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Serie A, il Milan torna a vincere con una perla di Birsa

Allegri ha avuto la risposta che voleva. A dargli i tre punti importanti contro l'Udinese è stato Birsa. Un antidivo, senza cresta, un giocatore di quelli che a lui piacciono molto, poco esibizionismo e tanta sostanza. Il Milan ha battuto l'Udinese 1-0 ed è salito a quota undici in classifica. Può iniziare da qui la rimonta. Di sicuro il tecnico rossonero può respirare un po' e preparare con meno pressione l'importante sfida di
Champions League contro il Barcellona. È una vittoria che era necessaria e che dà ossigeno puro a un Milan che continua a perdere pezzi. Dopo Balotelli, Allegri ha dovuto rinunciare anche ad Abbiati che si è infortunato nell'allenamento di rifinitura. In porta ha deciso allora di lanciare il brasiliano Gabriel, al posto di Amelia. In attacco, vista l'indisponibilità di Balotelli - che potrebbe anche essere più lunga del previsto - sperava nel riscatto di Matri. L'attaccante che è cresciuto con lui a Cagliari invece, non si è sbloccato nemmeno stavolta. Sembra la brutta copia di quello ammirato in Sardegna e anche con la Juve.

CI PENSA BIRSA - E allora ci ha pensato Birsa, il giocatore meno atteso. Al 24' ha tirato fuori dal cilindro un tiro a giro da fuori area che si è infilato sotto l'incrocio. Tre minuti prima il centrocampista aveva rischiato di farsi male in un brutto intervento da dietro di Pinzi, che meritava il rosso. Guida ha optato per il giallo. L'Udinese, dopo il gol subito, non è riuscita a reagire e non ha praticamente mai impensierito la porta difesa da Gabriel, che comunque si è messo in mostra deviando sulla traversa una punizione velenosa del solito Di Natale. La partita non ha regalato un grandissimo spettacolo, ma lo stadio si è infiammato al 31' del secondo tempo per l'ingresso in campo di Kakà, che è tornato a giocare a San Siro con la maglia del Milan dopo quattro anni. A lasciargli il posto un Matri non proprio felice. Il brasiliano, che in campionato aveva esordito in trasferta contro il Torino prima di infortunarsi, ha giocato poco più di un quarto d'ora, muovendosi bene. I problemi fisici sembrano alle spalle. Un'altra buona notizia per Allegri insieme con la terza vittoria in campionato, sempre a San Siro. Il ritiro, punitivo o no, ha funzionato. 

CORI - L'unico neo della serata sono stati i cori contro i napoletani intonati prima dalla curva sud rossonera e poi anche da un altro settore a San Siro nel primo tempo.  

Valerio Minutiello

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CorrieredelloSport

Volley A2 Femminile: si parte

Un Campionato che si annuncia molto equilibrato, con sei società provenienti dalla B1 con un bagaglio di entusiasmo e determinazione. Il Bisonte San Casciano di Elena Koleva - migliore realizzatrice dell'A2 2012-13 -, della Nazionale Floriana Bertone e di Beatrice Parrocchiale, la Metalleghe Sanitars Montichiari di Anna Kajalina, Ludovica Dalia e
Laura Saccomani, la stessa Riso Scotti Pavia di Kim Renkema, Francesca Devetag e Joanna Frackowiak partono in prima fila. Ma, come accaduto pochi mesi fa, la rincorsa al primato e ai Play Off Promozione sarà aperta a tutti: la Saugella Team Monza si affida a Natalia Viganò e Monica Ravetta per sorprendere un Volley Soverato allestito con nomi importanti, il Volksbank Sudtirol Bolzano ospita una Crovegli Reggio Emilia che riparte con grinta per onorare la memoria del patron Walter Crovegli, scomparso tre settimane fa. Lungo viaggio per la Puntotel Sala Consilina verso il PalaCampagnola di Schio, casa dell'Obiettivo Risarcimento Vicenza. Trasferte complicate per le altre due neopromosse: la Savino Del Bene Scandicci di Marco Botti sarà di scena al PalaGeorge di Montichiari, la Beng Rovigo tutta italiana esordirà al PalaMontopolo di San Casciano.


