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Pepe risponde a Defrel. Pari tra Sassuolo e Chievo

Finisce 1-1 a Reggio Emilia. Il francese segna dopo 3', Pepe pareggia al 24' con un cross che non viene deviato da Paloschi. Sassuolo terzo con Fiorentina e Lazio, Chievo subito dietro con la Roma

ansa
Il Sassuolo prosegue nella propria striscia di imbattibilità ma non riesce a superare il Chievo, che si conferma squadra rognosissima in questo sorprendente scontro ad alta quota.
GOL LAMPO — Il Sassuolo tiene subito fede alla propria classifica e al 3' è già in vantaggio. Floro Flores a centrocampo beffa il tentativo di anticipo di Dainelli, resiste a Hetemaj e dal limite prova il diagonale, Bizzarri chiude non benissimo e sulla ribattuta arriva Defrel con il sinistro a dare la benedizione dell'1-0. Non che lo svantaggio smuova i nervi del Chievo, in campo con cinque novità rispetto al match vinto con il Torino mercoledì: la più interessante è la presenza di Pepe come trequartista. La squadra di Maran comincia a spingere, sfiora tre volte il gol (due inserimenti di Hetemaj con tiri alti al 12' e al 16', un colpo di testa di Meggiorini fuori di pochissimo al 21') e lo trova meritatamente al 24', anche se Cacciatore rischia di rovinare la festa: su cross di Pepe, Paloschi cerca di allungare di testa verso la rete senza toccare la palla, Cacciatore la tocca in fuorigioco, il guardalinee alza la bandierina ma per fortuna del Chievo aveva già superato la linea. Rapido consulto anche con il giudice di porta Martinelli e l'arbitro Fabbri conferma: gol buono, 1-1, assegnato a Pepe in attesa di nuove immagini che chiariscano con certezza la dinamica dell'azione. Annullato invece al 35' un gol di Defrel, liberato (ma in fuorigioco) davanti alla porta da un'azione tutta di prima al limite, poco dopo l'uscita per infortunio di Dainelli, sostituito da Cesar nella difesa del Chievo.
BERARDI ILLUMINA — Berardi, di nuovo in campo dal 1', prova ad accendersi nel finale di tempo: suo un sinistro largo al 37' e un'apertura che, via Floro Flores, manda al tiro (male) Duncan. Il mancino neroverde illumina l'inizio di ripresa con un sinistro al volo dalla coordinazione perfetta: meno l'efficacia, Bizzarri respinge coi pugni. Paloschi al 23' devia a lato un cross di Castro. Le occasioni nel secondo tempo si diradano. Birsa per Pepe da una parte, Sansone e Politano per Floro e Berardi dall'altra spostano poco, anche se nel finale i due del Sassuolo ci provano dal limite dell'area, ma Bizzarri è attento.
Gazzetta dello Sport


Sassuolo-Chievo 1-1



IL TABELLINO
Sassuolo-Chievo 1-1
Marcatori: 2' Defrel (S), 24' Paloschi (C)

SASSUOLO: Consigli; Vrsaljko, Cannavaro (46' Ariaudo), Terranova, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Duncan; Berardi (82' Politano), Defrel, Floro Flores (71' Sansone).
A disp: Pomini, Pegolo; Fontanesi, Gazzola, Biondini, Pellegrini, Laribi, Falcinelli.
All. Eusebio Di Francesco
CHIEVO: Bizzarri; Cacciatore, Gamberini, Dainelli (30' Cesar), Gobbi; Castro (82' Pinzi), Rigoni, Hetemaj, Pepe (63' Birsa); Meggiorini, Paloschi.
A disp: Bressan, Seculin; Sardo, Frey, Mattiello, Radovanovic, Christiansen, Pellissier, Inglese.
All. Rolando Maran

Arbitro: Sig. Fabbri di Ravenna
Assistenti: Sig. Stallone di Foggia - Sig. Lo Cicero di Brescia
IV Ufficiale: Sig. Marzaloni di Rimini
Addizionali: Sig. Rocchi di Firenze - Sig. Martinelli di Roma 2
sassuolocalcio.it

