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Paralimpiadi: Zanardi oro ciclismo. L'ex pilota di F1 ha vince cronometro

Alex Zanardi e' d'oro. L'ex pilota di F1 ha vinto la gara a cronometro individuale di ciclismo, nella categoria, H4 valida per le Paralimpiadi di Londra, con il tempo di 24'50''22. Medaglia d'argento al tedesco Norbert Mosandl (25'17''40), bronzo invece allo statunitense Oscar Sanchez, con il tempo di 25'35''26.
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Del Piero a Sydney: la conferenza live

L'ex capitano della Juve spiega la sua scelta

foto SportMediaset
Alex Del Piero ha deciso: cambia vita e va in Australia. L'ex capitano della Juventus ha firmato un contratto di due anni con il Sydney Fc, nonostante le offerte provenienti da alcuni club europei. Da un hotel di Torino, in conferenza stampa, l'attaccante spiega la sua scelta.
13:40 Nella sala conferenze dell'hotel Lingotto, sono già arrivati i dirigenti del Sydney, con in testa l'ad Tony Pignata, e il fratello-procuratore di Alex Del Piero, Stefano. Il giocatore è atteso a minuti.
13:52 Alessandro Del Piero è arrivato nella sala conferenze dell'hotel, assieme alla moglie Sonia e al figlio Tobias. L'ex capitano della Juve è sommerso dai flash dei totografi. La conferenza stampa sta per cominciare.
PARLA DEL PIERO
"Grazie di essere venuti con così poco preavviso. E' un giorno speciale e diverso per me. Sono felice di annunciare che poche ore fa ho firmato il mio nuovo accordo col Sydney e per i prossimi due anni sarò australiano. Affronterò un'avventura splendida, strepitosa e forte. Ma devo ammettere che alla fine di questo lungo viaggio, non pteva esserci posto migliore e situazione migliore. Quello che è accaduto ha un senso e sono felice oggi di poter cominciare questa avventura. In questo periodo ci tengo a ringraziare le squadre che mi hanno cercato e gli operatori di mercato con cui ci siamo confrontati. E' stato un cammino lungo e indispensabile per valutare quale fosse la migliore scelta da fare. Affronterò un progetto che non mi aspettavo, ma tante squadre che non mi aspettavo mi hanno cercato. Non mi sembra opportuno citarlo, ma ovvio un riferimento alle squadre italiane mi sembra doveroso. Come ringrazio chi mi ha cercato da ogni parte del mondo, praticamente tutti i continenti. E' stato divertente salter con la mente da un posto all'altro. Oggi il salto è finito e l'avventura inizia. Questo suscita in me emozioni forti e contrastanti. Per me è un cambio importante come filosofia e progettualità. Ringrazio il Sydney".
"Mi getto in questa avventura con una emotività e un desiderio unico. Sydney è una scelta diversa dal punto di vista calcistico, umano e della progettualità che è stata ridisegnata attorno a me. Questa è stata la forza trainante rispetto alle altre. Vedrò un Paese fantastico e una città bellissima. Lo farò col mio solito spirito. Mi è stato risposto che andremo a vincere: è stato toccato l'aspetto agonistico, perché mi sento un giocatore al 100%".
"Ringrazio tutte le persone che hanno reso unico il mio trascorso. Il mio pensiero va a mio padre e mia madre, a mio fratello Stefano, che è stato artefice del mio percorso professionale, ringrazio la Edge che mi ha assistito fino a oggi, ringrazio la struttura del dottor Tosetti che mi assiste da tantissimo tempo e non posso non pensare alla mia famiglia attuale, che qui è rapprsentata da mio figlio (gli altri due sono a casa che dormono) e da mia moglie Sonia, che mi è sempre vicina in qualsiasi momento. La scelta è stata fatta soprattutto con loro e ne sono felice".
"Magari ho dimenticato qualcosa, ma sono emotivamente molto preso. Sarà un periodo di grandi cambiamenti per me, rispetto a quella che è stata la mia vita, sempre molto lineare. Continuerò a tifare per la squadra che è stata mia negli ultimi 19 anni".
"Voglio iniziare questa avventura. Lo farò con l'entusiasmo di chi scopre una cosa nuova. E' un'avventura emozionante e mi auguro e spero che sarà un'avventura vissuta insieme. Ho voglia di portare quello che sono io, ma anche di confrontarmi con una Paese all'avanguardia dal punto di vista sportivo. Mi è sempre stato descritto come unico. Perché Sydney? Perché questo progetto e queste idee, perché il fascino mi hanno portato a pensare che fosse la soluzione migliore. Avevo bisogno di stimoli nuovi, penso che Sydney sia perfetta. Qui in Italia ho fatto tutto quello che dovevo fare".
"Dell'Australia so tante cose. Voglio approfondire tanti mondi sportivi, come il rugby. Della liga mi hanno già informato i miei nuovi compagni d'avventura. Per me sarà bello scoprire, non farsi raccontare tutto. Non voglio essere troppo condizionato dai giudizi altrui".
14:10 Interviene al tavolo anche l'ad del Sydney, Tony Pignata: "Per noi è un'opportunità fantastica, ma anche per tutto il calcio australiano. Noi diamo il benvenuto ad Alex, a sua moglie Sonia e alla sua famiglia. Del Piero avrà la maglia numero 10".
