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Nba, i Cavs vincono il loro primo titolo

 I Cleveland Cavaliers di LeBron James battono 93-89 i Golden State Warriors in gara-7 e vincono il loro primo titolo Nba.
    Nell'ultima sfida delle finali James ha messo a segno 27 punti, 11 rimbalzi e altrettanti assist, conquistando il suo terzo titolo Mvp.
    I Cavs regalano a Cleveland non solo la prima vittoria delle finali Nba, ma anche il primo titolo in un campionato maggiore in 52 anni: l'ultimo successo della città era stato quello nel campionato Nfl, vinto dai Browns nel 1964.
    Storica anche la prestazione dei Cavaliers, primi a rimontare e vincere il titolo partendo da uno svantaggio di 3-1 nella serie delle finali Nba.
ansa

Gran Premio Baku: domina Rosberg, secondo Vettel

Rosberg su Mercedes ha vinto dominando il Gp d'Europa a Baku. Secondo Vettel su Ferrari, terzo Perez, quarto Raikkonen, quinto Hamilton. Rosberg grazie alla vittoria di Baku consolida con 141 punti il suo primato nella classifica del mondiale piloti portando il suo vantaggio sul compagno di squadra alla Mercedes, il britannico Lewis Hamilton, da nove a 24 punti. Terzo il ferrarista Sebastian Vettel, che ha 45 punti di ritardo da Rosberg.
Per il tedesco della Mercedes è la quinta vittoria della stagione, la sua diciannovesima. Hamilton, partito dalla quinta fila dopo l'errore in qualifica, si è piazzato al quinto posto. Sul podio anche il messicano Sergio Perez su Force India, che ha superato nel finale Kimi Raikkonen, il quale al traguardo ha dovuto scontare anche 5 secondi di penalità per un'irregolarità: in precedenza la sua Ferrari aveva attraversato la linea dell'ingresso ai box.
A punti sono andati anche Valtteri Bottas con la Williams, sesto davanti a Daniel Ricciardo (Red Bull), che era partito in pole a fianco di Rosberg. Ottavo posto per l'altra Red Bull di Max Verstappen, nono per la Force India di Nico Hulkenberg e decimo per la Williams di Felipe Massa.
ansa

Albania, tutte le combinazioni per gli ottavi: De Biasi tiferà anche per l'Italia

Saranno tre giorni vissuti con l'ansia che pervade la mente, durante i quali nessuno avrà voglia di pensare alle vacanze: l'Albania di De Biasi ha fatto il primo passo verso la grande speranza, ora dovrà vestire gli scomodi panni del gufo. La vittoria con la Romania ha regalato alle Aquile il terzo posto del proprio gruppo, così la qualificazione agli ottavi dell'Europeo è legata alle classifiche finali degli altri gironi: andranno avanti le migliori quattro terze e la nazionale guidata dal c.t. italiano non è messa benissimo. Appena 3 punti, differenza reti di -2, un solo gol segnato: ma nulla è perduto e c'è chi può far peggio. Il problema è che ne servono almeno due.
Gianni De Biasi, 60 anni, c.t. dell'Albania. Reuters
Gianni De Biasi, 60 anni, c.t. dell'Albania. Reuters
PRIMI SCENARI — In due gironi su cinque la terza classificata ha già 3 punti: la Slovacchia, nel gruppo B, e l'Irlanda del Nord, nel gruppo C. L'Albania può solo sperare che la loro differenza reti peggiori: dunque, la Slovacchia (ora a 0, ma con già 3 gol all'attivo) dovrebbe perdere con 3 gol di scarto contro l'Inghilterra e l'Irlanda del Nord (ora a +1 con 2 reti segnate) con 4 gol di scarto contro la Germania. Nel gruppo B, in realtà, c'è anche un'altra possibilità: in caso di doppia sconfitta di Galles (con la Russia) e Slovacchia, sarebbero i britannici ad arrivare terzi in virtù dello scontro diretto e in tal caso dovrebbero perdere con tre gol di scarto per avere una differenza reti inferiori all'Albania. Ipotesi non proprio fantascientifiche, ma obiettivamente molto complicate. Saranno anche i primi due raggruppamenti a chiudersi, uno lunedì sera, l'altro martedì (gare in programma alle 18): dovesse andar male, De Biasi potrebbe concentrarsi sugli altri.

