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Final Four EuroChallenge 2014: Grissin Bon Reggio Emilia, è il tuo giorno!

final four eurochallenge
Ci siamo: meno di 10 ore ed il sogno Eurochallenge entrerà nel vivo per la Grissin Bon Reggio Emilia, che al Pala Dozza di Bologna cerca il primo storico successo europeo per la gloria personale e per chiudere con onore una stagione europea che per le nostre squadre sarà ricordata come la stagione dei rimpianti, viste le eliminazioni evitabili di Sassari e Milano tra Eurocup ed Eurolega. 
Di fronte i reggiani si troveranno di fronte i turchi del Gazientep, squadra ostica da affrontare e con in organico elementi tignosi come Erdogan e Lorbek: dal canto loro, gli uomini di coach Menetti proveranno a fare la partita puntando sulla verve offensiva di Bell e Filloy, con la guida in cabina di regia di Cinciarini e l’esperienza di Kaukenas: proprio il lituano ha già vissuto due volte l’esperienza di una Final Four con la gloriosa Montepaschi Siena in Eurolega e sarà il faro del team reggiano in questa magnifica tre giorni.
Dalla loro inoltre i padroni di casa potranno contare su un Pala Dozza gremito con oltre 3 mila spettatori pronti a sospingere la matricola reggiana verso un trionfo storico.
olimpiazzurra.com
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Running for Kids. L’Italia di corsa per difendere chi c’è arrivato in fuga


Ad un podista la domanda prima o poi arriva: «Scusa, ma tu perché corri?». In tanti rispondono: «Per divertimento», «Per star bene», o «Per dimagrire». Ivana Di Martino, 43enne monzese, invece non ha dubbi: «Io corro per sensibilizzare...».
La corsa, il gesto più istintivo e naturale dell’uomo, oggi ci mostra un’altra faccia, quella della solidarietà e dell’umanità, che grazie a Ivana e al suo progetto Running For Kids viene esaltata.

Lei corre per i bambini, e lo sta facendo senza tregua: percorre e unisce tutta l’Italia con l’obiettivo di motivare l’opinione pubblica sull’integrazione e sul riconoscimento dei diritti fondamentali ai migranti minorenni, bambini che arrivano a migliaia sulle coste di Lampedusa.
La sfida della Di Martino consiste nel percorrere ben 467 chilometri divisi in 21 tappe giornaliere. È partita domenica a Lampedusa, dove ha corso la distanza completa della maratona: 42 chilometri. Ogni giorno “scalerà” 2 km dalla tabella di marcia quotidiana, oggi sarà a Lecce per farne 32, domani sarà a Bari per correrne 30, e così via risalendo e unendo l’Italia, come una infaticabile garibaldina. Fino a Milano, quando nella tappa conclusiva correrà gli ultimi simbolici 2 km.

«È molto più dura di quanto pensassi, nei primi tre giorni ho corso per 120 chilometri, come fossero tre maratone consecutive. Ma va bene così, stringo i denti. L’idea è quella di condividere tramite la corsa la grande fatica che i migranti fanno per raggiungere Lampedusa e accompagnarli nel percorso di speranza, simbolicamente rendendolo via via meno impegnativo».

Insegnante, tre figli piccoli e ben due operazioni al cuore, la vita di Ivana non è certo facile: «Non sono una professionista della corsa, anzi con le operazioni al cuore mi avevano detto che mai avrei più corso, invece sono tornata a farlo. L’anno scorso ho dato il via a “21 volte donna” correndo 21 mezze-maratone in 21 giorni a favore delle donne, un progetto più mio.

In questa impresa, insieme a Terre des Hommes, con la mia corsa voglio parlare dei milioni di bambini in fuga dalla povertà, dalla malnutrizione e dalla guerra. Bambini che, dalla Libia, dal Libano, dall’Africa martoriata dalle guerre civili o dalla Siria dove la tragedia della guerra sta assumendo dimensioni sempre più drammatiche, finiscono a migliaia sulle nostre coste».

Nelle corse di tutto il mondo da New York a Londra, da Milano a Parigi con i Charity Programm si raccolgono fondi a favore di associazioni di volontariato, una maniera per divertirsi in compagnia, fare sport e contemporaneamente fare del bene. A Milano, ad esempio, esistono i “Podisti da Marte” che si ritrovano in piazza Castello e mentre corrono tutti insieme, col sorriso sulle labbra, regalano fiori ai passanti e raccolgono fondi da donare alle varie onlus.

