Sport Land News: La stangata di Matteo Renzi, 80 milioni in meno allo sport?

La stangata di Matteo Renzi, 80 milioni in meno allo sport?

Appena troverà il tempo, Matteo Renzi incontrerà Giovanni Malagò. Lo farà (di nascosto) forse in questi giorni. Per ora il premier, a Palazzo Chigi dal 22 febbraio, è stato preso da problemi più urgenti: ma lo sport merita rispetto e attenzione. Malagò è stato abile nello sventare il rischio di una riduzione drastica dei rimborsi spese ai dilettanti, cosa che avrebbe paralizzato l'attività di milioni di persone (atleti, tecnici, giudici di gara, ecc.). Ma adesso giocherà la partita più dura, evitare cioè che Renzi tagli, drasticamente, i fondi allo sport. Per ora al Coni arrivano 411 milioni all'anno, e già c'è stata in passato una decurtazione. Malagò stamani si è sforzato di essere ottimista: "Sinceramente, non mi risultano tagli, soprattutto consistenti. Non sarebbe giusto". Ma in ambienti vicini a Palazzo Chigi, ora si sussurra che Renzi, che ha sforbiciato ovunque (anche 150 milioni alla Rai), sarebbe intenzionato a ridurre i contributi statali allo sport del 20 per cento. Ottantadue milioni in meno. Una stangata. Che metterebbe in difficoltà il Coni, e le Federazioni sportive. Malagò si augurava un taglio sotto il 10 per cento: ci sarà una trattativa, possibile che alla fine la riduzione sia del 15 % (61 milioni in meno). Non sarebbe comunque poco. Anche perché la Giunta Coni, martedì 6 maggio, dovrà discutere sul nuovo sistema di ripartizione dei contributi alle Federazioni: verranno privilegiate quelle olimpiche e conterà poco il numero di iscritti (anche perché qualcuno bara...). La Figc è già in allarme, tanto da ritenere "punitivi" alcuni parametri scelti dalla commissione-Buonfiglio, di cui Abete non faceva parte. 

Gli Usa quasi pronti, Roma 2024 si allontana

Los Angeles, Boston, Dallas, Philadelphia, Washington Dc, San Diego e San Francisco sono le città degli Usa che si vogliono candidare per le Olimpiadi estive del 2024 (2016 Rio, 2020 Tokyo). Ma potrebbero anche aumentare e diventare una dozzina. Il comitato olimpico Usa (Usoc), a giugno, stabilirà una short list di tre candidate poi entro fine anno sceglierà una sola città, come vuole il Cio. New York ha fallito l'assalto all'edizione 2012, Chicago a quella del 2016 (nonostante l'impegno del Presidente Obama). E Roma? Silenzio totale. Giovanni Malagò si è mosso bene, sinora: con tatto, sensibilità. Il Cio apprezza il Coni. Ma non basta: per candidarsi servono almeno 20-30 milioni, e serve soprattutto una Capitale presentabile (ora non lo è). Marino ha altri problemi, Renzi vorrà impegnarsi già adesso? Non credo: il premier prenderà tempo e vedrà come sarà la situazione del Paese (e di Roma) la prossima estate. C'è tempo infatti ancora più di un anno prima di presentare al Cio la candidatura ufficiale. Ma Malagò teme la città Usa (San Diego?) che scenderà in campo. Forse più delle possibili candidature di Parigi e Berlino. Insomma, Roma perde sempre più consistenza: è il caso di insistere? Oggi come oggi non avrebbe molte chances. Ma c'è da dire anche che un'Olimpiade è un 'opportunità di sviluppo, di lavoro per i giovani. C'è da pensarci bene. Malagò lo sta facendo. Ora tocca agli altri, governo e comune.

Cori razzisti, ecco come cambia. Meno curve chiuse, più attenuanti ai club

L'accordo è (quasi) raggiunto: da questa estate si cambia. La Figc modificherà le norme che riguardano i cori razzisti e i cori di discriminazione territoriale (contro Napoli, per capirci). Nell'ultima gara, molti tifosi dell'Inter hanno di nuovo insultato e offeso i napoletani. Un "giochino" stupido, e che dovrebbe finire. Ma purtroppo non finisce. Così la Figc rivedrà norme che sono di difficile applicazione. Cosa farà ad esempio domani il giudice sportivo, Tosel? Chiuderà per due gare la curva dell'Inter? O chiederà ancora un supplemento di indagine come fatto in passato? A luglio, comunque, verranno riscritte le regole: verranno introdotte di nuovo le attenuanti. Sì perché per i cori non sono previste, mentre per altri comportanti (lancio di petardi, bombe carta o incidenti vari) i club beneficiano di sconti di pena. Ma i club dovranno dimostrare che si battono contro il razzismo con progetti seri, oggettivi che rispondano a criteri standard. Non con iniziative isolate. Ci saranno meno curve chiuse, forse più ammende (peraltro inutili). Inoltre, i club potranno suddividere le curve in settori colorati (ma non alzando nuove barriere, l'Uefa non vuole), in modo da cercare di isolare sempre più questi idioti "coristi". E' una battaglia che va combattuta. Una battaglia di civiltà. Ma non con norme, come adesso, che fanno discriminazione nella discriminazione (perché ad esempio non vengono puniti i cori contro Roma?).

Calcio-spezzatino, calano le trasmissioni della Rai
L'ormai inevitabile calcio-spezzatino (e sarà sempre peggio) fa calare gli ascolti delle trasmissioni Rai. Nessuna stavolta supera il 10 per cento. Stadio Sprint, condotto da Enrico Varriale, raggiunge il 7,14 per cento di share, con 1.152.000 spettatori. Novantesimo Minuto, affidato a Franco Lauro e al suo staff, tocca quota 9,66 %, 1.722.000 spettatori. E la Domenica Sportiva, condotta da Paola Ferrari, fa 1.261.000 spettatori (9,05%).

Rai sciopero sospeso, finale Coppa Italia col commento
Il cdr di Rai Sport, dopo due incontri con il dg Gubitosi, ha deciso di sospendere lo sciopero proclamato per sabato 3 maggio in occasione della finale di Coppa Italia fra Napoli e Fiorentina. La gara quindi andrà regolarmente in onda su Rai 1, con telecronaca e commenti. Il dg ha promesso delle proteste dei giornali sportivi e ha promesso di ristudiare anche la situazione dei canali tematici (Rai Sport 1 e 2).

La Rai resta la tv degli azzurri: accordo con l'Uefa sino al 2018
La Rai resta la tv della Nazionale. Accordo infatti tra Uefa e Rai sui diritti di trasmissione in Italia di tutti i match della Nazionale nelle qualificazioni agli Europei 2016 e per la Coppa del Mondo 2018. La Rai trasmetterà tutte le partite di qualificazione in diretta su Rai1, nonchè un programma di highlights su Rai Sport con le sintesi dei match disputati lo stesso giorno. Commentando l'accordo, Giuseppe Pasciucco, Direttore Diritti Sportivi della RAI, ha detto: "Esprimiamo un particolare ringraziamento a Uefa per aver continuato la consolidata partnership con la Rai. Attraverso tale accordo, la Rai garantirà agli appassionati italiani del calcio un'ampia copertura multipiattaforma ed in chiaro di tutte le partite dell'Italia per le Qualificazioni Europee, contribuendo, in tal modo, ad arricchire ulteriormente la programmazione sportiva della Rai in qualità di operatore di servizio pubblico".
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