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Il ciclismo ritrova la sua epica... Nibali un campione per ripartire​

Il ciclismo ritrova la sua epica Nibali un campione per ripartire Il ciclismo sta cambiando. Anzi, è già cambiato. E per rinnovarsi è tornato all’antico, ha riscoperto la sua epica, quelle gesta eroiche che lo hanno consegnato all’affetto popolare. I corridori sono figli della tecnica, della tecnologia che occupa ogni loro spazio, eppure sono così simili ai loro colleghi dell’inizio del secolo scorso, quelli che hanno scritto la storia e la leggenda di questo sport. I “Forzati della Strada” come li aveva chiamati Albert Londres, il celebre giornalista francese inviato al seguito del Tour de France del 1924, subito dopo aver effettuato un reportage nelle colonie penali della Cayenna. Al giornalista il parallelo corridori-forzati era sembrato scontato, e lo riproporrebbe se fosse al seguito di questo Giro d’Italia.

L’arrivo sulle Tre Cime di Lavaredo, in mezzo a una tormenta di neve, è anacronistico, inconcepibile per il lezioso sport moderno e per i suoi interpreti. Non lo è per i ciclisti, abituati a convivere con la fatica - quella vera - e con le bizze del tempo. L’annullamento di una corsa, come la diciannovesima tappa, è un fatto eccezionale, un caso rarissimo, e ci si arriva solo quando viene messa in serio pericolo l’incolumità degli atleti e del personale in servizio in gara. I ciclisti corrono e si allenano sempre e comunque. E senza reclamare: è il loro lavoro, quello che hanno scelto di fare.

Al Giro d’Italia i ciclisti hanno sofferto il freddo invernale e trovato la neve, negli stessi giorni si è corso il Giro del Colorado con temperature equatoriali, qualcuno si è perfino ustionato.

Talvolta, i cambiamenti climatici sono repentini: sulle Tre Cime c’è un filo di sole quando Nibali scatta a poco più di 2 chilometri dalla meta, pochi minuti dopo arriva in mezzo a una bufera di neve. Al traguardo la fatica della scalata si accumula al freddo, i corridori non riescono a muovere le mani e la mascella, ma non si sottraggono alle telecamere e alle interviste anche se effettuate balbettando. È una forma di rispetto verso giornalisti e cameraman che dividono con loro le fatiche della corsa, e un gesto di riguardo verso i tanti appassionati che sono davanti alla televisione.

Il ciclismo cambia per restare fedele al suo spirito. Nuova mentalità, nuovi protagonisti e nuova geografia. Fra i primi otto al traguardo ci sono tanti giovani. Ci sono anche due siciliani, un sardo e un Lucano. Uomini del Sud nel gelo delle Dolomiti. C’è la nuova frontiera di questo sport che non conosce crisi di vocazioni, uno sport capace di ampliare il suo tradizionale bacino di reclutamento. Ancora in grado di calamitare l’attenzione di qualche milione di spettatori, davanti alla tv e ai bordi delle strade. Ma incapace di recuperare la fiducia degli investitori, di attirare sponsor. Forse è proprio in questa direzione che i dirigenti del ciclismo nazionale dovrebbero focalizzare l’attenzione per poter guardare più serenamente al futuro.

E di argomenti convincenti da mettere sul piatto della bilancia questo ciclismo ne ha davvero tanti. Lo spettacolo dell’arrivo alle Tre Cime di Lavaredo vale oro, come un personaggio della statura di Vincenzo Nibali, un campione capace di riaccendere la grande passione popolare, come ai tempi di Marco Pantani.

