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Juventus, la conferenza di Antonio Conte

"Vogliamo scrivere la storia, vincere il terzo scudetto consecutivo sarà difficile ma abbiamo le carte in regola per farlo". Antonio Conte inaugura così la nuova stagione della Juventus con parole che danno la carica a tutto l'ambiente dopo gli ultimi acquisti: "Abbiamo lavorato alla grande, chiudendo grandi colpi. Jovetic? Non arriverà da noi, costa troppo". Infine sull'addio di Giaccherini: "Non sono contento ma capisco la società".

LA CONFERENZA STAMPA

Dopo la campagna acquisti la Juventus è ancora di più davanti alle altre. Avete posto le basi per un'altra stagione importante?
Stiamo lavorando per continuare a crescere e questo, col lavoro, è il must già dal primo anno. Aggiungiamo elementi che possano farci crescere di anno in anno tenendo conto anche della crisi economica. In questa prospettiva abbiamo fatto qualcosa di straordinario, aumentando la potenza in attacco con soli 9 milioni. A testimonianza che c'è un progetto che guarda al presente e al futuro, anche in anticipo rispetto ad altri.
Cosa si dice a una squadra che viene da due campionati vinti?
Due anni fa c'era una realtà non consona alla Juventus perché da tanti anni non era protagonista. Oggi la Juve è tornata ad essere quello che era, vincente. Ci siamo riappropriati della nostra immagine in Italia e nel mondo. Chi arriva qua sa già dove sta arrivando e chi è artefice di questi successi sa che il passato per me non conta. Ricominciamo da zero, forte degli ultimi due anni da lavoro da sfruttare. Dovremo sacrificarci e lavorare con umiltà per fare ancora meglio.
Hai elogiato la società per il mercato, avevi la stessa fiducia anche prima?
Io e la società siamo una cosa sola. Non devo elogiare nessuno, abbiamo lavorato insieme senza distinzioni, nel bene e nel male. Abbiamo operato nel migliore dei modi. Abbiamo preparato i colpi muovendoci in anticipo e con le idee molto chiare fin da subito per migliorarci.
Sei dispiaciuto per la partenza di Giaccherini?
E' stata un rinuncia dolorosa ma necessaria in tempo di crisi. Per spendere devi anche incassare. Ogni singola partenza del gruppo di questi due anni mi porterà dolore. Per me sono tutti incedibili, ma capisco le esigenze societarie. Se mi chiedete se sono felice, la risposta è no.
Come si gestisce un gruppo ancora "in progress" con qualcuno che sa che può andare via?
Sono affezionato ai miei giocatori, dirò loro sempre grazie per tutto quello che hanno fatto in questi due anni. Li alleno come ho sempre fatto, con grande entusiasmo e grande passione.
Che aggettivo scegli per questa stagione che vi vede favoriti?
L'anno che verrà è il terzo dopo due annate strepitose. Vincere era difficilissimo, rivincere è molto difficile, fare il tris sarebbe storico. Nella storia della Juventus solamente nel magico quinquennio c'è stata questa egemonia. Sarà dura, ma sappiamo che se avremo voglia di soffrire e lavorare, possiamo ambire a vincere ancora. Molto dipenderà dallo zoccolo duro e mi auguro che tutti quanti possiamo avere grandi motivazioni, ma ne sono sicuro.
Rischio sovraffollamento in attacco?
No, per il momento siamo in sei davanti e vedremo cosa succederà. Io non ho preferenze, lo sanno tutti. Nessuno parte titolare nella mia testa, è un posto che si conquista in settimana.
Con Tevez, Llorente e Ogbonna, il divario con i top club in Europa è diminuito?
E' un discorso troppo semplicistico se fatto così. Non è in base ai calciatori che arrivano o ai soldi che si fanno i valori. L'importante è avere qualità, ma bisogna lavorare perché a livello economico gli altri sono sempre più avanti di noi. Tipo il Psg ha fatto un grande regalo al Napoli spendendo 63 milioni per Cavani. Avrei preferito che rimanesse al Napoli, anche con lui l'abbiamo sempre battuto.
C'è il timore che il gruppo possa soffrire i due anni a tutta e la Confederations Cup?
Chiedete ai ragazzi se sono contenti dei miei metodi. Io lo uso e questo mi ha portato a vincere anche da altre parti. Ci alleniamo il giusto, anzi, magari forse noi ci alleniamo e gli altri invece no. Da noi si lavora...
E' più importante fare due settimi posti e poi vincere o arrivare sempre in zona europea?
Credo che oggi come oggi sia più importante arrivare sempre in uan posizione che ti permetta di giocare in Europa per avere degli introiti. Io preferisco sempre vincere e scrivere qualcosa di importante, ma capisco chi punta alle qualificazione europee
Quale sarà la vostra rivale nella prossima stagione?
Da qui a fine agosto cambieranno molte cose. Il Napoli si rinforzerà molto con i soldi di Cavani e poi hanno preso Benitez, che è un grande acquisto. Avrei preferito che Cavani fosse rimasto a Napoli e che la società azzurra non avesse tutti quei soldi per rinforzarsi. L'Inter ha un ottimo allenatore, poi c'è il Milan che nel girone di ritorno ha perso solo con noi. Infine la Fiorentina, che con i fatti e non con le parole, sta tornando grande. Gomez, così come Tevez e Llorente arricchiscono il nostro campionato, così come Benitez.
Jovetic verso l'estero, quanto lo vorrebbe alla Juventus?
Stevan ha un prezzo elevato e giustificato. Ha un grande talento che può crescere ancora ma è inevitabile che andrà nella squadra che ha questi soldi da spendere, quindi lascerà l'Italia.
Come spronerà Tevez a onorare la numero 10?
Mi viene da sorridere a sentire queste cose. Non è il numero che conta, ma quello che farà dentro e fuori dal campo. Quello che conta è la Juventus e l'importante è che chi indossa la maglia bianconera, la onori nel migliore dei modi.
Che impressione ti ha fatto Tevez nei primi giorni a Torino? Cambierai modulo dopo i nuovi acquisti?
Abbiamo preso questi giocatori perché hanno determinate caratteristiche che si sposano in pieno con le nostre idee di gioco. Non abbiamo pescato nel mazzo, abbiamo preso chi volevamo. Di Tevez mi ha colpito la fame di vittoria, la sua determinazione e la sua cattiveria agonistica.
Hai mai temuto che anche quest'anno sfuggisse un grande giocatore come Tevez?
Per caratteristiche Carlitos è il giocatore che potevamo prendere, anche da un punto di vista economico. L'abbiamo preso.
tgcom24

