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AMERICA’S CUP Vela, Luna Rossa vince la protesta. Poi incassa il punto nella regata da sola

La Giuria internazionale accoglie la protesta di Team New Zealand e del team italiano contro il direttore di regata, Murray. La barca di Max Sirena aveva già deciso di partecipare alle regate prima della sentenza inappellabile. Poi è regata

Incredibile, ma vero. Contrariamente alle aspettative di molti dei commentatori e dello stesso Patrizio Bertelli, n°1 di Luna Rossa, la Giuria internazionale ha deciso di dare ragione alla protesta presentata da italiani e neozelandesi, dando torto al direttore di regata, Iain Murray. La Giuria stessa ha stabilito che le regole definite "di sicurezza" dallo stesso Murray sarebbero stato in realtà un cambiamento delle regole di classe e quindi un'infrazione del Protocollo stesso. 

la decisione — Un paio d’ore prima della sentenza, ad ogni buon conto, Luna Rossa aveva annunciato che qualunque fosse stata la decisone avrebbe regatato. La decisione della Giuria resta inappellabile. Che accadrà adesso alla regata? Murray ha parlato di disappunto, ma che adesso tutti quanti devono guardare avanti. Per il bene della regata. Già nel pomeriggio californiano andrà dalla Guardia Costiera americana per proporgli un nuovo pacchetto di norme senza quella del timone. Grant Dalton, il capo di Team New Zealand, dopo la sentenza ha lanciato messaggi distensivi: «La Coppa adesso può cominciare. Noi e Luna Rossa saremmo andati avanti lo stesso in regata. Speriamo che Oracle voglia mettere da parte le polemiche e che dia seguito alle parole di Coutts, che sarebbero andati in acqua anche se noi avessimo vinto la protesta. Siamo favorevoli a fare un’eccezione per Artemis, vogliamo che loro possano andare in acqua e li vogliamo affrontare in regata». Molto soddisfatto anche Patrizio Bertelli, appena arrivato a Milano: «Ha vinto la giustizia - ha detto a denti stretti - mi spiace che ci abbiano detto che non siamo sportivi. Noi già il giorno prima della sentenza avevamo comunicato che saremmo andati in acqua ugualmente. Volevamo gareggiare a tutti i costi». E poi si è tuffato davanti a un computer per vedere gli ultimi minuti della regata solitaria della sua Luna Rossa, visto che Artemis non è ancora in grado di scendere in acqua. Due punti messi a segno nello stesso giorno, non è una cosa da tutti i giorni. La Coppa America adesso può tornare a parlare solo di vela?
Dal nostro inviato
Gian Luca Pasini © RIPRODUZIONE RISERVATA

fonte: http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Speciali/AmericasCup/11-07-2013/luna-rossa-vince-protesta-20759940212.shtml

 

Sport e grandi eventi, il giro di appalti nel mirino dei pm

Terremoto nello sport italiano. A scoperchiare il vaso di Pandora una signora, Rossella Bussetti, organizzatrice di manifestazioni sportive e a capo della società Jumbo Grandi Eventi.
IN 13 ANNI APPALTI MILIONARI. Negli ultimi 13 anni Bussetti ha messo a segno una serie di  appalti milionari: dalle Olimpiadi di Torino del 2006 all’America’s Cup di Valencia, fino ai mondiali di nuoto a Roma del 2009.
La manager aveva in gestione esclusiva anche una quota dei biglietti per i mondiali di calcio in Sudafrica.
Bussetti è stata arrestata il 21 giugno scorso insieme con altre 16 persone: assessori, manager, imprenditori, funzionari. L'accusa per tutti è di aver pilotato le gare per l’assegnazione dei grandi eventi in Sicilia. Tra questi, secondo quanto riportato da La Repubblica, ce ne sono tre del 2011 - un torneo di golf, i mondiali di scherma e la settimana tricolore di ciclismo - tutti gestiti dall'onnipresente Jumbo.
VERTICI DELLE FEDERAZIONI NEL MIRINO DEI PM. I vertici delle federazioni non erano però all'oscuro del sistema di assegnazioni. Tanto che il procuratore di Palermo Gaetano Paci ha iscritto nel registro degli indagati anche Giampiero Sommariva, il vicepresidente della Federciclismo. Ma non è finita qui. Visto che l'indagine si è allargata a macchia d'olio anche ad altre procure, su tutte quella di Napoli. Nella città partenopea, infatti, la società di Bussetti ha costruito il villaggio dell’America’s Cup.

