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Calcio in carcere: fa gol anche l'arcivescovo Lorefice


Non è bastato un gol dell'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice per evitare la sconfitta alla squadra dei sacerdoti, rinforzata da tre seminaristi. Il risultato finale parla chiaro: 8 a 3 per i detenuti, allenati da Magda Dimitri. La compagine dei reclusi dell’Ucciardone si è rilevata imbattibile, grazie al talento di due bomber stranieri, un rumeno e un albanese e ben orchestrata dal regista Emmanuel, un giovane recluso che sta compiendo un cammino in carcere con i volontari del Rinnovamento nello Spirito. 

«Questa partita di calcio è stata una opportunità bella anche – ha affermato l’arcivescovo Corrado Lorefice – perché abbiamo notato che nel volto delle persone detenute c’era la gioia di sentirsi ricordati da qualcuno, quale segno di prossimità e di speranza. Loro sanno che se sono qui ci sarà anche un motivo, dovuto alla loro vita segnata dalla fragilità e al contempo hanno bisogno si sapere che c’è possibilità di riscatto». Oltre a quella di Lorefice, le altre due reti per la squadra del clero, sono state siglate da don Massino Pernice che si è incuneato nelle maglie della difesa di casa ed ha trafitto il portiere con due fendenti imparabili. Nel computo delle occasioni da rete, anche una traversa colta dal funambolo della squadra dell’arcidiocesi palermitana don Dario Chimenti. 

La partita di calcio disputata al carcere dell’Ucciardone è stata organizzata in occasione e nello spirito del Giubileo della misericordia lunedì scorso. La direttrice della casa circondariale, Rita Barbera aveva accolto l’iniziativa del personale e dei volontari della diocesi quale segno di integrazione e di amore verso i reclusi. 

«È stata una giornata diversa per la particolarità dei protagonisti scesi in campo – ha affermato Barbera – che hanno sentito il bisogno di un contatto diretto con le persone recluse. Lo sport oggi è divenuto protagonista per i nostri detenuti». 

Al termine dell’incontro uno scambio di regali: don Corrado ha donato ai reclusi le divise complete per due squadre ed è stato ricambiato con uno sgabello dipinto sullo stile dei maestri carrettieri siciliani. 

Questa la formazione del clero dell’arcidiocesi di Palermo: Sergio Matranga, Angelo Giudice, Marco Vaglica, Emanuele Crivello, Roberto Ciulla, Lorenzo Iacono, Pino Grasso, Danilo Ragolia, Roberto Ciulla, Massimo Schiera, Dario Chimenti, Corrado Lorefice, Massimo Pernice. Assistente spirituale Salvatore Biancorrosso. Arbitro Mario Chifari.
Avvenire

Alex Schwazer: 'Qualcuno non vuole che vada a Rio'



E' giallo sulla vicenda che vede coinvolto il campione Alex Schwazer in una nuova vicenda di doping. Ma il campioine maratoneta non ci sta: "Siamo di fronte a una vicenda sporca, di sicuro faremo subito una denuncia penale contro ignoti". Così il legale di Schwazer, Gerhard Brandstetter, nella conferenza stampa a Bolzano, respinge con fermezza la notizia riportata sulla Gazzetta dello Sport, secondo cui l'atleta sarebbe stato trovato nuovamente positivo al doping.
"Non possiamo accettare tutto questo - ha sottolineato - è ingiusto. Alex in questa vicenda non ha alcuna responsabilità, cercheremo di acclarare la verità. La vicenda è strana: una prova a gennaio negativa e a maggio dopo che ha vinto a Roma risulta positiva con sostanze anaboliche che nulla hanno a che fare con sport di resistenza.
"Qualcuno non vuole che io vada alle Olimpiadi, i tempi sono stretti, ma io andrò fino in fondo per chiarire tutto. Come 4 anni fa sono qui a metterci la faccia, ma oggi non ci saranno scuse perché non ho commesso alcun errore, allora ho sbagliato, stavolta no. Da un anno e mezzo con tanta fatica sto facendo di tutto con Sandro (Donati ndr) per dimostrare che il mio ritorno sia pulito. E' un incubo, la peggior cosa che mi poteva succedere ma ci giuro che si andrà fino in fondo".
A giurare sulla 'pulizia' dell'atleta e a parlare di 'provocazione' è il tecnico di Schwazer: "Non lascerò mai Alex".  "E una vicenda incredibile nella tempistica, un campione risultato pulito a gennaio è stato riesaminato non si sa perchè e trovato positivo. Inoltre - ha proseguito Donati - il testosterone, trovato in tracce minime, ad Alex non serve. Questo potrebbe essere il doping di uno scemo, che non porta da nessuna parte".
ansa