LE SPERANZE — Anche nel gruppo D l'Albania potrà limitarsi a guardare una sola partita, Repubblica Ceca-Turchia, augurandosi che i cechi non vincano, altrimenti arriverebbero a quota 4.Un pari lascerebbe entrambe le squadre dietro De Biasi, Terim può scavalcarlo solo vincendo con due gol di scarto. Infine si arriva all'ultimo giorno, molto probabilmente quello decisivo: mercoledì alle 18 si giocano Islanda-Austria e Ungheria-Portogallo. Due sole combinazioni possibili: la sconfitta di Cristiano Ronaldo (ora a quota 2 dopo due pareggi) abbinata alla vittoria dell'Islanda o dell'Austria. Un successo o un pari dei lusitani o un pareggio nell'altra sfida manderebbe aritmeticamente la terza classificata del gruppo F davanti all'Albania. Si chiude con il girone dell'Italia: Conte può dare mano al connazionale vincendo o pareggiando con l'Irlanda se contemporaneamente il Belgio fa lo stesso con la Svezia (meno realistica l'ipotesi che Ibra batta i Diavoli Rossi con 4 gol di scarto), in modo tale che la terza non superi i 2 punti. Se De Biasi sarà ancora in corsa, tutta l'Italia avrà un motivo in più per tifare per gli azzurri in una gara che a quel punto non sarà del tutto inutile.
LA GUIDA — Ecco, in sintesi, tutte le combinazioni che favorirebbero l'Albania: occorre che se ne verifichino almeno due su cinque gruppi.
Gruppo B 
Slovacchia-Inghilterra 2 (con almeno 3 gol di scarto)
Russia-Galles X2
oppure 
Slovacchia-Inghilterra 2
Russia-Galles 1 (con almeno 3 gol di scarto)
Gruppo C 
Irlanda del Nord-Germania 2 (con almeno 4 gol di scarto)
Ucraina-Polonia 1X2
Gruppo D 
Croazia-Spagna 1X2
Repubblica Ceca-Turchia X
oppure 
Croazia-Spagna 1X2
Repubblica Ceca-Turchia 2 (con un solo gol di scarto)
Gruppo E 
Italia-Irlanda 1X
Svezia-Belgio X2
oppure
Italia-Irlanda 1X
Svezia-Belgio 1 (con almeno 4 gol di scarto)
Gruppo F 
Islanda-Austria 1
Ungheria-Portogallo 1
oppure 
Islanda-Austria 2
Ungheria-Portogallo 1