Dal golf alla scherma, gli affari della Jumbo

Tra gli eventi siciliani finiti sotto la lente della procura c'è la Sicilian Ladies Golf Open. Nel febbraio 2011 la Federgolf guidata da Franco Chimenti ( presidente pure di Coni Servizi) propose l'inserimento del torneo negli appuntamenti sportivi finanziati dalla Regione con i fondi europei. Un affare da 1,2 milioni di euro. Prima ancora che Palazzo dei Normanni si occopasse dell'iniziativa, la Jumbo - che all'epoca si chiamava Globe Events Management - era stata avvertita con una mail del 17 febbraio partita dal delegato regionale della federazione Salvatore Leonardi.
Nel carteggio si inserì anche Antonino Belcuore, funzionario dell’assessorato al Turismo (finito in manette).
CONSULENZE SOSPETTE PER 140 MILA EURO. Mesi dopo, si parla di settembre, prima della gara d'appalto, Bussetti partecipa a una riunione a Roma con il presidente del comitato organizzatore Donato Di Ponziano, Belcuore e altri. Alla fine i fondi Ue andarono a due società. La Jumbo, senza presentare alcuna offerta, ricevertte però 140 mila euro per consulenze. Una spartizione del denaro, come ha sottilineato il pm, che fu «decisa a tavolino».
MONDIALI DI CATANIA: APPALTO DA 4,8 MILIONI. La Jumbo, invece, ricevette direttamente 4,8 milioni di euro per i mondiali di scherma che si svolsero a Catania, dall’8 al 16 ottobre 2011. Una vittoria scontata, visto che la società di Bussetti era l'unica a essere ammessa - in un raggruppamento di impresa - alla gara.
A dire il vero, l’altro candidato, la General Service, presentò sì un'offerta ma con poco più di mezz'ora di ritardo. «Uno stratagemma», secondo gli investigatiori, «concordato per assicurare l’aggiudicazione alla Jumbo, sul presupposto di indebite rassicurazioni per la società esclusa circa l'affidamento di futuri appalti».
Nell'affaire oltre a Bussetti ricompare pure Belcuore. Un rapporto forte il loro. Visto che la Jumbo gli anticipò il denaro per un viaggio a Rio De Janeiro. Quasi 9 mila euro che poi il funzionario dell'assessorato restituì con movimenti considerati sospetti e, secondo i pm, «meritevoli di ulteriori approfondimenti».

La General Service e la Settimana tricolore del ciclismo

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Ma nel mirino degli inquirenti non c'è solo la Jumbo di Bussetti. La General Service che, secondo l'accusa, si era prestata alla vittoria a tavolino della società siciliana, si aggiudicò poi con la Settimana Tricolore del Ciclismo (18-26 giugno 2011), per un budget di 1,184 milioni di euro.
«GARA DECISA A TAVOLINO». La gara si svolse il primo giugno. E, come da copione, l'unico partecipante «come precedentemente deciso a tavolino» è la General Service insieme con la Tamaco Srl.
Una parte nell'affare lo evve anche il vicepresidente della Federciclismo Sommariva. «Io ho tutto il piacere di farti guadagnare», disse in una conversazione telefonica con Luciano Muratore, proprietario della General Service intercettata, «perché se guadagni... vuol dire che forse... prendo qualcosa anch’io».
Detto, fatto. La società di Sommariva, la Asd Domus, si aggiudicò l’organizzazione tecnica dell’evento.
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Juventus, la conferenza di Antonio Conte

"Vogliamo scrivere la storia, vincere il terzo scudetto consecutivo sarà difficile ma abbiamo le carte in regola per farlo". Antonio Conte inaugura così la nuova stagione della Juventus con parole che danno la carica a tutto l'ambiente dopo gli ultimi acquisti: "Abbiamo lavorato alla grande, chiudendo grandi colpi. Jovetic? Non arriverà da noi, costa troppo". Infine sull'addio di Giaccherini: "Non sono contento ma capisco la società".

