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Universiadi, contestazioni ad apertura Polizia blocca manifestanti, in gara 10.000 atleti in 21 sport

(ANSA) - TAIPEI, 20 AGO - Alcuni gruppi di manifestanti contrati al regime di Taiwan, hanno cercato di bloccare gli atleti diretti verso la stadio di Taipei, dove stava per svolgersi la cerimonia di apertura della 29/a edizione delle Universiadi. E' dovuta intervenire la polizia, che ha disperso i manifestanti, e la cerimonia si è svolta regolarmente, con la fiamma del tripode accesa dall'ex campione di baseball Chen Chin-feng che per accenderla ha usato una mazza del suo sport su cui era stato montato un congegno 'di accensione'. Le Universiadi, manifestazione stile Olimpiadi riservata ai soli studenti universitari o anche liceali dureranno fino al 30 agosto, mettendo in palio medaglie in 21 diverse discipline, con diecimila atleti che risultano iscritti.

Serie A: Verona Napoli 1-3, azzurri tengono passo della Juventus

Il Napoli ha battuto il Veona per 3-1 nel secondo anticipo della prima giornata di serie A. Autorete di Souprayen al 32, Milik al 39' e Ghoulam al 62' per il Napoli. Pazzini ha accorciato per il Verona su rigore all'83'
83': Verona-Napoli 1-3, Pazzini accorcia le distanze su rigore 
62': Verona-Napoli 0-3, Ghoulam ribatte in rete da pochi passi sull'uscita di Nicolas su Mertens
39': Verona-Napoli 0-2, contropiede del Napoli, Insigne lancia Milik che non fallisce
32': Verona-Napoli 0-1, da calcio d'angolo Nicolas non arriva sul pallone, che impatta Souprayen e finisce in rete
Napoli in vantaggio a Verona e gol confermato dalla Var, chiamata in causa dall'arbitro Fabbri. La formazione di Sarri è andata in vantaggio dopo 32' grazie a un'autorete di Souprayen. Il direttore di gara, prima di convalidare la rete, ha chiesto l'intervento della Var che ha confermato la regolarità del gol degli ospiti.
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Vuelta: Bmc show nella cronosquadre, Dennis primo leader

La prima maglia rossa della Vuelta 2017 va alla BMC. L’australiano Rohan Dennis indossa il simbolo del comando dopo la cronosquadre con partenza e arrivo a Nimes, in Francia, grazie all’ottimo lavoro dei suoi compagni di squadra, tra cui gli azzurri Damiano Caruso, Alessandro De Marchi e Daniel Oss, arrivati insieme a Van Garderen e Roche. Si sono invece staccati Ventoso Alberdi, Frankiny e Vliegen. Frazione non particolarmente lunga – 13,7 chilometri – dal profilo interamente pianeggiante, che la BMC ha chiuso in 15 minuti e 58 secondi: inseguono Quick Step e Sunweb (6 secondi di distacco) e Team Sky (9 secondi).

Proprio l’arrivo della corazzata di Chris Froome nelle prime posizioni è una pessima notizia per chi vuole insidiare il vincitore dell’ultimo Tour de France: i secondi di vantaggio su Vincenzo Nibali sono già 22, ben 32 quelli accumulati su Fabio Aru. Tra i due c’è Alberto Contador, che al termine della Vuelta lascerà il mondo delle corse dopo una splendida carriera: il Pistolero, con la sua Trek-Segafredo, è a 26 secondi da Froome. Diciassette secondi di distacco dalla BMC per la Orica-Scott di Adam Yates. Domani si rimane in Francia con la Nimes-Gruissan (203,4 chilometri), lunedì le prime salite con il traguardo posto nel Principato di Andorra. Nella giornata di oggi è stata anche ufficializzata la partenza dell’edizione 2018: si partirà da Malaga sabato 25 agosto.

