Nel cinquantenario del più celebre (e serissimo) discorso politico di
sempre, quello tenuto dal reverendo Martin Luther King al Lincoln
Memorial di Washington il 28 agosto 1963, gioco semiserio tra le
ambizioni sportive..
Cinquant'anni dello storico discorso del reverendo Martin Luther King al
Memorial Lincoln Center di Washington, 28 agosto 1963. Probabilmente il
più celebre discorso politico di sempre, lo stracitato I have a Dream (my four little children will one day live in a nation where they will not judged by the color of their skin...),
"Io ho un sogno...". Oggi, stesso 28 agosto, quale può essere il sogno
di tanti, meno gravi, pensieri nelle menti di campioni e sportivi alla
prova decisiva? Proviamo a immaginarne dieci?
ALLEGRI: I have a dream... - Scontato, nel giorno dell'o la va o la spacca col Psv
nel ritorno dei playoff di Champions contro il Psv: passare il turno e
salvare il posto di lavoro. Alla lunga il mal di pancia stufa.
CONTE: I have a dream...
- Ovvio anche questo, il terzo scudetto di fila, colpo che alla
Juventus non riesce da 80 anni. La partenza del campionato fa ben
sperare.
RAIOLA: I have a dream ... - Il Re Mida
dei procuratori, il Mino che trasforma in oro ogni scarpa bullonata che
tocca, potrebbe voler arruolare Gareth Bale nella scuderia dei suoi
"protetti", viste le royalties che stacca a ogni passaggio di proprietà.
BALOTELLI: I have a dream...
- Basta osceni e razzisti lanci di banane e insulti in campo, o stop ai
cartellini gialli? Senza dubbio SuperMario opterebbe per la prima, ben
più importante alternativa.
MORATTI: I have a dream...
- Vendo o non vendo? Magari si potesse pensare all'Indonesia solo per
pianificare una vacanza esotica. Invece l'amara legge dei bilanci è
fatta apposta per spegnere i sogni.
Lega & Figc: we have a dream... -
L'hanno ribadito Abete e Beretta in avvio di campionato lo scorso
weekend: un taglio netto al razzismo, barbarie inaccettabile. Come anche
la Lazio ha ricordato, con una maglia speciale al debutto all'Olimpico.
FEDERER: I have a dream...
- Il sogno di Roger è allontanare il tramonto, oggi che è reduce dal
primo incontro vittorioso agli Us Open. Il sogno nel sogno è vincere uno
Slam, magari proprio a New York.
MARQUEZ: I have a dream...
- Il baby della MotoGp alla quarta vittoria consecutiva, a 20 anni
appena, cosa può sognare ancora? Niente, lui sta già sognando. Anche se
con le mani salde sul manubrio.
ALONSO: I have a dream...
- Già, quello. Ma Vettel non vuole fare sconti di qua alla finme del
Mondiale. E il distacco Red Bull-Ferrari è purtroppo poco consolatorio.
MAGNINI & PELLEGRINI: we have a dream... - Di non lasciarsi mai più?