Non siamo mai stati così vicini a realizzare il sogno di tutta una vita. Il crudele paradosso del rugby azzurro è che siamo stati traditi da due calci di punizione sbagliati. Qui, all'Olimpico, nel tempio del football che per ottanta minuti si è trasformato in una cattedrale ovale. Il paradiso dell'Italia è durato solo un quarto d'ora: dalla straordinaria metà all'intercetto di Benvenuti alllo sciagurato errore di Masi nella ripresa, che con con quel calcio stoppato, fallito - e sono tre - ha aperto le porte all'Inghilterra. Davanti a quasi sessantamila spettatori emozionati fino all'ultimo, più forti della neve, dei treni soppressi e dei voli annullati. Gli azzurri hanno segnato due mete con due ragazzi di ventuno anni, Venditti e Benvenuti. Hanno fatto tremare i maestri di questo sport, quelli che vengono dalla terra dove tutto è cominciato. Ma alla fine si sono arresi al cinismo degli avversari. Lasciano l'Olimpico con la testa alta e tra gli applausi, però con l'amara sensazione di aver gettato al vento un'occasione che forse non si ripresenterà più.
UNA MISCHIA ABRASIVA - Si parte con Bortolami che recupera un bel pallone ma Canale fallisce un calcio a seguire ed innesca la macchina da guerra inglese. Gli azzurri ricacciano gli ospiti nella loro metà campo, tengono in mischia ordinata e rubano tre rimesse laterali. Però c'è sempre qualcosa che non va nei nostri up and under - la linea azzurra dei tre-quarti sale troppo piano -, mentre
UNA MISCHIA ABRASIVA - Si parte con Bortolami che recupera un bel pallone ma Canale fallisce un calcio a seguire ed innesca la macchina da guerra inglese. Gli azzurri ricacciano gli ospiti nella loro metà campo, tengono in mischia ordinata e rubano tre rimesse laterali. Però c'è sempre qualcosa che non va nei nostri up and under - la linea azzurra dei tre-quarti sale troppo piano -, mentre
i calci dei bianchi ci mettono in difficoltà. Al quarto d'ora splendido break di McLean, c'è Masi in sostegno ma pasticciamo nella gestione di un ovale d'oro.
LA BATTAGLIA DEI CALCI - Comicia una sfida di calci alti da una trincea all'altra, perché Robshow e compagni non vogliono rischiare nulla. E così, pur dimostrando di essere più forti e reattivi nella conquista del pallone, perdiamo un po' di terreno. La partita è rigida e rognosa come il clima di oggi all'Olimpico. Burton ha l'ordine diusare sempre il piede, ma non è così preciso e gli altri ne approfittano.
BIANCHI IN VANTAGGIO - Dopo 25' potrebbe esserci la svolta, ma l'arbitro ci grazia. Erroraccio di Parisse che getta via la palla, Strettle la calcia lunga ma viene sgambettato da Burton. Benvenuti si fa sorprendere come un principiante da Farrell, l'ovale rotola in area di meta e Dowson schiaccia. Per fortuna Garces non dà il vantaggio, torna sul fallo precedente e Farrell capitalizza i primi tre punti.
CASTRO SE NE VA - A sette dal termine del primo tempo arriva la peggiore delle notizie: placcato duro da Botha, Castrogiovanni è costretto a uscire con le costole doloranti. In tribuna Rowntree, allenatore degli avanti inglesi, fa festa. Entra Cittadini e ci fischiano subito contro una punizione: Farrell firma un immeritato 6 a 0.
VENDITTI E BENVENUTI IN META! - Avanziamo grazie ad un paio di iniziative di Gori e un Ghiraldini stratosferico, Benvenuti calcia a seguire, il rimbalzo tradisce Foden: l'arbitro lascia il vantaggio agli azzurri e Venditti, il ventunenne marsicano che aveva esordito una settimana fa, si tuffa con l'ovale all'altezza della bandierina. Burton non trasforma. Mancano 37 secondi alla fine del primo tempo, tutti già pensano a tornare negli spogliatoi. Tutti, non Benvenuti. L'altro ragazzino intercetta un passaggio di Foden placcato da Zanni, corre per cinquanta metri e si tuffa in mezzo ai pali. Burton ingrassa il punteggio fino al 12 a 6. Forse è solo un sogno.
MASI, CHE ERRORE - Non era mai successo che dopo 40' l'Italrugby fosse in vantaggio con i maestri. Loro ripartono a testa bassa, consapevoli di essere obbligati a rischiare. Ma Parisse guadagna due punizioni consecutive, Burton piazza e allunghiamo di altri tre punti. Azzurri superbi in touche e aggressivi, ma la partita è ancora tutta da giocare. E infatti Masi rovina tutto facendosi intercettare un calcio da Hodgson, che vola in meta marcando come con la Scozia. Farrell trasforma e gli inglesi adesso sono a -2.
AZZURRI SOTTO SCHOCK - Per gli azzurri è uno shock, i bianchi lo sanno e premono sull'acceleratore approffittando dei nuovi entrati. Bortolami in fuorigioco regala una stupida punizione, Farrell - implacabile - ringrazia e dopo un quarto d'ora il sogno è già finito, inglesi davanti. E torna a nevicare.
BOTES GETTA VIA TUTTO - Entra Morisi, che esordisce a vent'anni. Ma adesso soffriamo in mischia, Farrell allunga il divario e Botes fallisce il calcio per riportarci sotto. La sensazione è che non ce la faremo più, che ormai con la testa l'Inghilterra sia più forte. Poi tocca a Botes, che ha due occasioni per cambiare la partita: ma fallisce miseramente entrambi i calci. E l'Italia s'arrende.