Momenti di tensione attorno alla corsa dopo gli attentati che hanno insanguinato la Catalogna. A Nimes si erano diffuse voci su una sparatoria nella stazione ferroviaria. La polizia locale ha invece smentito l'indiscrezione, rivelando invece di aver arrestato un uomo che, secondo alcune segnalazioni, era in possesso di un'arma da fuoco. Le forze dell'ordine hanno stabilito un perimetro di sicurezza intorno alla stazione, evacuandola per un controllo più accurato. Gli stessi giornalisti al seguito della Vuelta sono stati invitati a restare in sala stampa, così come agli organizzatori della corsa è stato ordinato di non lasciare l'hotel in cui soggiornano.

CLASSIFICA DI TAPPA E GENERALE
1. Rohan DENNIS (BMC) 15’58”
2. Daniel OSS (BMC) 15’58”
3. Nicolas ROCHE (BMC) 15’58”
4. Alessandro DE MARCHI (BMC) 15’58”
5. Damiano CARUSO (BMC) 15’58”
6. Tejay VAN GARDEREN (BMC) 15’58”
7. Yves LAMPAERT (Quick-Step Floors) 16’04”
8. David DE LA CRUZ MELGAREJO (Quick-Step Floors) 16’04”
9. Bob
JUNGELS (Quick-Step Floors) 16’04”
10. Julian ALAPHILIPPE (Quick-Step Floors) 16’04”
16. Warren BARGUIL (Sunweb) 16’04”
18. Chris FROOME (Sky) 16’07”
24. Adam YATES (Orica-Scott) 16’15”
50. Vincenzo NIBALI (Bahrain-Merida) 16’29”
63. Alberto CONTADOR (Trek-Segafredo) 16’33”
95. Fabio ARU (Astana) 16’39”
106. Domenico POZZOVIVO (AG2R) 16’44”
repubblica.it

Ciclismo. Aru e Nibali all'assalto della Vuelta nella Spagna ferita

È come se il tempo si fosse fermato, invece sono già trascorse tre settimane dal trionfale viaggio francese che ha condotto Chris Froome per la quarta volta in carriera sul gradino più alto del Tour de France. Tre settimane dopo, sempre in Francia, da Nimes, nella città francese più spagnola di tutte, ma anche la più romana, scatta questa sera la settanduesima edizione della Vuelta. Froome, inutile dirlo e ricordarlo, è il grande favorito. L’uomo che più di ogni altro vuole centrare la doppietta Francia-Spagna che solo due corridori nella storia sono riusciti a centrare: Jaques Anquetil (1963) e Bernard Hinault (1978).
Froome vuole la Vuelta, la corsa che ha sfiorato per tre volte. «Sento certamente di avere come un conto in sospeso con questa corsa – ha dichiarato qualche giorno fa il capitano del Team Sky – . Ho finito secondo tre volte, ma ho buone sensazioni per quest’anno. Ho al mio fianco una squadra fortissima, molto competitiva (a supportarlo anche tre italiani: Salvatore Puccio, Diego Rosa e Gianni Moscon, ndr), io dopo il Tour ho staccato qualche giorno, ma poi ho cercato di mantenere una condizione che potrebbe essere anche migliore del Tour». Sarà il keniota bianco la stella polare di questa corsa che giungerà a Madrid il prossimo 10 settembre. Ventun tappe, nove arrivi in salita, una cronosquadre di 14 km questa sera, poi una crono “monstre” individuale di 42 km che condizionerà pesantemente la corsa iberica, e favorirà in maniera netta proprio il britannico della Sky.
Tra i probabili protagonisti i “fratelli d’Italia” che per la prima volta saranno a tutti gli effetti avversari: Vincenzo Nibali e Fabio Aru, in rigoroso ordine di nascita e blasone. Con loro, a dare fastidio al Re del team Sky, Romain Bardet, Warren Barguil, Inur Zakarin e Alberto Contador. Per il fuoriclasse spagnolo sarà infatti la corsa finale. La sua ultima recita prima dell’addio alle corse. Il fuoriclasse di Pinto ne ha corse 4 di Vuelte, e ne ha vinte 3. Un anno fa, su queste strade, si è classificato al 4° posto.
Al via 198 i corridori (22 team da 9 corridori, 20 quelli italiani: oltre a Nibali e Aru ci sono Capecchi, Trentin, Moscon, Rosa, Puccio, Caruso, De Marchi, Oss, Benedetti, Pozzovivo, Villella, Modolo, Zurlo, Agnoli, Boaro, A. Nibali, Pellizotti, Visconti, ndr). 21 tappe e 3.324 i chilometri da percorrere, tra Francia, Andorra e Spagna: da Nimes, la “Roma francese” per la bellezza dei resti, a Madrid. Le prime montagne sin da lunedì ad Andorra, anche se per il primo vero arrivo in quota bisognerà aspettare l’undicesima frazione, con il traguardo dell’Osservatorio Astronomico di Calar Alto. Sierra Nevada e l’Alto dell’Angliru saranno le ascese regine di una corsa che guarda molto all’insù. «Sono salite spesso molto brevi e di grandi pendenze, non propriamente adatte a me – la spiegato Vincenzo Nibali, vincitore di una Vuelta nel 2010 e secondo nel 2013 – . Però ho lavorato tanto per poter essere più esplosivo, anche se come atleta io sono più passista. Chi sarà l’uomo da battere? Froome, che insegue questa accoppiata da qualche anno. Poi metterei Bardet e Aru. Sì, Fabio può fare un grande Giro di Spagna: sarà da tenere d’occhio. Ma un occhio ce l’avrò anche per Antonio (il fratello di Vincenzo, ndr), che per la prima volta correrà un Grande Giro al mio fianco: per lui è già un bel traguardo».
Il sardo 5° all’ultimo Tour de France: «Dopo la Grande Boucle ho pensato soprattutto a recuperare al meglio dalla bronchite che mi ha condizionato l’ultima settimana di corsa... Sento di stare bene e credo che sarà una bellissima corsa, perché la Vuelta generalmente è meno tattica». Questa sera, da Nimes, il via con una cronosquadre di 14 chilometri, tra Marsiglia e Montpellier. Si corre sulle strade di Francia, pensando alla Spagna ferita dall’attentato di Barcellona. Doveva essere una fiesta, ma non lo sarà. Non può esserlo. 
Avvenire

