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Playoff basket: Cantù e Roma pareggiano Sassari e Reggio Emilia ko: 2-2

Cantù e Roma pareggiano le serie playoff: 2-2. In gara-4 la Lenovo, sul parquet amico, ha battuto 82-80 il Banco di Sardegna Sassari con i seguenti parziali 21-16, 22-11, 17-24, 22-29. I brianzoli hanno accumulato un buon vantaggio nella prima parte, poi hanno subito il ritorno della Dinamo, ma si sono salvati. Vittoria esterna, invece, per Roma a Reggio Emilia. Dopo il crollo nel terzo quarto i capitolini si riprendono e chiudono 71-68.

UNO STREPITOSO RAGLAND TRASCINA CANTU'

Seconda vittoria casalinga per Cantù che trascinata da uno strepitoso Ragland si aggiudica gara 4. Sassari parte bene con due triple di Thornton che la portano subito avanti di 6. Cantu' ripaga con la stessa moneta e con le triple di Ragland, Leunen e Mazzarino torna in parià. In attacco Sassari non va e Sacchetti fa ruotare il suo quintetto. Dall'altra parte Trinchieri rimette in campo Aradori autore di un'egregia partita dopo l'assenza per infortunio. Sassari continua a non trovare il canestro dalla distanza, mentre Cantù è veloce nelle transizioni e nel passaggio in area. A un minuto dalla fine della prima frazione, sul 21-13, massimo vantaggio per i padroni di casa. All'ultimo secondo una tripla di Devecchi riavvicina i sardi. Nella seconda frazione è Cantù a prendere il largo dopo un inizio tentennante con palle perse sulla sirena dei 24. A giovare è l'ingresso del play Ragland che mette ordine nell'attacco dei canturini e serve preziosi assist in area ai lunghi Cusin e Tyus. Al 16' il tabellino dei brianzoli segna + 13. Sacchetti mette i suoi a zona ma non trova il recupero sperato anche percé i cugini Diener non sono per nulla in partita (1/4 da due e 0/2 dalla massima distanza per Trevis Diener e non va meglio per Drake). Sul finale gli ospiti perdono di lucidità e concedono tiri facili e transizioni in solitaria a Cantù che va negli spogliatoi con +16 di vantaggio. Sassari torna in campo agguerrita, difende con cattiveria e grazie agli 8 punti del redivivo Gordon e ai 7 di Becirovic, al 27' dimezza lo svantaggio (53-45). Cantu' commette troppe leggerezze, la partita si fa nervosa con falli intenzionali che interrompono la continuita' del gioco. La confusione premia Sassari che macina punti e costringe al fallo l'avversario. A 3 secondi dalla fine, Aradori butta il tiro dalla meta' campo e segna. Cantu' rimane avanti di 9 lunghezze. Ad aprire l'ultimo quarto sono i 6 punti di Tyus che ridanno fiducia ai brianzoli. Sassari non si arrende e con due bombe consecutive arriva al -4. Ma a guidare i suoi alla vittoria e' Ragland che con due triple di fila e 12 punti nel quarto quarto mette al sicuro la partita. Becirovic è una macchina da fuori ma non basta. Attimi di panico a 6 secondi dalla fine con Sassari che rischia di beffare Cantù su pressione nella rimessa da fondo campo.

ROMA RITROVA TAYLOR E SBANCA REGGIO

E' il bello dei playoff: due giorni dopo aver subito una scoppola senza appello, si riparte da zero e ogni sera la storia è diversa. Lo sa bene Roma che, sbancando Reggio Emilia a 48 ore dal naufragio di gara 3, pareggia la serie più fisica di questi quarti di finale e si riprende il vantaggio del fattore campo. Decisivo il rientro sul parquet di Lawal e Taylor, infortunati nelle ultime due partite: il primo (4/6), ancora a meta' servizio, ha comunque dato quella fisicita' di cui Calvani aveva bisogno, il secondo (5/7, 8 rimbalzi), invece, si è esibito in versione 'Alzati e cammina'. Insieme a Datome, l'ha vinta lui con un finale piu' lucido degli avversari. Che l'aria per la Trenkwalder fosse diversa rispetto alla passeggiata di salute di lunedi' si era intuito da subito. Punteggi bassi e gomiti alti, l'Acea aveva prodotto un secondo quarto imponente, tenendo gli avversari sotto a 11 punti e 3/14 dal campo. Il tesoretto portato negli spogliatoi (+10, 38-28) si è però dissolto in un amen, tanto che Reggio con un 16-2 al 24' era già avanti sul 44-40. Merito delle fiammate del Taylor reggiano (6/11), di Bell e Cinciarini, ma Calvani e' stato bravo a scommettere sulla poca abitudine del supporting cast della Trenk a giocare a questo livello. E così, calati i big, Menetti non ha trovato alternative e l'Acea è rimasta agilmente in scia, superando quando pareva il momento migliore degli avversari: la tripla di Brunner valeva il 60-57 al 37', ma l'immenso Datome e Taylor confezionavano il 64-67 che si rivelava il vantaggio decisivo, difeso poi senza errori dalla lunetta nella corsa finale al fallo sistematico.
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