Nibali è un corridore genuino, cresciuto lentamente senza fiammate sospette. Ha imparato il mestiere alla vecchia maniera, andando a bottega a fare apprendistato da campioni già affermati. Ha avuto pazienza, nessuna fretta di arrivare. Sbagliando e imparando dagli sbagli. Ora ha raggiunto la maturità, la piena consapevolezza dei suoi mezzi. E il Giro è stato il suo saggio di laurea. È stato generoso in corsa, lasciando spazio ai cacciatori di giornata, ma è diventato implacabile quando ha capito che per diventare davvero grande doveva lasciare la sua impronta. Così, non si è accontentato di dimostrare la sua superiorità nella cronoscalata, ha voluto conquistare un traguardo che resterà per sempre nel ricordo degli appassionati. Perché non basta indossare la maglia rosa per entrare nella storia del ciclismo.

Prima di consegnare agli archivi questo Giro d’Italia resta l’epilogo di oltre 200 chilometri, da Riese Pio X a Brescia. Dovrebbe essere una tranquilla passerella fino agli ultimi chilometri, quando la temperatura salirà parallelamente alla velocità in vista dello sprint. Ma il condizionale è d’obbligo in questo nuovo ciclismo in cui i corridori sono tornati a correre senza risparmiarsi. Sempre a tutta, dalla partenza all’arrivo. Come i “Forzati della Strada”. 

L'ordine di arrivo
1 Vincenzo Nibali
2 Fabio Andres Duarte (17")
3 Rigoberto Uran (19")
4 Carlos Alberto Betancur Gomez (21")
5 Fabio Aru (44")
6 Franco Pellizotti (48")
7 Domenico Pozzovivo (54") 8 Damiano Caruso (58")
9 Darwin Atapuma (1'00")
10 Rafal Majka (1'04")
11 Yury Trofimov


La classifica
1 Vincenzo Nibali
2 Rigoberto Uran (4'43")
3 Cadel Evans (5'52")
4 Michele Scarponi (6'48")
5 Carlos Alberto Betancur (7'28")
6 Przemyslaw Niemiec (7'43")
7 Rafal Majka (8'09")
8 Beñat Intxausti (10'26")
9 Mauro Santambrogio (10'32")
10 Domenico Pozzovivo (10'59") ​​​​
Giuliano Traini
avvenire.it

ROBBEN BEFFA IL BORUSSIA. BAYERN CAMPIONE D'EUROPA

BORUSSIA DORTMUND-BAYERN MONACO 1-2
Marcatori:
60' Mandzukic (BM), 68' Gundogan (BD) su rig., 89' Robben (BM)

L'ha risolta Arjen Robben. L'uomo che in Europa era considerato il "giocatore che perdeva le finali". Il Bayern Monaco batte 2-1 il Borussia Dortmund con i gol di Mandzukic (60') e Robben (88') e si aggiudica la 58esima Champions League. Inutile il rigore di Gundogan al 68', che aveva momentaneamente pareggiato i conti.

Formazioni senza novità, con Grosskreutz al posto dell’infortunato Goetze nel Borussia Dortmund, mentre nel 4-2-3-1 del Bayern Monaco l’unica punta è il croato Mario Mandzukic. Primo tempo ad altissima intensità, tante occasioni da entrambe le parti e due protagonisti, i portieri Neuer e Weidenfeller.
Parte meglio la squadra di Jurgen Klopp che gestisce il gioco e mette in difficoltà il Bayern sfruttando gli inserimenti di Jakub Blaszczykowsky e di Marco Reus sulle fasce. A negare il vantaggio ai gialloneri solo un super Neuer, prima su Kuba al 15’ e poi al 19’ su Reus.
Il Bayern si sveglia e appena i due centrali di centrocampo Javi Martinez e Schweinsteiger prendono le misure a Gundogan e Bender i bavaresi salgono e fanno paura. Prima su calcio d’angolo (con Mandzukic) poi sfruttando la fascia destra dove Schmelzer fa davvero molta fatica a tenere gli inserimenti del Bayern. Se la squadra di Klopp non subisce reti è solo per due ragioni: la bravura di Weidenfeller e l’imprecisione sottoporta di Robben, che si divora almeno 2 gol, al 30’ e al 43’. In mezzo, al 35’, una parata di Neuer che nega la rete a Lewandowski.

