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Motomoniale Vale, mio fratello: "Vorrei batterlo. Con 10 titoli"

Allora, Luca Marini o fratello di Valentino?
"Luca, il fratello di Valentino viene dopo".
Quindi chi è Luca?
"Ho 16 anni, faccio il terzo liceo scientifico a Pesaro. Corro in Moto3 con il Team Twelve nel campionato italiano. Però faccio anche wild card nello spagnolo".
Passioni oltre la moto?
"Il calcio. E tanto sport, a motore e no, come lo snowboard, che mi piace molto".
Inizia la scuola ed entra per la prima volta nel paddock del Mondiale: cosa la agita di più?
"Troppo facile. Entrare nel paddock non come spettatore, ma da pilota".
Si può riuscire a essere un bravo studente e un pilota?
"Sì. Certo, servono sacrifici. Dura andare bene a scuola e correre da professionista. Voglio finire il liceo. E poi, da piccolo ho sempre sognato di fare l'università. Vedremo come sarà la mia carriera di pilota".
Qualche professore le ha chiesto l'autografo o il cappellino di Valentino?
"Mai. A volte mi aiutano senza volere niente in cambio. Vedremo quelli di quest'anno, cambiano quasi tutti".
A scuola in ape o scooter?
"Scooter, e da poco una minicar. Però se mi sveglio presto ci vado in pullman, lo farò anche domani (oggi, n.d.r.)".
Oltre al ciuffo ossigenato, altri segni particolari?
"Quello era una scommessa persa. Poi è diventato arancione. Ma al mio preparatore Carlo non piaceva e me lo ha tagliato. Però mi ha lasciato un buco davanti e sono dovuto andare dal parrucchiere".
In moto perché voleva o perché quello che aveva intorno quasi la "costringeva"?
"Perché volevo. Il primo ricordo delle moto è il ponte sopra la pista minimoto di Cattolica. A 4 anni e mezzo. Ero con papà e mamma: ho visto che giravano e gli ho chiesto di provare. Amore immediato".
È stato in bilico con il calcio, magari con la maglia della Roma (tifoso al seguito di papà Massimo) e la moto: cosa l'ha spinta seriamente in sella?
"L'anno scorso ho scelto la moto. A calcio sono abbastanza bravo, ma mi manca qualcosa per essere un vero calciatore. Invece credo di essere un buon pilota. Anche se devo imparare tanto e crescere".
Com'è stato il rapporto da bambino con Valentino? Sa che quando è arrivato non era proprio contento...
"Non è vero... Non ci frequentavamo tanto. Ero timido e non gli chiedevo tante cose".
Lui era un mito o un fratello?
"Tutti e due, sicuramente".
Per tanti anni si è pensato che i geni velocistici di Valentino arrivassero da Graziano, adesso si sospetta che invece sia "colpa" di Stefania...
"Per sapere di me tocca aspettare un po'. Non ho dimostrato niente. Dopo che avrò vinto un Mondiale...".
A Valentino cosa chiede?
"Un po' di tutto. Magari lui riguarda le mie gare e mi dice cos'era meglio fare in una certa situazione. Ora parliamo tanto. Non solo di moto".
È anche il suo pilota preferito, quello a cui ispirarsi?
"Sicuramente, in tutto".
Al Ranch andate in moto insieme: avversari o fratelli?
"Avversari. Ma per ora mi dà paga. Mai stato davanti. Anche perché lui ha la 450 e io la 250. E comunque adesso è troppo più veloce di me".
Da grande farà il pilota?
"Sì, sicuramente. Ma non devo chiudere altre porte, come la scuola".
Obiettivo?
"Il massimo... vincere 10 Mondiali!".
Domenica l'esame Misano: stato d'animo?
"Ma io faccio solo la wild card. Sono emozionato, è una grossa opportunità. Ma la tensione non mi sta distruggendo. Magari quando entrerò nel paddock sarà diverso".
Con Vale ne avete parlato?
"Non tantissimo. Mi ha detto di stare tranquillo e lavorare bene per preparare la gara".
Sarebbe contento se...?
"Spero di arrivare a domenica sera ed essere un pilota migliore, di aver appreso qualcosa. Sarebbe il massimo, magari nei 20 o più avanti".
 
Nel 2014 il Mondiale?
"Non bisogna avere fretta di arrivare non pronti e rovinare il futuro. Dipende molto da questa gara per capire il livello del Mondiale e il mio".
Preferisce essere considerato il fratello di Valentino o il suo erede?
"Essere solo il fratello significherebbe che non avrei vinto niente. Meglio l'erede...".
dal nostro inviato
Filippo Falsaperla© RIPRODUZIONE RISERVATA - gazzetta.it

Melissa Satta: bebè in arrivo, Boateng diventerà papà

Secondo Diva e Donna, l’ex velina, compagna del centrocampista dello Schalke04 Kevin Prince Boateng, sarebbe in attesa del suo primo figlio.