 Gasport 

L’AQUILA VOLA ANCORA: SADIKU DECIDE ALBANIA-ROMANIA

Tempo di verdetti, per il girone A di Euro 2016. Romania e Albania si sfidano a Lione e si giocano le rispettive speranze di qualificazione, con un occhio aSvizzera – Francia, di scena in contemporanea a Lilla. I rumeni, grazie a due rigori di Stancu, hanno ceduto solo all’ultimo respiro contro la Francia, e hanno strappato un buon pari alla Svizzera. Vincendo, avrebbero potuto centrare la qualificazione, addirittura al secondo posto, se la Francia fosse riuscita a battere la Svizzera. Ma anche con il pari tra Svizzera e Francia, una vittoria avrebbe consegnato alla squadra di Iordanescu un buon terzo posto a 4 punti, utili probabilmente per un ripescaggio agli ottavi. A vincere, però, è l’Albania di De Biasi, che finora aveva portato a casa qualche elogio per orgoglio e organizzazione, ma zero punti. La squadra balcanica raggiunge in una sola serata diversi traguardi: il primo gol e la prima storica vittoria in un Europeo, e inoltre il terzo posto nel girone A. Se saranno ottavi di finale, saranno i prossimi match degli altri gironi a dirlo. I rumeni, invece, tornano subito a casa.
Le formazioni
Nella Romania da segnalare, rispetto alle precedenti uscite, la presenza di Matelsulla sinistra al posto di Rat. A centrocampo Hoban e Prepelita con Pintilii in panchina, mentre il trio dei trequartisti torna quello del debutto contro la Francia, con StancuStanciu (da non confondere i due!) e Popa. In avanti Iordanescu cambia ancora: dopo Andone, titolare nel primo match, e Keseru, visto contro la Svizzera, ecco Alibec, meteora interista della stagione post-triplete.
Nell’Albania, Cana rientra dalla squalifica seguita all’espulsione nel primo match, ma De Biasi sceglie di farlo sedere in panchina confermando Ajeti del Frosinone, protagonista di una buona partita contro la Francia. Sul settore sinistro della difesa confermatissimo Hysaj del Napoli, mentre a centrocampo sono presenti due protagonisti della nostra serie B, Basha del Como e Memushaj del Pescara; Kukeli, titolare nelle prime due uscite, ha preso due cartellini gialli ed è squalificato. Confermato Sadiku come centravanti, alla ricerca del primo gol albanese nella competizione, in un 4-3-3 che, data la posizione bassa degli esterni, si può interpretare anche come 4-5-1. Arbitra il ceco Kralovec.
Primo tempo
La gara è subito molto combattuta a centrocampo. Il primo tentativo è del rumeno Stanciu, da fuori area; alto sulla traversa. La squadra di Iordanescu sembra nelle fasi iniziali la più brillante, e Berisha al 4° deve impegnarsi sulla conclusione di Hoban, bloccata in due tempi. Al 7′ bel tiro al volo di Stancu su respinta maldestra della difesa albanese; respinge ancora Berisha. La Romania fa la partita, mentre l’Albania non riesce mai a ripartire, con Sadiku isolatissimo in avanti e controllato senza particolari problemi dalla rodata coppia Chiriches-Grigore. È un monologo Romania, almeno per quanto riguarda i tentativi offensivi: al 13° ci prova anche Alibec, da fuori, con palla a lato.
Sussulto al 22°: l’Albania riesce a sorprendere la difesa rumena, avanzata in occasione di una punizione a favore, con un contropiede fulminante. Il cross rasoterra di Lila dalla destra viene raccolto da Lenjani, che però calcia incredibilmente alto con la porta spalancata. È comunque il preludio di una fase in cui l’Albania sembra aver preso le misure ai rumeni, non subisce più occasioni da gol e regge decisamente meglio la sfida, lottando a centrocampo con grinta a tackle veementi, rubando palla e riproponendosi con costanza in avanti. Al 34′ bella azione di Memushaj in area, dribbling, e cross deviato in angolo daTatarusanu. Prima della fine del tempo l’Albania riesce a coronare questa fase di predominio trovando il vantaggio, e il primo storico gol nella manifestazione continentale; sul bel cross di Memushaj dalla destra Tatarusanu esce male e Chiriches si perde Sadiku, che insacca con un bel colpo di testa. Il primo tempo si conclude dunque con la squadra di De Biasi in vantaggio, e momentaneamente al terzo posto nel girone.
Secondo tempo
Iordanescu deve pensare a recuperare il risultato. Fuori dunque Prepelita, dentro il talentuoso Sanmartean. La ripresa tuttavia inizia come si era concluso il primo tempo, con un’Albania più convinta e brillante. Al 56° Alibec deve uscire in barella per infortunio; dentro l’ex Udinese Torje. De Biasi risponde con un cambio in attacco: fuori il generosissimo Sadiku, autore del gol che decide il match, e dentro Balaj. La Romania adesso fa fatica, e non riesce a proporsi costantemente in avanti alla ricerca del pari. Al 62°, anzi, arriva una bella conclusione albanese con il solito Memushaj; il pallone è bloccato in due tempi da Tatarusanu.
Al 66′ Sanmartean si procura una punizione da buona posizione; il tiro viene però respinto dalla barriera. Iordanescu esaurisce i cambi già al 67′, giocandosi il tutto per tutto con l’inserimento di Andone, il centravanti titolare della gara contro la Francia. Al 69′, però, è ancora Memushaj, migliore in campo, ad arrivare al tiro a seguito di una bella combinazione in area: palla a lato. Al 71′ ci si mette anche il guardalinee, che ferma una bella combinazione rumena in area per un fuorigioco che pare proprio non esserci. Due minuti dopo l’Albania perde un pallone sanguinoso al limite dell’area, ma è straordinario il recupero di Ajetiin scivolata. La Romania adesso spinge: Andone è liberato davanti a Berisha e scaglia un gran destro che si infrange sulla traversa. È l’occasione migliore per i rumeni.
De Biasi vede vacillare la sua squadra, e corre ai ripari inserendo Roshi per lo stanco Lenjani. I tentativi rumeni adesso sono numerosi, ma condotti con foga e scarsa lucidità. All’82′ dentro per l’Albania anche il guerriero Cana al posto di Basha. È ancora l’Albania a rendersi pericolosa, con una conclusione di Mavrajsugli sviluppi di un corner che dà allo stadio l’illusione del gol. Gli uomini di De Biasi fiutano l’impresa storica, e raddoppiano gli sforzi, sospinti anche da una tifoseria sempre più eccitata. Nei cinque minuti di recupero la Romania non riesce più a rendersi pericolosa, e al fischio finale si scatena la festa albanese. Nei prossimi giorni De Biasi e soci si metteranno davanti alla tv, con la speranza che 3 punti possano valere un posto fra le quattro migliori terze. Ma anche se ciò non dovesse accadere, questo successo renderebbe il bilancio della spedizione in Francia più che positivo.
Francesco Toscano
IL TABELLINO
Romania – Albania 0-1
Reti: 43′ Sadiku
Romania (4-2-3-1): Tatarusanu; Matel, Grigore, Chiriches, Sapunaru; Hoban, Prepelita (dal 46° Sanmartean); Stancu, Stanciu, Popa (dal 67° Andone); Alibec (dal 56° Torje)
Albania (4-3-3): Berisha; Agolli, Mavraj, Ajeti, Hysay; Memushaj, Basha (dall’82° Cana), Abrashi; Lenjani (dal 77° Roshi), Sadiku (dal 57° Balaj), Lila
Ammoniti: Basha, Matel, Memushaj, Sapunaru, Torje, Hysay
http://www.europei-di-calcio-2016.com/

