Sono passate quasi due settimane dalla fine del campionato del mondo di calcio di Sudafrica 2010, ma ancora non è terminato il clamore attorno alla manifestazione per la quale è stato battuto ogni record di scommesse sportive.
Tre sono stati i simboli del mondiale sudafricano. Le vuvuzela, il polpo Paul e il pallone.
Le trombette non hanno smesso di far sentire il loro caratteristico ronzio. I giornalisti sportivi temevano di trovarle in massa negli stadi dei prossimi campionati, ma i tifosi non hanno aspettato a dare, letteralmente, fiato alle trombe: le vuvuzela si sono fatte sentire anche ai bordi delle strade del Tour de France. Gli organizzatori di eventi sportivi corrono ai ripari. Arsenal e Tottenham si aggiungo a una lista che comprende anche Wimbledon, gli Emirati Arabi e Cipro. Nel tempio del tennis e negli stadi di queste nazioni e delle squadre inglesi le vuvuzela sono proibite.
Il polpo Paul, dopo essersi creato una inconsapevole fama di indovino, è stato mandato in pensione. Per celebrarlo, i cuochi spagnoli hanno tolto il polpo dai loro menù. Il premier spagnolo Zapatero ha scherzosamente replicato alle minacce dei tifosi tedeschi delusi di cucinarlo, promettendo l’invio di una scorta armata.
Infine il Jobulani. Il tanto contestato pallone prodotto da Adidas usato per la finale è stato venduto all’asta per 48.200 sterline. Sicuramente per tenerlo in una teca, visto che per giocare non va troppo bene.
di Gianna Fracchi - casino-online.com