PISTOIA – Getta il cuore oltre l’ostacolo
Pistoia e può continuare a sognare. La matricola Giorgio Tesi Group
porta alla ‘bella’ la corazzata EA7 Emporio Armani Milano nella serie
dei quarti di finale di play-off scudetto: i toscani si impongono in
gara-4 per 84-82, battono per la seconda volta di seguito l’Olimpia al
PalaCarrara e si guadagnano l’accesso a gara-5 di martedi’ al Forum di
Assago, che decretera’ la sfidante, in semifinale, del Banco di Sardegna
Sassari. Sotto di 16 all’intervallo, i padroni di casa si godono i 50
punti complessivi della coppia Wanamaker-Gibson, mentre l’Olimpia puo’
solo consolarsi per i 28 di Langford.
CUORE E CARATTERE, LA MATRICOLA PISTOIA GUADAGNA LA ‘BELLA’
– La ‘piccola’ Pistoia, che dodici mesi fa di questi tempi festeggiava
la promozione, regge il confronto con la corazzata Milano, giocandosela a
viso aperto (19-18 il primo tempino per i locali). E non si perde
d’animo neppure dopo un secondo quarto da incubo, con appena 7 punti
all’attivo e un pesante -16 sul groppone all’intervallo lungo. Al
rientro dagli spogliatoi sono trasformati gli uomini di Moretti e, con
il pubblico del PalaCarrara autentico sesto uomo in campo, cambiano
l’inerzia dell’incontro chiudendo avanti di 3 al 30′ (62-59). Il finale
di partita è da cardiopalma, con il canestro di Johnson e l’errore da
tre di Samardo Samuels per Milano, errore che consegna la gara in mano
alla squadra di Moretti.
BANCHI: “AVEVAMO IN PUGNO LA PARTITA, TROPPI LIBERI CONCESSI NEL 2° TEMPO” -
Mastica amaro al termine Luca Banchi. “Una partita che avevamo in mano,
poi ancora l’inizio del terzo periodo e’ stato strano, complice un
bonus bruciato in 70 secondi. Occorre dare meriti alla prova balistica
degli esterni, il nostro secondo tempo è stato da troppi liberi
concessi. Gli episodi hanno avuto un impatto decisivo sull’esito della
gara”
PISTOIA-MILANO 84-82
(19-18, 26-42, 62-59)
PISTOIA: Daniel 7, Meini 1, Galanda, Wanamaker 28, Washington 11, Cortese, Evotti ne, Bozzetto ne, Gibson 22, Johnson 15. All. Moretti.
MILANO:
Gentile 14, Cerella ne, Melli, Hackett 3, Kangur 3, Langford 28,
Samuels 15, Toure’ ne, Wallace 3, Lawal 5, Moss 5, Jerrells 6. All.
Banchi.
ARBITRI: Sahin, Baldini, Terreni.
NOTE -
Tiri liberi: Pistoia 28/35, Milano 14/25. Tiri da tre: Pistoia 10/22,
Milano 12/32. Fallo tecnico a Melli (Milano) al 21’58″, alla
panchina di Milano al 25’57″, alla panchina di Pistoia, al 33’03″.
Espulsione a Washington (Pistoia) al 32’20″, a Gentile (Milano) al
32’20″. Usciti per falli: Melli (Milano) al 37’00″. Rimbalzi: Pistoia
33, Milano 32. Spettatori: 4.100
repubblica.it
Giro: Aru vince 15/a tappa
ROMA, 25 MAG - Fabio Aru ha vinto per distacco la 15/a
tappa del Giro d'Italia da Valdengo a Plan di Montecampione di
225 km. Aru, andato in fuga negli ultimi km, ha preceduto i
colombiani Duarte e Quintana poi il francese Rolland.
Il colombiano Rigoberto Uran Uran, oggi quinto a 42", mantiene
la maglia rosa e ora ha un vantaggio di 1'03" sull'australiano
Evans, 1'50" sul polacco Majha e 2'24" proprio su Aru. Domani
seconda giornata di riposo
Brescia Oggi
Brescia Oggi
A Monaco vince Rosberg, poi Hamilton e Ricciardo
Nico Rosberg su Mercedes ha vinto il gp di Monaco, sesta prova del
mondiale di F1, bissando il successo del 2013. Secondo il suo compagno
di scuderia Lewis Hamilton, terza la Red Bull di Daniel Ricciardo. Ai
piedi del podio la Ferrari di Fernando Alonso. Per Rosberg, che con il
successo sul circuito cittadino di Montecarlo torna leader del mondiale
piloti, è la quinta vittoria in carriera in Formula 1. Hamilton ha
conservato la seconda posizione, resistendo al ritorno prepotente di
Ricciardo. Sfortunato Raikkonen. Il ferrarista è stato rallentato da un
contatto con Magnussen a pochi giri dal traguardo, quando era ottavo, ed
ha chiuso al dodicesimo posto.
"Il risultato fa schifo, ma non per colpa mia". Kimi Raikkonen non usa giri di parole per descrivere il suo gp di Monaco, costellato di episodi sfortunati. Partito sesto, il ferrarista era riuscito a risalire al terzo posto quando, in regime di safety car, "mi ha tamponato la Marussia di Max Chilton, distruggendomi una gomma posteriore". Scivolato al tredicesimo posto, il finlandese è risalito ancora fino all'ottavo. Ma a pochi giri dal termine una contatto con la McLaren di Magnussen lo ha rallentato, costringendolo a tagliare il traguardo solo 12/o.
ansa
"Il risultato fa schifo, ma non per colpa mia". Kimi Raikkonen non usa giri di parole per descrivere il suo gp di Monaco, costellato di episodi sfortunati. Partito sesto, il ferrarista era riuscito a risalire al terzo posto quando, in regime di safety car, "mi ha tamponato la Marussia di Max Chilton, distruggendomi una gomma posteriore". Scivolato al tredicesimo posto, il finlandese è risalito ancora fino all'ottavo. Ma a pochi giri dal termine una contatto con la McLaren di Magnussen lo ha rallentato, costringendolo a tagliare il traguardo solo 12/o.
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