Sport Land News

Alonso re della Cina, precede Raikkonen. Terza la Mercedes di Hamilton, poi Vettel. Lo spagnolo: 'Una gara fantastica, fin dall'inizio'


La Ferrari di Fernando Alonso ha vinto il Gran Premio di Cina precedendo la Lotus di Kimi Raikkonen e la Mercedes di Lewis Hamilton. Quarta la Red Bull di Sebastian Vettel. 
Quinta piazza per la McLaren di Jenson Button davanti alla Ferrari di Felipe Massa. Settima la Toro Rosso di Daniel Ricciardo che ha preceduto la Force India di Paul Di Resta e la Lotus di Romain Grosjean. Chiude in zona punti la Sauber di Nico Hulkenberg. Undicesima l'altra MacLaren di Sergio Perez.
"E' bello correre qui, è stata una gara fantastica sin dall'inizio". Festeggia sul podio e sprizza gioia da tutti i pori Fernando Alonso dopo aver conquistato con la sua Ferrari il Gran Premio di Cina. "Il degrado delle gomme - dice ai microfoni di Sky - è andato meglio delle attese, decisamente l'inizio di questa stagione è andato bene". "Speriamo di ripeterci anche in Bahrain - aggiunge lo spagnolo della Ferrari - le feste stasera non saranno nulla di speciale perché abbiamo già un volo per il Bahrain". 
Curioso fuori programma al giro 16 per la Red Bull di Mark Webber che dopo un contatto con la Toro Rosso di Vergne è costretto a rientrare ai box per riparare l'alettone anteriore.
Nella fretta i meccanici della scuderia austriaca montano male una gomma che al rientro in pista dell'australiano si stacca e sfila pericolosamente lungo il tracciato costringendo Webber, ovviamente, al ritiro e diverse vetture ad uno slalom imprevisto per evitare l'impatto con il pneumatico 'impazzito'.
tratto da Ansa

Claudio Amendola diventa regista: "Un inno alla nobiltà dello sport"

L'attore debutta dietro alla macchina da presa in "La mossa del pinguino": storia di una squadra di curling che vuole andare alle Olimpiadi. Con Ennio Fantastichini, Antonello Fassari, Ricky Memphis, Francesca Inaudi. Il neo regista: "La storia di un sogno, di una speranza e di un riscatto"

di LEANDRO PALESTINI
Per il suo debutto alla regia Claudio Amendola ha scelto un "inno allo sport". Come Giulio Cesaroni (il protagoniosta della celebre serie tv di Canale 5) è un tifoso della Roma, ma giura che nel suo La mossa del pinguino, con il quale debutta alla regia, non si vedrà l'ombra di Totti, "anche perché i diritti sarebbero costati troppo". Racconta così la storia di una squadra romana di curling (quello sport giocato sul ghiaccio con pesanti pietre di granito levigato), di quattro amici che si allenano per partecipare alle Olimpiadi di Torino 2006.

"É un film sul significato più autentico e nobile dello sport, quello che purtroppo manca oggi al calcio. È il racconto di un sogno, di una speranza, di un riscatto, una piccola rivincita di fronte alle proprie fatiche quotidiane", spiega il neo regista a una settimana dalla fine delle riprese del film co-firmato con Edoardo Leo, che è nel cast con Ennio Fantastichini, Ricky Memphis, Antonello Fassari e Francesca Inaudi. Il significato del titolo? "È un colpo a sorpresa. Lo capirete andando al cinema".

Dopo una trentennale carriera da attore, Amendola va dietro la macchina da presa e prende molto sul serio il nuovo lavoro. Da quali registi ha imparato di più? "Mi hanno influenzato soprattutto i meno bravi: è da loro che ho imparato quali errori non fare. Stando dietro alla sceneggiatura, senza cedere a egoismi o vanità". Non fa i nomi dei cattivi maestri. Ricorda solo uno dei preziosi consigli di Steno. "Una volta mi disse che nella commedia, quando gli attori fanno ridere, il regista non deve fare niente, solo riprendere. Lui fece così con Sordi in Un americano a Roma. Io ho la fortuna di avere attori divertenti e generosi".

Memphis, Leo, Fassari e Fantastichini offrono un saggio della loro bravura sul campo di curling, anche se al posto delle "stone" usano le pentole a pressione. "Io faccio lo sbocciatore, con un piccolo handicap: da claudicante, il mio stile è il passo doppio", rivela Fantastichini. La sua risata si fa contagiosa. Memphis dice di avere l'ansia: "Ho le pulsazioni a duecento, devo scopettare, levigare, prima dell'arrivo delle stone, per migliorare la loro traiettoria". Fassari confessa varie cadute: "Con queste scarpe sul ghiaccio ho fatto degli scivoloni in stile dorso, delfino o farfalla". Edoardo Leo è l'esperto di curling ("lo stone-selcio pesa 19,5 chilogrammi"), rivela che La mossa del pinguino "nasce da una storia vera: io e Claudio abbiamo comprato i diritti tre anni fa". Lui è Bruno, un Peter Pan che si rifiuta di crescere e rischia di far naufragare il matrimonio con Eva (Francesca Inaudi) che ha pure un figlio da crescere. "Faccio la cassiera in un supermercato, la moglie e la mamma di un ragazzo di 11 anni. Faticoso, ma sono contenta di fare un personaggio normale" dice la Inaudi, che approva "lo spirito del film, l'invito a tornare all'essenza dello sport".

Amendola va orgoglioso di "fare un film che funziona, con un piccolo budget", al di sotto dei 2 milioni di euro. La mossa del pinguino uscirà all'inizio del 2014, è stato prodotto dalla Dap Italy di Guido, Marco e Nicola De Angelis e sarà distribuito da Videa (in 200 copie). Con il sostegno dell'Istituto per il credito sportivo e la Film Commission Torino Piemonte.
repubblica.it

Giro: cinque nomi per una maglia rosa

Si avvicina la partenza del Giro d'Italia 2013 di ciclismo e cresce l'attesa degli scommettitori pronti a scegliere il nome del vincitore. Cinque campioni sembrano favoriti per la conquista definitiva della maglia rosa, a Brescia: il canadese Ryder Hesjedal, gia' vincitore nel 2012; il britannico vincitore del Tour 2012; Bradley Wiggins; Vincenzo Nibali; Ivan Basso; l'olimpionico spagnolo, Samuel Sanchez. Sono tutti pronti a dare battaglia in ogni salita.
ansa