Sport Land News

F1 GP Spagna, Sky Sport e la programmazione esclusiva

La Formula 1 fa tappa in Spagna per il quinto appuntamento della stagione: scatta domani il Gran Premio di Spagna, in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD (canale 207). Fino a domenica 15 maggio, tutto live anche sui 5 canali del mosaico interattivo in HD. Le qualifiche e la gara live anche su Sky Sport 1 HD (canale 201). 
Sarà un weekend ricco di appuntamenti, con Maurizio Arrivabene ospite al Paddock Live Show di venerdì, alle 18.45. Il Team Principal Ferrari spiegherà la situazione della squadra e risponderà alle domande Social degli spettatori da casa. 
Inoltre, durante il fine settimana in programma:  
·         “Uomo del Mirino”: riflettori puntati su Nico Rosberg 
             ·         Fernando Alonso, in versione cicerone, racconta la sua storia presentando il suo museo   
·         Intervista “click” con Wehrlein, il rookie nel mirino di Mercedes
·         “Hot Lap”: un giro in Spagna tra gli episodi decisivi del 2015
·         Clip story: tutti gli episodi chiave nella storia del GP di Spagna
·         Il weekend dei ferraristi: parole, gesti e fatti nel pre gara 
·         “Il Mistero di Turrini”: ricordando Gilles e l’impresa spagnola…
·         Team Day: venerdì focus sulle Toro Rosso

LA PROGRAMMAZIONE - Su Sky sarà possibile vivere in diretta tutte le fasi di avvicinamento al quinto appuntamento della stagione di Formula 1. A partire dalla conferenza stampa piloti, in programma domani, giovedì 12 aprile, alle 15. Alle 17, appuntamento con Paddock Live Pit Walk.     
Venerdì 13 maggio, alle 9.45, il Paddock Live introdurrà la prima sessione di prove libere di F1, in onda alle 10.00 (post dalle 11.30).
Alle 12 torna la GP2 con le prime prove libere, mentre la seconda sessione di quelle della F1 scatterà alle 14 (pre dalle 13.45 e post dalle 15.30). Alle 15.55 in programma le qualifiche della GP2, mentre alle 16.45 le prove libere della Porsche Super Cup e alle 17.50 quelle di GP3
Alle 18.45 il Paddock Live Show, che riassumerà i temi della prima giornata in pista, e alle 19.30 conferenza stampa dei Team Principal.   
Sabato 14 maggio, alle 11, in onda la terza sessione di prove libere di F1 (pre dalle 10.45 e post dalle 12). Prima però, in diretta le qualifiche della GP3, alle 9.40.
Alle 12.25 in onda le qualifiche di Porsche Super Cup, mentre quelle della F1 saranno live in esclusiva dalle 14 anche su Sky Sport 1 HD (repliche sul canale 207 alle 1921 emezzanotte), anticipate dal Paddock Live delle 13 e seguite da quello delle 15.15.
Chiudono il programma la gara della GP2 (alle 15.40), gara 1 della GP3 (alle 17.15) e il Paddock Live Show delle 18.15.  
Domenica 15 maggio, su Sky Sport F1 HD e Sky Sport 1 HD si parte alle 9.10 con la gara 2 della GP3, si prosegue alle 10.20 con la sprint race GP2 e, prima di entrare nel vivo della Formula 1, si chiude con la gara della Porsche Super Cup in onda alle 11.30
Alle 12.25 il via al Paddock Live che guiderà gli appassionati fino al semaforo verde della gara di F1, che si accenderà alle 14 in diretta esclusiva anche su Sky Sport 1 HD (in replica alle 17). Seguirà il post gara (dalle 16) e alle 16.30 “Ultimo Giro”, con le domande da casa attraverso i canali Social di Sky Sport F1 HD.
Alle 19, appuntamento con Race Anatomy, per analizzare i temi del weekend. In conduzione Fabio Tavelli,  ospiti Leo Turrini, Matteo Bobbi, Francesco Mandelli e Fabiano Vandone.  
IL RACCONTO DI SKY - La telecronaca della Formula 1 è di Carlo Vanzini, affiancato da Marc Gené. Insieme a loro, Roberto Chinchero. Padrona con il suo Paddock Live è Federica Masolin. Accanto a lei, Jacques Villeneuve e Davide Valsecchi, titolare del “Muretto Sky”.
Lucio Rizzica racconta GP2 e GP3 con Marcello Puglisi, mentre la coppia Massimo Discenza-Puglisi commenta la Porsche Super Cup. Inviata ai box Mara Sangiorgio. Fabio Tavelliconduce “Race Anatomy”, Marta Abiye e Fabiano Vandone guidano gli approfondimenti tecnologici di “High Tech”.
Orari eventi F1
GIOVEDI 12 MAGGIO
ore 15: conferenza stampa piloti
ore 17: Paddock Live Pit Walk

