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Etica anche nello sport, al via a Verona il Congresso Europeo del Fair play

Le parole di un campione olimpico, poi un film in anteprima nazionale e quindi l'apertura della mostra di vignette di uno dei più noti umoristi di tutto il mondo. Si è aperta così la settimana del 'Congresso Europeo del Fair Play', l'evento che coinvolge quaranta paesi provenienti da tutta Europa in corso a Verona. Una manifestazione che ha aperto i battenti con il campione olimpico Daniele Molmenti, protagonista della mattinata davanti ad un pubblico composto dagli studenti delle scuole veronesi.
Dopo i saluti del presidente nazionale del Comitato Italiano Fair Play, Ruggero Alcanterini, dell'assessore al decentramento e con delega al fair play del Comune di Verona Antonio Lella e del dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale Giovanni Pontara, Molmenti ha mostrato a tutti la splendida medaglia d'oro conquistata nella canoa slalom a Londra soltanto pochi mesi fa. "Il mio vuole essere un messaggio di sport ma non solo" ha affermato il campione olimpico aggiungendo che "essere campioni non vuole dire esserlo solo nella disciplina che si pratica ma nella vita. Assieme ad altri sportivi abbiamo deciso di girare per le scuole per diffondere idee e valori positivi su come affrontare lo sport ma soprattutto la vita, non poteva esserci che occasione migliore di questo importante congresso che ha i nostri stessi obiettivi". Dopo la consegna del riconoscimento a Molmenti assegnato dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play e da Unione Stampa Sportiva Italiana-Gruppo Veneto spazio alla proiezione del film 'Il sole dentro', del regista Paolo Bianchini e vincitore del secondo premio al Giffoni film Festival 2012. E' un viaggio di due adolescenti del sud, uno italiano e l'altro africano, entrambi vittime del mondo dei grandi e del mercato dei bambini-calciatori, con storie così diverse eppure così simili che li legheranno per tutta la vita. Dopo la proiezione del film spazio all'inaugurazione della mostra di vignette 'Humor & Arena', ad opera di Gianfranco Tartaglia, in arte Passepartout e conosciuto come uno dei piu' noti vignettisti e umoristi a livello internazionale. A chiudere la mattinata di eventi la presentazione dei nuovi Centri Giovanili Don Mazzi, un nuovo progetto ideato da don Antonio Mazzi e presentato dal nipote Giovanni Mazzi che ha spiegato gli obiettivi di questa ulteriore iniziativa del fondatore di Exodus. Questi centri, ha spiegato Giovanni Mazzi a ragazzini, istituzioni e media accorsi all'evento, "vogliono essere luoghi di incontro, di sport, in cui deve essere protagonista la 'tremenda' voglia di vivere dei ragazzi. Vogliamo aiutare i nostri giovani a capire quanto sia importante impegnarsi in quello che conta davvero, creando una rete fra le varie agenzie educative del territorio per ricordare a tutti che solo se si è insieme si raggiungono risultati".
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Juve e Milan, due pianeti diversi Sono entrambe in Champions, ma una scoppia di salute, l'altra soffre di anemia ed è dietro di 15 punti. E ormai c'è poco da stare Allegri...

Le due squadre italiane che hanno dominato il campionato scorso, Juventus prima e Milan secondo, divise stando ai rossoneri soltanto dal gola ingiustamente negato al milanista Muntari in uno dei due scontri diretti, giocano in questi giorni nella Champions League: la Juventus martedì in Danimarca, a casa del Nordsjaelland, il Milan mercoledì in Spagna, a Malaga. Nel suo girone la Juventus ha appena due punti (pareggio diciamo glorioso, a Londra in rimonta, con il Chelsea campione d’Europa, e inglorioso a Torino con gli ucraini dello Shahktar Donetz), il Milan quattro (pareggio moscio in casa con i belgi dell’Anderlecht, bella vittoria esterna sui russi dello Zenit di San Pietroburgo). In campionato dopo appena otto giornate la Juventus ha 15 punti di vantaggio sul Milan, quindicesimo a quota 7 e ormai tagliato fuori dalla lotta per lo scudetto e dalle speranze serie per almeno il posto in Champions League 2012-13.

