Un lungo percorso di qualificazione porterà gli atleti alle Olimpiadi di Parigi 2024. Sovente, in svariate discipline, staccare il pass per i Giochi appare addirittura più complesso che vincere una medaglia nell’evento a cinque cerchi. Il motivo? I criteri territoriali, che favoriscono una partecipazione universale e prevedono la presenza di tutti i Continenti, fanno sì che l’Europa sia quasi sempre svantaggiata, con il risultato che sovente restano a casa squadre importanti (il Setterosa della pallanuoto ne sa qualcosa…).
A Tokyo 2020 l’Italia aveva raggiunto la cifra record di ben 384 qualificati: sarà possibile fare meglio nella capitale francese? L’obiettivo è certamente quello di provarci, anche se chiaramente peserà in maniera decisiva il rendimento degli sport di squadra.
In diverse discipline l’acquisizione di un pass è attribuito alla nazione e non va dunque considerato nominale. Cosa significa? Che, paradossalmente, un atleta può conquistare la carta olimpica che consente all’Italia di prendere parte ai Giochi, ma al suo posto i tecnici potrebbero convocare, se lo ritengono opportuno, un altro connazionale: è il caso, ad esempio, del tiro a volo e tiro a segno.