IL PROGRAMMA DELLA 1^ GIORNATA - sabato 19 novembre, ore 20.30
Riso Scotti Pavia - Corpora Gricignano Arbitri: Elisa Fretta - Roberto Pozzi
domenica 20 ottobre, ore 18.00

Saugella Team Monza - Volley Soverato Arbitri: Alessandro Somansino - Massimo Piubelli
Metalleghe Sanitars Montichiari - Savino Del Bene Scandicci  Arbitri: Roberto Guarneri - Fabio Bassan
Il Bisonte San Casciano - Beng Rovigo Arbitri: Giuseppe Maria Di Blasi - Patrizia Pignataro
Volksbank Sudtirol Bolzano - Crovegli Reggio Emilia Arbitri: Lucia Paravano - Giuseppe Curto
Obiettivo Risarcimento Vicenza - Puntotel Sala Consilina Arbitri: Antonio Licchelli - Fabrizio Lolli
Corriere dello Sport

Il volley mura anche la crisi


Francesca Piccinini ha mani magre, affusolate, sussurra le risposte. È timida, quasi in imbarazzo, di fronte a un’intervista nel corridoio di un palazzetto dello sport. Avete presente Belen Rodriguez? Tutto il contrario. Ha molto dell’avvenenza della modella argentina con cui ha condiviso uno spot televisivo ma è molto più discreta: alimenta con eleganza il suo personaggio, nonostante l’ultradecennale esposizione mediatica come donna simbolo del volley azzurro.

Francesca, domani iniziano i campionati di volley, lei resta l’icona?
«Non saprei – afferma la schiacciatrice massese, 34 anni –, peraltro sono alla ventunesima stagione da professionista. La voglia è ancora tanta. Ho anche superato i problemi alla tiroide e alla caviglia di due stagioni fa».

Il livello è in ribasso, rispetto a quando era una debuttante?
«In queste stagioni ci sono state fluttuazioni, anche in campo maschile, ma lo spettacolo resta attraente. E, questo, è un momento di ripresa. C’è anche un gran fermento perché la prossima estate l’Italia ospiterà il Mondiale femminile a Trieste e Verona, Modena e Milano, Roma e Bari: le città si stanno già preparando. A livello nazionale faremo grandi cose».

«L’Italia vinse nel 2002, poi il quarto e il quinto posto in Giappone. Lei ha speranze di rientrare nella squadra azzurra e inseguire la quinta olimpiade?
«Penso a iniziare bene la stagione con Liu-Jo Modena, dopo l’esperienza a Torino. Voglio mettere in campo quello che è Francesca».

L’Italia è abbonata ai quinti posti: al World Gran Prix, all’Europeo e a ben tre olimpiadi.
«Si sono viste tante cose buone, sia al Gran Prix che all’Europeo. Abbiamo molte giovani brave, c’è da avere fiducia: anche nel nuovo ct Marco Mencarelli».

Savani e Travica lasciano Macerata per Cina e Russia; Carolina Costagrande va a Istanbul, Martina Guiggi in Cina, Sorokaite in A2 giapponese e Caterina Bosetti in Brasile. E lo scorso anno l’ex ct Barbolini è andato Turchia. Il movimento manda segnali di debolezza?
«Dispiace, esportiamo i prodotti tipici italiani, anziché coltivarli e tenerli per noi; avviene nell’economia e pure nella pallavolo. In Turchia e Russia investono tanto per alzare il livello dei campionati. Inoltre, l’estero affascina: 15 anni fa andai in Brasile, sono stata la prima emigrante, appena 19enne».

Chi è favorita per lo scudetto?
«Le campionesse di Conegliano Veneto, Busto Arsizio e la finalista Piacenza. Sarà un campionato molto equilibrato e impegnativo».

In Serie A almeno 3 italiane devono essere in campo e non si possono tesserare più di 2 straniere dalla stessa federazione.
«Così si tutela la crescita delle giovani».

Cos’ha portato all’Italia maschile il ct antropologo Mauro Berruto?
«Un gruppo unito, ringiovanito e ambizioso, sempre sul podio».

A carriera terminata entrerà nel mondo dello spettacolo?
«Per ora ho in testa solo il volley, magari un giorno la settimana faccio qualcosa di diverso. Ho rifiutato tante proposte. Non amo i reality, preferirei Ballando con le stelle: imparerei a danzare, sono intraprendente».

Vanni Zagnoli