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Il turismo sposa la natura Nasce «Paradiso in bicicletta»

Il progetto di ciclovie nell'Abruzzo dei parchi naturali, denominato proprio «Paradiso in bicicletta», è stato presentato ieri, nella sede di Abruzzo sviluppo, offerto all'attenzione pubblica per giungere ad un protocollo d'intesa da sottoscrivere in tempi brevi. Il progetto ha raccolto subito il favore dell'assessore regionale alle Aree montane e allo Sport, Carlo Masci. «Entro un mese sarà pubblicato un bando regionale proprio sullo sport legato anche al turismo - ha ricordato Masci - bisogna aderire a questo bando e avere fiducia nel percorso amministrativo per ottenere risultati». «Paradiso in bicicletta», presentato da Tommaso Paolini, docente di Economia del turismo nell'Università dell'Aquila e cicloamatore, può avvalersi anche dell'opportunità offerta dai fondi Fas. «Le potenzialità di rinascita economica della nostra area sono molto legate al turismo ambientale - ha sottolineato Antonio Carrara, presidente della Comunità Montana Peligna - una rete di ciclovie naturali già esiste, va solo valorizzata». Dati alla mano Paolini ha dimostrato la forte attrattiva oggi esercitata dal turismo ambientale, specie quello in bicicletta, portando nella provincia aquilana turisti anche statunitensi, tedeschi, francesi e olandesi. Le ciclovie più importanti sono l'anello Scanno-Castel di Sangro, quello di Olmo di Bobbi, anello della Forchetta e anello del Sirente. «Adesso si tratta di fare unione di prodotto, per creare, organizzare e promuovere il cicloturismo» ha precisato Massimo Colangelo, sindaco di Corfinio. Un plauso all'iniziativa è venuto anche da Camillo Ciancetta, delegato nazionale della Federazione ciclistica. 
iltempo.it

Classe '90, la «cantera» nazionale


Altro che Matteo Renzi, i veri “rottamatori”, del calcio si intende, sono i ragazzi del ’90, a cominciare da quelli della funambolica Under 21 di Devis Mangia, per arrivare alla stella luminosa di Mario Balotelli.

Da una rapida scorsa all’anagrafe, ci si accorge che gli anni ’80 sono stati davvero “vuoti”, anche di talenti. Almeno rispetto al decennio precedente, i ’70, che ha partorito la meglio gioventù del pallone azzurro. I campioni del mondo di Berlino 2006, da Buffon a Del Piero, da Pirlo fino a Totti, sono tutti nati negli anni ’70. Eccezion fatta per Daniele De Rossi, classe 1983, che è ancora il perno del centrocampo italiano.

Ma siamo sinceri, tranne il “capitan futuro” della Roma, gli anni ’80 hanno visto nascere e passare per la Nazionale solo qualche giocatore eccellente come Gilardino (che è un ’82), mentre abbiamo atteso, invano, che Antonio Cassano - anche lui un ’82 - da genio ribelle si trasformasse in campione di livello internazionale. Ma neppure gli ultimi Europei di Polonia-Ucraina forse hanno eletto FantAntonio al rango di fuoriclasse indiscusso.

Madre natura, anche nel calcio insegna che si può saltare una generazione, prima dell’arrivo dei “geni veri”. E questa dei ’90, a naso, sembra la generazione con il dna giusto. Il portabandiera naturalmente è SuperMario Balotelli (12 agosto 1990), croce e delizia del Manchester City di Roberto Mancini, ma anche punto fermo di una Nazionale in cui dopo l’ultima prova con la Danimarca (3-1 e primo posto nel Girone) forse ha scoperto di poter essere «umile e al servizio della squadra». Prandelli ci crede. Così come il ct azzurro scommette sugli altri tre gioielli: El Shaarawy, Marco Verratti, e Mattia Destro, promossi direttamente dall’Under 21.