Sassuolo, Bucchi: “Il nostro obiettivo è partire bene. Rispetto per il Genoa”



“Credo che dobbiamo presentarci bene e far capire, soprattutto a noi stesi, cosa vogliamo dal campionato. Si è chiuso un ciclo meraviglioso, ricco di soddisfazioni. Da domani ne inizia uno nuovo, che speriamo sia ugualmente ricco di gratificazioni per tutti: per questi ragazzi, che lavorano con grande impegno, per la società, che sta crescendo di anno in anno, e anche per lo staff tecnico, giovane ma con tanta voglia di migliorare”. Così Cristian Bucchi, neo allenatore del Sassuolo, in conferenza stampa, alla vigilia dell’esordio in campionato dei neroverdi, in casa, contro il Genoa.
“Lo sento come un debutto. L’ho inseguito a lungo. L’obiettivo principale è quello di avere continuità, di impegno, di prestazioni e di risultati. Se dovessimo riuscire ad avere grande continuità naturalmente arriveranno anche gli obiettivi. Sono entrato in punta di piedi: la squadra aveva già un suo equilibrio e una quadratura importante. Io piano, piano ho messo dentro le mie idee e mi fa piacere vedere che i ragazzi stanno mettendo in pratica alcune cose nuove”, ha aggiunto Bucchi. “C’è un equilibrio che deve essere mantenuto sempre e comunque. Ci deve essere sempre il gioco di squadra, attraverso le giocate individuali. Il Genoa deve essere rispettato: ha mantenuto un’ossatura valida. Ma credo che dipenderà tutto dal Sassuolo”, ha concluso il tecnico neroverde.