Buffon, mai visto gruppo così affiatato

Il Belgio è una squadra fortissima, ricca di talento. In alcuni episodi siamo stati fortunati, certo, ma credo di non aver mai visto un gruppo così unito e affiatato". Così' Gigi Buffon, dai microfoni di RaiSport, giudica il successo dell'Italia sul Belgio a Lione. "In futuro dobbiamo dare sempre il massimo, proprio come questa sera - dice ancora il portiere azzurro -, altrimenti la vittoria col Belgio sarà inutile. Ma sono convinto che la gente che era allo stadio oppure a casa, in tv, è stata orgogliosa di una squadra così".
ansa

Euro 2016: Belgio-Italia 0-2. Azzurri in testa al girone

Belgio-Italia 0-2
L'Italia ha vinto la partita d'esordio all'Europeo in Francia battendo 2-0 a Lione il temutissimo Belgio e portandosi da sola in testa al gruppo E, davanti a Svezia e Irlanda, che oggi hanno pareggiato. Gli azzurri hanno tenuto una condotta moderatamente aggressiva fin dall'inizio e si sono presentati più volte dalle parti di Courtois, mentre il Belgio si è affidato soprattutto alle iniziative individuali dei suoi talenti ma i pericoli per Buffon sono venuti soprattutto da tentativi da lontano di Nainggolan. La svolta al 32', quando Giaccherini ha sfruttato al meglio uno splendido lancio di Bonucci. Enorme esultanza tra gli azzurri e a farne le spese è stato Conte, feritosi al naso in un 'corpo a corpo' con gli altri componenti della panchina. Poco dopo, Pellè ha sprecato di testa un'ottima occasione su assist di Parolo: la palla ha sfiorato il palo. Nella ripresa, il Belgio ha stretto d'assedio gli Azzurri, Lukaku ha sbagliato un gol fatto a porta vuota, ma è venuto il raddoppio azzurro con Pellè al 47'.
ansa

