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STASERA SASSUOLO-INTER: IN BALLO C’È UN POSTO IN EUROPA LEAGUE


Una chiusura del genere, pochi o forse nessuno se la sarebbero sognata così.
Sassuolo-Inter, stasera con fischio d’inizio alle ore 20.45 al Mapei Stadium, concluderà la magnifica stagione dei neroverdi, che potrebbe diventare indimenticabile in caso di 6° posto e accesso all’Europa League. Non basterà però battere la squadra di Mancini, già certa del 4° posto, per brindare allo storico accesso alla seconda competizione continentale; oltre a rimanere davanti al Milan, che insegue con un punto in meno e sarà impegnato, ovviamente alla stessa ora, a San Siro contro la Roma, bisognerà incrociare le dita e sperare che i rossoneri non vincano la finale di Coppa Italia, la prossima settimana, contro la Juventus.
Intanto, però, l’obiettivo devono essere i 3 punti contro l’Inter per fare il proprio massimo, missione tutt’altro che semplice.

LA VIGILIA

L’Inter arrivata a Reggio Emilia schiererà comunque una formazione competitiva, con turnover limitato e il solo Carrizo a sostituire lo squalificato Handanovic tra i pali.
Per mister Eusebio Di Francesco quindi, attenzione massima: “Stiamo facendo la storia, per i punti e la posizione in classifica che abbiamo, ora dobbiamo completare l’opera – ha detto il trainer neroverde nella conferenza della vigilia – Se pensiamo all’Europa League dovremo attendere la finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan, ma ora dobbiamo pensare a mantenere il sesto posto. Abbiamo costruito qualcosa di importante, le basi per crescere e migliorarci. Il Sassuolo in tre anni ha fatto qualcosa di grande, se si pensa agli anni precedenti è un grandissimo percorso di crescita. Siamo padroni del nostro destino e dobbiamo concentrarci solo sulla nostra gara, che dobbiamo vincere, senza pensare a quello che accadrà a San Siro”.
Sul fatto che l’Inter possa giocare… alla leggera, DiFra non ha dubbi: “E’ giusto che tutte le squadre giochino al meglio per fare il bene della propria società, come ha fatto il Verona con noi. Deve essere sempre così, come succede all’estero, le partite facili nel calcio non devono esistere. L’Inter giocherà al massimo e saprà metterci in difficoltà, dovremo essere bravi a gestire quei momenti della gara”.
primapaginareggio.it

F1 GP Spagna, Sky Sport e la programmazione esclusiva

La Formula 1 fa tappa in Spagna per il quinto appuntamento della stagione: scatta domani il Gran Premio di Spagna, in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD (canale 207). Fino a domenica 15 maggio, tutto live anche sui 5 canali del mosaico interattivo in HD. Le qualifiche e la gara live anche su Sky Sport 1 HD (canale 201). 
Sarà un weekend ricco di appuntamenti, con Maurizio Arrivabene ospite al Paddock Live Show di venerdì, alle 18.45. Il Team Principal Ferrari spiegherà la situazione della squadra e risponderà alle domande Social degli spettatori da casa. 
Inoltre, durante il fine settimana in programma:  
·         “Uomo del Mirino”: riflettori puntati su Nico Rosberg 
             ·         Fernando Alonso, in versione cicerone, racconta la sua storia presentando il suo museo   
·         Intervista “click” con Wehrlein, il rookie nel mirino di Mercedes
·         “Hot Lap”: un giro in Spagna tra gli episodi decisivi del 2015
·         Clip story: tutti gli episodi chiave nella storia del GP di Spagna
·         Il weekend dei ferraristi: parole, gesti e fatti nel pre gara 
·         “Il Mistero di Turrini”: ricordando Gilles e l’impresa spagnola…
·         Team Day: venerdì focus sulle Toro Rosso