Il governo risparmia sui disabili. Altri 700mila euro tagliati allo sport

La 'mazzata' arriva nel pieno della stagione e della preparazione olimpica. Dura reazione del presidente Pancalli: "Abbandonati dalle istituzioni. Adesso le nazionali di nuoto e di atletica rischiano di non partecipare ai prossimi Mondiali"

La sbornia di entusiasmo delle Paralimpiadi di Londra, quando dalle istituzioni arrivava un coro di lodi per gli atleti italiani in grado di superare gli ostacoli della disabilità, è già finita. Il governo, a corto di soldi, ha deciso di tagliare ancora i finanziamenti al Comitato italiano paralimpico: altri 700mila euro, che si aggiungono alla sforbiciata di 2 milioni di euro già prevista ad inizio anno.
“Siamo tutti bravi ad applaudire questi ragazzi quando raggiungono grandi risultati e portano alto l’onore dell’Italia nel mondo. Evidentemente qualcuno non sa, o fa finta di non sapere, che quelle medaglie sono il frutto di un lavoro che costa fatica e soldi. Alla fine quando c’è bisogno di tagliare siamo sempre noi ad andarci di mezzo”. E’ amareggiato Luca Pancalli, presidente del Cip. E non usa mezzi termini per commentare al fattoquotidiano.it l’ennesima brutta notizia per lo sport paralimpico. “Quello che proprio non mi va giù – aggiunge – è che questo taglio arriva a stagione in corso. Avevamo già subito un taglio consistente, ma a quello ci eravamo rassegnati, rimboccandoci le maniche, convinti di poter raggiungere comunque buoni risultati grazie al lavoro e alle idee. Adesso quest’ulteriore mazzata manda all’aria tutta la programmazione sportiva”.
Il taglio, per la precisione, ammonta a 721.038 euro. A stabilirlo è il decreto n. 120/bil del presidente del consiglio dei ministri, del 28 giugno, con oggetto “Variazioni al bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’anno 2013″. Come si legge nel testo, “per assicurare il dovuto versamento di 40 milioni di euro all’entrata del bilancio dello Stato”, il governo non ha avuto remore a rastrellare fondi dalle politiche sociali: tra i vari interventi, ci sono 200mila euro in meno alle minoranze linguistiche; 1,3 milioni alle pari opportunità; 700mila euro alla prevenzione e recupero di tossicodipendenze; 2,6 milioni per le politiche della famiglia, 750mila euro per quelle giovanili. E, appunto, la sforbiciata allo sport paralimpico. Che complessivamente patisce un taglio del budget superiore al 30%, se consideriamo anche i due milioni di euro persi rispetto al 2012. Invece per il Coni (che al Cip versa a sua volta poco meno di un milione l’anno) il contributo statale era rimasto sostanzialmente invariato tra il 2012 e il 2013.
“Ad essere ‘trascurati’ ormai siamo abituati. Ma un taglio così, a metà stagione e in un anno di preparazione olimpica, fa davvero male”, ribadisce Pancalli. Che ha di fronte un percorso obbligato, a questo punto: “Nella prossima giunta (in calendario mercoledì, ndr), rivisiteremo in negativo tutti i capitoli di bilancio. Saremo costretti a tagliare agli organi territoriali, ai programmi e alle federazioni”. “Con i Giochi invernali all’orizzonte – aggiunge il Presidente – proveremo a risparmiare almeno i budget delle federazioni impegnate a Sochi 2014“. Ma per venire incontro alle esigenze di Sport del ghiaccio, Sport invernali e Sordomuti, pagheranno altre Federazioni. “Le nazionali di nuoto e di atletica rischiano seriamente di non poter partecipare ai prossimi mondiali. E se alla fine riusciremo a farle partire, si bloccheranno altre attività”, conclude Pancalli. Perchè in Italia quello paralimpico è uno sport di Serie B. Almeno per il governo.
fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/08/governo-risparmia-sui-disabili-altri-700mila-euro-tagliati-allo-sport-paralimpico/650030/

 

Montezemolo a Ferrari: Meno annunci, piu' fatti

MARANELLO (MODENA) - "Meno annunci e parole, più fatti". E' l'input perentorio di Luca di Montezemolo alla scuderia Ferrari, i cui tecnici sono tornati al lavoro stamani, rientrati nella notte dal Nurburgring a bordo di un charter. "Ho enorme fiducia nella squadra e da tutti attendo risposte concrete".
ansa