La Grissin Bon vince il secondo trofeo della sua storia piegando l'EA7 80-68

TORINO - Ferita dallo scudetto sfumato in gara 7, Reggio Emilia festeggia il secondo trofeo della sua storia conquistando a Torino la Supercoppa. La Grissin Bon domina la finale contro Milano (80-68), iscrive per la prima volta il suo nome nell'albo d'oro della manifestazione (per l'Olimpia è la terza sconfitta in finale) e lancia un segnale chiaro in vista del campionato. "Tenevamo molto a questa coppa  -  le parole a fine gara di un emozionato coach Menetti -. Ci abbiamo messo cuore, energia. E' un bel primo passo, ma sappiamo che siamo solo all'inizio e che ci aspetta una stagione molto difficile".
Trascinata nel primo tempo da Della Valle (nominato Mvp della finale), la Grisson Bon  -  che prima di questa coppa aveva in bacheca solo l'Eurochallenge vintoa nel 2014 - costruisce il parziale decisivo negli ultimi 5' del terzo periodo, quando dal 48 pari infila un 13-2 che la spinge a +11 (61-50). Una spallata cui Milano, brava a risalire da -12 nella prima parte di gara - non sa rispondere. La squadra di Repesa conferma di avere ancora tanto da lavorare e affonda sotto una marea di palle perse (24) e liberi sbagliati (13/27). Stefano Gentile vince la sfida tutta in famiglia con Alessandro: ''Siamo riusciti a vincere con un gioco di squadra che è tra i migliori in Italia. Questa è una vera famiglia, sono stato molto fortunato ad essere chiamato da Reggio. In estate ho lavorato duro, mi sono operato al ginocchio ma in testa avevo questo appuntamento e sono felice di portare a casa la coppa".

SUBITO DELLA VALLE - Milano parte con quattro perse (due di Cinciarini) in 2', Reggio con due errori al tiro ma è la prima a segnare: con Gentile. L'Olimpia resta all'asciutto nei primi tre minuti, Polonara fa 4 a 0 e Repesa è subito costretto al time out. Ci pensa Ale Gentile a sbloccare l'EA7, quattro punti in fila (5-4), risponde l'altro Gentile, Stefano. Reggio fa girare bene il pallone, Kaukenas mette il trepunti dall'angolo (10-4), Macvan risponde sempre da tre. Jenkins col canestro pesante dopo due liberi di Aradori, poi va a sedersi in panca con due falli. Cesto di Della Valle, Gentile di forza e classe (sesto punto), persa di Veremeenko, altra tripla di Milano (3/4), con Simon sulla sirena dei 24'' e sorpasso Olimpia (15-14). Serie di cambi, schiaccione di Lawal, tripla di Della Valle, si sblocca anche Hummel, ancora Della Valle con recupero e sottomano (7° punto). Primo quarto di Reggio, 22-19.

MILANO RIENTRA - Milano riparte con una persa (la settima), Lavrinovic segna da tre, altro errore Olimpia. Lawal con la schiacciata dopo due errori in lunetta, Reggio con pazienza, assist di Lavrinovic e schiacciata di Silins (27-21). Senza paura Della Valle, tripla centrale e Grisson Bon a +9 (30-21), risponde Gentile, altra persa Cinciarini (la terza) e De Nicolao ringrazia. Milano domina a rimbalzo offensivo (7) ma non capitalizza, Cinciarini in confusione (altra persa), nuovo time out Repesa. Un libero di McLean, Kaukenas con l'accelerazione, Reggio a +10 (34-24 al 15'), 0/2 di McLean, ferro di Silins da tre, Della Valle scatenato, terza tripla e +11 Reggio (37-26). Milano continua a sbagliare liberi (2/12), Stefano Gentile fa +12 ma un canestro di Hummel, un libero di Macvan e una tripla di Jenkins riportano l'Olimpia a -6 (39-33) costringendo Menetti al minuto. Reggio ne esce con le idee confuse in attacco, Hummel accorcia ancora,  il parziale Olimpia è di 9 a 0. Reggio va al riposo sul +3 (39-36) dopo essere stata avanti anche di 12. Milano resta in partita nonostante il 4/16 ai liberi e le 11 perse, fondamentali i 23 rimbalzi (11 offensivi).   