LA PROGRAMMAZIONE - Su Sky sarà possibile vivere in diretta tutte le fasi di avvicinamento al quinto appuntamento della stagione di Formula 1. A partire dalla conferenza stampa piloti, in programma domani, giovedì 12 aprile, alle 15. Alle 17, appuntamento con Paddock Live Pit Walk.     
Venerdì 13 maggio, alle 9.45, il Paddock Live introdurrà la prima sessione di prove libere di F1, in onda alle 10.00 (post dalle 11.30).
Alle 12 torna la GP2 con le prime prove libere, mentre la seconda sessione di quelle della F1 scatterà alle 14 (pre dalle 13.45 e post dalle 15.30). Alle 15.55 in programma le qualifiche della GP2, mentre alle 16.45 le prove libere della Porsche Super Cup e alle 17.50 quelle di GP3
Alle 18.45 il Paddock Live Show, che riassumerà i temi della prima giornata in pista, e alle 19.30 conferenza stampa dei Team Principal.   
Sabato 14 maggio, alle 11, in onda la terza sessione di prove libere di F1 (pre dalle 10.45 e post dalle 12). Prima però, in diretta le qualifiche della GP3, alle 9.40.
Alle 12.25 in onda le qualifiche di Porsche Super Cup, mentre quelle della F1 saranno live in esclusiva dalle 14 anche su Sky Sport 1 HD (repliche sul canale 207 alle 1921 emezzanotte), anticipate dal Paddock Live delle 13 e seguite da quello delle 15.15.
Chiudono il programma la gara della GP2 (alle 15.40), gara 1 della GP3 (alle 17.15) e il Paddock Live Show delle 18.15.  
Domenica 15 maggio, su Sky Sport F1 HD e Sky Sport 1 HD si parte alle 9.10 con la gara 2 della GP3, si prosegue alle 10.20 con la sprint race GP2 e, prima di entrare nel vivo della Formula 1, si chiude con la gara della Porsche Super Cup in onda alle 11.30
Alle 12.25 il via al Paddock Live che guiderà gli appassionati fino al semaforo verde della gara di F1, che si accenderà alle 14 in diretta esclusiva anche su Sky Sport 1 HD (in replica alle 17). Seguirà il post gara (dalle 16) e alle 16.30 “Ultimo Giro”, con le domande da casa attraverso i canali Social di Sky Sport F1 HD.
Alle 19, appuntamento con Race Anatomy, per analizzare i temi del weekend. In conduzione Fabio Tavelli,  ospiti Leo Turrini, Matteo Bobbi, Francesco Mandelli e Fabiano Vandone.  
IL RACCONTO DI SKY - La telecronaca della Formula 1 è di Carlo Vanzini, affiancato da Marc Gené. Insieme a loro, Roberto Chinchero. Padrona con il suo Paddock Live è Federica Masolin. Accanto a lei, Jacques Villeneuve e Davide Valsecchi, titolare del “Muretto Sky”.
Lucio Rizzica racconta GP2 e GP3 con Marcello Puglisi, mentre la coppia Massimo Discenza-Puglisi commenta la Porsche Super Cup. Inviata ai box Mara Sangiorgio. Fabio Tavelliconduce “Race Anatomy”, Marta Abiye e Fabiano Vandone guidano gli approfondimenti tecnologici di “High Tech”.
Orari eventi F1
GIOVEDI 12 MAGGIO
ore 15: conferenza stampa piloti
ore 17: Paddock Live Pit Walk

VENERDI 13 MAGGIO
ore 9.45: Paddock Live 
ore 10.00: prove libere 1 F1   
ore 11.30: Paddock Live 
ore 12.00: prove libere GP2 
ore 13.45: Paddock Live    
ore 14: prove libere 2 F1   
ore 15.30: Paddock Live    
ore 15.55: qualifiche GP2 
ore 16.45: prove libere Porsche Super Cup
ore 17.50: prove libere GP3   
ore 18.45: Paddock Live Show
ore 19.30: conferenza stampa Team Principal

SABATO 14 MAGGIO
ore 9.40: qualifiche GP3   
ore 10.45: Paddock Live 
ore 11.00: prove libere 3 F1
ore 12.00: Paddock Live 
ore 12.25: qualifiche Porsche Super Cup
ore 13.00: Paddock Live   (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 14.00: qualifiche  F1  (anche su Sky Sport 1 HD) - Repliche alle 19, 21 e mezzanotte  
ore 15.15: Paddock Live     (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 15.40: gara GP2 
ore 17.15: gara 1 GP3   
ore 18.15: Paddock Live Show

