torna rosselli — Ritorna capitan Guido Rosselli, un mese e mezzo dopo il secondo intervento alla schiena, un problema che ha costretto l’azzurro a saltare praticamente mezza stagione in due tornate diverse. Venezia prova a dare ancora un senso a una stagione deludente, caratterizzata da scelte rivelatesi poco redditizie e da qualche infortunio di troppo. L’opzione 5 (italiani)+5 (stranieri), alla fine non ha pagato, minata alla base dal voltafaccia di Casper Ware (con cui la Reyer aveva già l’accordo) e la virata sul doppio play italiano (Vitali e Giachetti). Quando l'Umana ha annunciato l’ingaggio di Donell Taylor e Andre Smith, ovvero i capocannonieri della Serie A nelle ultime due stagioni, nessuno aveva escluso la squadra allora di Andrea Mazzon dal lotto delle pretendenti ai playoff, e anche in posizioni di vertice. Invece la guardia di Washington ha deluso, risultando raramente determinante, mentre l'ex Samara ha confermato le sue qualità tecniche e di duttilità in campo. Zare Markovski, arrivato dopo la quinta giornata (1-4 il bilancio di Mazzon), era riuscito a trasformarsi in alchimista miscelando gli elementi a sua disposizione (8 vittorie in 11 partite), centrando l’accesso alla Final Four di Coppa Italia e portando l’Umana a 4 punti dalla testa della classifica dopo la vittoria su Caserta alla prima di ritorno, nonostante gli infortuni di Rosselli e di Giachetti. Come in precampionato, quando erano assenti Vitali, Rosselli e Magro impegnati in azzurro, l’Umana aveva trovato nelle difficoltà la forza per decollare (la sorpresa del diciottenne Akele, la crescita progressiva del rookie Linhart) diventando una squadra vera.
quanti guai —
Il giro di boa ha segnato la svolta: la decisione di "sacrificare" Tony
Easley, ceduto a Caserta, per arrivare all’accoppiata Johnson-Crosariol
non ha pagato, i problemi fisici di Vitali, il lento rientro di
Giachetti, il secondo stop di Rosselli. Tutti elementi destabilizzanti
che hanno sconquassato a più riprese gli equilibri facilmente raggiunti e
il crollo è stato totale (2 vittorie in 11 gare), ultimo posto nel
girone di ritorno. L’attenuante è che gli infortuni hanno colpito solo
gli italiani, più difficili da rimpiazzare, eppure il presidente
Brugnaro ci ha sempre creduto, investendo in extremis anche su Sasha
Vujavic. Con Reggio Emilia è la partita dell’orgoglio, del desiderio di
dimostrare di essere giocatori da Reyer, anche se ormai lo sguardo è
rivolto alla prossima stagione.