Il “Faraone” El Shaarawy compie 20 anni il prossimo 27 ottobre, ma quest’anno al Milan ha avuto una partenza degna del maestro Ibrahimovic: 5 gol in 9 partite disputate tra campionato e Coppa. Ora gli manca solo il sigillo azzurro. Verratti con Ibra ci gioca assieme a Parigi e «le petit italien», come lo chiamano i tifosi del Paris Saint Germain, a 19 anni ha la personalità e la classe che ne fanno l’erede sicuro di Pirlo. Infine Destro (1991), uomo-mercato nell’ultima sessione estiva che se la gioca alla grande con il “cavallo pazzo” e compagno nella Roma, Pablo Osvaldo. L’oriundo genio e sregolatezza, guarda caso è un classe non di ferro, 1986.
A rinforzo della meravigliosa nidiata nostrana dei ’90 che comincia ad essere interessante quanto la “cantera” degli ’80 del Barcellona capitanata da sua maestà Messi, ci sono poi i “piccoli campioni crescono” dell’Under 21. Vedendo all’opera, sì fa per dire, il marziano danese Bendtner, si fa fatica a capire come la Juve lo abbia preferito a Ciro Immobile, cresciuto Vinovo e parcheggiato al Genoa. Lo scugnizzo di Torre Annunziata, bomber dell’Under 21 (7 presenze e 6 reti) è un ’90 come Balotelli e con i suoi gol, in Israele (dal 5 al 18 giugno 2013) potrebbe riportare gli azzurrini sul tetto d’Europa, ma nel frattempo farebbe comodo anche a Prandelli. Stesso discorso vale per l’attaccante del Napoli, Lorenzo Insigne (5 reti in 8 partite con l’Under 21) che in tandem con Immobile manda al manicomio i difensori avversari. Il ct Mangia, con loro due sta assistendo a scene già viste a Pescara, quando lo scorso anno nella squadra abruzzese allenata da Zeman, Insigne e Immobile misero assieme la bellezza di 46 gol in due.

Dunque, l’attacco azzurro del futuro è già coperto, così come il centrocampo, con altri due ragazzini in rampa di lancio: Florenzi della Roma e Marrone della Juventus. E anche la scuola difensiva italiana che si temeva non avesse ricambi adeguati, potrà contare, a breve, su almeno tre nomi: De Sciglio (Milan) Frascatore (scuola Roma, in prestito al Sassuolo) e Capuano (Pescara). E per il dopo Buffon? Niente paura, ci sono Bardi (Novara) e Perin (Pescara) che quando il Gigi azzurro esordiva in A (al Parma nel ’95), avevano solo tre anni. Due anni appena, aveva invece Nicola Leali che la Juve ha preso dal Brescia (ora è in prestito al Lanciano) e sul quale in tanti giurano: è il nuovo “Buffon classe ’93”.

Massimiliano Castellani / avvenire.it

Rugby: Italia-N.Zelanda, biglietti a ruba


Ad un mese dalla sfida, oltre 60mila biglietti sono gia' stati venduti per il test match Italia-Nuova Zelanda del 16 novembre a Roma. Ne restano ancora 12mila.

Intanto, la promozione ''1+3'', che offre ai tifosi la possibilita' di assistere non solo alla sfida contro gli All Blacks ma anche alle gare interne dell'Italia nel 6 Nazioni 2013 e di entrare a far parte del club ''Azzurro XV'', sta riscuotendo un successo tale da spingere la FIR a prolungare l'offerta sino al 16 novembre.
ansa 

Ballerini: corsa non passa davanti cimitero: 'profonda mancanza rispetto'


''Un gesto che denota una profonda mancanza di rispetto'' anche verso la famiglia di Franco Ballerini. Il sindaco di Serravalle Pistoiese (Pistoia), Patrizio Mungai, recrimina per il mancato sopralluogo dell'Uci attesa oggi per rivedere il percorso del Mondiale di ciclismo 2013 che, per ragioni 'tecniche di corsa', esclude il passaggio da Casalguidi e Cantagrillo. Il sindaco ricorda che l'obiettivo era far passare i ciclisti ''davanti al cimitero dove riposano le spoglie del povero Franco''.
ansa

Italia batte Danimarca 3-1. In gol Montolivo, De Rossi, Balo


L'Italia ha battuto la Danimarca 3-1(2-1) in un match delle qualificazioni ai Mondiali in Brasile. Dopo una prima mezzora opaca gli azzurri passano in vantaggio grazie ad un bolide di Montolivo. Raddoppio di De Rossi (37' pt) che schiaccia in rete un cross col contagiri di Pirlo. Accorcia le distanze Kvist (46' pt), mentre chiude il conto Balotelli (9'st). Espulso Osvaldo al 1' della ripresa per una manata a Stokholm. Azzurri allungano nel Girone B a quota 10 punti, +4 sulla Bulgaria e +5 sulla Rep. Ceca.
ansa

