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SPORT: Da domani parte la Coppa Davis

(di Monica Sanseverino)- La Coppa Davis torna a Napoli per la quarta volta. dal 14 al 16 settembre nell'Arena del tennis realizzata sul lungomare di Napoli. Italia e Cile si contenderanno la permanenza nel più prestigioso torneo a squadre maschile del tennis mondiale.Già 1500 i biglietti venduti per l'evento, e per la sfida tra Bolelli, Bracciali, Fognini e Seppi con i cileni.Gli incontri, due singolari e un doppio, si svolgeranno nell'impianto da 4mila posti a sedere realizzato a Rotonda Diaz: con dieci metri di altezza e un'ottima visibilità.
E' pensando al Montecarlo Country Club, e al suo campo da tennis che ogni anno ospita il torneo d'apertura della stagione sulla terra rossa a picco sul mare della Costa Azzurra, che Napoli si prepara ad ospitare, da venerdì 14 a domenica 16 lo spareggio di Coppa Davis tra Italia e Cile in un vero e proprio anfiteatro del tennis con le tribune su tre lati e il quarto lato aperto direttamente sul mare.La nuovissima Arena del tennis, progettata dall’architetto Fabio Casalini, sede degli incontri, ha ricevuto in questi giorni la benedizione del Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli. A completare l'opera sarà allestito un villaggio ospitalità di circa 10mila mq su Via Caracciolo con circa 50 stand espositivi e commerciali di aziende che hanno supportato l'organizzazione dell'evento.Tra gli avvenimenti collaterali, una "Soiree de la mode" ideata dalla fashion manager napoletana Frederique d'Abbronzo allestita in piazza Vittoria con stand delle griffe più importanti.La mitica sfida torna a Napoli dopo ben 17 anni, e Il Tennis Club Napoli riconquista così una vetrina internazionale particolarmente suggestiva.In attesa del tennis che conta, tocca ai giovani inaugurare l’arena del Tennis, L’Assessorato allo Sport del Comune di Napoli in collaborazione con il Tennis club Napoli ha promosso, infatti, un’iniziativa non agonistica dedicata ai più giovani. Grazie a questa collaborazione, le rappresentative giovanili delle cinque province della Campania calcheranno il campo della Coppa Davis per un’esibizione propagandistica di tennis.Al di là della valenza sportiva dell'evento, lo stadio catalizza anche l'attenzione di curiosi e non addetti ai lavori, inoltre la sfida sarà trasmessa in diretta ed in esclusiva da Super Tennis, la tv della FIT.
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Prandelli chiede tempo

Ancora un po' di tempo per l'Italia che, se non sembra "un cantiere, perché non mi piace giocare con le parole", è però una squadra "da lavori in corso".
Lo chiede Cesare Prandelli, chiusa la prima tornata di partite di qualificazione a Euro 2012. "Dovremo osare qualcosa, cercare la nostra identità andando in cerca dello spettacolo: tempo non ne ho molto, ma se tutti lo vogliamo possiamo proporre una Nazionale spettacolare", dice all'Ansa il commissario tecnico azzurro.

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Polizia insabbio' verita' Hillsborough. Hooligans non causa strage 1989 in Fa Cup


L'episodio è scolpito nella memoria del Paese e, sopratutto, in quella della città di Liverpool. Il 15 aprile del 1989 novantasei persone rimasero uccise nello stadio di Hillsborough (Sheffield) durante la semifinale della FA cup tra il Liverpool e il Nottingham Forest. La colpa venne affibbiata ai tifosi del Liverpool, gente violenta e ubriaca. Hooligans insomma.
La verità, emersa dopo 23 anni, è invece ben diversa: a causare il disastro fu più che altro "l'incapacità" della polizia di gestire la folla. I tifosi del Liverpool, infatti, vennero fatti entrare all'improvviso attraverso un tunnel laterale - il gate C - per velocizzare il riempimento dello stadio. Si verificò un ingorgo e nella disorganizzazione generale uomini, donne e bambini rimasero stritolati. Come se non bastasse, al danno si aggiunse poi una beffa crudele.
La South Yorkshire police e i servizi di emergenza si diedero subito da fare per insabbiare la verità, passando ai media informazioni false concepite appositamente per coprire le proprie responsabilità. Gli agenti svolsero persino delle ricerche su coloro i quali rimasero uccisi con l'intento di "compromettere la loro reputazione". Le conclusioni, contenute nel rapporto stilato dalla commissione d'inchiesta guidata dal vescovo di Liverpool James Jones (l'indagine venne ordinata tre anni fa dal governo laburista), sono state presentate oggi. Per la Gran Bretagna è uno shock.
Tanto che il primo ministro David Cameron, davanti al Parlamento, ha espresso le sue scuse ai famigliari delle vittime. "Sono profondamente dispiaciuto - ha detto Cameron - che questa doppia ingiustizia sia stata avallata così a lungo. Chiedo scusa da parte del governo e da parte dell'intera nazione". Le conclusioni del rapporto sono per il premier "sconvolgenti". Oltre alla mancanze 'fattuali' certificate - erano state fatte entrare troppe persone, le transenne non rispondevano ai necessari requisiti di sicurezza e la coordinazione dei servizi di emergenza risultò confusa - diversi alti dirigenti della polizia, la South Yorkshire Police Federation e il deputato Tory Irvine Patnick sono stati infatti ritenuti colpevoli di aver 'passato' informazioni fuorvianti alla Whites News Agency dello Yorkshire.
Da qui a una prima pagina a 10 colonne sul Sun il passo è breve. I fatti furono dunque alterati per coprire specifiche mancanze. Stando alle analisi condotte dalla commissione, ben 41 persone avrebbero avuto la possibilità di essere salvate. "Finalmente siamo arrivati a una verirà incontrovertibile", ha commentato Steve Rotheram, deputato laburista eletto nella circoscrizione di Liverppol.
"Molti innocenti, tra cui donne e bambini, avrebbero potuto essere salvati. I tifosi del Liverpool non sono stati la causa del disastro e l'ubriachezza non è stata un fattore significativo. Oggi abbiamo fatto la storia e ora dobbiamo cambiare la storia". Il che significa, banalmente, portare alla sbarra i veri responsabili di quel disastro. Cameron ha sottolineato che è compito del procuratore generale decidere se riaprire ufficialmente l'indagine (così come chiedono i familiari delle vittime). "Di certo c'è - ha però aggiunto - che molti interrogativi sollevati oggi vanno esaminati".
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