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Trenkwalder. Dopo il trionfo di Milano, stasera in via Guasco i biancorossi cercano la terza vittoria consecutiva


Dopo l’ubriacatura di complimenti e applausi scaturiti dalla grande vittoria di Milano, la Trenkwalder punta a lanciarsi definitivamente in campionato. Stasera alle 20,30 al Palazzetto dello Sport di via Guasco i biancorossi contro la Scavolini Banca Marche Pesaro cercano la terza vittoria consecutiva. L’avvio difficile sembra lontano, Reggio ha ora la possibilità di guardare al futuro con un entusiasmo tutto nuovo. La squadra pesarese punta, proprio come i reggiani, ad un campionato il più tranquillo possibile. Motivo di più per far valere il peso del fattore campo. Probabile che anche per questa partita Menetti non possa contare sull’apporto di Michele Antonutti che non ha ancora completamente recuperato dall’infortunio muscolare della scorsa settimana. Ma se la squadra scenderà sul parquet fin dall’inizio con la stessa aggressività mostrata a Milano, l’assenza dell’ala friulana potrà essere mascherata nel migliore dei modi. Palla a due alle 20,30.
viaemilia.net

Preview Trenkwalder Reggio Emilia-Scavolini Banca Marche Pesaro


La Trenkwalder è chiamata a dare continuità alle proprie imprese. E si sa, questa è una delle imprese più difficili. Dopo la vittoria ritrovata contro l’Angelico Biella al PalaBigi è arrivata la grande impresa del Forum contro Milano, che ha innalzato a mille gli entusiasmi dell’ambiente biancorosso, rimandando anche ogni discorso relativo al possibile – e probabile fino a sabato scorso – taglio di Dominic James. Di certo i problemi reggiani non sono svaniti nel nulla, sono solo stati limati da tanto lavoro e ancor più capacità di sacrificarsi per la squadra da parte di ogni singolo giocatore. Ecco perché occorre dare continuità al momento, cercando i due punti contro una formazione come la Scavolini Banca Marche Pesaro che, a dispetto dei pronostici e del ritardo con la quale è stata assemblata, sta mettendo in difficoltà tante squadre per la sua energia e la sua imprevedibilità.
Menetti proverà a recuperare il match-winner della gara contro Biella, quel Michele Antonutti che è stato costretto a saltare la trionfale visita a Milano per problemi a una coscia e che sarà valutato proprio in prossimità della palla a due. Recuperati Cervi, anche se il fastidio alla spalla è ancora presente e Taylor dal risentimento al ginocchio destro, il coach reggiano può fare affidamento su un Brunner miglior rimbalzista del torneo e presenza costante a centro area e un Andrea Cinciarini che, al contrario di quanto lui sostiene ancora, è il vero leader di questa squadra che si sente cucita addosso. Il risveglio di un giocatore come Donell Taylor, apparso abulico e spaesato nelle prime tre uscite e poi esploso nelle ultime due (24 di media per lui), è certamente l’ago della bilancia di una squadra che, se fatta giocare in velocità, esprime tutto il suo potenziale, massimizzando il talento individuale grazie al gioco di squadra.
Di fronte una Pesaro che in settimana ha dovuto far fronte al gravissimo infortunio del play Traini, fuori per sei mesi, e che ha ingaggiato a tempo di record il dominicano Denis Clemente. Fuori squadra Valerio Amoroso per motivi disciplinari, coach Ticchi cercherà di impostare una gara  su alti ritmi, con Cavaliero e Barbour clienti pericolosissimi se lasciati ingranare durante la gara. Sotto le plance la seconda giovinezza di Sylvere Bryan e il tonnellaggio di Crosariol (se saprà stare lontano dal problema falli), potrebbero mettere in difficoltà i finti lunghi reggiani, con Filloy che, Antonutti o meno, dovrà sobbarcarsi minuti extra, coadiuvato da Silins.
Arbitri: Cicoria, Vicino e Biggi
Palla a due ore 20.30 al PalaBigi di Reggio Emilia. Diretta LA7D.
Precedenti: Pesaro è nettamente in vantaggio negli scontri diretti con un bilancio di 19 vittorie su 26 gare disputate. A Reggio Emilia, su 13 gare disputate ben 9 sono state appannaggio della Vuelle.
Alessandro Caraffi - all-around.net

Trenkwalder. Basket serie A con la Scavolini sarà una battaglia tosta

L'allenatore della Trenkwalder Max MenettiL'allenatore della Trenkwalder Max Menetti
REGGIO EMILIA - Si basa su un imperativo categorico la vigilia della Trenkwalder Reggio Emilia, che domani sera in posticipo (palla a due alle 20.30 in diretta su La7) affronterà tra le mura amiche la Scavolini Pesaro: dimenticare Milano. Lo ha ripetuto coach Max Menetti ai giocatori nel corso dell'intera settimana, quasi fosse una sorta di mantra: "Abbiamo cominciato da martedì - ha detto in conferenza stampa - a preparare la gara di domani sera. Dovremo mettere in bacheca la storica domenica di Milano, consapevoli però del fatto che il sacrificio e la determinazione mostrati dovranno far parte della nostra stagione se vorremo arrivare all'obiettivo della salvezza".
Contro i marchigiani di Giampiero Ticchi si proverà in tutti i modi a recuperare Antonutti, anche se una decisione in merito verrà presa soltanto qualche ora prima della gara. "Siamo al limite - ha commentato Menetti - Il ciclo di terapie ha dato buoni frutti, ma anche non dovesse scendere in campo verrà comunque in panchina con noi per dare una mano ai compagni".
Molto delicata la sfida di domani del "PalaBigi" sia perché arriva subito dopo la grande vittoria di Milano sia perché gli avversari sono piuttosto rognosi. "Un'ottima squadra - ha affermato Menetti - con una grande allenatore. Hanno talento, buoni americani, Crosariol e poi Cavaliero al quale sono molto legato dai tempi della magica Montegranaro. Ci sarà da combattere perché Pesaro è una squadra che corre tantissimo cercando di prendere ritmo e senza pensare più di tanto quando va in contropiede. Dovremo essere bravi a contenere le loro folate e ad aggredire a nostra volta".
Una gara che dovrà, se possibile, vedere l'apporto di due giocatori molto importanti nell'organico biancorosso fino a ora tuttavia in ombra: Jeremic e James. "Il serbo ha qualche problema di ambientamento e di conoscenza del campionato - ha dichiarato Menetti - che ha manifestato soprattutto nelle ultime gare, perché nelle prime non aveva fatto male. Un allenatore può incidere su tutto, ma non sulla testa dei propri giocatori; è per questo che, esattamente come successo per Taylor all'inizio e per James dopo, anche in questo caso dovrà essere il gruppo ad aiutare Jeremic per far sì che le sue vere qualità possano emergere". Quanto al play americano: "Ha Milano ha fatto bene, in settimana si allena sempre alla grande, ma è alla domenica dove si deve dimostrare quello che si ha dentro". A buon intenditor, poche parole...
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