Rally d'Italia: team sbarcati in Sardegna


I motori sono ormai accesi al Rally d'Italia Sardegna, unica tappa italiana del Campionato del Mondo Rally, organizzata dall'Automobile Club d'Italia. Le squadre sono già sbarcate sull'isola da alcuni giorni e stanno terminando gli allestimenti delle aree di assistenza e la messa a punto delle vetture di gara, già visibili nell'ampia zona del Porto Isola Bianca di Olbia riservata all'evento. Il Service Park, area di assistenza tecnica e di accoglienza sarà pienamente operativo dal prossimo giovedì.
ansa

Italia a San Siro senza Buffon


Non c’è pace tra gli azzurri. Siccome di problemi nel clan della Nazionale non ce ne sarebbero in questo momento, c’è chi spinge affinché se ne crei almeno uno. E anche bello grande quanto un portiere. Così il tormentone alla vigilia della sfida di questa sera a San Siro contro la Danimarca (valida per le qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014) è il “mistero Buffon”. Il portierone azzurro gioca o non gioca? In mattinata, a poche ore dal match, è arrivato il responso: il Gigi nazionale non ha superato l'ultimo provino e stasera resterà a guardare. Al suo posto il napoletano Morgan De
Sanctis. Buffon soffre di un affaticamento muscolare
all'adduttore sinistro, ma i maligni hanno insinuato il dubbio di un malanno diplomatico per risparmiarsi in vista della sfida-scudetto di sabato contro il Napoli. «Gigi gioca da 20 anni, potrà avere mille difetti come tutti noi, ma è una persona dalla assoluta limpidezza», recita la difesa del suo procuratore e amico Silvano Martina.

A Prandelli certi riferimenti al campionato non lo sfiorano proprio: «Mi auguro che i miei ragazzi siano tutti concentrati su questa partita con la Danimarca. Non parlo di club, voglio solo vincere per passare un bel Natale, poi se ne riparlerà a marzo. Gigi comunque vuole giocare, punto» aveva tagliato corto lunedì il ct, che mette la mano sul fuoco sull'attaccamento di Buffon alla magli azzurra.
In campo ci sarà invece Mario Balotelli, accolto da figliol prodigo ieri alla Stazione Centrale di Milano. SuperMario torna nel suo ex stadio, dove realizzò la sua prima rete in Serie A con la maglia dell’Inter, guarda caso proprio alla Fiorentina allenata da Cesare Prandelli. Dentro Balotelli, potrebbe rimanere fuori un altro figlio di San Siro, il milanista El Shaarawy, bloccato da un problema al ginocchio sinistro. Si va verso il tandem Balotelli-Osvaldo? «Mario e Osvaldo sono due attaccanti moderni che sanno attaccare la profondità, ma anche difendere la palla. Mario ogni tanto sa defilarsi sul centrosinistra», spiega il ct azzurro che come sua abitudine non annuncia la formazione che affronterà i ragazzi di Morten Olsen.

La massima preoccupazione del ct danese è rappresentata da Andrea Pirlo: «Se lo lasciamo giocare per noi sarà molto difficile». In seconda battuta teme molto Balotelli: «È un attaccante strepitoso, è forte sotto porta e nei passaggi, può risolvere una partita – spiega Olsen –. Comunque in mezzo al campo se Pirlo non è in serata c’è sempre un altro fuoriclasse come De Rossi». Il romanista in crisi con Zeman intanto alimenta voci di mercato che lo vorrebbero al Paris Saint Germain già a gennaio. Fantacalcio? Ancelotti fa sapere che lo aspetta a braccia aperte. Ma non pensiamo ai club, come dice Prandelli. Piuttosto occhio all’oggetto misterioso della Juventus, l’unico attaccante puro che schiererà la Danimarca Nicklas Bendtner, autore del gol del pareggio a Sofia contro la Bulgaria.

Il centrocampo danese intanto prepara la “gabbia” per Pirlo, per questo il ct avverte il suo playmacker: «Andrea non deve svariare, ma rimanere in mezzo al campo. Con la sua personalità poi, non ci sono gabbie che tengano». Ecco il valore aggiunto dell’Italia, l’organizzazione di gioco in ogni zona del campo. Quella organizzazione che, invece, manca spesso all’interno del sistema. Un sistema in cui Simone Farina, il grande accusatore di Scommessopoli, non ha trovato spazio ed è pronto a emigrare in Inghilterra (ha ricevuto la proposta di fare il dirigente all’Aston Villa).

Il pensiero finale di Prandelli va proprio all’ex difensore del Gubbio che la Nazionale lo scorso anno invitò per un giorno ad allenarsi a Coverciano. «L’Inghilterra ha scelto Farina come immagine – conclude il ct azzurro –. Ma in questo momento avremmo bisogno noi di una bella immagine».

Angelo Marchi