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Bullismo e femminicidio, convegno a Roma

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'La cultura del non rispetto', 15 maggio al Salone d'Onore Coni

 'Dal Bullismo al Femminicidio: la cultura del non rispetto' è il titolo del convegno - organizzato dall'Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping - che si terrà martedì 15 maggio presso il Salone d'Onore del Coni, con inizio alle 15. Nelle vesti di moderatrice ci sarà Paola Ferrari, che è anche portavoce dell'Osservatorio.
    L'On. Felice Mariani, già medaglia olimpica del Judo italiano ed ora deputato alla Camera, è il Presidente del Comitato promotore della Campagna Nazionale di prevenzione 2018/2019 e con lui hanno aderito al progetto, e interverranno al convegno, il senatore Gianluigi Paragone e gli onorevoli Cosimo Ferri, Lorenzo Fieramonti, Federica Zanella, oltre all'assessore allo sport Roma Capitale, Daniele Frongia. Atteso anche il Saluto del vice presidente del Senato, Paola Taverna.
    Presente l'Oro Olimpico di nuoto Gregorio Paltrinieri insieme ai campioni del mondo Giovanni De Carolis (pugilato pro Wba) e Simone Perrotta nelle vesti anche di responsabile dipartimento junior Aic.
   
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Cassano a Firenze, moglie gioca Final Six

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Antonio Cassano a Firenze per seguire e tifare per la moglie Carolina Marcialis, giocatrice della squadra del Rapallo impegnata nelle Final Six del campionato di Serie A1 di pallanuoto donne.
    L'ex attaccante della Roma e della Sampdoria ha presenziato ad entrambe le gare del Rapallo di ieri e oggi nella piscina di Bellariva: la formazione della moglie però non è riuscita a qualificarsi per la finale di domani, avendo perso oggi in semifinale 10-3 contro l'Orizzonte Catania. Uno dei tre gol del Rapallo è stato segnato proprio dalla signora Cassano.
    In questi due giorni fiorentini Cassano non ha mancato di fare un saluto alla squadra viola passando al centro sportivo.
   
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Basket: playoff, Milano-Cantù 105-73

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Una prova di forza e di autorità per l'EA7 Milano che strapazza in gara-1 la Red October Cantù (105-73) e lancia un messaggio a tutte le avversarie in chiave scudetto. Un dato vale per tutti: Cantù non mette il naso avanti al Forum nemmeno per un secondo. Una partenza sprint (22-7 al 6') infatti basta e avanza alla squadra di Pianigiani per mettere subito le cose in chiaro e spegnere le velleità di Cantù: Cinciarini è l'anima di Milano (15 punti e 6 assist), Micov il cervello (12), Goudelock il braccio armato (17). Al festival del canestro si iscrive anche Kuzminskas (12) dopo un periodo di appannamento e l'Olimpia mette sei uomini in doppia cifra in quella che diventa la prova più convincente di tutta la stagione. Finisce per mettere a referto il suo primo punto in Serie A anche il giovane Vecerina. La scelta di Pianigiani è forte ma funziona: l'esclusione, che appare definitiva, dai 12 di Theodore, ad inizio anno il playmaker designato, farà discutere ma è proficua.
   
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Basket: playoff, Brescia-Varese 68-61

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Buon inizio per il Basket Brescia Leonessa. Dopo un'accesissima gara-1 dei play-off, Brescia strappa il successo sul 68-61 con una reazione d'orgoglio eccellente nel secondo tempo. E ora appuntamento a gara-2, lunedì sera al PalaGeorge. Brescia avanti 1-0 nella serie.
   
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Pallavolo. Champions, finale Kazan-Lube

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E' Zenit Kazan-Lube Civitanova la finale della Champions League di volley, la cui Final Four si sta svolgendo proprio nella città russa. Nella prima semifinale di oggi, la Lube ha battuto i polacchi dello Zaksa Kozle, allenati da Andrea Gardini, per 3-1 (25-21, 22-25, 25-15, 25-18), mentre nella seconda i campioni in carica del Kazan hanno superato la Sir Colussi Perugia per 3-0 (25-22, 25-20, 25-20).
    La finale Zenit-Lube di domani è in programma a partire dalle 18 ora italiana.
   