La Juventus ha sconfitto a Torino il Napoli isolandosi in testa alla classifica e portando a 46 le sue partite senza sconfitte in campionato sotto la guida di Conte (più una sotto Del Neri) e inseguendo il record del Milan, 58 partite dal maggio1991 al marzo 1963. Il Milan ha patito la Lazio, pur risalendo da 0-3 a 2-3: non fosse per la pesante penalizzazione precampionato che ha handicappato il Siena, adesso con suoi 7 punticini in classifica sarebbe sedicesimo, insieme con Bologna Pescara e Chievo e davanti al solo Palermo, dunque in ancor più serio pericolo di retrocessione. La Juventus scoppia di salute, il Milan soffre di anemia per le perdite estive di giocatori importanti come Ibrahimovic, Thiago Silva, Seedorf, Gattuso, Nesta. La Juventus sta lavorando sul mercato per prendere a gennaio il famoso top player sempre annunciato e mai arrivato, il Milan sogna Kakà, minestra riscaldatissima, e spera nel pieno recupero di Pato che ha appena 23 anni ma già ha patito problematiche fisiche impressionanti, in negativo. 

La Juventus due anni fa era una sorta di cronicario per giocatori sempre infortunati, il Milan esponeva le meraviglie del suo Milan Lab, struttura sanitaria ad alto livello scientifico: ora è tutto capovolto. E ancora: la Juventus riempie sempre lo stadio suo, il Milan per giocare al Meazza pieno ha dovuto contare sul derby perso ospitando l’Inter riemergente. La Juventus ha accanto eccome la famiglia Agnelli, il Milan avverte sempre meno la vis dello spentissimo Berlusconi, che è stanco di spendere e pare vicino a cedere a suoi amici russi una parte del suo impero rossonero, contrastato peraltro dalla figlia Barbara che, sempre  fra l’altro, è fidanzata di Pato. E sommando i punti calcistici di Torino (Juve e Toro) e Milano (Milan e Inter), si vede che il calcio grande si è di nuovo trasferito sotto la Mole. Paradossalmente la Champions League potrebbe spingere avanti il Milan e diventare una trappola per la Juventus, se la Signora (abbonata ai pareggi, otto consecutivi, in Europa, dove l’ultimo successo risale al 26 agosto 2010, quando affrontò lo Sturm Graz austriaco in quella che allora era la Coppa Uefa) non vince in Danimarca: ma questo vorrebbe paradossalmente dire che il nostro calcio di club è ormai ridotto internazionalmente ad una piccola cosa. 

E così due partite di Champions League come quelle prossime venture, partite che ancora un paio di mesi sembravano roba da normale amministrazione e tale comunque non poter incidere nella storia di due club, diventano adesso partite che possono segnare la storia tutto del nostro calcio. E chissà che partita sarà Milan-Juventus, in programma il 25 novembre, turno n.14. Il bello è che adesso si trova chi sostiene di avere previsto tutto, mentre in realtà al massimo si poteva pensare ad una Juventus ancora forte, mai ad un Milan così debole. D’altronde uno dei massimi esperti (davvero) di calcio, Galliani viceBerlusconi al Milan e garante dell’allenatore Allegri, aveva assicurato che la campagna-acquisti rossonera era stata persino più intelligente che austera, e che i salassi, alcuni dovuti al tanto e dunque irrinunciabile denaro offerto al suo club, altri a scelte di vita calcisticamente facile di giocatori ricchissimi e stanchissimi, sarebbero stati benefici, tipo quelli che si facevano un tempo chirurgicamente o si delegavano alle sanguisughe per scacciare certi mali.
Gian Paolo Ormezzano / famigliacristiana.it

Tifosi Verona insultano Morosini, la polizia li filma

Verso la fine del primo tempo un gruppo di ultrà del Verona ha scandito un coro di insulti verso Piermario Morosini, il calciatore del Livorno morto lo scorso anno a Pescara durante una partita. Il coro è stato appena percepito dal resto dei tifosi presenti allo stadio, ma non è sfuggito alla Digos della questura livornese che ha filmato gli autori, i quali hanno concluso la performance con saluti romani e slogan fascisti. La questura ha poi fatto sapere di avere immediatamente informato gli ufficiali di campo e la procura federale del comportamento tenuto dai tifosi veronesi che sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza. Poco prima, invece, nella curva livornese era stato esposto uno striscione contro i veronesi sul quale campeggiava la scritta: "Fascio tesserato servo dello Stato".

IL VERONA SI DISSOCIA -
"L'Hellas Verona F.C. Spa, in seguito a un coro offensivo nei confronti di Piermario Morosini, intende porgere le proprie scuse più sentite e si dissocia da taluni comportamenti e atteggiamenti che ledono la memoria e l'onore del calciatore del Livorno scomparso". Lo sostiene la società scaligera in una nota ufficiale, apparsa anche sul sito internet. "Nonostante l'orgoglio per la propria tifoseria, da sempre sostenitrice impeccabile dei nostri colori - conclude la società calcistica -, l'Hellas Verona F.C. Spa intende debellare con forza cori di questa natura, perchè la tragedia di Piermario Morosini è un dolore che non può essere infangato".
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