L'ALLUNGO DI REGGIO - Cinciarini apre il terzo quarto con la tripla del pareggio a quota 39, Aradori dall'angolo con il canestro del nuovo vantaggio Reggio, McLean continua a litigare col ferro dalla lunetta (3/9), si scalda Stefano Gentile, 5 punti in fila e Reggio torna a +6 (46-40). Zona Grissin Bon, Simon la buca due volte da tre (48-46) e poi con l'arcobaleno del pareggio a 48. Crescono gli attacchi, Polonara da tre, Aradori con la penetrazione (53-48). Milano continua a perdere palloni (17), Reggio chiude l'area e prova a scappare di nuovo, 5-0 firmato Stefano Gentile (tripla) e Veremeenko, alla terza sirena la Grissin Bon è avanti di 11 (61-50).

ARADORI SCRIVE LA PAROLA FINE - Segnano Hummel e McLean, fesseria di Simon che manda Silins in lunetta tre volte (66-55), buona difesa di Reggio, cresce il numero delle perse di Milano (20) che sprofonda a -12 sulla tripla di Silins (69-57) a 6' dalla fine. Passaggi in lunetta di Veremeenko e Kaukenas (71-57), trepunti di Cinciarini ma Milano non riesce ad essere continua. Reggio perde un paio di palloni, McLean fa -9 e Menetti con 3'30" da giocare decide di parlarci. Aradori in penetrazione scrive il +12 dopo la solita palla persa dell'Olimpia. Non c'è più partita, vince Reggio. 

GRISSIN BON REGGIO EMILIA-EA7 MILANO 80-68
(22-19, 39-36; 61-50)
Reggio Emilia: Aradori 10 (3/5, 0/4), Polonara 9 (1/2, 1/5), Lavrinovic 4 (0/4, 1/3), Della Valle 13 (2/3, 3/4), De Nicolao 3 (1/1), Pechacek, Veremeenko 7 (3/6), Kaukenas 12 (4/7, 0/1), Silins 8 (1/1, 1/4), Gentile 14 (3/4, 2/4). All. Menetti
Milano: McLean 9 (2/4), Lafayette (0/1 da tre),
Gentile 9 (4/6, 0/4), Amato ne, Cerella (0/3 da tre), Simon 11 (1/1, 3/5), Macvan 6 (0/1, 1/3), Magro ne, Cinciarini 8 (0/1, 2/3, Jenkins 6 (2/3 da tre), Hummel 13 (4/7, 1/6), Lawal 6 (3/3). All. Repesa
Arbitri: Sabetta, Di Francesco, Aronne
Note - Tiri liberi: Reggio Emilia 17/23, Milano 13/27. Rimbalzi: Reggio Emilia 26 (quattro con 4), Milano 38 (Macvan 11). Assist: Reggio Emilia 13 (Aradori e Lavrinovic 4), Milano 18 (Cinciarini e Gentile 6)
repubblica.it

Sassuolo Chievo presentazione dalla web radio



a cura di Giuseppe Serrone
web radio sport
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Calcio Serie A Aggiornamento in tempo reale diretta Sassuolo Chievo

