Il campionato più pazzo del mondo finisce con l'happy end del Manchester City, in un modo che nemmeno Alfred Hitchcock avrebbe potuto immaginare, con due reti al 92' ed al 94' che consegnano il titolo alla squadra di Roberto Mancini. Il City è campione d'Inghilterra a 44 anni dal titolo del 1968, quando è cambiato il mondo ma non le sorti di un team vincente solo per quella stagione. E' dovuto cominciare un nuovo millennio e sono dovuti arrivare gli sceicchi, primo fra tutti il 42enne Mansur bin Zayed Al Nahyān, che dopo la Fa Cup dell'anno scorso comincia a raccogliere anche in Premier League i frutti dei 400 milioni di sterline spesi sul mercato.
Ma al 90' della sfida in casa contro il Qpr dell'ex Mark Hughes, proprio il tecnico che nel dicembre 2009 venne cacciato per far posto a Mancini, il Manchester City (17 vittorie ed un pareggio su 18 match interni prima di oggi) si profila un'immensa delusione, e la vendetta perfetta per Hughes: i 'Citizens' sono sotto per 1-2, e sugli spalti molti tifosi hanno le mani fra i capelli o gli occhi lucidi. Soffrono per quella che sembra essere un'amarissima beffa, per l'amarezza di dover sopportare l'ennesima festa dei 'cugini' di provincia dello United, la squadra per cui tifano gli immigrati o i 'mancuniani' venuti da fuori, e invece succede l'imprevedibile.
Quello del City è un assalto all'arma bianca: Dzeko, Silva, Aguero e Balotelli che Mancini ha messo dentro nel finale, ci provano in tutti i modi ma il muro del Qpr sembra invalicabile. Ma al 92' Dzeko si ricorda che il colpo di testa è una delle sue specialità ed apre la prima breccia: 2-2. La folla urla e spinge ancora avanti i suoi, così al 94' Balotelli serve in area un pallone ad Aguero che va via e poi segna mandando letteralmente in delirio la gente, tutti impazziti nell'Etihad stadium a cominciare da Mancini. E' l'apoteosi in una partita da crepacuore, "il più grande finale di stagione nella storia del campionato inglese" come commenta la Bbc. In tutto lo stadio le lacrime sgorgano davvero, ma sono diventate di gioia, nel frattempo Mancini diventa il secondo tecnico italiano a vincere la Premier dopo Carlo Ancelotti con il Chelsea, in questo 2012 in cui per l'Italia in terra d'Albione hanno trionfato anche Roberto Di Matteo nella Coppa d'Inghilterra (e il bello potrebbe ancora venire...) e Paolo Di Canio in quarta serie.
"Non ho mai smesso di crederci", urla capitan Kompany, mentre Balotelli dice "siamo i migliori, e per questo abbiamo vinto. Tanta gente che parla male di me ora deve chiudere il becco, perché ho vinto il titolo. Il futuro? Non mi vedo lontano da Manchester". In questa grande festa durante la quale Mancini e lo stesso Balotelli si presentano alla premiazione con la bandiera tricolore sulle spalle, il più emozionato è proprio Mancini, innaffiato con lo champagne da Dzeko. "E' incredibile, mai vissuta una cosa del genere - dice -. A cinque minuti dalla fine non pensavo che avremmo vinto il titolo, ma lo volevamo fortemente e alla fine è arrivato. E' stato incredibile, impossibile, e sono felice per tutti noi e per i tifosi: è stato il perfetto finale di una pazza stagione. Ora il City avrà anche un grande futuro". Infatti lo sceicco non si ferma: il prossimo obiettivo è la Champions League, Mancini è avvisato.