Nessun cambio nella ripresa. Quello che cambia invece è l’atteggiamento delle due squadre, con il Borussia e il Bayern che sembrano aver più paura di perdere che voglia di vincere. I bavaresi e i gialloneri non si avvicinano alla porta avversaria e si limitano a giocare a centrocampo, a ritmo più basso. A far saltare il banco il peso di un campione come Frank Ribery che al 60’ si inventa un passaggio filtrante per Robben, che invece di tirare evita Weidenfeller e mette in mezzo: Schmelzer buca e Mandzukic appoggia. Il vantaggio dura 8 minuti, quanto basta al difensore del Bayern Dante per compiere un’ingenuità e atterrare con un colpo di karate Reus. E’ rigore. Sul dischetto non va il solito Lewandowski ma Gundogan. Il tedesco di origine turca spiazza Neuer. E’ 1-1. E il segno dell'inizio di una nuova partita, con le squadre allungatissime e ampio spazio per il contropiede. Il Bayern è più fresco, il Borussia fatica in difesa, soprattutto sulle percussioni degli esterni bavaresi. Subotic salva su Muller, Weidenfeller su Alaba e Schweinsteiger, ma nulla il portiere del Borussia può fare sul colpo di biliardo di Robben all'89°. Il gol è il preludio della festa che comincia dopo il fischio dell'italiano Nicola Rizzoli.
sport.sky.it

Ecco lo sport in Tv di oggi venerdì 24 Maggio 2013

Questa la programmazione sportiva prevista domani venerdi' 24 maggio, in tv: ore 9.45 - SkySportF1: Porsche Super Cup, Qualifiche 11.00 - SkySport2: Golf, BMW PGA Championship. 2a giornata 11.15 - SkySportF1: GP2, GP Monaco 12.00 - Eurosport: Tennis, torneo Dusseldorf. Semifinale 12,30 - Eurosport2: Ciclismo, Giro d'Italia. 19esima tappa 13.02 - Italia1: Sport Mediaset 14.00 - Eurosport: Ciclismo, Tour del Belgio. 3a tappa 15.10 - Rai3: Ciclismo, Giro d'Italia. 19esima tappa 15.10 - RaiSport1: Ciclismo, Giro d'Italia. 19esima tappa 16.00 - Eurosport: Tennis, torneo Dusseldorf. Semifinale 17.50 - Rai2: Tg Sport 18.15 - Eurosport: Freccette, World Series 19.00 - Italia2: Sport Mediaset 0.50 - Italia1: Sport Mediaset 1.15 - La7: Tg Sport 1.20 - La7: Sotto canestro 2.30 - SkySport2: Basket NBA, Miami Heat-Indiana Pacers. Finale Gara 2 . tvi/red 