“Running For Kids” in questo caso sta unendo l’Italia: «Il sostegno che sto ricevendo in queste prime tappe di corsa è molto forte – continua Ivana –. L’altro giorno a Siracusa c’è stato Max, un ragazzo del Gambia che ha praticamente costretto l’operatore del centro a svegliarlo per poter fare almeno un pezzo di strada con me. Mi ha riempito il cuore di gioia dandomi una scossa d’energia. Ho avuto l’onore di visitare il centro di accoglienza “papa Francesco” di Priolo Gargallo, un’isola felice con ragazzi della Libia che giocano a calcio e si divertono insieme pur non avendo nulla. Ragazzi senza un dito o con vistose bruciature, frutto delle violenze subìte nel loro Paese. Io corro per mettere in luce questo, nella speranza che non accada mai più».

Quasi nessuno di noi è in grado di fare ciò che sta facendo Ivana in questi giorni, ma non per questo dobbiamo stare fermi e attendere. Intanto la si può andare a trovare sulla strada ed incitarla a non mollare, ma, soprattutto, si può fare una donazione a Retedeldono e al progetto Faro per assistere bambini che scappano dalla povertà, dalla violenza e dai soprusi. Perché un giorno potrebbero essere dei campioni, come Meb Keflezighi, medagliato olimpico e vincitore lunedì della maratona di Boston, oggi statunitense ma di origini eritree. E proprio Meb da bambino scappò insieme alla famiglia da una terribile guerra in Eritrea approdando sulle nostre coste. Venne ospitato a Monza dove ha vissuto e frequentato la scuola prima di partire per l’America che poi l’ha visto diventare un campionissimo.

Cesare Monetti - avvenire.it
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Basket, FIBA Eurochallenge: Reggio Emilia a caccia di un successo europeo

Domani prendono il via al Paladozza di Bologna le semifinali del terzo trofeo continentale, che ha lanciato alla ribalta nomi prestigiosi. L'ultimo successo italiano risale al 2009 con la Virtus Bologna di Langford. Adesso gli emiliani provano a entrare nella storia
di STEFANO VALENTI
ROMA - Svanita allo Yad Eliyahu la grande occasione di ritrovare un’italiana alla Final Four di Eurolega, l’unico luogo dove l’Italia dei canestri può trovare soddisfazioni in coppa è il PalaDozza di Bologna. Arena storica che nel weekend torna ad ospitare il basket internazionale con la Final Four di Fiba EuroChallenge: semifinali domani, finale domenica alle 19. In campo va la Grissin Bon Reggio Emilia, la curiosità è che la sua rivale, la turca Royal Hali Gaziantep, è allenata da Jure Zdovc, che su quello stesso parquet fu protagonista nel 1991/92 con la maglia della Virtus Bologna.

Dietro la denominazione si cela il terzo trofeo continentale dopo Eurolega ed Eurocup, ma va fatta attenzione perché da questa manifestazione sono passati nomi prestigiosi dell’attuale storia dei canestri d’Europa. E con spruzzate di italianità. David Blatt ad esempio, esecutore tattico del destino di Milano, la vinse nel 2005 alla guida dei russi di San Pietroburgo. Suo rivale in finale fu Renato Pasquali, ai tempi allenatore del BC Kiev. Rudy Fernandez, attuale stella del Real Madrid dopo il rientro dall’NBA vissuta a Portland, fu l’Mvp dell’edizione del 2005 vinta con la Joventut Badalona. Sul campo, in finale, incrociò Gianmarco Pozzecco che vestiva la maglia del Khimki. Nel 2007 Gregor Fucka alzò la coppa con l’Akasvayu Girona (la Virtus Bologna fu terza; e Pesaro quarta nel 2010). Attualmente tra i più forti giocatori d’Europa, nel 2004 giocò la finale il 22enne Vassilis Spanoulis nelle file del Maroussi.

Ma l’Eurochallenge è anche il territorio dell’ultimo successo italiano in Europa: nel 2009 la Virtus Bologna ospitò la Final Four (all’attuale Unipol Arena) e la vinse battendo in finale i francesi di Cholet. Allenava Matteo Boniciolli, fece molto bene Sharrod Ford (12 punti e 12 rimbalzi) ma l’Mvp della finale fu Keith Langford (21 punti, 8/11 al tiro): ed ecco che il cerchio con Tel Aviv si chiude.

Ora il testimone passa alla Reggiana, miglior risultato in Europa i quarti di Uleb Cup nel 2006. Il club ha voluto organizzare con grande desiderio e sforzo economico la fase finale, la prima della sua storia. Non ha un campo dove ospitarla, ha scelto Bologna. Il suo sogno, del resto, è imitare proprio quel che la Virtus fu capace di fare cinque anni fa.