Euro 2016: il quadro degli ottavi

Grazie al gol di Brady contro l'Italia nei minuti finali, l'Irlanda è l'ultima delle ripescate come migliori terze.
Questa la griglia degli ottavi di finale di Euro 2016:
Svizzera-Polonia (sabato 25 giugno a Saint-Etienne, ore 15)
Galles-Irlanda del Nord (sabato 25 giugno a Parigi, ore 18)
Croazia-Portogallo (sabato 25 giugno a Lens, ore 21)
Francia-Irlanda (domenica 26 giugno a Lione, ore 15)
Germania-Slovacchia (domenica 26 giugno a Lille, ore 18)
Ungheria-Belgio (domenica 26 giugno a Tolosa ore 21)
Italia-Spagna (lunedì 27 a Parigi-Saint Denis, ore 18)
Inghilterra-Islanda (lunedì 27 giugno a Nizza, ore 21).

Nba, i Cavs vincono il loro primo titolo

 I Cleveland Cavaliers di LeBron James battono 93-89 i Golden State Warriors in gara-7 e vincono il loro primo titolo Nba.
    Nell'ultima sfida delle finali James ha messo a segno 27 punti, 11 rimbalzi e altrettanti assist, conquistando il suo terzo titolo Mvp.
    I Cavs regalano a Cleveland non solo la prima vittoria delle finali Nba, ma anche il primo titolo in un campionato maggiore in 52 anni: l'ultimo successo della città era stato quello nel campionato Nfl, vinto dai Browns nel 1964.
    Storica anche la prestazione dei Cavaliers, primi a rimontare e vincere il titolo partendo da uno svantaggio di 3-1 nella serie delle finali Nba.
ansa

Gran Premio Baku: domina Rosberg, secondo Vettel

Rosberg su Mercedes ha vinto dominando il Gp d'Europa a Baku. Secondo Vettel su Ferrari, terzo Perez, quarto Raikkonen, quinto Hamilton. Rosberg grazie alla vittoria di Baku consolida con 141 punti il suo primato nella classifica del mondiale piloti portando il suo vantaggio sul compagno di squadra alla Mercedes, il britannico Lewis Hamilton, da nove a 24 punti. Terzo il ferrarista Sebastian Vettel, che ha 45 punti di ritardo da Rosberg.
Per il tedesco della Mercedes è la quinta vittoria della stagione, la sua diciannovesima. Hamilton, partito dalla quinta fila dopo l'errore in qualifica, si è piazzato al quinto posto. Sul podio anche il messicano Sergio Perez su Force India, che ha superato nel finale Kimi Raikkonen, il quale al traguardo ha dovuto scontare anche 5 secondi di penalità per un'irregolarità: in precedenza la sua Ferrari aveva attraversato la linea dell'ingresso ai box.
A punti sono andati anche Valtteri Bottas con la Williams, sesto davanti a Daniel Ricciardo (Red Bull), che era partito in pole a fianco di Rosberg. Ottavo posto per l'altra Red Bull di Max Verstappen, nono per la Force India di Nico Hulkenberg e decimo per la Williams di Felipe Massa.
ansa

Albania, tutte le combinazioni per gli ottavi: De Biasi tiferà anche per l'Italia

