Sport Land News

Calcio inchiesta: la nuova sfida: il fanta-abbonato

234x60_generico


Gli stadi italiani sono sempre gli stessi: brutti, sporchi, vecchi e qualcuno anche pieno di cattiveria (cori razzisti e violenze gratuite). Ma il tifoso pare non sia ancora saturo dinanzi allo scenario di questo nostro pallone. Il popolo del calcio infatti non rinuncia all’abbonamento, specie se i club fanno di tutto attrarli con la tessera “creativa”. Nella sfida al fanta-abbonamento, i campioni d’Italia della Juventus sono fuori competizione, per due ragioni: lo Juventus Stadium non rientra nella tipologia “all’italiana”, ma anzi grazie a questo impianto avveniristico gli introiti da stadio del club bianconero sono aumentati dall’8 al 20%, con una quota di 27 mila abbonati (destinata a salire questa estate) su 41mila posti a disposizione. Numeri da Bundesliga. A Firenze il rinascimento viola di Vincenzo Montella ha riscaldato i cuori della Fiesole e non solo. Così dopo tre giorni della nuova campagna abbonamenti 2013-2014 ne hanno venduti 3mila, di cui il 35% sottoscritti da nuovi abbonati. «Il nostro obiettivo, è di arrivare a 20mila», fanno sapere dalla società dei fratelli Della Valle. A Firenze si tratta di vendere 7mila abbonamenti in più della stagione appena archiviata con il 4° posto. Anche la Lazio fresca di vittoria della coppa Italia, con tanto di derby strappato alla Roma, punta ai 20mila abbonati. Intanto dalla società più penalizzata d’Europa (2 turni a porte chiuse decretati dalla Uefa in Europa League per scontri e cori antisemiti con il Tottenham), la Lazio appunto, arriva un segnale di grande distensione e di apertura a tutti. A cominciare dagli stranieri. Si chiama “Lazio world” l’iniziativa che permetterà ai cittadini nati all’estero e tifosi del club del presidente Lotito, di abbonarsi fino al 10 luglio a prezzi scontati. E i prezzi a quanto pare all’Olimpico sono assolutamente vantaggiosi: «Una Curva, costa meno oggi rispetto a dieci anni fa», informano dall’ufficio marketing della Lazio. Oltre alle agevolazioni agli stranieri, rimangono inalterate anche quelle per donne e bambini laziali. Dei 17mila abbonati della passata stagione, 7mila erano “cucciolini”, ovvero abbonamenti promozionali per gli under 14. L’entusiasmo laziale fa presagire numeri importanti. E anche sull’altra sponda del Tevere, nonostante l’ennesima stagione amara e senza Coppe della Roma, la torcida giallorossa non si arrende. Sono già 15mila i romanisti con l’abbonamento in tasca e non è detto che dopo l’effetto Zeman della scorsa estate, il club del patron americano James Pallotta non possa confermarsi almeno sul podio delle squadre con il maggior numero di fedelissimi (vedi tabella accanto, ndr). Il primato di abbonamenti dell’Inter (quasi 31mila), nonostante l’arrivo di Mazzarri, è messo a dura prova dalle 16 sconfitte della gestione Stramaccioni e dalla clamorosa assenza dall’Europa. Probabile uno scatto in avanti del Milan che invece con il 3° posto e la Champions, almeno sulla carta può offrire un menù più ricco al pubblico fidelizzato. Per riempire questi nostri poveri stadi comunque si fa di tutto. A Genova le due società hanno stipulato un accordo con l’Azienda mobilità trasporti (Amt) che garantisce agli abbonati di Samp e Genoa (assieme fanno 35mila) di recarsi a Marassi «usando gratis» autobus, metropolitana e funicolari. E per chi non ha più il lavoro e quindi neppure i soldi per pagarsi il bus e tanto meno il biglietto per la partita? La domanda se la sono posta al Pescara retrocesso in B. Provincia e club abruzzese hanno risposto: «Mille abbonamenti-regalo ai disoccupati» che così potranno seguire le partire dalla Curva Sud dello stadio Adriatico. Bambole non c’è un euro, era il refrain che circolava a Siena a fine campionato. Così nei giorni caldi dello scandalo Montepaschi - coincisi con la retrocessione della squadra toscana - per assistere a Siena-Parma il presidente Mezzaroma aveva proposto ai suoi 7mila abbonati di portare con sé allo stadio Franchi, uno o due amici, in qualsiasi settore, al costo simbolico di 50 centesimi. Ma ci sono anche abbonati che non sanno ancora dove siederanno quando il campionato comincerà. Sono quelli del Cagliari che hanno appena finito di viaggiare per l’Italia, da Parma a Trieste, per seguire i propri beniamini dopo il giallo della chiusura di Is Arenas. Visto il caos permanente dello stadio sardo, al momento pare improbabile che il Cagliari di Cellino possa abbandonare la posizione di fanalino di coda nella classifica abbonati (3mila). A Napoli invece non sono più i tempi di Maradona e il tifoso è cauto, specie ora che non sa quale sarà il destino dell’idolo Cavani. La società del patron cinepallonaro De Laurentiis la passata stagione ha venduto meno abbonamenti del Bologna, così per incentivare i nuovi clienti fissi del San Paolo sta pensando di garantire il “diritto” di prelazione dei tagliandi per le gare di Champions. Esclusiva per i soli abbonati, quindi per i possessori della “tessera del tifoso”. Tessera che è ancora causa di acessi dibattiti e che molti presidenti, a cominciare da De Laurentiis, considerano un “ostacolo” e non un mezzo di facilitazione per l’accesso allo stadio. E anche questa è una delle innumerevoli polemiche alle quali ormai il nostro calcio è abbonato. 
 Massimiliano Castellani - avvenire.it