SASSUOLO-GENOA: sono 24 i convocati neroverdi

In vista del match di domani contro il Genoa, prima giornata di Serie A TIM in programma al Mapei Stadium alle ore 20.45, mister Cristian Bucchi ha convocato i seguenti calciatori:

PORTIERI
  • 47 Andrea CONSIGLI
  • 76 Giacomo SATALINO
  • 77 Gianluca PEGOLO
DIFENSORI
  • 13 Federico PELUSO
  • 15 Francesco ACERBI
  • 21 Pol LIROLA
  • 23 Marcello GAZZOLA
  • 24 Edoardo GOLDANIGA
  • 28 Paolo CANNAVARO
  • 55 Timo LETSCHERT
CENTROCAMPISTI
  • 4 Francesco MAGNANELLI
  • 6 Luca MAZZITELLI
  • 7 Simone MISSIROLI
  • 8 Davide BIONDINI
  • 12 Stefano SENSI
  • 29 Francesco CASSATA
  • 32 Alfred DUNCAN
ATTACCANTI
  • Pietro IEMMELLO
  • 10 Alessandro MATRI
  • 11 Diego FALCINELLI
  • 16 Matteo POLITANO
  • 20 Federico RICCI
  • 25 Domenico BERARDI
  • 90 Antonino RAGUSA
  • sassuolocalcio.it

Deltaplano azzurro per la nona volta sul tetto del mondo



La nazionale italiana di deltaplano vince il suo nono titolo mondiale e quinto consecutivo.
Accrescono l¹impresa degli azzurri la medaglia d¹argento di Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) ed il bronzo di Christian Ciech, nato in Trentino e varesino d¹adozione, nell¹individuale.
Il nuovo campione del mondo è Petr Benes, pilota della Repubblica Ceca che raccoglie il testimone dal nostro Alessandro Ploner e solo nel corso dell¹ultima giornata. Infatti, Ploner ha quasi ininterrottamente tenuto la testa della graduatoria nei nove giorni di gara e il divario tra i due nella classifica finale è assolutamente esiguo. Quarto un altro pilota della Repubblica Ceca, Dan Vyhnalik e quinto Filippo Oppici, pilota di Parma. Ottime le prestazioni del ciociaro ed esordiente Marco Laurenzi e del resto del team azzurro, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia) e il padovano Valentino Bau che hanno contribuito al successo collettivo. Dirigeva la nazionale Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore (Varese). 
La supremazia degli azzurri come squadra non è mai stata in discussione. Ha iniziato e chiuso in testa davanti alle nazionali della Repubblica Ceca, Germania, USA, Australia, Brasile, e Giappone. 26 i paesi presenti per un totale di 131 piloti.
Le classifiche sono stilate in base ai risultati di ogni volo con assegnazione di un punteggio a ciascun pilota secondo l¹ordine di arrivo al traguardo. La somma dei punteggi di tutti i voli determina la graduatoria individuale e quella di tutti i voli dei piloti di ogni nazionale quella a squadre.
Teatro dell¹impresa, avvenuta nel corso de 21° Campionato del Mondo volato sotto l¹egida della FAI (Fédération Aéronautique Internationale), la Valle di Paraná in Brasile. Dalle sue pendici a circa 1000 metri di quota, nelle vicinanze di Formosa, comune dello Stato del Goiàs a 92 km dalla capitale federale, per nove giorni sono decollati i volatori alla volta dell¹atterraggio nella Esplanada dos Ministérios a Brasilia. La valle gode di un clima secco e vento costante, ma talvolta i piloti hanno incontrato anche condizioni difficili.
I percorsi assegnati dalla direzione di gara misuravano tra i 100 ed i 135 chilometri e contrassegnati da boe aeree in corrispondenza di punti salienti del territorio che i piloti dovevano obbligatoriamente aggirare prima di raggiungere la meta. Il tempo impiegato mediamente dai migliori è stato tra poco meno delle due ore e le tre ore e mezza, secondo le condizioni meteo della giornata. Alle stesse si sono subordinate le velocità medie, aggirate tra i 35 ed i 53 km/h, ma questi mezzi sono idonei a raggiungere velocità massime oltre i 100 km/h. Il tutto sfruttando un motore che non consuma e non emette nulla, vale a dire quello dell¹irraggiamento solare del territorio e le correnti ascensionali che esso provoca.


Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone