Sport Land News: Real, Psg, Milan, inizio choc per big

Real, Psg, Milan, inizio choc per big

Inizio choc per le 'grandi' del pallone in Europa. E se il Milan può semmai recriminare per un po' di sfortuna nel finale di incontro contro la Sampdoria - e comunque si trattava della prima partita di campionato - per Psg e Real Madrid la partenza fa davvero venire i brividi, se si pensa che i parigini hanno archiviato già la terza gara di Ligue 1 e gli spagnoli due, con zero vittorie in due. I numeri (e la classifica) al momento parlano chiaro con i 'miliardari' francesi gia a -6 dal Marsiglia battistrada, mentre Mourinho deve già rincorrere (-5) l'eterno rivale Barcellona, già a punteggio pieno. "E' vero, fa un certo effetto vedere il Real così dopo due giornate: ma magari le prossime trenta non si ferma più", la scaramantica frase di Pique, difensore simbolo del Barcellona.
Da Parigi invece Ancelotti invita tutti "a non perdere la fiducia", e ha una spiegazione semplice: in questo mometno alla sua squadra di supercampioni manca solo "velocità". I parigini, reduci da un fastosissima campagna acquisti (140 milioni) che ha fatto arrivare sotto la Torre Eiffel Ibra, Thiago Silva e Lavezzi, non sono ancora riusciti a vincere e soprattutto, nelle ultime due gare, nemmeno a segnare un gol. Anche ieri, nel posticipo contro il Bordeaux l'attacco stellare di Carlo Ancelotti (senza Lavezzi, squalificato) ha fatto flop, frutto anche di un gioco che ancora latita e di una manovra spesso leziosa. L'allarme non è ancora scattato in società, ma il tifo ha già fatto sentire rumorosamente il suo stato d'animo, salutando con una bordata di fischi la squadra al rientro negli spogliatoi. "Non è stato un buon inizio di campionato - ha ammesso Ancelotti - e sicuramente speravo meglio perché abbiamo qualità, ma ora possiamo solo migliorare. La pressione non deve privarci della fiducia nei nostri mezzi, visto che sappiamo bene che il nostro obiettivo resta lo scudetto". Una ventata di ottimismo condivisa da Zlatan Ibrahimovic: "Sono sicuro che basterà infilare due vittorie per imboccare la strada giusta".
Ben più acceso invece lo stato d'animo di Mourinho in Spagna, dopo il clamoroso ko nel 'piccolo derby' contro il Getafe (2-1). Per ritrovare i blancos all'asciutto di vittorie dopo due partite di Liga bisogna risalire alla stagione 2001-02, quando il Real concluse il campionato al terzo posto. Al di là del risultato (che fa il paio col pareggio rimediato in casa contro il Valencia una settimana fa), a Mourinho non è andata proprio giù la scialba prestazione dei suoi ieri sera al 'Coliseum Alfonso Perez': "Una prestazione orribile e inaccettabile" ha tuonato un Number One nervosissimo in conferenza stampa, forse anche per sensibilizzare la dirigenza che finora gli ha negato i rinforzi richiesti (ma proprio oggi é arrivata l'ufficializzazione di Modric dal Tottenham). "Abbiamo strameritato la sconfitta - ha urlato Mou - Sono tanti anni che sono nel calcio ma scopro sempre cose nuove. Oggi ho visto una partita orribile, dopo che l'anno scorso mi era capitato di fare 100 punti in campionato. Non ho detto nulla ai giocatori ma lo farò perché devono sapere quello che penso. Adesso voglio solo far sapere che è stata più una sconfitta meritata del Real Madrid che una vittoria meritata del Getafe". Per vedere se la sfuriata del portoghese avrà avuto gli effetti sperati su CR7 e compagni basterà attendere poco: il 29 è in programma al Bernabeu la gara di ritorno della Supercoppa spagnola contro il Barca.
Ma non ci sono solo la Serie A, la Ligue 1 e la Liga spagnola a tenere banco nella crisi delle big: in Premier League non vanno meglio le cose per altre due 'blasonate' d'Europa, come Liverpool e Arsenal che insieme hanno incamerato appena 3 punti su 12 disponibili nelle prime due giornate di campionato. Oggi come oggi Arsenal e Liverpool sono l'immagine della fatica, due squadre che "non vanno". Se è vero che Wenger ha dovuto fare a meno di un calibro come Van Persie, è altrettanto vero che all'Emirates Stadium sono arrivati Giroud, Cazorla e Podolski, ma il risultato sono stati finora due pareggi senza reti. Il Liverpool, a dir la verità, la vittoria contro il City di Roberto Mancini se l'era anche guadagnata (se non fosse stato per un disgraziato retropassaggio di Skrtel) ma resta il fatto che dopo due giornate ha appena un punto in classifica, complice il pesante scivolone (3-0) rimediato nella partità d'esordio.
ansa