Tabellone morto, il basket si suicida

La prima partita tra Acea Roma e Montepaschi Siena gestita tecnicamente come una gara di parrocchia

di Andrea Soglio
Premessa: i playoff del campionato di basket di quest'anno sono stati davvero un successo. Palazzetti esauriti, record di ascolti in tv dove ogni sera c'è una partita in diretta. GAre e serie tiratissime, ampio spazio sui giornali. Insomma, un'onda, uno tsunami di spettacolo e pubblicità che bisognava sfruttare al massimo con la finale tra Acea Roma e Montepaschi Siena per far fare un salto di qualità ad uno degli sport più praticati d'Italia ma tra i peggo gestiti, venduti e considerati.
Ed invece. Invece il basket decide di suicidarsi, in diretta tv, sul più bello. I fatti:
L'Acea Roma ha scelto come campo di gara il Pala Tiziano. Molto più piccolo del Palaeur, ma più caldo (dal punto di vista del tifo) e poi, visto com'è andata la post season dei capitolini, porta bene...
Così ecco il disastro. Al rientro dall'intervallo il tabellone elettronico si rompe. Soprattutto non funziona il conto alla rovescia dei 24 secondi. Uno strumento VITALE nella pallacanestro tanto che è obbligatorio dalla serie C in su. Senza, siamo ai livelli di basket amatoriale o parrocchiale.
Proprio quello che si è visto ieri al Pala Tiziano con il conteggio fatto con dei cartelli di legno e gli assistenti delle due panchine ad urlare un loro personalissimo conto alla rovescia ad ogni azione. Insomma, le comiche. E meno male che la partita è stata vinta da Siena in maniera netta ed indiscutibile. Ve le immaginate le polemiche in caso di arrivo in volata?
Insomma, la prima partita delle finali è stata falsata e gestita come una roba da torneo dei bar, sotto tutti i punti di vista. Chi fosse convinto del contrario (perché in lega, alla federazione e nelle società ci sarà qualcuno che la pensa davvero così) si guardi cosa succedeva negli Stati Uniti poche ore dopo la sirena di Roma. A San Antonio gli Spurs hanno giocato gara 3 delle nba finals contro i Miami Heat. Guardate lo show prima, durante e dopo la partita, l'inquadrature della tv, il palazzetto, il pubblico. Uno spettacolo, uno spot.
Noi, non ci resta che piangere.
ps. Ad Ottobre il commissioner Nba, David Stern, rispose così alla domanda di un cronista sul perché l'NBA aveva scelto di giocare in Inghilterra, Francia e Spagna, saltando l'Italia: "Perché in Italia non ci sono strutture all'altezza dei nostri standard..."
sport.panorama.it

