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Roma 2024, ecco il progetto olimpico

Roma vuole le Olimpiadi. E scopre le carte. Oggi è stato presentato il dossier per i giochi del 2024 nella speranza di poter battere i concorrenti:Parigi, Amburgo, Budapest e Los Angeles

"Il progetto di Roma 2024 mette al centro il tema dell'arte italiana nell'accoglienza e la capacità di portare in giro per il mondo la qualità della vita del nostro paese. Vogliamo che rappresenti la più grande festa dello sport mai realizzata per qualità degli impianti, attenzione agli atleti, capacità organizzativa e raggiungimento dei risultati rispetto al budget". È questa la "dichiarazione di intenti" di Luca Cordero di Montezemolo, presidente del Comitato promotore per la candidatura di Roma all'Olimpiade del 2024, in occasione della presentazione del dossier per i giochi 2024questa mattina al Palazzo dei Congressi dell'Eur. 

Sull'onda di Expo
"Vogliamo togliere qualunque elemento che non metta lo sport al centro - ha aggiunto Montezemolo -. Vogliamo mettere il nostro Paese al centro del mondo come è stato con Expo, grande vetrina italiana nel mondo. Queste Olimpiadi sono anche l'opportunità per dare un forte impulso alla crescita e alla qualità della vita a Roma. Questo è il nostro impegno verso le nuove generazioni".

La lettera del presidente Mattarella
"La candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024 è una sfida che sollecita le capacità progettuali del Paese, che ne mette alla prova visione, qualità e risorse". Queste le parole contenute nella lettera scritta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del comitato promotore Luca di Montezemolo e al presidente del Coni, Giovanni Malagò.
"Dobbiamo valorizzare le energie migliori dello sport ed eliminare le storture, contrastando zone grigie e ogni forma di illegalità - ha aggiunto Mattarella nella lettera - Il percorso che ci separa dal momento in cui verranno assegnati i Giochi va compiuto con impegno e coerenza, chiedendo al nostro sport di dare il meglio di sè in tutti i campi, investendo sulle eccellenze come sulla diffusione della pratica sportiva di base, incentivando tutti coloro che, con generosità, si dedicano alla crescita delle diverse discipline".

Montezemolo: i quattro pilastri del progetto
"Il progetto si fonda su quattro pilastri: elevata trasparenza approccio low cost, condivisione e coinvolgimento, miglioramento della qualità della nostra città". Così Luca di Montezemolo illustrando il dossier della candidatura di Roma ai giochi del 2024. "Abbiamo dei rivali, Ma a la città ha la voglia e la forza per vincere questa sfida".

Il costo per gli impianti
La spesa da sostenere per realizzare gli impianti permanenti costruiti per i Giochi ma che resteranno alla città come nel 1960 sarà di 2,1 miliardi di euro. Il costo totale degli impianti, invece, supererà di poco i cinque miliardi. Ha spiegato Montezemolo entrando nei dettagli: "La cifra sulle strutture permanenti parte da un presupposto: abbiamo il 70% degli impianti disponibili e se volessimo domani fare la cerimonia inaugurale allo stadio Olimpico, l'atletica o il nuoto potremmo farlo. Le due voci più importanti riguardano il Villaggio Olimpico, che deve avere 17mila posti letto per richiesta del Cio, e il centro stampa". Il costo degli impianti temporanei è invece 3,2 miliardi di euro, per un totale di poco superiore ai 5 miliardi.