IL PROGRAMMA
Venerdì 25, semifinali
18.00 Szolnoki Olaj (Ung)-Triumph Lyubertsy (Rus)
20.30 Reggio Emilia (Ita)-Royal Hali Gaziantep (Tur)
Domenica 27, finali
16.30 Terzo posto
19.00 Primo posto

L’ALBO D’ORO
2004 Unics Kazan (Rus)
2005 Dynamo San Pietroburgo (Rus)
2006 DKV Joventut (Spa)
2007 Akasvayu Girona (Spa)
2008 Barons Riga (Let)
2009 VIRTUS BOLOGNA
2010 BG Gottingen (Ger)
2011 KRKA Novo Mesto (Slo)
2012 Besiktas Istanbul (Tur)
2013 Krasnye Krylia (Rus)

repubblica.it
 

Basket. Milano non gioca nella 27/a giornata ma il k.o. della Montepaschi le consegna virtualmente la prima vittoria in regular season da 22 anni

Come ogni settimana dopo il turno di campionato, ecco il ranking della serie A. Ovvero una classifica di merito che non necessariamente ricalca quella reale fatta di vittorie e sconfitte. Nel compilarla prendiamo in considerazione anche assenze, infortuni e calendario.
1. MILANO (POSIZIONE PRECEDENTE 1) — Non gioca ma la sconfitta di Siena, se mai fosse stato necessario, la incorona ufficialmente campione della stagione regolare dopo 22 anni (allora in coabitazione, da sola sono 23): le manca una vittoria per l’aritmetica ma non ha senso tirarla in ballo.
2. CANTÙ (PREC. 3) — Nella volata a tre per il secondo posto è quella che ha il calendario migliore oltre che lo scontro diretto favorevole con Brindisi. Arrivare alle spalle di Milano è fondamentale perché il Pianella è l’unico campo ancora inviolato col Forum (in campionato).
3. SIENA (PREC. 2) — Gioca un’altra buona partita a Caserta e senza Carter, probabilmente è la squadra più solida dopo Milano ma le ultime tre giornate sono davvero difficili per chi ha, anche, un mondo che le si sta sfilacciando attorno, soprattutto dopo l’istanza di fallimento che non le dà speranze.
4. SASSARI (PREC.4) — Ha vinto contro Roma, che è in momento difficile per le assenze, travolgente come sa esserlo spesso in casa, dopo il solito inizio così così. Non c’è dubbio che, se Travis Diener riacquista una condizione decente e Gordon si rimette in pista per i playoff, la vera n.2 del ranking è lei, ma prima di concederglielo vediamo cosa combinerà contro Milano e Brindisi. Cementato il quinto posto, che è una iattura, ora deve far di tutto per arrivare almeno terza, che significa vincere una gara più di Cantù e battere Brindisi di 10. Può farcela.
5. BRINDISI (PREC.5) — Rischia anche contro Avellino, ma sembra che la coppia Dyson-James che l’ha lanciata stia tornando finalmente al livello del girone di andata. Ora ha il destino nelle sue mani con due scontri diretti in trasferta con Siena e Sassari. Deve vincerne almeno uno (più Pesaro) per non trovarsi col fattore campo sfavorevole già dai quarti. Comunque vada, però, grande stagione.
6. ROMA (PREC. 6) — Quattro sconfitte nelle ultime 5 partite, anche se contro avversarie di alto livello, e l’assenza di Jones e Mbakwe hanno messo a rischio anche il sesto posto. A dire il vero, non ci fossero le Final Four di Eurochallenge a disturbare, Reggio Emilia sarebbe meglio. Però adesso l’Acea ha due partite in casa su tre e dovrebbe tenere la posizione anche se, sesti o settimi, cambia poco.
7. REGGIO EMILIA (PREC. 7) — La vittoria contro Pesaro non fa ranking, ribadiamo che oggi la Grissin Bon non ha nulla di meno rispetto alle squadre che la precedono, Milano e Sassari escluse, ma ha la coppa di mezzo e due trasferte nelle ultime tre gare (che non sono la specialità della casa), per cui crediamo che in classifica si fermerà qui. Che non è male, anzi.
8. CASERTA (PREC.8) — Vittoria fondamentale contro Siena per mantenere il vantaggio. Ha due punti su Varese (+1 scontro diretto), deve ancora affrontare Pistoia ma è certo che in casa è una squadra molto solida (7 vittorie di fila) e anche se adesso ha due trasferte su tre (7 k.o. di fila) ha la possibilità di conquistare i playoff.
9. PISTOIA (PREC. 9) — Si mangia Montegranaro, in casa è una sentenza ma adesso deve vincere una delle due prossime trasferte (bilancio 2-11 fuori casa) per arrivare allo spareggio playoff in casa con Caserta. Soprattutto, ha dimostrato di non essere appagata e di essersi ripresa dopo un piccolo appannamento. resta pericolosa.
10. VARESE (PREC.12) — La vittoria un po’ rocambolesca di Bologna oltre che ricacciare la testa sott’acqua ad una avversaria diretta, dimostra che la Cimberio è tornata viva e, pur dovendo affrontare Siena e Roma, con due partite in casa su tre, ci sembra in lotta piena per due playoff che sembravano svaniti soprattutto per mancanza di stimoli. Banks è un giocatore di alto livello, si desse una svegliata Ere, tutto è possibile.
11. BOLOGNA (PREC. 10) — Ha combinato una fesseria nel momento migliore della sua stagione e la pagherà, le eventuali classifiche avulse non la aiutano (pari con Caserta, 0-2 con Varese).
12. VENEZIA (PREC.11) — Ha perso, come tutte quella che l’hanno preceduta, a Cantù, ma ormai il tempo stringe anche se potenzialmente ha sei punti in canna nelle prossime tre gare. Vujacic, arrivato da tre partite, deve ancora vincerne una, ormai sembra sono un investimento per il futuro.
12. AVELLINO (EX AEQUO, PREC. 14) — La buona partita di Brindisi, con un Foster finalmente sbloccato, dimostra che la Sidigas resta una squadra da playoff ma ormai è troppo tardi. Potenzialmente ancora in corsa, con la possibilità di affrontare una Milano completamente scarica e fare dei punti inattesi, ma forse è proprio Avellino a non crederci più.
12. CREMONA (EX AEQUO, PREC.12) — Ha saltato il turno con Milano ed è lì dove l’avevamo lasciata: a salvezza acquisita, una pausa così lunga potrebbe toglierle, però, tutta la fame.
15. MONTEGRANARO (PREC.15) — Con 4 punti di vantaggio su Pesaro a tre giornate dalla fine è fatta, ma chi sa mai cosa succede alla Sutor...
16. PESARO (PREC. 16) — Per la salvezza aspetta le disgrazie altrui extracestistiche (Siena, Montegranaro), da sola non ci prova neppure e prende un’altra rullata dopo la brutta gara con Cremona. Merita di andare giù.
Gazzetta.it  Luca Chiabotti 