LA CONFERENZA STAMPA

Dopo la campagna acquisti la Juventus è ancora di più davanti alle altre. Avete posto le basi per un'altra stagione importante?
Stiamo lavorando per continuare a crescere e questo, col lavoro, è il must già dal primo anno. Aggiungiamo elementi che possano farci crescere di anno in anno tenendo conto anche della crisi economica. In questa prospettiva abbiamo fatto qualcosa di straordinario, aumentando la potenza in attacco con soli 9 milioni. A testimonianza che c'è un progetto che guarda al presente e al futuro, anche in anticipo rispetto ad altri.
Cosa si dice a una squadra che viene da due campionati vinti?
Due anni fa c'era una realtà non consona alla Juventus perché da tanti anni non era protagonista. Oggi la Juve è tornata ad essere quello che era, vincente. Ci siamo riappropriati della nostra immagine in Italia e nel mondo. Chi arriva qua sa già dove sta arrivando e chi è artefice di questi successi sa che il passato per me non conta. Ricominciamo da zero, forte degli ultimi due anni da lavoro da sfruttare. Dovremo sacrificarci e lavorare con umiltà per fare ancora meglio.
Hai elogiato la società per il mercato, avevi la stessa fiducia anche prima?
Io e la società siamo una cosa sola. Non devo elogiare nessuno, abbiamo lavorato insieme senza distinzioni, nel bene e nel male. Abbiamo operato nel migliore dei modi. Abbiamo preparato i colpi muovendoci in anticipo e con le idee molto chiare fin da subito per migliorarci.
Sei dispiaciuto per la partenza di Giaccherini?
E' stata un rinuncia dolorosa ma necessaria in tempo di crisi. Per spendere devi anche incassare. Ogni singola partenza del gruppo di questi due anni mi porterà dolore. Per me sono tutti incedibili, ma capisco le esigenze societarie. Se mi chiedete se sono felice, la risposta è no.
Come si gestisce un gruppo ancora "in progress" con qualcuno che sa che può andare via?
Sono affezionato ai miei giocatori, dirò loro sempre grazie per tutto quello che hanno fatto in questi due anni. Li alleno come ho sempre fatto, con grande entusiasmo e grande passione.
Che aggettivo scegli per questa stagione che vi vede favoriti?
L'anno che verrà è il terzo dopo due annate strepitose. Vincere era difficilissimo, rivincere è molto difficile, fare il tris sarebbe storico. Nella storia della Juventus solamente nel magico quinquennio c'è stata questa egemonia. Sarà dura, ma sappiamo che se avremo voglia di soffrire e lavorare, possiamo ambire a vincere ancora. Molto dipenderà dallo zoccolo duro e mi auguro che tutti quanti possiamo avere grandi motivazioni, ma ne sono sicuro.
Rischio sovraffollamento in attacco?
No, per il momento siamo in sei davanti e vedremo cosa succederà. Io non ho preferenze, lo sanno tutti. Nessuno parte titolare nella mia testa, è un posto che si conquista in settimana.
Con Tevez, Llorente e Ogbonna, il divario con i top club in Europa è diminuito?
E' un discorso troppo semplicistico se fatto così. Non è in base ai calciatori che arrivano o ai soldi che si fanno i valori. L'importante è avere qualità, ma bisogna lavorare perché a livello economico gli altri sono sempre più avanti di noi. Tipo il Psg ha fatto un grande regalo al Napoli spendendo 63 milioni per Cavani. Avrei preferito che rimanesse al Napoli, anche con lui l'abbiamo sempre battuto.
C'è il timore che il gruppo possa soffrire i due anni a tutta e la Confederations Cup?
Chiedete ai ragazzi se sono contenti dei miei metodi. Io lo uso e questo mi ha portato a vincere anche da altre parti. Ci alleniamo il giusto, anzi, magari forse noi ci alleniamo e gli altri invece no. Da noi si lavora...
E' più importante fare due settimi posti e poi vincere o arrivare sempre in zona europea?
Credo che oggi come oggi sia più importante arrivare sempre in uan posizione che ti permetta di giocare in Europa per avere degli introiti. Io preferisco sempre vincere e scrivere qualcosa di importante, ma capisco chi punta alle qualificazione europee
Quale sarà la vostra rivale nella prossima stagione?
Da qui a fine agosto cambieranno molte cose. Il Napoli si rinforzerà molto con i soldi di Cavani e poi hanno preso Benitez, che è un grande acquisto. Avrei preferito che Cavani fosse rimasto a Napoli e che la società azzurra non avesse tutti quei soldi per rinforzarsi. L'Inter ha un ottimo allenatore, poi c'è il Milan che nel girone di ritorno ha perso solo con noi. Infine la Fiorentina, che con i fatti e non con le parole, sta tornando grande. Gomez, così come Tevez e Llorente arricchiscono il nostro campionato, così come Benitez.
Jovetic verso l'estero, quanto lo vorrebbe alla Juventus?
Stevan ha un prezzo elevato e giustificato. Ha un grande talento che può crescere ancora ma è inevitabile che andrà nella squadra che ha questi soldi da spendere, quindi lascerà l'Italia.
Come spronerà Tevez a onorare la numero 10?
Mi viene da sorridere a sentire queste cose. Non è il numero che conta, ma quello che farà dentro e fuori dal campo. Quello che conta è la Juventus e l'importante è che chi indossa la maglia bianconera, la onori nel migliore dei modi.
Che impressione ti ha fatto Tevez nei primi giorni a Torino? Cambierai modulo dopo i nuovi acquisti?
Abbiamo preso questi giocatori perché hanno determinate caratteristiche che si sposano in pieno con le nostre idee di gioco. Non abbiamo pescato nel mazzo, abbiamo preso chi volevamo. Di Tevez mi ha colpito la fame di vittoria, la sua determinazione e la sua cattiveria agonistica.
Hai mai temuto che anche quest'anno sfuggisse un grande giocatore come Tevez?
Per caratteristiche Carlitos è il giocatore che potevamo prendere, anche da un punto di vista economico. L'abbiamo preso.
tgcom24