DOMENICA 15 MAGGIO
ore 9.10: gara 2 GP3    (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 10.20: sprint race GP2   (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 11.30: gara Porsche Super Cup (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 12.25: Paddock Live  (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 14.00: gara F1 (anche su Sky Sport 1 HD) – Replica alle 17 
ore 16: Paddock Live  (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 16.30: “Paddock Live – Ultimo Giro”  (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 19: Race Anatomy 
ore 20.30: sintesi GP Spagna  
quotidiano.net

Il Giro arriva in salita: Valverde sfida Nibali a Roccaraso

Oggi la sesta tappa, lo spagnolo è in forma e potrebbe puntare alla maglia rosa. Attenzione al giovane colombiano Chaves
Oggi il Giro, nella sesta tappa da Ponte a Roccaraso, potrebbe emettere già alcuni verdetti, non tanto su chi lo vincerà ma probabilmente su chi invece non potrà più conquistarlo. E’ in programma infatti il primo finale in salita, dopo una tappa breve (”soltanto” 157 km) ma tutta di montagna. Dopo appena 20 km si salirà infatti per quasi 40 km verso Bocca di Selva, lungo pendenze non difficili ma costanti. La parte intermedia della tappa sarà caratterizzata da continui saliscendi che introdurranno, dopo Castel di Sangro, alla salita finale, quasi 18 km con pendenza media del 4,8% e punte al 12%.  

E’ il giorno di Valverde?  
La salita di Roccaraso si addice molto al fuoriclasse spagnolo Alejandro Valverde, che ieri ha rosicchiato 4” agli altri uomini di classifica e confermato l’ottima condizione di questa prima parte della stagione. Nella quale, va ricordato, il fuoriclasse murciano ha conquistato la Vuelta a Andalucia, la Vuelta a Castilla y Leon e la sua quarta Freccia Vallone. Finora in questo Giro lo spagnolo ha disputato un’ottima cronometro, è stato quarto nella tappa di Praia a Mare e si è dimostrato molto sveglio e astuto anche ieri. E’ pronto per fare il colpaccio a Roccaraso e arrivare così con un certo vantaggio sulle Dolomiti e sulle Alpi Piemontesi, dove invece dovrà difendersi perché sono scalate un po’ troppo severe per lui.  

Come sta Chaves?  
Nessuno ne parla, eppure il giovane colombiano Esteban Chaves potrebbe rappresentare la variabile impazzita e incontrollabile di questo Giro. I pronostici per la Maglia Rosa finale gli antepongono Nibali, Valverde e Landa, motivo per cui il corridorino della Orica Greenedge godrà sicuramente di una certa libertà d’azione. Se Chaves oggi scatterà chi gli andrà dietro? Dovrebbe essere Nibali, il favorito, che però diventerebbe vulnerabile per eventuali contrattacchi di Valverde o Landa. Attenzione, dunque, perché Chaves a Praia a Mare aveva concluso nono con i big, apparentemente senza nemmeno faticare troppo. In classifica il colombiano è undicesino a poco più di mezzo minuto dal leader. Il balzo verso il trono rosa è tutt’altro che impossibile. 

Spazio alle fughe?  
Un’altra ipotesi per oggi è che possa avere successo una fuga a lunga gittata, magari sfruttando il marcamento reciproco da parte degli uomini di classifica. E allora avrebbero buon gioco corridori come Pirazzi della Bardiani, Niemec della Lampre, Atapuma della Bmc o Zilioli della Nippo Fantini (sempre che abbia smaltito i postumi della brutta caduta di ieri). In ogni Giro, intorno alla sesta-settima tappa, gli aspiranti alla maglia rosa spesso allentano un po’ la tensione e si limitano a una corsa nella corsa, lasciando spazio agli eroi di giornata. Oggi potrebbe essere la loro occasione, almeno per la vittoria di tappa. 
lastampa.it