L'effetto occupazionale
Tra i vantaggi economici previsti da uno studio del Ceis, per le Olimpiadi a Roma nel 2024 si stima un apporto occupazionele di circa 177mila unità di lavoro in tutto il periodo di cantiere (2017-2023). IL dato emerge dalla valutazione economica dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Roma 2024. Secondo l'analisi, 48mila saranno direttamente collegate ai lavori preparatori dei Giochi. Nel decennio successivo alle Olimpiadi, inoltre, il modello economico utilizzato proietta un incremento dell'occupazione pari circa 90mila unità di lavoro.
Avvenire

Rigore, undici metri sotto al cielo


Date a Coppens quel che è di Coppens, ovvero il “rigore a due tocchi”. La “Pulce” Messi nell’ultimo turno della Liga l’ha fatta grossa, per ben due volte: la prima infierendo sul povero Celta - sconfitto 6-1 - con quel rigore anomalo (tocco dal dischetto e assist, non concordato, per l’accorrente Suarez che anticipa anche il compagno Neymar e mette in rete) e poi dedicando il gol a quello che lui ritiene il maestro della specialità, l’ex monumento blaugrana, l’olandese Johann Cruijff che con il “dos balazos” ne realizzò uno identico nell’anno mundial 1982. Ma attenzione, la storia è maestra di vita e anche di campo e ci ricorda che quel rigore a due tocchi ha una paternità ben più remota. Correva l’anno 1957, e a inventarsi la folle giocata in un Belgio-Islanda (4-0) fu il belga Rik Coppens, morto nel febbraio del 2015 a 85 anni. «Coppens corse verso il pallone, poi, invece di calciare in porta, aprì l’interno del piede destro e mise la palla sulla corsa di “Braccio di Ferro” Piters... Ma quest’ultimo (scivolato) riuscì a toccare il pallone che poi tornò ancora sui piedi di Coppens, il quale lo spinse in porta di piatto ». 

È il racconto del primo vero rigore a due tocchi fatto da Ben Lyttleton nel suo gustosissimo saggio Undici metri. Arte e psicologia del calcio di rigore ( Tea, Pagine 395, euro 16,00). Il calcio di rigore, la cui origine affonda al 1890 fu una trovata diWilliam McCrum, portiere irlandese dell’allora fanalino di coda del campionato, il Milford Fc. «Solo un portiere, si disse, avrebbe potuto inventarsi un momento di tale drammaticità e martirizzazione in cui la star dello spettacolo era proprio lui». McCrum da attore dilettante aveva dato il via a quella teatralizzazione secolare della massima punizione diretta (fino ad allora gli arbitri concedevano solo punizioni indirette). Da lì, alla roulette russa della “sessione” dei calci di rigore bisognava però attendere ancora mezzo secolo. Nel 1962, sempre Barcellona, fu il teatro della prima “sessione” dagli undici metri. La finale del Trofeo Ramòn de Carranza tra i catalani e il Real Saragozza chiusasi in parità al 90’, per volere di Rafael Ballester (lavorava per il CF Càdiz) si sarebbe decisa dopo i cinque calci di rigore assegnati per ciascuna squadra. Vinse il Barcellona, ma la federazione spagnola non sviluppò l’idea di Ballester che rimane comunque il “papà” di quella prima “lotteria” che al Mundial del 1982 decise la semifinale tra la Francia di Michel Platini e la Germania del portiere Harald Schumacher. 

Uno psicodramma nazionale per i francesi che videro i loro sogni di gloria infrangersi sulle grandi mani del ric- cioluto panzer tedesco. Per il riscatto, la Francia dovette attendere la fine degli anni ’90, l’era Zidane. Zizou Zidane, per il leggendario centrocampista praghese Antonìn Panenka è assieme a lui e Crujff uno dei tre inventori di una “mossa” nella storia del calcio. Per Panenka nella cerchia aristocratica dei creatori di gesti unici non figurano i divini Maradona e Pelè, e tanto meno quella che chiama la “generazione playstation”, Messi, Ronaldo e Neymar. «Zidane ha inventato la “ruleta”, Crujff il rigore a doppio tocco e io quello alla Panenka», ovvero la trasformazione da fermo con colpo sotto, da noi più nota come il “cucchiaio”. 