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Calcio: Inter-Sassuolo 1-2, Roma in Champions

Soccer: Serie A; Inter-Sassuolo © ANSA

Il Sassuolo ha battuto l'Inter 2-1 (1-0) a San Siro nell'anticipo serale della 37/a e penultima giornata del campionato di Serie A. Grazie a questo risultato, che pone la Roma a 4 punti di distanza dai nerazzurri, i giallorossi terzi in classifica sono qualificati matematicamente alla Champions League.
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Dramma Reggiana da seconda a quarta



REGGIO EMILIA. Si complica maledettamente la rincorsa granata verso il secondo posto perché la nuova graduatoria del girone B, scaturita dai risultati della giornata di ieri, pone la Reggiana al quarto posto, pur avendo gli stessi punti di Sambenedettese e Sudtirol, per effetto della differenza reti negli scontri diretti fra le tre squadre che vede i marchigiani a +1, gli altoatesini a 0 e la Regia a -1.

Se il campionato fosse finito ora la truppa di Eberini sarebbe costretta ad entrare in scena nei playoff già al secondo turno, senza quel tempo necessario per recuperare fisicamente gli infortunati e atleticamente un gruppo che da alcune settimane è in piena riserva d’ossigeno.

Peccato perché nella sfida appena giocata col Padova una reazione d’orgoglio si era vista e per quasi un’ora Bovo e compagni, complice lo 0-1 dell’Albinoleffe in casa Samb, erano tornati secondi in solitaria.

Purtroppo il bel gol di Cianci al 35’, che ha anticipato e scavalcato Merelli con un preciso pallonetto dopo la precisa imbeccata di Bobb, è stato impattato al 71’ dal tiro di Candido dai venti metri, sporcato da una deviazione di Genevier che ha messo fuori causa Facchin.

Forse la partita più appassionante si è combattuta sugli spalti tra due tifoserie che non si sono risparmiate sfottò anche se, gli unici a festeggiare, sono stati veneti che a più riprese hanno intonato un “Noi siamo in serie B” che bruciava parecchio all’interno del “Città del Tricolore”.

Un obiettivo ambizioso che ad inizio stagione era lo stesso del club di Mike Piazza. Gli euganei si sono presentati a Reggio da neo campioni col solito 4-3-1-2, impostando la gara con un buon turnover ma senza poter parlare di squadra in vacanza, infatti ha regalato alla Reggiana solo il primo tempo poi, nella ripresa, ha più volte impensierito la retroguardia granata con la mobilità di Sarno, Cisco e Lanini. La triade tecnica ha invece dovuto fare di necessità virtù, allestendo un undici praticamente senza difensori: assenti i lungodegenti Spanò, Bastrini, Rozzio e Crocchianti e rimasti in panchina i malandati Manfrin e Ghiringhelli, l’unico di ruolo era Panizzi, però dirottato fra i difensori centrali con Genevier.

Ipotizzabili alla vigilia alcuni cambi tecnici il modulo iniziale 3-4-1-2 è stata invece una sorpresa che però ha retto bene per tutta la prima frazione di gioco. Buono il lavoro sulle fasce di Bobb a sinistra e di Vignali a destra, attenti anche in chiusura difensiva, e anche davanti Cianci e Cattaneo si sono mossi bene creando un po’ di scompiglio tra le maglie biancoscudate. Più deludente è stata la Reggiana del secondo tempo che non è riuscita a riprendere in mano il match dopo il pareggio, nonostante l’ingresso di forze fresche come Altinier, Cesarini e Rosso nel reparto avanzato, quando si sarebbe dovuto provare il tutto per tutto. Il pareggio finale rispecchia l’andamento della gara anzi, nei momenti di maggior pressione patavina, sono stati gli ospiti a collezionare tante palle gol oltre ad una rete annullata a Mazzocco per fuorigioco.

Volendo analizzare gli aspetti positivi sono arrivate risposte importanti dal gruppo, nell’emergenza numerica difensiva, che ha gettato il cuore in campo però la squadra continua a faticare parecchio ad imbastire le azioni e sono molto spesso le invenzioni dei singoli a determinare la giocata. Un altro fattore positivo è stato il ritorno al gol dopo tre giornate a secco, sperando sia di buon auspicio per la post season ma anche per la gara di domenica prossima a Teramo perché, contro una squadra ancora invischiata nella lotta per evitare i playout, sarà partita vera. In questa settimana la Reggiana dovrà
anche far di tutto per recuperare almeno Crocchianti per tentare fino all’ultimo di migliorare questa nuova posizione in classifica perché sarebbe una vera delusione doversi accontentare di un quarto posto dopo aver coltivato, fino a dieci giorni fa, addirittura il sogno del primo. 
Gazzetta di Reggio