 

Basket, finale scudetto: Siena sbanca Roma, gara 1 è sua

Inizia nel segno della Montepaschi la finale scudetto del campionato di basket. Siena, a caccia del settimo tricolore consecutivo, passa nettamente a Roma (85-76) in gara 1 riprendendosi subito il fattore campo. La squadra di Banchi, che proprio in trasferta ha disegnato il suo cammino nei play off vincendo lontano da casa le decisive gara 7 con Milano (nei quarti) e Varese (in semifinale), si dimostra ancora una volta infallibile negli appuntamenti che contano. La firma sul successo al Palatiziano la mettono il solito strepitoso Hackett (18 punti, 10 assist e 9 falli subiti), Moss (20 punti con 6 triple) e Brown (16). Roma, tornata in finale a cinque anni di distanza dall'ultima volta (nel 2008 finì 4-1 per Siena) e a caccia di uno scudetto che nella Capitale aspettano da trenta, gioca a sprazzi, con il suo leader Datome neanche in doppia cifra (7 punti con 3/7 al tiro) e i soli Taylor (15) e Lawal (17+8 rimbalzi) a reggere l'urto dei campioni uscenti. Giovedì si replica ancora a Roma.

L'inizio è tutto di Siena che nei primi 6' concede appena 6 punti volando subito a +10 (6-16) con due triple di Brown e i canestri di Moss. La reazione dell'Acea è affidata a Taylor, il play americano produce con Lawal un 6-0 che riporta la Virtus a contatto (12-16). Le triple di D'Ercole e Bailey ad inizio secondo quarto accendono il Palazzetto, Roma mette la testa avanti per la prima volta (24-22), spreme energia su ogni pallone e ribatte colpo su colpo alla Montepaschi. Banchi, che riporta tra i dodici Christmas) usa tanta zona
e trova risorse importanti dalla panchina, Eze segna 6 punti pesantissimi, Moss rimette la freccia e al riposo Siena è avanti di 2 (34-36) con Goss che segna sulla sirena del secondo quarto una tripla che tiene la Virtus a contatto.

Si riparte senza i tabelloni elettronici dei 24'' e il conteggio manuale. Lawal incappa nel terzo fallo, un brutto colpo per Calvani. Si accende Datome, cinque punti in fila per l'mvp del campionato, canestro di Taylor e sorpasso Roma sul 45-44 al 23'. Siena non si scompone, piazza un 7-0 con Brown e Sanikidze e torna avanti (45-51). Moss (3/4 da tre nel quarto) colpisce dalla distanza, la Montepaschi sale a +8 (51-59), Lorant dall'angolo firma il -3 (56-59) ma ancora Moss chiude il quarto con il trepunti del +6 (56-62).

Lawal segna il -4 all'inizio dell'ultimo periodo, è l'ultimo sussulto di Roma perché Siena piazza due triple in fila con Kangur e Ress e tocca nuovamente il +10 (58-68). Banchi usa il quintetto piccolo con Ress centro, Roma forza troppo, Hackett diventa il padrone della partita firmando il +13 (60-73) che a 6' dalla fine fa scorrere già i titoli di coda. ''Una vittoria importante su un campo molto difficile, volevamo riprenderci il fattore campo e ci siamo riusciti. Piedi a terra però perché la strada da fare è ancora tanta'' dirà a fine gara l'ex Pesaro. Dall'altro lato Datome promette battaglia: ''L'unico vantaggio che avevamo era quello del campo, hanno giocato meglio e meritato la vittoria. Non ci fasciamo la testa, anche con Reggio Emilia la serie è iniziata con una sconfitta e poi abbiamo vinto. Abbiamo il carattere per vincere la seconda sfida e poi andare a Siena a cercare il colpo''.   