Supercoppa, la Grissin Bon batte Sassari e va in finale

 Una splendida Grissin Bon centra la finale della Supercoppa battendo, al termine di una partita agonisticamente davvero vibrante la Dinamo Sassari, e guadagnandosi il diritto di giocare per il successo nella competizione oggi alle 18.30.
Fin da subito si capisce che la fisicità preponderante dei sardi metterà a dura prova i biancorossi, ma nonostante questo Reggio regge bene con la tecnica e l’intensità. Così a metà primo quarto il tabellone recita 11-11 con Lavrinovic in evidenza. Kaukenas e compagni provano poi a mettere la freccia portandosi sul +5 (20-15) chiudendo a +7 la frazione.
Nel secondo quarto Sassari continua a non difendere, la Grissin Bon lo fa e, per di più, mette in mostra anche un bel potenziale offensivo così, al 4’ i ragazzi di Menetti si prendono undici lunghezze di margine trascinati da un ottimo Veremeenko. Il Banco a quel punto le maglie in difesa le stringe un po’ ma in attacco fa troppa confusione e quindi Reggio tiene il vantaggio. Nell’ultimo minuto però tre sciocchezze di fila di Gentile consentono ai sardi di riavvicinarsi e andare all’intervallo lungo a -4.
Alla ripresa del confronto il Banco di Sardegna fa capire subito l’aria che tira piazzando un break di 10-2 che ribalta l’inerzia del confronto. La Grissin Bon comunque regge l’impatto grazie a Gentile che si fa perdonaregli errori precedenti con un preziosissimo 2/2 dalla lunga distanza. Un canestro più fallo subito di Polonararegala poi ai biancorossi un nuovo +5 (56-51) al 7’. Prima che i sassaresi tornino in vantaggio con un contropiede a fil di sirena di Eyenga.
Gli ultimi 10 minuti sono al fulmicotone, con canestri spettacolari e intensità altissima da ambo le parti. A metà tempo l’equilibrio è perfetto: 75-75. Nella parte finale le polveri si bagnano perché la tensione cresce. Sale allora in cattedra Lavrinovic con la sua esperienza. Ultimi secondi di gran bagarre, Reggio ha per due volte l’ultima azione, causa errore dell’addetto ai 24 secondi; Aradori sbaglia il tiro ma lo fanno anche i sassaresi dall’altra parte. Poi Polonara subisce fallo, fa 0/2 dalla lunetta (il secondo sbagliato apposta per far scorrere il tempo) e Reggio può gioire. La Final Four sarà contro Milano. 
BANCO DI SARDEGNA SASSARI – GRISSIN BON 78-79
Banco di Sardegna: Haynes 10, Petway 9, Alexander 3, Logan 13, Formenti, Devecchi, D’Ercole, Marconato, Sacchetti B.5, Stipcevic 13, Eyenga 16, Varnado 9. All.: Sacchetti R.
Grissin Bon: Aradori 11, Polonara 1, Lavrinovic 14, Della Valle 7, De Nicolao, Pechacek 2, Veremeenko 6, Kaukenas 10, Silins 2, Gentile 15. All.:Menetti.
Arbitri: Roberto Begnis, Gianluca Sardella, Maurizio Biggi.
Parziali: 21-28, 37-41, 64-63
di Gabriele Gallo - Il Resto del Carlino

Mondiali Ciclismo, Malori argento nella cronometro

Adriano Malori si è preso l'argento, nella cronometro individuale ai Mondiali di Richmond. L'Italiano è stato battuto solo dal bielorusso Vasil Kiryenka. Kiryienka ha ricoperto i 53 chilometri del tracciato iridato in 1h02'29", risultando più veloce del parmense Malori di soli 9". Testa a testa nella parte finale del percorso, con i tempi dei due corridori che si sono equivalsi a lungo, fino a quando il 34enne neocampione del mondo venuto dall'est ha avuto la meglio. Kiryienka era abbonato ai piazzamenti al Mondiale, nelle prove contro il tempo: si era piazzato al terzo posto Valkenburg (Olanda), nel 2012, era stato quarto a Firenze, nel 2013 e a Ponferrada (Spagna). Al terzo posto si è piazzato il francese Jerome Coppel, staccato di 26" dal vincitore, solo settimo il campione uscente Tony Martin. La grande prova degli azzurri è stata completata dal giovane e promettente Moreno Moser, che si è piazzato al 10/o posto, staccato di 1'31". 
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