La coppia Satta e Boateng. Italy Photo Press
La coppia Satta e Boateng. Italy Photo Press
Proprio poche settimane fa aveva dichiarato di essere pronta a metter su famiglia con il suo compagno Kevin Prince Boateng. E secondo il settimanale Diva e Donna, la lieta notizia è arrivata. La bellissima Melissa Satta è incinta. Questo è quello che si legge dalle pagine della rivista: “Il segreto più dolce. Il desiderio più grande. Il sogno che diventa realtà. Melissa avrà un bambino dal suo Principe. La modella ed ex velina aspetta che passino le prime, delicatissime, settimane per l’annuncio pubblico della gravidanza. Ma gli amici più stretti, e Diva e donna, gioiscono già per lei perché presto diventerà mamma”. 
fonte: gazzetta.it

Ronaldo in esclusiva per Gazzetta"Italia, farai un grande Mondiale"

"Benvenuta Italia, e complimenti per la rapidità. Sicura del Mondiale già a settembre: ti aspettavo con (quasi) tutte le altre a ottobre, e confesso che un po’ è stata una sorpresa. Una bella sorpresa. Non per la qualificazione, su quella non ho mai avuto dubbi: sui tempi, perché non è così facile avere la certezza di esserci con due partite d’anticipo e mi pare di ricordare, quando furono sorteggiati i gironi, che quello dell’Italia fosse fra i più difficili, perlomeno secondo le previsioni. Benvenuta, dunque: detto da ambasciatore di questo Mondiale che sento sarà bellissimo, ed è per questo che stiamo facendo un grande lavoro e lo faremo ancora in questi mesi. Ma detto anche, più semplicemente, da uomo di calcio e da amante del bel calcio, che ha imparato negli anni quanto l’Italia riesca sempre a dare il meglio in appuntamenti così. Quella di tre anni fa in Sudafrica è stata l’eccezione che conferma la regola, e sono sicuro che a giugno, in Brasile, non ce ne sarà un’altra. AMIAMO BALOTELLI — Benvenuta perché negli ultimi tre anni poche squadre al mondo hanno mostrato un calcio come il tuo, hanno cercato un gioco che mettesse la qualità davanti alla speculazione, la ricerca del gol davanti all’obbligo di non prenderne. Uno spettacolo che divertisse la gente, la facesse innamorare del nostro sport. Il calcio che piace a me. Benvenuta perché hai Prandelli, e tutti quelli con cui ho parlato in questi anni mi hanno spiegato che è lui il primo segreto di questa rinascita dell’Italia. Perché hai Buffon, e io so per esperienza personale che grande portiere sia; perché hai il mio ex compagno di squadra Pirlo, quello che mette la palla dove decide lui; perché hai Balotelli, e se si sono innamorati di lui in Brasile, durante la Confederations Cup di giugno, vuol dire che è un talento vero: nel mio Paese, calcisticamente parlando, abbiamo gusti difficili, e per questo da brasiliano dico, anzi dico un’altra volta, che da lui adesso ci aspettiamo tutti l’ultimo salto di qualità. Anche per avere un’altra sicura stella del Mondiale, certo: può esserlo, ora dipende solo da lui. PRANDELLI FORTUNATO — Benvenuta Italia perché c’è un po’ di Italia in tanti angoli del Brasile, perché tanti brasiliani giocano da voi e il vostro calcio è molto seguito nel nostro Paese. E sabato e domenica scorsi, nel mio blitz a Monza, ho capito che quello italiano potrà essere di nuovo un gran bel campionato: l’ho capito guardando negli occhi quell’affamato di gol che è Tevez, l’ho capito parlando con Kakà, l’ho capito quando gli amici mi hanno spiegato quanto si sono rafforzati il Napoli e la Fiorentina, quanta qualità abbia la Roma, quanta voglia di cambiamento e di riscatto avrà sicuramente l’Inter. Prandelli sarà contento: un grande campionato può fare solo bene a una nazionale che poi dovrà andare al Mondiale. E anche se da ambasciatore non potrei sbilanciarmi, lo dico sottovoce: un pezzetto del mio cuore è sempre in Italia e dunque un pochino di tifo per l’Italia, segretamente, lo farò sempre. Magari fino alla finale con il Brasile, sarebbe fantastico: poi quel giorno sapete per chi terrò...". Ronaldo © RIPRODUZIONE RISERVATA
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