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Tifosi Verona insultano Morosini, la polizia li filma

Verso la fine del primo tempo un gruppo di ultrà del Verona ha scandito un coro di insulti verso Piermario Morosini, il calciatore del Livorno morto lo scorso anno a Pescara durante una partita. Il coro è stato appena percepito dal resto dei tifosi presenti allo stadio, ma non è sfuggito alla Digos della questura livornese che ha filmato gli autori, i quali hanno concluso la performance con saluti romani e slogan fascisti. La questura ha poi fatto sapere di avere immediatamente informato gli ufficiali di campo e la procura federale del comportamento tenuto dai tifosi veronesi che sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza. Poco prima, invece, nella curva livornese era stato esposto uno striscione contro i veronesi sul quale campeggiava la scritta: "Fascio tesserato servo dello Stato".

IL VERONA SI DISSOCIA -
"L'Hellas Verona F.C. Spa, in seguito a un coro offensivo nei confronti di Piermario Morosini, intende porgere le proprie scuse più sentite e si dissocia da taluni comportamenti e atteggiamenti che ledono la memoria e l'onore del calciatore del Livorno scomparso". Lo sostiene la società scaligera in una nota ufficiale, apparsa anche sul sito internet. "Nonostante l'orgoglio per la propria tifoseria, da sempre sostenitrice impeccabile dei nostri colori - conclude la società calcistica -, l'Hellas Verona F.C. Spa intende debellare con forza cori di questa natura, perchè la tragedia di Piermario Morosini è un dolore che non può essere infangato".
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Tuttosport, martedì c'è in regalo il poster di Simoncelli

A un anno di distanza dalla sua tragica morte sul circuito di Sepang, l'immagine di Marco Simoncelli è ancora vivissima tra gli appassionati di motociclismo e non solo. Anche per questo, Tuttosport martedì vuole ricordare il Sic con un poster, una delle mille immagini bellissime che il pilota romagnolo ci ha regalato nella sua purtroppo breve carriera. Prenotate dal vostro edicolante (sarà disponibile fino a esaurimento scorte; in Sardegna arriverà il giorno dopo) il poster di Simoncelli, in abbinamento gratuito con Tuttosport. Perché Sic c'è. E ci sarà sempre.
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Caceres-Pogba, la Juve stende il Napoli ed è sola in testa I bianconeri vincono 2-0 il big-match e portano a casa tre punti...

Tutti indispensabili. Il mantra di Conte è entrato nella testa e nel cuore della Juve. Caceres e Pogba, i meno attesi, entrano in campo e in pochi minuti decidono una partita fino a quel momento molto equilibrata e in bilico. La Juve, senza Buffon e Vucinic, batte il Napoli 2-0 nella sfida più attesa e vola da sola in testa alla classifica, a quota 22: unica squadra ancora imbattuta del campionato. Alla fine è festa grande allo Juventus Stadium, con tutto lo stadio a cantare O'Surdato Nnamurato. Una beffa per i tremila tifosi del Napoli accorsi a Torino. La squadra di Mazzarri, che finora non aveva incassato nemmeno un gol in trasferta (solo tre nelle precedenti 7 gare) ne prende due in un minuto e deve cedere alla Juve anche lo scettro di miglior difesa del campionato. Il Napoli ha impostato la partita sulla fisicità e sulle ripartenze, e fino a dieci minuti dalla fine la tattica ha funzionato, anche perché l'arbitro Damato ha diretto all'inglese, sorvolando su molti interventi al limite. La Juve ha rischiato pochissimo: solo una punizione micidiale di Cavani che si è stampata all'incrocio nel primo tempo, Storari mai impegnato nella ripresa. In avanti non ha avuto molte occasioni, ma le ha sfruttate al meglio e si è portata a casa tre punti pesantissimi.

PRIMO TEMPO -
Conte sceglie Giovinco e Quagliarella per l'attacco. La novità in panchina, annunciata, è rappresentata da Alessio al posto di Carrera. Il vice di Conte ha scontato la squalifica e torna al suo posto. La partita si infiamma dopo nemmeno un minuto, grazie a una bella giocata di Giovinco che rientra sul destro e tira in porta, De Sanctis respinge di ginocchio. Il ritmo è altissimo sin dall'inizio e con tanti interventi al limite, ma Damato ha scelto di fischiare poco. Chiellini nel giro di pochi minuti prende due gomitate al volto da Pandev e Cavani. Solo il Matador si prende il giallo per proteste. La Juve prova ad attaccare, ma il Napoli si difende bene, chiudendo ogni spazio. Al 26' Vidal regala ingenuamente una punizione alla squadra di Mazzarri, stendendo Maggio vicino al limite dell'area sul lato sinistro. Ne nasce un tiro a giro magnifico di Cavani che si stampa sull'incrocio. La Juve ha la possibilità di passare in vantaggio al 46' con Marchisio che da fuori impegna De Sanctis con un tiro potente ma centrale. La gara si gioca soprattutto a centrocampo, è una vera e propria battaglia con le squadre corte, che concedono pochissimo. Ne esce una partita molto equilibrata, ma con poche emozioni da gol.

SECONDO TEMPO -
Il tema della gara non cambia. Il Napoli non molla un centimetro, con le buone e con le cattive. La Juve si fa pericolosa all'11' ancora con Giovinco, che riesce a liberarsi dalla marcatura ma conclude al lato dall'altezza del dischetto. Al 15' Quagliarella deve gettare la spugna, alle prese con i crampi, e al suo posto entra Matri. Al 21' sale in cattedra Pirlo con un lancio delizioso di 70 metri perfetto per Matri lanciato a rete, ma l'attaccante della Juve non aggancia davanti a De Sanctis. Al 30' Alessio si gioca la carta Pogba al posto di un Vidal in serata no. Il Napoli non tira mai in porta. Ci prova solo Cavani, con un tiro al volo spettacolare ma fuori misura. L'ultimo cambio al 32' è Caceres al posto di Asamoah, toccato duramente da un intervento al limite di Maggio non sanzionato dall'arbitro. E il destino vuole che sia proprio l'esterno uruguayano a segnare il gol pesantissimo che sblocca la partita, beffando De Sanctis di testa tutto solo in area su calcio d'angolo pennellato di Pirlo. Non passa nemmeno un minuto e Pogba raddoppia con un gol fantastico: sinistro al volo da fuori che fulmina De Sanctis. Mazzarri prova il tutto per tutto gettando nella mischia anche Insigne, ma ormai la Juve ha la gara in mano e rischia pochissimo, anche se regala un contropiede al Napoli gestito malissimo da Pandev. E' solo l'ultimo brivido, ma la festa sugli spalti è già cominciata. Può festeggiare anche Alessio, che al suo ritorno in panchina azzecca i cambi vincenti e porta a casa un risultato preziosissimo. 
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