VENERDI 13 MAGGIO
ore 9.45: Paddock Live 
ore 10.00: prove libere 1 F1   
ore 11.30: Paddock Live 
ore 12.00: prove libere GP2 
ore 13.45: Paddock Live    
ore 14: prove libere 2 F1   
ore 15.30: Paddock Live    
ore 15.55: qualifiche GP2 
ore 16.45: prove libere Porsche Super Cup
ore 17.50: prove libere GP3   
ore 18.45: Paddock Live Show
ore 19.30: conferenza stampa Team Principal

SABATO 14 MAGGIO
ore 9.40: qualifiche GP3   
ore 10.45: Paddock Live 
ore 11.00: prove libere 3 F1
ore 12.00: Paddock Live 
ore 12.25: qualifiche Porsche Super Cup
ore 13.00: Paddock Live   (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 14.00: qualifiche  F1  (anche su Sky Sport 1 HD) - Repliche alle 19, 21 e mezzanotte  
ore 15.15: Paddock Live     (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 15.40: gara GP2 
ore 17.15: gara 1 GP3   
ore 18.15: Paddock Live Show

DOMENICA 15 MAGGIO
ore 9.10: gara 2 GP3    (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 10.20: sprint race GP2   (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 11.30: gara Porsche Super Cup (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 12.25: Paddock Live  (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 14.00: gara F1 (anche su Sky Sport 1 HD) – Replica alle 17 
ore 16: Paddock Live  (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 16.30: “Paddock Live – Ultimo Giro”  (anche su Sky Sport 1 HD)
ore 19: Race Anatomy 
ore 20.30: sintesi GP Spagna  
quotidiano.net

Il Giro arriva in salita: Valverde sfida Nibali a Roccaraso

Oggi la sesta tappa, lo spagnolo è in forma e potrebbe puntare alla maglia rosa. Attenzione al giovane colombiano Chaves
Oggi il Giro, nella sesta tappa da Ponte a Roccaraso, potrebbe emettere già alcuni verdetti, non tanto su chi lo vincerà ma probabilmente su chi invece non potrà più conquistarlo. E’ in programma infatti il primo finale in salita, dopo una tappa breve (”soltanto” 157 km) ma tutta di montagna. Dopo appena 20 km si salirà infatti per quasi 40 km verso Bocca di Selva, lungo pendenze non difficili ma costanti. La parte intermedia della tappa sarà caratterizzata da continui saliscendi che introdurranno, dopo Castel di Sangro, alla salita finale, quasi 18 km con pendenza media del 4,8% e punte al 12%.  

E’ il giorno di Valverde?  
La salita di Roccaraso si addice molto al fuoriclasse spagnolo Alejandro Valverde, che ieri ha rosicchiato 4” agli altri uomini di classifica e confermato l’ottima condizione di questa prima parte della stagione. Nella quale, va ricordato, il fuoriclasse murciano ha conquistato la Vuelta a Andalucia, la Vuelta a Castilla y Leon e la sua quarta Freccia Vallone. Finora in questo Giro lo spagnolo ha disputato un’ottima cronometro, è stato quarto nella tappa di Praia a Mare e si è dimostrato molto sveglio e astuto anche ieri. E’ pronto per fare il colpaccio a Roccaraso e arrivare così con un certo vantaggio sulle Dolomiti e sulle Alpi Piemontesi, dove invece dovrà difendersi perché sono scalate un po’ troppo severe per lui.  

Come sta Chaves?  
Nessuno ne parla, eppure il giovane colombiano Esteban Chaves potrebbe rappresentare la variabile impazzita e incontrollabile di questo Giro. I pronostici per la Maglia Rosa finale gli antepongono Nibali, Valverde e Landa, motivo per cui il corridorino della Orica Greenedge godrà sicuramente di una certa libertà d’azione. Se Chaves oggi scatterà chi gli andrà dietro? Dovrebbe essere Nibali, il favorito, che però diventerebbe vulnerabile per eventuali contrattacchi di Valverde o Landa. Attenzione, dunque, perché Chaves a Praia a Mare aveva concluso nono con i big, apparentemente senza nemmeno faticare troppo. In classifica il colombiano è undicesino a poco più di mezzo minuto dal leader. Il balzo verso il trono rosa è tutt’altro che impossibile. 

