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Disegno di legge regionale, sport obbligatorio anche alle elementari

ALESSANDRO MONDO
TORINO
Legge rivoluzionaria» la definisce Alberto Cirio, assessore allo Sport. Di certo il disegno di legge sulla materia - presentato ieri in Regione e da settembre al vaglio del Consiglio - ha il merito di sdoganare l’educazione fisica, Cenerentola delle materie nell’ambito delle scuole primarie: oggi come oggi si fa, non si fa o si fa a metà. Comunque a discrezione degli insegnanti.  

Ginnastica in classe  
Il Piemonte, primo nel panorama delle Regioni italiane, riconsidera il rapporto sport-scuola garantendo almeno due ore di attività fisico-motoria in tutte le classi piemontesi della scuola primaria, supportate da istruttori specializzati (parliamo di diplomati di grado universitario Isef o laureati in scienze motorie), che l’ente pubblico si impegna a finanziare. Tanto per rendere l’idea, e la portata del provvedimento, la novità coinvolgerà circa 180 mila giovani studenti: oltre 92 mila nella sola provincia di Torino. Progetto da 2,1 milioni: 900 mila euro messi dal Ministero e dal Coni, la restante quota a carico della Regione. 

Partenza a settembre  
Non ultimo, un progetto immediatamente operativo, come ha precisato Roberto Cota: «Partirà nell’anno scolastico 2013-2014, coprendo il 50% degli istiituti scolastici. Il provvedimento andrà a regime in quello successivo». 
Una legge, obiettivi diversi: più attività fisica, maggiore prevenzione, minori costi in prospettiva per la sanità piemontese. Questi i punti salienti del testo normativo elaborato dal tavolo tecnico regionale avviato un anno fa con la partecipazione di Regione, Ministero, Coni, Federazioni, enti di promozione sportiva, enti locali ed esperti. Una filosofia di vita, prima di tutto, come hanno ribadito il presidente del Coni Gianfranco Porqueddu e Andrea Tronzano, capogruppo del Pdl in Comune, che hanno lavorato al disegno di legge. 

Certificati gratis  
Non è la sola novità. Il disegno di legge incentiva lo sport abolendo i costi del certificato di sana e robusta costituzione (prezzo medio: 30 euro), necessario per la pratica sportiva non agonistica: verrà rilasciato gratuitamente dai medici di famiglia.  

Volontari sportivi  
Inedito anche il riconoscimento istituzionale della figura del volontario sportivo. «Sarà equiparata ad altre forme di volontariato, dalla Protezione civile al 118 - spiega Cirio -, e potrà godere di pari dignità nell’ambito di interventi di sostegno da parte della Regione».  

Sport e salute  
La legge stabilisce una correlazione diretta tra spese sanitarie e investimenti sportivi: riconoscendo che «la pratica motoria» di oggi si traduce in un risparmio della sanità domani e creando un automatismo sotto l’aspetto finanziario. In sintesi, lo sport viene formalmente riconosciuto come strumento di prevenzione della salute e si stabilisce che una quota del fondo sanitario regionale sia destinata agli investimenti sportivi.  
lastampa.it