Montepaschi Siena-Acea Roma 76-85(17-20, 34-36; 56-62)
Roma: Goss 16, Jones 9, D'Ercole 3, Datome 7, Bailey 3, Taylor 15, Lawal 17, Czyz 3, Lorant 3. N.e.: Tambone, Tonolli, Gorrieri. All.: Calvani.
Siena: Brown 17, Eze 8, Carraretto 2, Rasic 2, Kangur 3, Sanikidze 2, Ress 5, Ortner 8, Hackett 18, Christmas, Moss 20. N.e.: Lechthaler. All.:Banchi.
Arbitri: Cicoria, Paternicò, Bettini.
Note - Tiri liberi: Roma 7/10, Siena 14/19. Tiri da tre: Roma 9/22, Siena 13/26. Rimbalzi: Roma 41, Siena 28. Usciti per 5 falli:  Jones al 39'11". Spettatori: 3493.

Basket serie A: Trenkwalder riconferma lo Staff Medico societario

La Pallacanestro Reggiana comunica di aver confermato, anche per la stagione 2013/2014, lo Staff Medico societario composto dal Responsabile Sanitario Dott. Vincenzo Guiducci e dai medici sociali Dott. Umberto Guiducci e Dott. Giovanbattista Camurri.

Il Dott. Guiducci potrà avvalersi anche nella nuova stagione sportiva della preziosa collaborazione del Dott. Rodolfo Rocchi in qualità di consulente ortopedico e del Dott. Carlo Vinci, consulente chiropratico.
fonte originale >>> link 

La Pallacanestro Reggiana pare interessata a disputare una coppa europea

Sandro Crovetti, grande esperto del mondo della palla a spicchi e già general manager di diverse società di serie A e LegaDue, analizza la stagione della Trenkwalder nonché la prospettiva di un ritorno del club cittadino in Europa.
La Pallacanestro Reggiana pare interessata a disputare una coppa europea. quale è il suo parere?
«Per potere accedere ad una competizione europea credo che la società dovrà aspettare la fine del campionato e verificare se vi siano state rinunce in tal senso da parte di squadre che la hanno preceduta in classifica. Personalmente, se esistessero i presupposti, mi iscriverei di corsa».
Per quali motivi?
«Ai giocatori farebbe solo bene, non è pensabile mantenere la concentrazione giocando una gara ogni sette giorni mentre nel tuo campionato ci sono squadre che possono sfruttare anche un impegno infrasettimanale per amalgamare schemi e fare ruotare tutti i giocatori. La squadra reggiana ha alle spalle una società solida economicamente ed uno staff dirigenziale molto professionale, ingredienti fondamentali per partecipare ad una coppa. Loro sicuramente sapranno già come muoversi».
Lei come si muoverebbe?
«Il mio consiglio è di ampliare la rosa con almeno un giocatore titolare in più. Partecipare ad una coppa può significare andare a giocare in Siberia, tornare a Reggio e partire subito, che so, per Brindisi. Si viaggerà molto e bisogna avere un organico attrezzato perché il rischio è perdere posizioni importanti in campionato».
Vale la pena, provarci?
«Nel complesso questa scelta avrebbe molti risvolti positivi: sia per la tifoseria che già in passato ha dimostrato di apprezzare la Coppa Korac e l'Uleb Cup; sia per la squadra che aveva ottenuto risultati positivi. Poi è bene non dimenticare l'aspetto tecnico, quando si farà il mercato per i giocatori esteri, ma anche gli italiani stessi, sarà un bel biglietto da visita mostrare l'iscrizione ad una competizione continentale. I giocatori vanno presi di qualità per essere competitivi in entrambi i tornei e loro tendono a scegliere sempre palcoscenici continentali».
I tifosi saranno costretti a migrare a Modena per vedere le partite di Coppa?
«No, ci sono disposizioni particolari sulle capienze solo per l'Eurolega; le gare delle altre competizioni verrebbero giocate a Reggio».
Come definisce la stagione appena terminata dalla Trenkwalder?
«Eccezionale, di gran lunga al di sopra delle aspettative di tutti. Stupenda anche la tifoseria che col palasport sempre pieno ha dato dimostrazione di tutto l'attaccamento che la città ha nei confronti di questo sport e soprattutto di questa società».
La parola scudetto, a Reggio Emilia, è fuori luogo?
«Bisogna fare un progetto diverso. Reggio in quanto piazza storica del basket e come società affermata può ambire ad un risultato così alto ma bisogna investire molti soldi su giocatori esperti oltre a saper sfruttare al meglio i giovani emergenti in casa. Credo che la prossima stagione l'obiettivo iniziale sarà ancora la salvezza però nulla vieta di pensare o sperare che alla fine possa andare addirittura meglio di quest'anno».
Chi lo vince questo campionato?
«In questo preciso momento vedo meglio Siena rispetto alle altre tre; per tanti motivi. Se mi chiedere di fare dei pronostici dico 24% Varese, Roma e Cantù; 28% Siena».
Da grande uomo di basket, ci fa il punto sulla situazione italiana di questo sport?
«Ci sono molte difficoltà economiche che rispecchiano quella la crisi della società civile, pochi soldi dagli sponsor, poche entrate in generale per i club, quindi non sempre è facile muoversi. Se togliamo l'aspetto economico il basket in Italia è vivo più che mai: anche quest'anno sono emersi giovani importanti, penso a Datome che secondo me è pronto per l'Nba. Ed i palazzetti sono sempre pieni, c'è un seguito importante in tutte le città, da Brindisi a Caserta, passando per Avellino per finire in tutte le piazze storicheZ.
Tra poco inizierà l'Europeo, sarà dura per l'Italia tornare subito a grandi livelli?
«Peccato per Gallinari che non ci sarà ma io non sono così pessimista. Il problema sarà passare il girone preliminare, ce n’è capitato uno di ferro con Russia, Grecia e Turchia. Probabilmente vedremo all'opera anche il play della Pallacanestro Reggiana, Cinciarini, magari potrebbe essere aggregato al gruppo iniziale anche Cervi. Penso che la Nazionale abbia dei punti forti su cui costruire qualcosa di buono già da questi Europei in Slovenia».
Per lei c'è qualcosa di nuovo in cantiere?
«Per ora solo chiacchiere, quando inizierà il mercato dei manager vedrò e valuterò quello che mi verrà proposto».
Juri Panciroli
fonte: http://gazzettadireggio.gelocal.it/sport/2013/05/29/news/una-coppa-europea-farebbe-crescere-reggio-1.7157632