Genialata che molto prima di Francesco Totti («mo je faccio er cucchiaio», rigore realizzato nella semifinale di Euro 2000 Italia-Olanda), Panenka tirò fuori dal suo cilindro quarant’anni fa (1976) nella finale degli Europei della ex Jugoslavia. Vittima del suo “cucchiaio-Panenka” il portiere della Germania Ovest Sepp Maier. La Cecoslovacchia vinse il titolo europeo e grazie a Panenka («se non avessi segnato quel rigore il regime comunista mi avrebbe spedito in miniera per trent’anni», ha raccontato) fu l’ultima nazionale ad aver battuto ai rigori la Germania che dal dischetto poi conquistò cinque vittorie su cinque. «Ma la nazionale ceca fece anche meglio - ricorda Lyttleton - tre vittorie su tre decise ai calci di rigore e neanche un errore dal dischetto. Venti rigori, venti gol». L’errore fatale ha oscurato in parte la carriera di un bomber di razza (più di 250 gol) come l’argentino Martìn Palermo, detto “El Loco”. 

La vera pazzia della sua vita rimane però quel Colombia-Argentina (3-0), Coppa America del 1999, in cui Palermo stabilì un record: tre rigori falliti. Si fermò a due sbagliati il fantasista dell’Inter Evaristo Beccalossi. Il suo doppio flop dal dischetto contro lo Slovan Bratislava (era il 15 settembre ’82) ha ispirato Evaristo scusa se insisto, lo spettacolo teatrale del comico di fede nerazzurra Paolo Rossi. La trasformazione del rigore dipende sempre da molti fattori, fortuna inclusa. «È un’esecuzione molto rischiosa, ci vuole coraggio e il calcio ha bisogno di fantasia», sosteneva Coppens. Ma la più grande delle fantasie è quella del portiere-rigorista. Il caposcuola è stato il paraguaiano José Luis Chilavert, classe 1965, che nel quadriennio 1984-’88 che passò nel club amato da papa Francesco, il San Lorenzo de Almagro, ancora non calciava i rigori. Ad allenarsi sui calci da fermo iniziò in Spagna, al Real Saragozza, e nel 2004 quando appese le scarpe al chiodo chiuse con 62 gol, di cui 45 su rigore. Meglio di lui ha fatto soltanto il portiere brasiliano del San Paolo, Rogerio Ceni: 129 gol, 58 su rigore. Nella sua proverbiale solitudine, il portiere pensa che tra i maggiori doveri del suo mestiere c’è anche quello di parare i tiri dagli undici metri. E nella graduatoria mondiale dei “pararigori”, pur non essendo quella brasiliana la miglior scuola del pianeta football, è comunque prima con 35 concessi e 17 parati, 33% dei tiri neutralizzati. (seconda la Germania 31%, l’Italia è sesta con il 21%). La stessa media del Brasile attualmente ce l’ha il portiere belga Jean-Francois Gillet (per sedici anni nella nostra Serie A) che nella stagione in corso ha parato 5 degli otto rigori fischiati contro alla sua squadra, il Malines, portando lo score personale a 34 rigori intercettati su 104. 

Ma i numeri non potranno mai spiegare l’atmosfera thrilling che si ripropone ad ogni duello tra portiere e rigorista. «Il pallone riposa su una luna di calce (luna due volte piena), un fischio impartisce l’ordine e il carnefice aggredisce la sua vittima... L’ordine è quello di una fucilazione, ma il tiro ha l’inconveniente di poter finire fuori bersaglio», ha scritto il più letterario degli attaccanti, l’argentino Jorge Valdano. Che un giocatore non si giudica da come batte un calcio di rigore vale anche per i migliori. Le lacrime di Franco Baresi e lo sguardo vitreo di Roberto Baggio dopo aver mancata la grande occasione di battere il Brasile ai rigori, è per noi il triste fermo immagine della finale dei Mondiali di Usa ’94. 