Basket. Da Bologna a.. Bologna, l’Italia torna a ospitare una Final Four europea cinque anni dopo l’ultima esperienza

Da Bologna a.. Bologna, l’Italia torna a ospitare una Final Four europea cinque anni dopo l’ultima esperienza. Nell’aprile del 2009 la cornice delle finali di Eurochallenge fu l’allora Futurshow Station di Casalecchio di Reno, al termine di questa settimana toccherà invece al PalaDozzaospitare l’ultimo atto della rassegna organizzata da FIBA Europe e che vedrà tra le protagoniste una squadra italiana, la Grissin Bon Reggio Emilia. L’Italia, dunque, torna al centro dell’attenzione del basket continentale, anche se quello del PalaDozza non è che un gustoso antipasto di quanto accadrà a Milano dal 16 al 18 maggio prossimi, quando il Mediolanum Forum di Assago ospiterà la Final Four di Eurolega.
Grissin Bon Reggio EmiliaRoyal Hali Gaziantep (Turchia), Szolnoki Olaj (Ungheria) eTriumph Lyubertsy (Russia) saranno le quattro pretedenti al trono di regina di Eurochallenge, con le semifinali in programma venerdì 25 aprile (ore 18 e ore 20.30) e le finali previste per domenica 27 aprile.
Un cammino iniziato a fine ottobre con le gare della regular season, poi completato dalle Last 16 e perfezionato dalle gare dei quarti di finale, nei quali gli ungheresi dello Szolnoki Olaj sono stati gli unici ad aver bisogno di tre gare per eliminare gli estoni del Tartu Rock, sconfitti sul parquet di casa nella terza e decisiva gara.
A Bologna non ci saranno i campioni in carica, i russi del Krasnye Krylia Samara, eliminati in due partite nelle gare dei quarti di finaledalla Grissin Bon, capace di fare fuori lungo il suo cammino il KRKA Novo Mesto, la squadra slovena che la rassegna l’aveva conquistata nel 2001.
Considerata inferiore a livello di importanza rispetto a Eurolega ed Eurocup, l’Eurochallenge ha comunque acquisito spazio negli ultimi anni. Anche perché le finaliste acquisiscono il diritto di partecipare all’Eurocup della prossima stagione, garantendosi così un’altra stagione ad alti livelli nel basket continentale.