Saranno tre giorni vissuti con l'ansia che pervade la mente, durante i quali nessuno avrà voglia di pensare alle vacanze: l'Albania di De Biasi ha fatto il primo passo verso la grande speranza, ora dovrà vestire gli scomodi panni del gufo. La vittoria con la Romania ha regalato alle Aquile il terzo posto del proprio gruppo, così la qualificazione agli ottavi dell'Europeo è legata alle classifiche finali degli altri gironi: andranno avanti le migliori quattro terze e la nazionale guidata dal c.t. italiano non è messa benissimo. Appena 3 punti, differenza reti di -2, un solo gol segnato: ma nulla è perduto e c'è chi può far peggio. Il problema è che ne servono almeno due.
Gianni De Biasi, 60 anni, c.t. dell'Albania. Reuters
Gianni De Biasi, 60 anni, c.t. dell'Albania. Reuters
PRIMI SCENARI — In due gironi su cinque la terza classificata ha già 3 punti: la Slovacchia, nel gruppo B, e l'Irlanda del Nord, nel gruppo C. L'Albania può solo sperare che la loro differenza reti peggiori: dunque, la Slovacchia (ora a 0, ma con già 3 gol all'attivo) dovrebbe perdere con 3 gol di scarto contro l'Inghilterra e l'Irlanda del Nord (ora a +1 con 2 reti segnate) con 4 gol di scarto contro la Germania. Nel gruppo B, in realtà, c'è anche un'altra possibilità: in caso di doppia sconfitta di Galles (con la Russia) e Slovacchia, sarebbero i britannici ad arrivare terzi in virtù dello scontro diretto e in tal caso dovrebbero perdere con tre gol di scarto per avere una differenza reti inferiori all'Albania. Ipotesi non proprio fantascientifiche, ma obiettivamente molto complicate. Saranno anche i primi due raggruppamenti a chiudersi, uno lunedì sera, l'altro martedì (gare in programma alle 18): dovesse andar male, De Biasi potrebbe concentrarsi sugli altri.

LE SPERANZE — Anche nel gruppo D l'Albania potrà limitarsi a guardare una sola partita, Repubblica Ceca-Turchia, augurandosi che i cechi non vincano, altrimenti arriverebbero a quota 4.Un pari lascerebbe entrambe le squadre dietro De Biasi, Terim può scavalcarlo solo vincendo con due gol di scarto. Infine si arriva all'ultimo giorno, molto probabilmente quello decisivo: mercoledì alle 18 si giocano Islanda-Austria e Ungheria-Portogallo. Due sole combinazioni possibili: la sconfitta di Cristiano Ronaldo (ora a quota 2 dopo due pareggi) abbinata alla vittoria dell'Islanda o dell'Austria. Un successo o un pari dei lusitani o un pareggio nell'altra sfida manderebbe aritmeticamente la terza classificata del gruppo F davanti all'Albania. Si chiude con il girone dell'Italia: Conte può dare mano al connazionale vincendo o pareggiando con l'Irlanda se contemporaneamente il Belgio fa lo stesso con la Svezia (meno realistica l'ipotesi che Ibra batta i Diavoli Rossi con 4 gol di scarto), in modo tale che la terza non superi i 2 punti. Se De Biasi sarà ancora in corsa, tutta l'Italia avrà un motivo in più per tifare per gli azzurri in una gara che a quel punto non sarà del tutto inutile.
LA GUIDA — Ecco, in sintesi, tutte le combinazioni che favorirebbero l'Albania: occorre che se ne verifichino almeno due su cinque gruppi.
Gruppo B 
Slovacchia-Inghilterra 2 (con almeno 3 gol di scarto)
Russia-Galles X2
oppure 
Slovacchia-Inghilterra 2
Russia-Galles 1 (con almeno 3 gol di scarto)
Gruppo C 
Irlanda del Nord-Germania 2 (con almeno 4 gol di scarto)
Ucraina-Polonia 1X2
Gruppo D 
Croazia-Spagna 1X2
Repubblica Ceca-Turchia X
oppure 
Croazia-Spagna 1X2
Repubblica Ceca-Turchia 2 (con un solo gol di scarto)
Gruppo E 
Italia-Irlanda 1X
Svezia-Belgio X2
oppure
Italia-Irlanda 1X
Svezia-Belgio 1 (con almeno 4 gol di scarto)
Gruppo F 
Islanda-Austria 1
Ungheria-Portogallo 1
oppure 
Islanda-Austria 2
Ungheria-Portogallo 1