Diego Armando Maradona fallì cinque rigori di fila, salvo poi al Napoli infilare una serie di 15 trasformazioni consecutive. Il racconto potrebbe continuare all’infinito, ma è meglio chiudere con il tiro finale del dimenticato Coppens: «Il rigore è una specialità per giocatori tecnici. Io non mi allenavo mai a tirarli, ma non capisco come si possa fare a sbagliarli, sono così semplici...».
avvenire

La diretta Sassuolo-Empoli. Tutti gli aggiornamenti in tempo reale

SASSUOLO-EMPOLI: sono 23 i convocati neroverdi


fonte: sassuolocalcio.it
Il Sassuolo Calcio ha svolto questa mattina l'allenamento di rifinitura in vista del match di domani contro l'Empoli, 26esima giornata della Serie A TIM 2015/16 in programma al Mapei Stadium alle ore 15. Al termine della seduta mister Eusebio Di Francesco ha diramato l'elenco dei convocati:

PORTIERI
  • 1 Alberto POMINI
  • 47 Andrea CONSIGLI
  • 79 Gianluca PEGOLO
DIFENSORI
  • 3 Alessandro LONGHI
  • 5 Luca ANTEI
  • 11 Sime VRSALJKO
  • 13 Federico PELUSO
  • 15 Francesco ACERBI
  • 23 Marcello GAZZOLA
  • 26 Emanuele TERRANOVA
  • 28 Paolo CANNAVARO
CENTROCAMPISTI
  • 4 Francesco MAGNANELLI
  • 6 Lorenzo PELLEGRINI
  • 7 Simone MISSIROLI
  • 8 Davide BIONDINI
  • 32 Alfred DUNCAN
  • 37 Jeremie BROH
ATTACCANTI
  • 9 Diego FALCINELLI
  • 16 Matteo POLITANO
  • 17 Nicola SANSONE
  • 25 Domenico BERARDI
  • 29 Marcello TROTTA
  • 92 Gregoire DEFREL

Prosegue in Serie A TIM il progetto realizzato dal Sassuolo Calcio in partnership con Cube Comunicazione

Prosegue in Serie A TIM il progetto realizzato dal Sassuolo Calcio in partnership con Cube Comunicazione che vede protagonisti le più fresche realtà musicali italiane. Durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo lo spettacolo non si ferma, anzi, spazio alla musica! Un progetto fortemente voluto per offrire una importante possibilità ai musicisti italiani e collegare i valori forti e positivi legati alla passione per la musica e lo sport, e un valore aggiunto offerto a tutti gli spettatori. 
Domenica 21 Febbraio 2016 al Mapei Stadium si esibisce Davide Vettori.
Davide Vettori nasce nel 1981 a Treviso ed esordisce come solista nel 2012 con l’album Visione Cosmetica [Garage Records], proponendo un mix tra elettronica e cantautorato italiano, con la produzione artistica di Tommaso Mantelli e collaborazioni con artisti quali Ilenia Volpe e Nicola Manzan (Bologna Violenta). Realizza personalmente il video d’animazione grafica del primo singolo Morire a Metà, che gli conferisce anche il titolo di artista “Just Discovered” con MTV New Generation. Il secondo clip de La Distrazione esce nel 2013 con un ep di remix in collaborazione con La Repubblica XL. Nella primavera 2013 pubblica la cover de L’ultima luna di Lucio Dalla, con cui si esibisce presso il Music Italy Show di Bologna e vince il premio “Gli Eroi di Cartone”, indetto dal Meeting Etichette Indipendenti e Audiocoop.
Nel 2015 arriva l’album L’Impero della Luce, presentato in anteprima su Panorama.it. Il secondo lavoro in studio è anticipato dal videoclip Il Cuore Vibra, e promosso con il singolo Sogni nel Cassetto, realizzato in duetto con la cantante e attrice Angela Baraldi. Selezionato per partecipare al percorso formativo di MTV New Generation, vince il premio assegnato dall’MTV Campus. Dal suo esordio, Vettori si è esibito in svariati club e festival sul territorio nazionale, anche in apertura dei live di artisti come Subsonica, Motel Connection, Aucan, M+A, Bologna Violenta, Captain Mantell e altri ancora.
fonte: sassuolocalcio.it