La Trenkwalder inizia a programmare la prossima stagione

Dopo l'addio di Demian Filloy, che in due anni è stato tra gli artefici della promozione in Serie A e dei successivi playoff nel massimo campionato, Reggio Emilia ha definito il rinnovo di Troy Bell. La guardia americana, tornata alla Trenkwalder nel febbraio scorso dopo l'esperienza del 2010/11, è stata tra i protagonisti della corsa fino a gara7 dei quarti di finale dei playoff contro Roma, da sesto uomo in grado di cambiare le partite, viaggiando a 14 punti di media. 
EUROCHALLENGE – La squadra di Max Menetti potrebbe essere impegnata anche in Europa: Reggio Emilia, già vista nelle Coppe nel 1998/99, 1999/00, 2002/03 e 2005/06, ha chiesto di disputare l'Eurochallenge, la terza competizione continentale.

corrieredellosport
http://www.corrieredellosport.it/basket/serie_a/2013/06/07-324247/Trenkwalder,+ufficiale+il+rinnovo+di+Bell

Atletica: Meeting Nebiolo, Azzurri male

Delusione Dayron Robles, al meeting di Atletica Primo Nebiolo. A Torino non ha brillato l'ostacolista cubano, campione di Pechino, che si e' piazzato sesto in 13''82, nei 110 hs. La nota piu' lieta della serata in chiave azzurra viene da Michael Tumi: per lo sprinter veneto un secondo posto sui 100, in 10''27, dietro al giamaicano Harvey. Bene anche la staffetta femminile: la 4x100 (Paoletta, Hooper, Siragusa, Draisci) ha stabilito con 44''02 il primato stagionale.

Delusione dagli altri azzurri.
ansa