Finisce con un pareggio l’esordio azzurro ai mondiali sudafricani. Come anticipato nell’articolo di questo pomeriggio Lippi sceglie una squadra con un modulo 4231 con De Rossi e Montolivo davanti alla difesa, e Pepe Iaquinta e uno spento Marchisio a supporto di Gilardino.
La partita vede partire bene la squadra italiana che sembra avere una buona condizione atletica, con Pepe e Iaquinta che aggrediscono le fasce dove si nota la debolezza della squadra paraguaiana, ma a metà del primo tempo improvvisamente la squadra Sudamerica passa in vantaggio, su un calcio di punizione commesso da Chiellini, la difesa azzurra si fa sorprendere da un incursione del difensore Alcaraz. Il goal sembra innervosire gli azzurri, infatti chiudono il primo tempo con un po’ di nervosismo e senza idee.
Nella ripresa subito una sorpresa al rientro dagli spogliatoi si vede in campo il portiere di riserva italiano Marchetti al posto di Buffon, ma si nota subito che l’Italia ha voglia di ribaltare il risultato, Lippi butta nella mischia l’esterno Camoranesi al posto di uno spento Marchisio per poter attaccare maggiormente sulle fasce e l’intuizione del commissario tecnico si rivela vincente infatti da una combinazione sulla fascia sinistra Pepe Criscito scaturisce il calcio d’angolo che porterà al pareggio di De Rossi.
Nella parte finale forcing azzurro per cercare di centrare la vittoria, ma la difesa paraguaiana si difende molto bene anche se con un po’ di affanno, l’ultima occasione capita sui piedi di Montolivo che calcia da fuori area un tiro molto insidioso deviato in calcio d’angolo dal portiere sudamericano.
In conclusione si può dire che la squadra ha destato un ottima impressione dal punto di vista fisico, cosa molto importante in un torneo molto impegnativo che si gioca tutto in un mese e la variazione fatta tatticamente da Lippi sembra essere la più quadrata, per questa squadra posizionandosi con un 442, dando maggiore equilibrio sia al centrocampo che in difesa, si può dire che il viatico per difendere il titolo mondiale conquistato quattro anni fa a Berlino.