SASSUOLO-EMPOLI: oggi alle 15 stop agli accrediti stampa

L'Unione Sportiva Sassuolo Calcio comunica che le richieste di accredito per gli operatori della comunicazione in merito alla partita di Serie A TIM Sassuolo-Empoli, in programma Domenica 21 Febbraio alle ore 15 presso il Mapei Stadium di Reggio Emilia vanno inoltrate ESCLUSIVAMENTE via e-mail all'indirizzo ufficiostampa@sassuolocalcio.it entro e non oltre le ore 15 di oggi, Giovedì 18 Febbraio 2016.
Il Sassuolo Calcio prenderà in considerazione le varie richieste in base alla disponibilità dei posti in Tribuna Stampa e si riserva fin d'ora la possibilità di non accettare eventuali richieste che dovessero pervenire oltre il termine stabilito.
Tutte le richieste dovranno pervenire su carta intestata e firmata dal direttore della testata di riferimento e dovranno riportare i dati anagrafici (nome, cognome, data e luogo di nascita) e il numero di tesserino dell'Ordine Professionale del giornalista, fotografo, o tecnico che richiede l'accredito.
Nelle giornata di Venerdì 19 Febbraio, la società U.S. Sassuolo Calcio provvederà ad inviare la CONFERMA D'ACCREDITO al recapito e-mail indicato dal richiedente. Qualora l'accredito non fosse accettato per esaurimento dei posti disponibili, la società U.S. Sassuolo Calcio comunicherà la "Richiesta Respinta".
fonte: sassuolocalcio.it

LA CONAD GALOPPA SULL’OTTOVOLANTE: ESPUGNATA SIENA 3-1

La Conad sale sull’ottovolante. Otto come le vittorie nelle ultime nove gare, la quinta consecutiva. Otto che se rovesciato diventa simbolo dell’infinito, come la marcia di questo Volley Tricolore che pare inarrestabile. Reggio esce dal PalaSport Mens Sana di Siena – quello dei trionfi della Montepaschi cestistica degli ultimi anni – con 3 punti importantissimi contro una diretta rivale playoff scavalcata in classifica. Un successo di grande cuore, come il colore rosso della casacca indossata dalla truppa di Cantagalli oggi. Nel giorno di San Valentino, Tondo e compagni scoccano la freccia più importante: quella del sorpasso in classifica, con un’altra posizione rosicchiata in questa fantastica remuntada. Una partita di passione, quella che è servita per vincere 3-1 contro una squadra ostica come quella toscana. Un match equilibratissimo dove le due squadre se la sono giocata punto su punto e il fatto che tre dei quattro set si siano aggiudicati ai vantaggi lo conferma. Una Conad bravissima a soffrire, a rimontare e a sferrare il colpo del k.o. al momento opportuno. Come nel Palio che si corre in questa splendida città: un testa a testa tra cavalli di razza. Ma la differenza per portare a casa il successo l’ha fatta… un canguro. L’ingresso di Douglas-Powell è stata la chiave di svolta, un asso giocato magistralmente da coach Cantagalli. E poi l’asse centrale Tondo-Benaglia, vera spina nel fianco di Siena, che ha funzionato a meraviglia, mettendo a segno 25 punti in due. Insomma, con questo spirito, una buona posizione playoff è più che un sogno.