Ecco il programma completo delle gare della Final Four di Eurochallenge:

VENERDÌ 25 APRILE

ORE 18   - SZOLNOKI OLAJ CASA SZOLNOKI OLAJ-TRIUMPH LYUBERTSY  LOGO TRIUMPH TRASFERTA
ORE 20.30  -  REGGIO EMILIA BASKET CASA 60 REGGIO EMILIA-GAZIANTEP LOGO GAZIANTEP TRASFERTA

DOMENICA 27 APRILE

ORE 16.30 -  FINALE 3-4 POSTO
ORE 19 – FINALE 1-2 POSTO
http://www.sportxpress.it/

Lega A: Grissin Bon Reggio Emilia, info biglietti

Per gli abbonati al U.S. Sassuolo Calcio che non sono potuti entrare alla partita con Pesaro, in regalo la gara con Cantù!

La Pallacanestro Reggiana si scusa con i tifosi del U.S. Sassuolo Calcio che sabato sera, a causa dell’esaurimento dei biglietti per il settore di gradinata non numerata, non hanno potuto assistere all’incontro con Pesaro. Per rimediare a questo inconveniente la società mette a disposizione, solo ed unicamente per quei tifosi che non sono riusciti ad entrare al PalaBigi sabato, un biglietto omaggio per il settore di gradinata non numerata  per la gara contro Acqua Vitasnella Cantù in programma domenica 4 maggio alle 20.30.
Per ricevere il biglietto omaggio, gli abbonati di U.S. Sassuolo Calcio dovranno mostrare durante la prevendita per la gara con Cantù ed ai botteghini del PalaBigi la propria tessera di abbonamento alla stagione 2013-14 di U.S. Sassuolo Calcio. Anche in questo caso, i biglietti omaggio saranno disponibili fino ad esaurimento del settore gradinata non numerata.

Pallacanestro Reggiana ricorda che, grazie all’accordo di collaborazione con U.S. Sassuolo Calcio, tutti i tifosi che hanno già acquistato ed acquisteranno il biglietto per la Final 4 Eurochallenge (Pala Dozza, Bologna 25-27 aprile 2014), potranno assistere gratuitamente nel settore distinti all'incontro Sassuolo – Genoa in programma domenica 11 maggio alle ore 15, che si giocherà al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia.
I possessori di abbonamenti e biglietti per l’Eurochallenge dovranno presentarsi con un documento d’identità e il tagliando delle F4 EuroChallenge all’apposito sportello "PROMOZIONE SASSUOLO CALCIO - PALLACANESTRO REGGIANA" situato presso la biglietteria principale del “Mapei Stadium” di Reggio Emilia prima degli incontri. Le società sportive affiliate FIP che hanno già prenotato i propri biglietti potranno mostrare la ricevuta di effettuato pagamento mediante bonifico e coloro i quali hanno acquistato tramite il circuito on line presenteranno la ricevuta di acquisto dei tagliandi.


Gaia Spallanzani
Responsabile Relazioni Esterne e Ufficio Stampa
Pallacanestro Reggiana Srl

Final 4 EuroChallenge: si allunga la carovana per Bologna!

Sono sempre di più i tifosi biancorossi che parteciperanno all’esodo verso Bologna in occasione della Final 4 EuroChallenge che si terrà venerdì 25 e domenica 27 aprile al PalaDozza.
Anche ieri molti tifosi hanno prenotato il proprio posto sui pullman organizzati dalla Pallacanestro Reggiana che sta quasi completando il quarto. I pullman del Club vanno ad aggiungersi ai 3 già riempiti dai ragazzi della curva biancorossa.
Sono inoltre in via di allestimento pullman per iniziativa di alcune società sportive della provincia , stimolate dalla promozione dedicata ai club affiliati alla FIP.
Pallacanestro Reggiana ricorda che è possibile prenotarsi da martedì nella sede di via Martiri della Bettola 47 presentandosi in orari d’ufficio (9-13 e 15-19). Il viaggio andata e ritorno da Bologna costerà 10,00 euro per ogni giornata.
Per le semifinali del 25 aprile la partenza è prevista alle ore 17 dal parcheggio delle ex Cucine Braglia. Per le finali del 27 aprile la partenza sarà alle 15.30 sempre dal parcheggio delle ex Cucine Braglia. Il ritorno sarà al termine dell’ultima partita di ciascuna giornata.

pallacanestroreggiana.it