Diffida di Legambiente: «E’ illegittimo ed è un regalo alle ecomafie»
Oggi il Consiglio del Comune siciliano di Licata (Ag) ha all’ordine del giorno l’approvazione di un provvedimento varato dalla giunta del sindaco Angelo Balsamo (liste civiche di centro-destra), che riguarda la vendita di 47 immobili abusivi. Ma è solo la prima tranche della vendita di più di 150 case costruite sulla spiaggia, acquisite al patrimonio comunale e sopravvissute agli abbattimenti avviati nel 2002, quando, anche grazie all’impegno dell’allora prefetto di Agrigento, Ciro Lo Mastro, vennero demolite 4 case. Ma poi le ruspe improvvisamente si fermarono davanti alla villetta di un consigliere comunale del Ccd e a quella del capo di Cosa nostra agrigentina Giuseppe Falsone, latitante arrestato a Marsiglia nel giugno del 2010. Il prefetto Lo Mastro venne trasferito e non mancarono scontri tra le forze dell’ordine e gli abusivi, che fino a oggi hanno potuto continuare ad abitare gratuitamente quelle case grazie alla “generosità” dell’amministrazione comunale. Anche l’estate 2013 a Licata è stata segnata da sequestri di immobili abusivi da parte delle forze dell’ordine.