L’avvio ha il marchio dei padroni di casa che piazzano subito un break di 3-0, ma la Conad dimostra di non aver assolutamente sbagliato l’approccio e con capitan Tondo tornano subito sotto: 3-2. I senesi col martello olandese Snippe e con Tamburo (8 punti a referto per lui a fine set) fanno male male quando attaccano, ma Reggio tiene il passo con Cetrullo che mette giù i suoi primi punti: 9-8. Poi però i toscani calano un po’ l’intensità iniziale e il Volley Tricolore ne approfitta con gli ottimi primi tempi di Tondo e Benaglia: 11-12, risultato ribaltato e Reggio per la prima volta avanti. Un bel primo set che si gioca punto a punto, ma la Conad c’è e Dolfo conferma di aver superato i problemi fisici che lo avevano tenuto fuori contro il Club Italia due settimane fa e mette a segno il 14-16 su un delizioso e morbido pallonetto: Reggio sul +2 al timeout tecnico. Toscani che accusano il colpo e commettono qualche errore di troppo, Dolfo e Cetrullo ne approfittano e confezionano il 17-20: +3. Momento cruciale del set. Siena torna sotto con un devastante ace di Tamburo (21-22), Cantagalli chiama i suoi a rapporto e si gioca la carta Kody per portarsi a casa la prima frazione. Ed è proprio il puma camerunense che a muro schianta a terra il 21-23 fondamentale. Poi una grande difesa reggiana e una Siena troppo fallosa portano il primo set nelle tasche della Conad: 0-1!