Spazio alle fughe?  
Un’altra ipotesi per oggi è che possa avere successo una fuga a lunga gittata, magari sfruttando il marcamento reciproco da parte degli uomini di classifica. E allora avrebbero buon gioco corridori come Pirazzi della Bardiani, Niemec della Lampre, Atapuma della Bmc o Zilioli della Nippo Fantini (sempre che abbia smaltito i postumi della brutta caduta di ieri). In ogni Giro, intorno alla sesta-settima tappa, gli aspiranti alla maglia rosa spesso allentano un po’ la tensione e si limitano a una corsa nella corsa, lasciando spazio agli eroi di giornata. Oggi potrebbe essere la loro occasione, almeno per la vittoria di tappa. 
lastampa.it

Giro, Greipel, Kittel e baby Rick: sfreccia la Germania dei nuovi Zabel

E adesso chiamatele "volaten". Sì, perché i velocisti ormai parlano una sola lingua, il tedesco di André Greipel e Marcel Kittel, ma anche di John Degenkolb, Gerald Ciolek, Erik Zabel, Olaf Ludwig. Insomma, la scuola teutonica della velocità ha radici nobili e frutti preziosi, ha una tradizione che affonda nel passato e un presente ricco di braccia alzate. La tappa di Benevento ne è un esempio, con il gorilla Greipel che raccoglie lo scettro del gigante Kittel e rovescia tutti nei trecento metri che lo separano dal traguardo. Uno sprint di potenza, a bocca aperta, in apnea, scavando solchi alle spalle. Come avevamo visto fare a Kittel in terra d'Olanda. Su tre arrivi per velocisti, il punteggio è da partita senza storia: 3-0 per la Germania.
IL GORILLA E GLI ALTRI — Greipel non è una sorpresa. Pro' dal 2005, ha infilato qualcosa come 139 vittorie in carriera. Nel 2007 è l'apripista di Mark Cavendish nella T-Mobile, prima di trovarselo contro, da avversario, nel 2011, quando Greipel passa alla Omega Pharma-Lotto, poi Lotto-Belisol: l'attuale Lotto-Soudal. A Benevento è arrivata la sua quarta vittoria al Giro. Quattro sono anche i successi alla Vuelta, mentre al Tour ne ha centrate dieci, di cui quattro solo nel 2015. Prima della partenza dall'Olanda, aveva bollato la sua primavera come la peggiore della carriera: si sta rifacendo. Greipel ha 33 anni, Marcel Kittel 28, e anche lui ha incrociato le ruote con l'ex re dello sprint Mark Cavendish. Al Tour del 2013, dopo aver masticato quattro sconfitte, Cav lo incensò: "Questo è più bravo di me, sarà la prossima star". Previsione azzeccata: l'anno successivo, il bel Marcel si prese altre quattro vittorie in Francia, oltre alle due nel Giro d'Italia. Il 2015 fu un anno storto, l'ultimo con la Giant prima di approdare all'Etixx-Quick Step, la corazzata belga che lo ha aiutato a tornare sul trono dei velocisti. Alla Giant, il padrone della velocità è un altro tedesco, John Degenkolb. Vittima di un brutto incidente durante gli allenamenti a gennaio, sta recuperando ora la forma. L'anno scorso però, il sergente Degenkolb si è aggiudicato la volata della Milano-Sanremo davanti a Kristoff e ha battuto tutti nel velodromo di Roubaix confermandosi tra i migliori nelle corse di un giorno. Greipel, Kittel e Degenkolb non hanno solo la straordinaria attitudine allo sprint in comune. I tre condividono anche origini e formazione. Greipel è di Rostock, la città di Ullrich, ed è cresciuto con il mito di Olaf Ludwig; Kittel è di Arnstadt, in Turingia, e ha "studiato" sport a Erfurt; Degenkolb è di Gera, la città di Ludwig: si è trasferito all'età di due anni in Baviera, ma per gareggiare è tornato in Turingia. Le loro radici si intrecciano e affondano insieme nei territori della Germania dell'Est. Qua operava il Thuringer Energie Team, famosa squadra giovanile con sede a Erfurt e Gera che ha svezzato Kittel e Degenkolb e ha avuto tra le proprie fila anche Greipel e un campione a cronometro come Tony Martin.
I NIPOTI DI ZABEL — Tornando alla Sanremo, anche un altro tedesco oltre a Degenkolb si era aggiudicato di recente la Classicissima: Gerald Ciolek, con la Mtn-Qhubeka, nel 2013, l'anno della bufera di neve e della neutralizzazione a Ovada. Classe 1986, Ciolek era stato campione di Germania a 18 anni battendo in volata Forster e Zabel, a 19 anni è diventato iridato under 23 e a 20 professionista, prima di riemergere vincitore nella classica di primavera. Ma se si parla di Sanremo, non si può non pensare a Erik Zabel, che questa corsa se l'è aggiudicata quattro volte. "Mister Sanremo" ha fatto fortuna in Italia, ma non al Giro, che ha corso solo in due occasioni. La corsa rosa si è rifatta in questi giorni dando la copertina ai suoi "nipoti" Greipel e Kittel. E pure al figlio (stavolta non in senso metaforico), il giovanissimo Rick Zabel. L'anno scorso, il 22enne della Bmc ha esordito al Giro con l'etichetta di più "piccolo" al via. Quest'anno, tra Arnhem e Benevento ha già ottenuto due piazzamenti nella top 10. Meglio tenerlo d'occhio alle prossime "volaten".
Gazzetta dello Sport