BASKET Grissin Bon, sfuma ancora lo scudetto. Reggio Emilia si inchina a Milano

Si spegne ancora amaramente, e dolorosamente ancora al PalaBigi, il sogno della Pallacanestro Reggiana di conquistare il suo primo scudetto. Troppo più solida, e anche meno stanca a dirla tutta, l'EA7 in questa decisiva gara 6. Sospinta dal suo trio delle meraviglie Sanders-Simon-Gentile l'Armani ha conquistato il successo nel finale dopo che Reggio, per tutta la partita, era stata spesso in vantaggio e comunque a stretto contatto con gli avversari, provandoci fino all'ultimo con grinta e coraggio, senza mai arrendersi. Non è bastato. Ma, si ripartirà, come sempre.
L'avvio di gara è estremamente equilibrato. Si segna anche abbastanza per essere una gara 6 di finale scudetto. Al 3' il tabellone dice 9-9 e il trend equilibrato prosegue sino alla fine della frazione, con Aradori da una parte e Simon dall'altra in evidenza. Nel secondo quarto arriva, negli ultimi quattro minuti, il break della Grissin Bon:12-0 firmato Della Valle-Kaukenas e biancorossi che allungano sino al +11 del 7' (38-27).
Chiusa la prima metà della contesa in vantaggio di 9 lunghezze, in avvio del terzo parziale la Grissin Bon subisce il ritorno milanese, che le infligge un break di 7-0. Da quel momento gara di nuovo in totale equilibrio. A spezzarlo, negli ultimi secondi, una “bomba” di Needham, che regala ai padroni di casa il +5. I dieci minuti finali non sono certo uno spot per il basket, col gioco molto spezzettato, il nervosismo a mille e i canestri molto rari. Nella “bagarre” è l'intramontabile Kaukenas a salire in cattedra con 9 punti di fila, sulla sponda opposta rispondono Simon e Kalnietis e a 3' dalla conclusione il tabellone dice 61-62 pro Armani.
Quando poi Sanders, poco dopo, sigla il tiro da 3 del +5 il titolo tricolore sembra prendere la via della Madonnina. Reggio però non vuole arrendersi e a 50 secondi torna a -2 grazie a Della Valle. A 19 secondi dalla fine la Grissin Bon ha in mano il possesso del possibile overtime, ma la conclusione di Aradori si spegne sul ferro e Gentile infila, successivamente, i liberi che mettono in sicurezza la contesa.
Il tabellino
Grissin Bon Reggio Emilia-Ea7 Milano 70-74 (19-21, 38-29, 50-45)
Reggio Emilia: Aradori 8, Needham 5, Polonara 12, Lavrinovic 2, Della Valle 13, De Nicolao 3,Parrillo, Veremeenko 6, Kaukenas 18, Silins 3. N.e.: Bonacini. All.: Menetti.
Ea7 Milano: Mc Lean, Lafayette 3, Gentile 16, Cerella, Kalnietis 7, Macvan 7, Cinciarini 3, Sanders 13, Simon 15, Batista 10. N.e. Magro e Pecchia. All.: Repesa
Arbitri: Sabetta, Lanzarini, Martolini
Note - Tiri da 3: Reggio Emilia 6/32, Milano 7/18; tiri liberi: Grissin Bon 8/9, EA7 13/22. Usciti per 5 falli: Lavrinovic, Veremeenko. Spettatori: 3500.