Reggio rientra sul parquet con la grinta e la rabbia giusta per non lasciare punti preziosi per la classifica per strada: 6-2 in avvio di quarto set con Douglas-Powell ancora sugli scudi. Siena torna sotto con le bordate di Tamburo, ma Reggio comunque mantiene un buon margine grazie ai soliti Dolfo e Cetrullo: 7-10. I toscani però rivitalizzati dopo aver vinto il terzo set non si arrendono per niente e agguantano il pari: 11-11! Al timeout tecnico, Cantagalli suona la sveglia e Douglas-Powell mette a segno due punti incredibili che portano Reggio al +2: 12-14. L’Emma Villas però replica immediatamente col double che riporta tutto in parità: 14-14. Poi un ace bomba di Snippe sigla il sorpasso: 16-15. Ma è un’altalena di emozioni, Reggio torna sopra, ma Siena pareggia ancora: 17-17. Momento clou: Siena sbaglia tre volte e la Conad va sul 18-21 che potrebbe essere decisivo. Poi il Pirata Benaglia allunga con un bel primo tempo e Cetrullo sgancia un siluro sulla diagonale: 19-23, la Conad vede il traguardo vicino. Siena non molla e si porta sul 21-23, ma Benaglia conquista almeno tre match point: 21-24. Ma è pazzesco: Siena li annulla tutti con due ace di Tamburo: 24-24, si va ancora ai vantaggi. Tamburo però stavolta sbaglia e capitan Tondo sigla il punto della vittoria!Siena prova subito a reagire di rabbia nel secondo set, Reggio risponde e si tiene in scia a -2: 6-4. L’Emma Villas però riesce a piazzare un buon mini break andando sul +4 (8-4), ma Benaglia suona la carica e riporta sotto i suoi: 8-6. Poi Cetrullo piazza una schiacciante pazzesca e le lunghezze dai senesi si riducono a una: 9-8. Poi però si riaccendono i toscani che registrano un altro break e tentano l’allungo buono: 13-9. Capitan Tondo spezza il brutto incantesimo e suona la riscossa portando i suoi al -3, ma Siena ha mordente e ci vuole qualcosa di più per rimontare. Silva e Dolfo riescono ad accorciare a -2 il divario: 16-14. L’Emma Villas però resta sul pezzo, allora è Cantagalli che prova a dare la scossa chiamando il timeout e inserendo l’australiano Douglas-Powell che segna il 19-16. E ancora l’australiano tiene vive le speranze con un bel muro: 20-17. Il canguro è scatenato e piazza un ace, poi mette in crisi la difesa senese con un’altra bomba in battuta sul cui contrattacco Tondo la spiaccica a terra di potenza: 21-20! Reggio torna sotto, che impatto sul match di Tom D.P.! Coach Caponeri chiama timeout per placare l’onda d’urto reggiana. Ma al rientro, il ruggito di Kody su palla perfetta di Bonante riporta il punteggio in parità: 22-22! Tondo completa la rimonta e sigla il 23-22 su ace, Siena risponde e poi Dolfo commette un errore in ricezione e i toscani tornano sopra: 24-23. Ma l’Emma Villas butta via il set point sbagliando la battuta: 24-24, si va ai vantaggi! Siena sbaglia l’attacco e consegna il set point a Reggio, ma Marchiani sbaglia la battuta. Tutto da rifare. Il Pirata Benaglia va a muro e confeziona ancora un set point per la Conad, Siena sbaglia il contrattacco e Reggio può esultare per il 25-27: 0-2. Che cuore questo Volley Tricolore!
Il terzo set inizia sulla stessa onda dei primi due, con Siena che prova a condurre e scappare via con mini-break, ma Reggio resta sempre attaccata al risultato con Dolfo e Cetrullo a bombardare: 5-5. Allungano i toscani (9-6) con la speranza di riaprire il match, ma Reggio nei due set precedenti ha sempre rimontato e vuole chiudere la pratica a tutti i costi intascandosi tre punti. La Conad però sta commettendo qualche errore di troppo in battuta, ma nonostante questo azzera il gap prima con Benaglia, poi con Cetrullo e infine con Tom D.P.: 10-10! E il solito dominante capitan Tondo poi, dopo un botta e risposta, firma il sorpasso: 11-12. E ancora l’australiano fa il canguro sotto rete portando Reggio al +2: 11-13. Un Douglas-Powell dinamitico e fondamentale nei momenti cruciali oggi. Ma Siena non molla e fa sentire il fiato sul collo al Volley Tricolore portandosi sul 15-16. E poi vanno ad impattare e siglare il controsorpasso: 18-17. Ma ancora Reggio torna sopra per poi subire l’immediato pari: 19-19, non si molla nulla al Palasport Mens Sana. I padroni di casa ritornano sopra nella fase più calda del set: 21-20. Cantagalli inserisce Kody, Snippe dall’altra parte sbaglia l’attacco, ma nella palla successiva Tamburo la mette giù: 22-22. Altro set al cardiopalma. Kody ruggisce dopo una ricezione pazzesca di Douglas-Powell, Siena spreca un altro contrattacco e Reggio va a servire per il match: 22-24! Primo match point che lo stesso australiano però manda fuori, poi viene fischiato un fallo dubbio a Bonante: 24-24, due match point annullati, clamoroso! Siena sbaglia il servizio, poi dopo un batti e ribatti il pallone non accarezza per un elettrone il tabellone segna punti e i toscani si salvano mettendo a segno il 25-25. Kody però riporta l’inerzia dalla parte dei reggiani, ma ancora Siena impatta in qualche modo: 26-26. E dopo il 27-27, due errori di valutazione da parte della Conad regalano incredibilmente il set a Siena: 29-27 e 1-2!

Il tabellino
EMMA VILLAS SIENA 1
CONAD VOLLEY TRICOLORE REGGIO EMILIA  3
(22-25; 25-27; 29-27; 24-26)

SIENA: Braga 5, Pistolesi 2, Noda 1, Bortolozzo 5, Tamburo 24, Snippe 13; Raffaelli 6, Mengozzi 1, Raffaelli 6, Di Marco 5. Libero: Marchisio. Non entrati: Troiani, Fantauzzo (2°L), Scappaticcio, Granito. Allenatore: Caponeri
REGGIO: Dolfo 11, Benaglia 12, Cetrullo 14, Silva, Tondo 13, Marchiani 1; Bonante, Kody 4, Douglas-Powell 11, Scaltriti. Non entrati: Cargioli e Bevilacqua. Libero: Morgese. Allenatore: Cantagalli
Arbitri: Pecoraro e Merli

fonte: volleytricolore.it