Giro, Greipel, Kittel e baby Rick: sfreccia la Germania dei nuovi Zabel

E adesso chiamatele "volaten". Sì, perché i velocisti ormai parlano una sola lingua, il tedesco di André Greipel e Marcel Kittel, ma anche di John Degenkolb, Gerald Ciolek, Erik Zabel, Olaf Ludwig. Insomma, la scuola teutonica della velocità ha radici nobili e frutti preziosi, ha una tradizione che affonda nel passato e un presente ricco di braccia alzate. La tappa di Benevento ne è un esempio, con il gorilla Greipel che raccoglie lo scettro del gigante Kittel e rovescia tutti nei trecento metri che lo separano dal traguardo. Uno sprint di potenza, a bocca aperta, in apnea, scavando solchi alle spalle. Come avevamo visto fare a Kittel in terra d'Olanda. Su tre arrivi per velocisti, il punteggio è da partita senza storia: 3-0 per la Germania.
IL GORILLA E GLI ALTRI — Greipel non è una sorpresa. Pro' dal 2005, ha infilato qualcosa come 139 vittorie in carriera. Nel 2007 è l'apripista di Mark Cavendish nella T-Mobile, prima di trovarselo contro, da avversario, nel 2011, quando Greipel passa alla Omega Pharma-Lotto, poi Lotto-Belisol: l'attuale Lotto-Soudal. A Benevento è arrivata la sua quarta vittoria al Giro. Quattro sono anche i successi alla Vuelta, mentre al Tour ne ha centrate dieci, di cui quattro solo nel 2015. Prima della partenza dall'Olanda, aveva bollato la sua primavera come la peggiore della carriera: si sta rifacendo. Greipel ha 33 anni, Marcel Kittel 28, e anche lui ha incrociato le ruote con l'ex re dello sprint Mark Cavendish. Al Tour del 2013, dopo aver masticato quattro sconfitte, Cav lo incensò: "Questo è più bravo di me, sarà la prossima star". Previsione azzeccata: l'anno successivo, il bel Marcel si prese altre quattro vittorie in Francia, oltre alle due nel Giro d'Italia. Il 2015 fu un anno storto, l'ultimo con la Giant prima di approdare all'Etixx-Quick Step, la corazzata belga che lo ha aiutato a tornare sul trono dei velocisti. Alla Giant, il padrone della velocità è un altro tedesco, John Degenkolb. Vittima di un brutto incidente durante gli allenamenti a gennaio, sta recuperando ora la forma. L'anno scorso però, il sergente Degenkolb si è aggiudicato la volata della Milano-Sanremo davanti a Kristoff e ha battuto tutti nel velodromo di Roubaix confermandosi tra i migliori nelle corse di un giorno. Greipel, Kittel e Degenkolb non hanno solo la straordinaria attitudine allo sprint in comune. I tre condividono anche origini e formazione. Greipel è di Rostock, la città di Ullrich, ed è cresciuto con il mito di Olaf Ludwig; Kittel è di Arnstadt, in Turingia, e ha "studiato" sport a Erfurt; Degenkolb è di Gera, la città di Ludwig: si è trasferito all'età di due anni in Baviera, ma per gareggiare è tornato in Turingia. Le loro radici si intrecciano e affondano insieme nei territori della Germania dell'Est. Qua operava il Thuringer Energie Team, famosa squadra giovanile con sede a Erfurt e Gera che ha svezzato Kittel e Degenkolb e ha avuto tra le proprie fila anche Greipel e un campione a cronometro come Tony Martin.
I NIPOTI DI ZABEL — Tornando alla Sanremo, anche un altro tedesco oltre a Degenkolb si era aggiudicato di recente la Classicissima: Gerald Ciolek, con la Mtn-Qhubeka, nel 2013, l'anno della bufera di neve e della neutralizzazione a Ovada. Classe 1986, Ciolek era stato campione di Germania a 18 anni battendo in volata Forster e Zabel, a 19 anni è diventato iridato under 23 e a 20 professionista, prima di riemergere vincitore nella classica di primavera. Ma se si parla di Sanremo, non si può non pensare a Erik Zabel, che questa corsa se l'è aggiudicata quattro volte. "Mister Sanremo" ha fatto fortuna in Italia, ma non al Giro, che ha corso solo in due occasioni. La corsa rosa si è rifatta in questi giorni dando la copertina ai suoi "nipoti" Greipel e Kittel. E pure al figlio (stavolta non in senso metaforico), il giovanissimo Rick Zabel. L'anno scorso, il 22enne della Bmc ha esordito al Giro con l'etichetta di più "piccolo" al via. Quest'anno, tra Arnhem e Benevento ha già ottenuto due piazzamenti nella top 10. Meglio tenerlo d'occhio alle prossime "volaten".
Gazzetta dello Sport