 Gasport 

L’AQUILA VOLA ANCORA: SADIKU DECIDE ALBANIA-ROMANIA

Tempo di verdetti, per il girone A di Euro 2016. Romania e Albania si sfidano a Lione e si giocano le rispettive speranze di qualificazione, con un occhio aSvizzera – Francia, di scena in contemporanea a Lilla. I rumeni, grazie a due rigori di Stancu, hanno ceduto solo all’ultimo respiro contro la Francia, e hanno strappato un buon pari alla Svizzera. Vincendo, avrebbero potuto centrare la qualificazione, addirittura al secondo posto, se la Francia fosse riuscita a battere la Svizzera. Ma anche con il pari tra Svizzera e Francia, una vittoria avrebbe consegnato alla squadra di Iordanescu un buon terzo posto a 4 punti, utili probabilmente per un ripescaggio agli ottavi. A vincere, però, è l’Albania di De Biasi, che finora aveva portato a casa qualche elogio per orgoglio e organizzazione, ma zero punti. La squadra balcanica raggiunge in una sola serata diversi traguardi: il primo gol e la prima storica vittoria in un Europeo, e inoltre il terzo posto nel girone A. Se saranno ottavi di finale, saranno i prossimi match degli altri gironi a dirlo. I rumeni, invece, tornano subito a casa.
Le formazioni
Nella Romania da segnalare, rispetto alle precedenti uscite, la presenza di Matelsulla sinistra al posto di Rat. A centrocampo Hoban e Prepelita con Pintilii in panchina, mentre il trio dei trequartisti torna quello del debutto contro la Francia, con StancuStanciu (da non confondere i due!) e Popa. In avanti Iordanescu cambia ancora: dopo Andone, titolare nel primo match, e Keseru, visto contro la Svizzera, ecco Alibec, meteora interista della stagione post-triplete.
Nell’Albania, Cana rientra dalla squalifica seguita all’espulsione nel primo match, ma De Biasi sceglie di farlo sedere in panchina confermando Ajeti del Frosinone, protagonista di una buona partita contro la Francia. Sul settore sinistro della difesa confermatissimo Hysaj del Napoli, mentre a centrocampo sono presenti due protagonisti della nostra serie B, Basha del Como e Memushaj del Pescara; Kukeli, titolare nelle prime due uscite, ha preso due cartellini gialli ed è squalificato. Confermato Sadiku come centravanti, alla ricerca del primo gol albanese nella competizione, in un 4-3-3 che, data la posizione bassa degli esterni, si può interpretare anche come 4-5-1. Arbitra il ceco Kralovec.
Primo tempo
La gara è subito molto combattuta a centrocampo. Il primo tentativo è del rumeno Stanciu, da fuori area; alto sulla traversa. La squadra di Iordanescu sembra nelle fasi iniziali la più brillante, e Berisha al 4° deve impegnarsi sulla conclusione di Hoban, bloccata in due tempi. Al 7′ bel tiro al volo di Stancu su respinta maldestra della difesa albanese; respinge ancora Berisha. La Romania fa la partita, mentre l’Albania non riesce mai a ripartire, con Sadiku isolatissimo in avanti e controllato senza particolari problemi dalla rodata coppia Chiriches-Grigore. È un monologo Romania, almeno per quanto riguarda i tentativi offensivi: al 13° ci prova anche Alibec, da fuori, con palla a lato.