News in collaborazione con Italpress

Prossimo week-end di grandi emozioni e di verdetti decisivi per lo sport in tv

Week-end di grandi emozioni e di verdetti decisivi per lo sport in tv. Il calcio propone due finali ad alta tensione: quella di Champions League col derby tedesco tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund e quella di Coppa Italia con la sfida tra le due squadre della Capitale. Nelle altre discipline si decide il vincitore del Giro d’Italia, mentre i motori delle monoposto di Formula Uno rombano tra le stradine del Principato di Monaco e cominciano le serie di semifinale del massimo campionato italiano di basket.
Venerdì 24 maggio
Sul circuito cittadino di Montecarlo è una giornata di riflessione per le vetture di Formula Uno (qui le prime sessioni di prove libere si tengono al giovedì) che lasciano spazio alla gara della GP2 (ore 11.15 Sky Sport F1). Al giro la rincorsa di Vincenzo Nibali alla maglia rosa passa per la durissima frazione Ponte di Legno-Val Martello (ore 15.10 Rai3), con cime leggendarie come il Gavia e lo Stelvio e un insidioso arrivo in salita. In serata (ore 19.55 RaiSport2) spazio al basket con gara-1 di semifinale play-off tra Cantù, che nei quarti ha superato all’ultimo tiro Sassari, e Roma, alla quale sono servite 7 partite per sbarazzarsi di Reggio Emilia.
Sabato 25 maggio
Mattinata a tutta velocità su Sky Sport F1, in diretta da Montecarlo. Alle 11 ultima sessione di prove libere per sperimentare gli assetti e alle 14 (in differita alle 18.15 su Rai2) il via alle prove ufficiali: la conquista della pole position è fondamentale nella gara monegasca perché il tracciato che si snoda tra le vie della città rende davvero proibitivi i sorpassi. Al Giro siamo giunti alla penultima tappa, la Silandro-Tre Cime di Lavaredo (ore 14.55 Rai3): con i suoi oltre 200 chilometri costellati da ben 5 Gran Premi della Montagna e un arrivo in salita è l’ultimo vero banco di prova per il gruppo prima della passerella domenicale. Alle 20 su Rai Sport1 gara-1 della semifinale dei play-off di basket tra Varese, dominatrice della stagione regolare, e Siena, detentrice del titolo che è reduce da uno sfiancante quarto di finale con Milano risoltosi solo a gara-7. Il vero piatto forte della giornata arriva però alle 20.45 (Canale5, Premium Calcio, SkySport1): a Londra si gioca la finale della Champions League, una storia tutta tedesca. A contendersi la “coppa dalle grandi orecchie” saranno infatti il Bayern Monaco, favorito d’obbligo dopo aver disintegrato il Barcellona in semifinale, e il Borussia Dortmund, formazione emergente che gioca un gran calcio e si è dimostrata capace di tutto eliminando nel turno precedente nientemeno che il Real Madrid di José Mourinho.
Domenica 26 maggio
È la giornata in cui si decidono vincitori e vinti. A Montecarlo (ore 14 Sky Sport F1 e in differita alle 21 su Rai2) si corre il Gran Premio più suggestivo della stagione, con Alonso, Vettel, Raikkonen ed Hamilton a sfidarsi per succedere nell’albo d’oro all’australiano Mark Webber, vincitore nel 2012. Alle 15.05 su Rai3 cala il sipario sul Giro d’Italia con la ventunesima e ultima tappa (Reise Pio X-Brescia): tracciato senza insidie e grande festa di popolo per l’arrivo dei corridori e la premiazione finale. A metà pomeriggio (ore 17.45 Rai1) riflettori invece puntati sulla Capitale: la finale di Coppa Italia è infatti una questione tutta romana con il match tra Roma e Lazio, due grandi deluse della stagione appena conclusasi che cercano di riscattarsi portando a casa un trofeo e la conseguente qualificazione alla prossima Europa League. Giornata importante anche per la serie B con il ritorno delle semifinali dei play-off tra Livorno e Brescia (ore 20.45 Premium Calcio 1) ed Empoli e Novara (ore 20.45 Premium Calcio 2); entrambi i confronti all’andata si sono chiusi sull’1 a 1.

kataweb

Sport e amore, il connubio (im)perfetto: non sempre c'è il lieto fine

Da sempre sportivi, più o meno famosi, si fidanzano e sorridono sulle prime pagine. Ma a "durare" sono poche coppie: Agassi-Graf su tutte

