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Dramma nel mondo delle radio sportive: muore suicida la giovane Francesca Bonfanti


E’ morta la scorsa notte Francesca Bonfanti, popolare conduttrice radiofonica dell’etere romano e giornalista. Lavorava attualmente a Radio Centro Suono Sport. “E’ un dramma enorme, difficile anche raccontare“, ha spiegato in diretta alla radio Mario Corsi. La Bonfanti aveva lavorato in moltissime radio e trasmissioni sportive a fianco di personaggi famosi del mondo dello sport e dello spettacolo. Famose le sue trasmissioni di satira che blobbavano le radio romane, riportando le dichiarazioni dei personaggi che popolano l’etere capitolino. In questi anni ha condotto la trasmissione ‘State bene cosi”.
Sono ancora da chiarire i motivi che hanno condotto la speaker e giornalista radiofonica. Bonfanti, voce nota nel panorama delle radio locali, si e’ lanciata nella notte da un parapetto di un ponte in Via del Mandrione a Roma. Ieri era il giorno del suo compleanno. Secondo quanto si e’ appreso la donna e’ finita sui binari della ferrovia sottostante ed e’ stata soccorsa da un’ambulanza del 118 ma e’ deceduta all’ospedale San Giovanni. La notizia ha suscitato profondo cordoglio nel mondo delle radio locali. Anche la Roma Calcio ha voluto ricordarla con una nota sul suo sito stringendosi alla sua famiglia. Cordoglio e’ stato espresso anche dall’Airc, l’associazione Roma Club, e dal direttore sportivo della Roma Walter Sabatini in occasione della conferenza stampa per presentare il nuovo acquisto giallorosso Mauro Goicoechea. Sabatini si e’ scusato con i giornalisti spiegando di non avere molta voglia di parlare: “mi sembra fuori luogo parlare ancora di calcio: abbiamo altro per la testa, a causa della scomparsa della giornalista Francesca Bonfanti che tutti voi conoscete”, ha detto. Commozione anche a Centro Suono Sport dove la Bonfanti ha lavorato per anni ad una rubrica satirica, all’emittente sono giunte molte telefonate di cordoglio da parte dei radioascoltatori. “E’ un dramma enorme, difficile da raccontare”, ha detto Mario Corsi, in diretta dalla radio, ricordando la collega scomparsa.
strettoweb.com

La graduatoria stipendi della Serie A 2012/2013


La crisi economica morde, ma secondo le tradizionali stime della Gazzetta dello Sport la Serie A non riesce a far scendere in maniera significativa il suo costo principale: gli stipendi dei calciatori. Gli ingaggi continuano ad essere alti, nonostante i tagli importanti applicati da due squadre in particolari, le due milanesi. Il Milan ha visto scendere il suo monte ingaggi di 40 milioni di euro (da 160 a 120 all’anno), l’Inter di 45 milioni (da 145 a 100 all’anno). Differenti prospettive per differenti ambizioni.
I rossoneri restano comunque in cima alla classifica dei costi, ma la Juventus sale al secondo posto con 115 milioni di euro all’anno. Naturalmente stiamo parlando sempre di lordo (ai giocatori arrivano la metà circa questi soldi). Questo genere di stime sono sempre più complicate, non c’è solo la privacy dei giocatori sui contratti, ma anche i tanti bonus che vengono applicati sulla base di numero di gol, presenze e risultati. Se la Serie A complessivamente spende circa 860 milioni di euro l’anno calcolando tutti i possibili bonus potrebbe teoricamente arrivare a superare il miliardo di euro.
In ogni caso alle spalle del trio Milan, Juventus e Inter ci sono le due romane, i giallorossi guidati dalla proprietà americana si sono rafforzati, ma il monte ingaggi è passato da 76,5 milioni a 95 in una sola stagione. Anche la Lazio, nonostante un mercato non esaltante, ha visto salire i suoi costi sino a 66,2 milioni di euro all’anno. In quest’ottica l’unico vero “fortunato” è Aurelio De Laurentiis che è stato costretto a correggere la rotta adeguando l’ingaggio di Cavani, ma complessivamente per il suo Napoli spende ancora “soltanto” 53 milioni di euro per pagare gli stipendi dei suoi giocatori.
di Gabriele Capasso / calcioblog

Basket: ecco le 24 agli Europei

Si è completato il quadro delle 24 squadre qualificate per la fase finale degli Europei 2013 di Slovenia. Le ultime cinque nazionali capaci di qualificarsi sono state Serbia e Turchia (le due big a rischio fino all'ultimo), ma anche Svezia, Lettonia e Belgio.
GIRONI - I serbi di Ivkovic si sono qualificati grazie alla vittoria 83-67 su Israele (nella foto Teodosic), rendendo inutile il +22 dell'Estonia sull'Islanda, in un girone A in cui il Montenegro ha chiuso con 10 vittorie in altrettante gare. La Svezia ha completato la rimonta vincente con il successo 85-68 in Lussemburgo, buono per il secondo posto nel gruppo B grazie al ko dell'Azerbaijan in Germania. E così, in un colpo solo, la Svezia ha eliminato azeri e Bulgaria.
MIGLIORI TERZE - Nel girone C, l'Austria non è riuscita a vincere in Croazia, ma il 50% di vittorie non sarebbe bastato per entrare tra le quattro migliori terze. La Serbia ha chiuso con sei successi in 10 gare, il trio Lettonia-Belgio-Repubblica Ceca ha finito al terzo posto con 5 vittorie su 8: nel girone D i baltici hanno vinto 85-77 in Romania, nel gruppo E i belgi hanno dominato 82-46 in Albania, mentre i cechi erano già qualificati e sono scesi al terzo posto del girone F dopo il -23 (81-58) rimediato in Turchia, con la squadra di Boscia Tanjevic salita al secondo posto nel gruppo dell'Italia. Davanti ai 9.340 dell'Ulker Sports Arena di Istanbul, gli eroi sono stati Semih Erden, con 21 punti e 11 rimbalzi, e Kerem Gonlum (20).
QUALIFICATE – Questa la lista completa delle 24 partecipanti agli Europei: Slovenia (paese ospitante), Spagna (campione uscente), Gran Bretagna (ha ospitato le ultime Olimpiadi), Francia, Russia, Macedonia, Grecia, Lituania (qualificate attraverso gli Europei 2012), Italia, Montenegro, Israele, Ucraina, Bosnia, Germania, Croazia, Georgia, Polonia, Finlandia, Repubblica Ceca, Serbia, Turchia, Svezia, Belgio e Lettonia.
Corriere dello Sport