Italia-Inghilterra 15-19 (12-6)
Marcatori: 26' e 36' pt c. p. Farrell, 38' meta Venditti, 40' meta Benvenuti tr. Burton; 6' st c. p. Burton, 9' meta Hodgson tr. Farrell, 14' e 25' st c. p. Farrell
Italia: Masi - Venditti, Benvenuti, Canale (23' st Morisi), McLean - Burton (6' st Botes), Gori (17' st Semenzato) - Parisse, Barbieri (35' st Bergamasco), Zanni - Bortolami, Geldenhuys (17' st Pavanello) - Castrogiovanni (33' pt Cittadini), Ghiraldini (19' st D'Apice), Lo Cicero.
Inghilterra: Foden - Ashton, Barritt, Farrell, Strettle - Hodgson, Youngs (10' st Dickson) - Dowson (10' st Morgan), Robshaw (c), Croft - Palmer (17' st Parling), Botha - Cole, Hartley, Corbisiero. A disposizione: Webber, Stevens, Turner-Hall, Brown.
Arbitro: Jerome Garces
LA BATTAGLIA DEI CALCI - Comicia una sfida di calci alti da una trincea all'altra, perché Robshow e compagni non vogliono rischiare nulla. E così, pur dimostrando di essere più forti e reattivi nella conquista del pallone, perdiamo un po' di terreno. La partita è rigida e rognosa come il clima di oggi all'Olimpico. Burton ha l'ordine diusare sempre il piede, ma non è così preciso e gli altri ne approfittano.
BIANCHI IN VANTAGGIO - Dopo 25' potrebbe esserci la svolta, ma l'arbitro ci grazia. Erroraccio di Parisse che getta via la palla, Strettle la calcia lunga ma viene sgambettato da Burton. Benvenuti si fa sorprendere come un principiante da Farrell, l'ovale rotola in area di meta e Dowson schiaccia. Per fortuna Garces non dà il vantaggio, torna sul fallo precedente e Farrell capitalizza i primi tre punti.
CASTRO SE NE VA - A sette dal termine del primo tempo arriva la peggiore delle notizie: placcato duro da Botha, Castrogiovanni è costretto a uscire con le costole doloranti. In tribuna Rowntree, allenatore degli avanti inglesi, fa festa. Entra Cittadini e ci fischiano subito contro una punizione: Farrell firma un immeritato 6 a 0.
VENDITTI E BENVENUTI IN META! - Avanziamo grazie ad un paio di iniziative di Gori e un Ghiraldini stratosferico, Benvenuti calcia a seguire, il rimbalzo tradisce Foden: l'arbitro lascia il vantaggio agli azzurri e Venditti, il ventunenne marsicano che aveva esordito una settimana fa, si tuffa con l'ovale all'altezza della bandierina. Burton non trasforma. Mancano 37 secondi alla fine del primo tempo, tutti già pensano a tornare negli spogliatoi. Tutti, non Benvenuti. L'altro ragazzino intercetta un passaggio di Foden placcato da Zanni, corre per cinquanta metri e si tuffa in mezzo ai pali. Burton ingrassa il punteggio fino al 12 a 6. Forse è solo un sogno.
MASI, CHE ERRORE - Non era mai successo che dopo 40' l'Italrugby fosse in vantaggio con i maestri. Loro ripartono a testa bassa, consapevoli di essere obbligati a rischiare. Ma Parisse guadagna due punizioni consecutive, Burton piazza e allunghiamo di altri tre punti. Azzurri superbi in touche e aggressivi, ma la partita è ancora tutta da giocare. E infatti Masi rovina tutto facendosi intercettare un calcio da Hodgson, che vola in meta marcando come con la Scozia. Farrell trasforma e gli inglesi adesso sono a -2.
AZZURRI SOTTO SCHOCK - Per gli azzurri è uno shock, i bianchi lo sanno e premono sull'acceleratore approffittando dei nuovi entrati. Bortolami in fuorigioco regala una stupida punizione, Farrell - implacabile - ringrazia e dopo un quarto d'ora il sogno è già finito, inglesi davanti. E torna a nevicare.
BOTES GETTA VIA TUTTO - Entra Morisi, che esordisce a vent'anni. Ma adesso soffriamo in mischia, Farrell allunga il divario e Botes fallisce il calcio per riportarci sotto. La sensazione è che non ce la faremo più, che ormai con la testa l'Inghilterra sia più forte. Poi tocca a Botes, che ha due occasioni per cambiare la partita: ma fallisce miseramente entrambi i calci. E l'Italia s'arrende.
Italia-Inghilterra 15-19 (12-6)
Marcatori: 26' e 36' pt c. p. Farrell, 38' meta Venditti, 40' meta Benvenuti tr. Burton; 6' st c. p. Burton, 9' meta Hodgson tr. Farrell, 14' e 25' st c. p. Farrell
Italia: Masi - Venditti, Benvenuti, Canale (23' st Morisi), McLean - Burton (6' st Botes), Gori (17' st Semenzato) - Parisse, Barbieri (35' st Bergamasco), Zanni - Bortolami, Geldenhuys (17' st Pavanello) - Castrogiovanni (33' pt Cittadini), Ghiraldini (19' st D'Apice), Lo Cicero.
Inghilterra: Foden - Ashton, Barritt, Farrell, Strettle - Hodgson, Youngs (10' st Dickson) - Dowson (10' st Morgan), Robshaw (c), Croft - Palmer (17' st Parling), Botha - Cole, Hartley, Corbisiero. A disposizione: Webber, Stevens, Turner-Hall, Brown.
Arbitro: Jerome Garces
di Massimo Calandri - repubblica.it