Non
c’è pace tra gli azzurri. Siccome di problemi nel clan della Nazionale
non ce ne sarebbero in questo momento, c’è chi spinge affinché se ne
crei almeno uno. E anche bello grande quanto un portiere. Così il
tormentone alla vigilia della sfida di questa sera a San Siro contro la
Danimarca (valida per le qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014) è
il “mistero Buffon”. Il portierone azzurro gioca o non gioca? In
mattinata, a poche ore dal match, è arrivato il responso: il Gigi
nazionale non ha superato l'ultimo provino e stasera resterà a guardare.
Al suo posto il napoletano Morgan De
Sanctis. Buffon soffre di un affaticamento muscolare
all'adduttore
sinistro, ma i maligni hanno insinuato il dubbio di un malanno
diplomatico per risparmiarsi in vista della sfida-scudetto di sabato
contro il Napoli. «Gigi gioca da 20 anni, potrà avere mille difetti come
tutti noi, ma è una persona dalla assoluta limpidezza», recita la
difesa del suo procuratore e amico Silvano Martina.
A Prandelli
certi riferimenti al campionato non lo sfiorano proprio: «Mi auguro che i
miei ragazzi siano tutti concentrati su questa partita con la
Danimarca. Non parlo di club, voglio solo vincere per passare un bel
Natale, poi se ne riparlerà a marzo. Gigi comunque vuole giocare, punto»
aveva tagliato corto lunedì il ct, che mette la mano sul
fuoco sull'attaccamento di Buffon alla magli azzurra.
In campo ci
sarà invece Mario Balotelli, accolto da figliol prodigo ieri alla
Stazione Centrale di Milano. SuperMario torna nel suo ex stadio, dove
realizzò la sua prima rete in Serie A con la maglia dell’Inter, guarda
caso proprio alla Fiorentina allenata da Cesare Prandelli. Dentro
Balotelli, potrebbe rimanere fuori un altro figlio di San Siro, il
milanista El Shaarawy, bloccato da un problema al ginocchio sinistro. Si
va verso il tandem Balotelli-Osvaldo? «Mario e Osvaldo sono due
attaccanti moderni che sanno attaccare la profondità, ma anche difendere
la palla. Mario ogni tanto sa defilarsi sul centrosinistra», spiega il
ct azzurro che come sua abitudine non annuncia la formazione che
affronterà i ragazzi di Morten Olsen.
La massima preoccupazione
del ct danese è rappresentata da Andrea Pirlo: «Se lo lasciamo giocare
per noi sarà molto difficile». In seconda battuta teme molto Balotelli:
«È un attaccante strepitoso, è forte sotto porta e nei passaggi, può
risolvere una partita – spiega Olsen –. Comunque in mezzo al campo se
Pirlo non è in serata c’è sempre un altro fuoriclasse come De Rossi». Il
romanista in crisi con Zeman intanto alimenta voci di mercato che lo
vorrebbero al Paris Saint Germain già a gennaio. Fantacalcio? Ancelotti
fa sapere che lo aspetta a braccia aperte. Ma non pensiamo ai club, come
dice Prandelli. Piuttosto occhio all’oggetto misterioso della Juventus,
l’unico attaccante puro che schiererà la Danimarca Nicklas Bendtner,
autore del gol del pareggio a Sofia contro la Bulgaria.
Il
centrocampo danese intanto prepara la “gabbia” per Pirlo, per questo il
ct avverte il suo playmacker: «Andrea non deve svariare, ma rimanere in
mezzo al campo. Con la sua personalità poi, non ci sono gabbie che
tengano». Ecco il valore aggiunto dell’Italia, l’organizzazione di gioco
in ogni zona del campo. Quella organizzazione che, invece, manca spesso
all’interno del sistema. Un sistema in cui Simone Farina, il grande
accusatore di Scommessopoli, non ha trovato spazio ed è pronto a
emigrare in Inghilterra (ha ricevuto la proposta di fare il dirigente
all’Aston Villa).
Il pensiero finale di Prandelli va proprio
all’ex difensore del Gubbio che la Nazionale lo scorso anno invitò per
un giorno ad allenarsi a Coverciano. «L’Inghilterra ha scelto Farina
come immagine – conclude il ct azzurro –. Ma in questo momento avremmo
bisogno noi di una bella immagine».
Angelo Marchi