivale aprisse una trattativa col Genoa (quanto avrebbe fatto comodo alla Roma?). CALDARA era arrivato mesi prima, EMRE CAN idem, CANCELO ha sostituito sulla fascia destra il partente LICHTSTEINER. A questo punto, semmai, urge sfoltire un organico già di per sé fin troppo affollato. Se va via RUGANI (al Chelsea) potrebbe (ri)servire BONUCCI, la possibile partenza di HIGUAIN è già stata colmata dallo sbarco del marziano CR7.
Spalletti non deve essere contento di D'AMBROSIO, altrimenti all'Inter non verrebbero accostati con cadenza quotidiana nomi di terzini: VRSALJKO, ZAPPACOSTA, DARMIAN. VIDAL potrebbe invece sostituire GAGLIARDINI a centrocampo. Un incursore con le caratteristiche del cileno serve sempre. La Roma ha bisogno di coprirsi a centrocampo, dove il trio CRISTANTE-DE ROSSI-PASTORE non garantisce una cerniera sicura. Se arrivasse un elemento come PULISIC dal Borussia Dortmund o N'ZONZI dal Siviglia, però, la musica cambierebbe. La squadra giallorossa è un tantino sbilanciata. L'arrivo di OLSEN in porta non rassicura al 100 per cento i tifosi, che aspettano al varco lo svedese.
Il Napoli è la squadra che, più di tutte, espone il cartello lavori in corso. L'investimento è stato fatto sull'allenatore (ANCELOTTI), ma la partenza di JORGINHO può aprire crepe a centrocampo, dove è stato arretrato HAMSIK. Il 4-2-3-1 è il modulo prescelto, con ALLAN e lo stesso slovacco in mediana. La fase offensiva è tutta incentrata su MILIK, ammesso che torni quello di un tempo. I tifosi aspettano un colpaccio, tipo BENZEMA. MERET in porta è una garanzia per il futuro.
La Lazio, con l'arrivo di CORREA e soprattutto se non dovesse partire MILINKOVIC-SAVIC, non accuserà l'addio di FELIPE ANDERSON, che Simone Inzaghi nemmeno impiegava dall'inizio. La Champions è sempre alla sua portata.
Il Milan, che ha da poco ritrovato un po' di stabilità societaria, ha sulla carta tanti obiettivi: da FALCAO a MORATA, da HIGUAIN a CALDARA. BONUCCI vuole andar via, REINA quasi pure, soprattutto dopo avere appreso che DONNARUMMA rimarrà (quella del portiere spagnolo può essere un'ottima plusvalenza); alla fine della cuccagna, al centro dell'attacco resterà probabilmente CUTRONE. Cosa serve? Tutto o niente.
Alla Fiorentina, invece, un EL SHAARAWY in attacco non dispiacerebbe, soprattutto se - come sembra - tratterrà CHIESA. Il Toro si affiderà a BELOTTI, ma soprattutto a MAZZARRI da inizio stagione, cui non dispiacerebbe l'arrivo di JUAN JESUS. (ANSA).