Anche Federica Pellegrini e Filippo Magnini si sono mollati. Come prima era successo a Fede e Luca Marin e ancora prima allo stesso nuotatore siciliano con Laure Manadou. Le star del nuoto continuano a regalare pagine tanto sulle proprie carriere quanto per aspetti che riguardano principalmente la sfera privata.
agassi-graf, che resistenza — Restando al nuoto, una coppia trasversale (anch'essa ormai scoppiata) è stata quella tra Luca Dotto e la spadista Rossella Fiamingo. Niente da fare. Le storie tra sportivi che durano a lungo sono davvero poche: una su tutte, Agassi-Graf. I due tennisti sono sposati e hanno due figli. Beati loro, ad altri due eroi della racchetta invece è andata a finire male: Jimmy Connors e Chris Evert (con la coda della recente accusa di Jimmy all'ex compagna: "Abortì, preferiva la carriera"). Regge - ma è appena iniziata! - la liaison tra Maria Sharapova (compagna per due anni e promessa sposa dell'ex Lakers, Vujacic) e il giovane talento bulgaro Grigor Dimitrov, bello e un bel po' più piccolo di lei. A Roma ha appena confessato alla Gazzetta: "L'amore mi ha resa più forte"
Alex Schwazer e Carolina Kostner. Omega
Alex Schwazer e Carolina Kostner. Omega
 
Il coraggio di caro — Scossa e travolta dal caso doping la coppia formata da Carolina Kostner e Alex Schwazerprocede nonostante le avversità. Il marciatore è stato trovato positivo prima di Londra 2012, lacrime ed ammissioni, squalifica e svolta esistenziale, ma la bella pattinatrice non l'ha abbandonato. Dura invece la storia tra l'olimpionico di tiro a segno Niccolò Campriani e la collega Petra Zublasing (la cui specialità è il tiro al volo). In passato, invece, ai Giochi di Helsinki del 1952 si erano conosciuti e fidanzati Emil Zatopek e Dana Zatopkopva. Per loro medaglie d'oro e anello nuziale.
ronaldo, un gol sbagliato — Nel calcio spiccano, ma l'elenco sarebbe lunghissimo, due coppie. Una è durata 4 anni, dal matrimonio del 1999 alla separazione del 2003, tra Ronaldo Nazario da Lima e Milene Domingues, ai tempi nota come Ronaldinha, supercalciatrice del Brasile e nel campionato italiano del Fiammamonza. Dopo mille e mille "cassanate" invece Antonio Cassano ha messo la testa a posto (ed è già a due figli) con Carolina Marcialis, ex pallanotista del Nervi. Svariando negli altri sport da sottolineare l'ormai ex coppia formata dalla pallavolista Maurizia Cacciatori e il cestista Gianmarco Pozzecco . Nel 2004 sono arrivati a un passo dalle nozze.
Tiger Woods e Lindsay Vonn. Reuters
Tiger Woods e Lindsay Vonn. Reuters
ora tocca a noi — Ma la coppia-gossip dello sport del momento è sicuramente quella formata dal golfista Tiger Woods e dalla sciatrice Lindsey Vonn. Lei diceva che erano "solo amici", ma dopo il grave incidente in SuperG a riportarla a Denver in stampelle e su jet privato è stato proprio il n°1 del green. Così, dopo qualche settimana, i due si sono rivelati al mondo per quello che sono. Una coppia. Con un passato burrascoso.... Il golf fa innamorare anche altre sportive: è il caso di Rory McIlroy, fidanzato con la tennista Caroline Wozniacki. O di Adam Scott che ha conquistato l'altra tennista Ana Ivanovic.
Gazonline

Juve, Carrera condannato per omicidio colposo

Il responsabile tecnico delle giovanili condannato a Bergamo a 2 anni e 6 mesi per duplice omicidio colposo per un incidente avvenuto la notte di Capodanno 2011 lungo l'autostrada A4, tra Dalmine e Bergamo, nel quale morirono due ragazze
sport.sky.it

Basket: playoff, vincono Cantù e Roma

Cantu’ e Roma si aggiungono a Varese nelle semifinali dei playoff di basket. In gara 7 dei quaerti difinale Cantu’ ha battuto fuori casa Sassari 97-95 mentre Acea Roma ha superato Trenkwalder Reggio Emilia 72-59. Domani la gara 7 tra Montepaschi Siena e EA7 Emporio Armani Milano decidera’ la quarta semifinalista.
ansa 22 maggio 2013