Sussulto al 22°: l’Albania riesce a sorprendere la difesa rumena, avanzata in occasione di una punizione a favore, con un contropiede fulminante. Il cross rasoterra di Lila dalla destra viene raccolto da Lenjani, che però calcia incredibilmente alto con la porta spalancata. È comunque il preludio di una fase in cui l’Albania sembra aver preso le misure ai rumeni, non subisce più occasioni da gol e regge decisamente meglio la sfida, lottando a centrocampo con grinta a tackle veementi, rubando palla e riproponendosi con costanza in avanti. Al 34′ bella azione di Memushaj in area, dribbling, e cross deviato in angolo daTatarusanu. Prima della fine del tempo l’Albania riesce a coronare questa fase di predominio trovando il vantaggio, e il primo storico gol nella manifestazione continentale; sul bel cross di Memushaj dalla destra Tatarusanu esce male e Chiriches si perde Sadiku, che insacca con un bel colpo di testa. Il primo tempo si conclude dunque con la squadra di De Biasi in vantaggio, e momentaneamente al terzo posto nel girone.
Secondo tempo
Iordanescu deve pensare a recuperare il risultato. Fuori dunque Prepelita, dentro il talentuoso Sanmartean. La ripresa tuttavia inizia come si era concluso il primo tempo, con un’Albania più convinta e brillante. Al 56° Alibec deve uscire in barella per infortunio; dentro l’ex Udinese Torje. De Biasi risponde con un cambio in attacco: fuori il generosissimo Sadiku, autore del gol che decide il match, e dentro Balaj. La Romania adesso fa fatica, e non riesce a proporsi costantemente in avanti alla ricerca del pari. Al 62°, anzi, arriva una bella conclusione albanese con il solito Memushaj; il pallone è bloccato in due tempi da Tatarusanu.
Al 66′ Sanmartean si procura una punizione da buona posizione; il tiro viene però respinto dalla barriera. Iordanescu esaurisce i cambi già al 67′, giocandosi il tutto per tutto con l’inserimento di Andone, il centravanti titolare della gara contro la Francia. Al 69′, però, è ancora Memushaj, migliore in campo, ad arrivare al tiro a seguito di una bella combinazione in area: palla a lato. Al 71′ ci si mette anche il guardalinee, che ferma una bella combinazione rumena in area per un fuorigioco che pare proprio non esserci. Due minuti dopo l’Albania perde un pallone sanguinoso al limite dell’area, ma è straordinario il recupero di Ajetiin scivolata. La Romania adesso spinge: Andone è liberato davanti a Berisha e scaglia un gran destro che si infrange sulla traversa. È l’occasione migliore per i rumeni.
De Biasi vede vacillare la sua squadra, e corre ai ripari inserendo Roshi per lo stanco Lenjani. I tentativi rumeni adesso sono numerosi, ma condotti con foga e scarsa lucidità. All’82′ dentro per l’Albania anche il guerriero Cana al posto di Basha. È ancora l’Albania a rendersi pericolosa, con una conclusione di Mavrajsugli sviluppi di un corner che dà allo stadio l’illusione del gol. Gli uomini di De Biasi fiutano l’impresa storica, e raddoppiano gli sforzi, sospinti anche da una tifoseria sempre più eccitata. Nei cinque minuti di recupero la Romania non riesce più a rendersi pericolosa, e al fischio finale si scatena la festa albanese. Nei prossimi giorni De Biasi e soci si metteranno davanti alla tv, con la speranza che 3 punti possano valere un posto fra le quattro migliori terze. Ma anche se ciò non dovesse accadere, questo successo renderebbe il bilancio della spedizione in Francia più che positivo.
Francesco Toscano
IL TABELLINO
Romania – Albania 0-1
Reti: 43′ Sadiku
Romania (4-2-3-1): Tatarusanu; Matel, Grigore, Chiriches, Sapunaru; Hoban, Prepelita (dal 46° Sanmartean); Stancu, Stanciu, Popa (dal 67° Andone); Alibec (dal 56° Torje)
Albania (4-3-3): Berisha; Agolli, Mavraj, Ajeti, Hysay; Memushaj, Basha (dall’82° Cana), Abrashi; Lenjani (dal 77° Roshi), Sadiku (dal 57° Balaj), Lila
Ammoniti: Basha, Matel, Memushaj, Sapunaru, Torje, Hysay
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