Basket Serie A, è semifinale Reggio Emilia-Avellino


La squadra di Menetti elimina Sassari con un autentico show offensivo. Il canestro di Nunnally promuove la Sidigas al supplementare a Pistoia

La rivincita di Reggio Emilia e il numero di James Nunnally. La prima semifinale sarà tra gli emiliani e Avellino, che eliminano 3-0 rispettivamente Sassari e Pistoia. Domani ci proverà anche Milano, in campo alle 20.45 a Trento (diretta SkySport1) mentre Venezia-Cremona (ore 20.30) ripartono dall'1-1.
REGGIO SHOW – Reggio Emilia vince 99-85 completando la vendetta per la finale-scudetto persa lo scorso anno. La squadra di Menetti supera il 60% da due e il 50% da tre, con gli azzurri grandi protagonisti: De Nicolao e Aradori firmano 19 punti, Della Valle 13, Polonara (espulso nel finale per uno screzio con Alexander) arriva ad un assist dalla tripla doppia. Il match è subito deciso dalla vena di Reggio Emilia, con Aradori, De Nicolao e Polonara che firmano il 16-29 del 9'. Gli ospiti segnano otto dei primi dieci tiri del secondo quarto e volano sul 32-54, con 12 a testa di Aradori e De Nicolao. Sassari cerca la reazione dopo l'intervallo con Logan (16), ma è spenta dalle triple di Della Valle. Varnado (14) firma il -12 (70-82) ma è un altro canestro pesante, di Polonara, a stoppare la rimonta e a mandare in archivio l'annata tormentata di Sassari.
DECIDE NUNNALLY – La Sidigas vince a Pistoia 92-90 al supplementare grazie al canestro di James Nunnally (17) a meno di un secondo dalla fine dell'overtime (foto). Il numero dell'MVP stagionale replica il canestro del pari di Cervi (15) allo scadere del 40' e promuove Avellino, che torna in semifinale a otto anni dalla prima volta. Anche allora c'era Marques Green, che a lungo tiene in gara gli iprini contro una Giorgio Tesi volitiva e spinta sul 25-17 dal grande avvio di Kirk e Knowles (23 a testa). Acker pareggia a 41, e soltanto al 19' Nunnally trova i suoi primi punti. La volata è lunghissima, Lombardi – in campo al posto dell'infortunato Blackshear, ko nel terzo quarto - segna il +2 a 30” dalla fine, Ragland pareggia a 19 secondi dalla fine, ma Knowles in arresto e tiro sembra decidere a 3” dalla sirena. E invece sulla rimessa Avellino trova Cervi sotto canestro per il pari. Kirk e Filloy spingono avanti Pistoia nell'overtime, ma Buva (16) pareggia a quota 90. Buva stoppa Kirk e regala a Nunnally il match-point, che l'MVP non spreca.
corrieredellosport

Tuffi, Italia d'oro e d'argento agli Europei

Oro e argento per le azzurre Tania Cagnotto ed Elena Bertocchi nel trampolino da un metro agli Europei di tuffi in corso a Londra. Per la campionessa di Bolzano si tratta del settimo oro europeo, quarto consecutivo, da questa misura, che porta a 26 il totale delle sue medaglie europee. Esordio sul podio per la Bertocchi, che ha preceduto la russa Nadezhda Bazhina, medaglia di bronzo.

Poco più di un'ora dopo aver vinto l'oro nel trampolino da un metro, Tania Cagnotto ha conquistato la medaglia d'argento nella prova sincro misto da 3 metri insieme con Maicol Verzotto agli Europei di tuffi in corso a Londra. Sono così 27 le medaglie conquistate dalla bolzanina nelle rassegne continentali 26. L'oro nel sincro è andato ai britannici Grace Reid e Tom Daley.
ansa

Calcio / La Serie A volge al termine e con essa giungono ad una conclusione anche gli ultimi verdetti

Ultima giornata di campionato, ultime volate, il Milan spera nella sconfitta del Sassuolo per entrare in Europa; prima, però deve battere la Roma.

La Serie A volge al termine e con essa giungono ad una conclusione anche gli ultimi verdetti con la lotta per il secondo posto che vede protagonisti Napoli e Roma, quella per l’ultimo posto utile alla salvezza che riguarda da vicino il Palermo e il Carpi e per finire la volata per accedere ai preliminari di Europa League con il Sassuolo allenato da Eusebio Di Francesco che vorrebbe tenersi stretta la sesta piazza ai danni del Milan allenato da Christina Brocchi.
Soffermiamoci, però, proprio su quest’ultima sfida a distanza, perché i rossoneri dopo aver tenuto il sesto posto per gran parte della stagione, accarezzando nel mese di Marzo anche il raggiungimento di un’utopistico terzo posto, negli ultimi due mesi hanno avuto un crollo verticale che gli ha fatto perdere i 7 punti di vantaggio che aveva sulla squadra emiliana.
La squadra rossonera, infatti, già nell’ultimo periodo della gestione Mihajlovic si era smarrita, tuttavia la scelta del Presidente Berlusconi di provare a dare una scossa all’intero ambiente, cambiando la conduzione tecnica, non si è dimostrata vincente e il risultato è stato quasi catastrofico poiché i rossoneri nelle ultime 5 partite hanno ottenuto solo 8 punti sui 15 a disposizione, frutto di due vittorie, contro Sampdoria e Bologna, due pareggi per mano del Carpi e del Frosinone e una bruciante sconfitta contro l’Hellas Verona.
Come si può notare soli due punti sono venuti contro le ultime tre della classe, ma cosa ancor più grave è la continua inesistenza del bel giuoco tanto acclamato dal Presidente e la poca grinta mostrata dagli undici in campo che non fanno ben sperare per questo rush finale poiché il Milan dovrebbe vincere contro la Roma ma, soprattutto sperare in un passo falso del Sassuolo contro i cugini dell’Inter.
Dunque il Milan spera in uno stop della squadra allenata da Di Francesco sempre a patto che batta la brillante Roma di Spalletti ancora in lotta per il raggiungimento del secondo posto che, però, vede il Napoli in chiaro vantaggio.
Insomma, è proprio il caso di dirlo: ‘Povero Diavolo’, ridursi a sperare nella sconfitta di una rivale per poter raggiungere uno degli obiettivi prefissati ad inizio stagione e tra l’altro alla portata, sempre a patto di riuscire ad ottenere i 3 punti. A pensare che fino a qualche anno fa erano le avversarie del Milan a sperare in un passo falso della compagine rossonera per poter raggiungere un obiettivo; sembrano trascorsi secoli da quel Milan vincente, e invece sono bastate scelte sciagurate e scompigli interni per rompere quell’equilibrio vincente negli ultimi 30 anni.
A dire il vero, però, per poter raggiungere l’Europa League il Milan ha due match point, il primo è tra qualche giorno e vede intrecciarsi le sorti di Roma e Sassuolo mentre il secondo, sempre complesso, ma che potrebbe assumere contorni ben più dolci, riguarda la Finale di Coppa Italia che si terrà la settimana prossima e che vedrà di fronte i rossoneri contro la Juventus.
Qualora la squadra di Brocchi dovesse fallire l’obiettivo a termine dell’ultima giornata di campionato si giocherebbe il tutto per tutto contro la squadra dell’ex Allegri e in caso di vittoria non solo raggiungerebbe l’Europa dalla porta principale ma metterebbe in bacheca un trofeo in più e potrebbe salvare, in parte, l’ennesima stagione fallimentare degli ultimi tre anni, cosa non da poco.
180 minuti, o poco più, per poter tornare in Europa; il Milan spera e a sperare sono soprattutto i tifosi che vorrebbero rivedere i propri colori nel calcio che conta, in quel calcio che per anni ha visto dominare proprio la Milano rossonera.
news.superscommesse.it
segnalazione web di Giuseppe Serrone