Riprende Del Piero: "Voglio segnare e vincere con il Sydney e far sì che il movimento calistico australiano si evolva, anche attraverso i miei consigli. C'è questa voglia e quasta motivazione. Speriamo di poter giocare in stadi pieni e che il popolo australiano possa appassionarsi al calcio, in modo da farlo diventare tra i primi sport nazionali".
"Il progetto parte con un elemento di base: una stretta collaborazione fra me e il Sydney e fra me e la E-league. Quando c'è la forte volontà da entrambe le parti si può fare tutto. Abbiamo tantissime idee, io ringrazio loro per l'entusiasmo avuto sin dal primo momento nei miei confronti. Sono felice di questo cambiamento radicale, ho avuto tutto il tempo per riflettere su altre situazioni. Ma questo movimento che mi ha voluto possiede qualcosa di unico. Lavorare insieme per due anni mi lusinga: non rappresenta solo il progetto di una città e di una squadra, ma l'obiettivo è il miglioramento globale del calcio di una nazione".
"Ho declinato i discorsi fatti con molte squadre italiane, perché ho un'idea di coerenza. Ho dato tutto e di più per una sola maglia e il fatto di non voler giocare per altri team, non è motivato dal fatto che li veda come nemici. Ma perché è giusto così. Il fatto che squadre impensabili, in giro per il mondo, abbiano pensato a me, non fa che rendermi felice. Dimostra che qualcosa ho fatto nella mia carriera".
"Sono chiamato a un compito non facile, ma non mi spaventa affatto. Sono elettrizzato da questa cosa. Io voglio offrire tutto quello che ho offerto in ogni giorno della mia vita calcistica, darò tutto da un profilo umano e professionale. Sono orgoglioso del fatto che in Australia si cominci a parlar tanto di questo evento".
"Pensavo di scegliere prima la squadra, ma oggi mi rendo conto che questa scelta è avvenuta nel momento giusto. Ho scelto con estrema lucidità".
"Non vivo il mio periodo in Australia come una lunga vacanza, ma in modo totale. A Torino rimarranno le mie cose, è solo che non mi vedrete per strada qui".
"Paragone con Pelé ai Cosmos? Non sono andato a ripercorrere il suo vissuto, so per grandi linee quello che è successo. Ma sono epoche diverse: e io a Sydney voglio creare qualcosa di unico. Vuole essere un'avventura bella e fantastica. La location del Lingotto (scelta per questa conferenza stampa, ndr) è unica perché mi ricorda l'Avvocato. Ma è anche dettata dalla casualità".
"Oggi non voglio fermarmi a parlare di Juventus. Oggi mi decidico a una squadra, a un Paese e a un continente diverso. Il mio affetto per il mondo juventino non termina certo oggi, né quando ho capito che non avrei più giocato nella Juventus. Ho dato tutto e di più di quello che volevo dare. Sono state tantissime le pagine felici della storia bianconera, anche se l'ultimo anno è stato uno dei più complicati. Che alla fine mi ha comunque visto protagonista e vincente".
"Molti miei amici che sono stati in Australia me l'hanno descritta, ho sentito anche alcune persone che hanno giocato in Australia. L'hanno tutti vissuta in modo meraviglioso. E' emerso che sia i posti che la gente di lì sono meravigliosi. Questo crea molte aspettative in me (sorride, ndr). Spero presto di poter sostenere una conferenza stampa in inglese".
"La mia famiglia mi seguirà, abbiamo qualche giorno per organizzare il mio arrivo. La maglia n.10 alla Juve? Ringrazio coloro che anche oggi, che non gioco più alla Juve, hanno voluto comprarla. Quando ho letto che è ancora la più venduta, un sorriso mi è scappato. Ma oggi la mia avventura avrà un'altra maglia e nuove emozioni".
"Non so perché la maglia numero 10 alla Juve non sia stata scelta dai giocatori o data dalla società. Non vado in profondità".
"Organizzeremo presto il mio arrivo in Australia. Fra un mese inizia il campionato, credo di poter essere a disposizione. In questa avventura mi seguirà anche il mio preparatore Giovanni Buonocore. Abbiamo passato un'estate a lavorare, mi alleno per conto mio da un mese e mezzo. Certo, ci sarà un periodo in cui dovrò ritrovare i ritmi di squadra. Dovrò conoscere i miei nuovi compagni e riprendere ad allenarmi come giocatore di una squadra perché non lo faccio da parecchio tempo".
"Saluto Gattuso, il suo presidente e la sua squadra che sono stati molto carini nei miei confronti".
tgcom.24

Bolt, un fulmine in Red ‎



Usain Bolt potrà realizzare un altro sogno. Non ha mai fatto mistero che la maglia del Manchester United sia quella del suo cuore, quella che un giorno vorrebbe indossare. Quel giorno potrebbe non essere poi molto lontano.

Ferguson ha accettato di dare un'opportunità all'uomo più veloce del mondo in uno spezzone di amichevole, un match di beneficenza che si terrà contro la selezione di leggende del Real Madrid. Una sorta di provino per visionare l'atleta e capire come se la cava con il pallone tra i piedi. Il sito internet del quotidiano inglese 'Mirror' riporta le parole di Sir Alex, il quale si dice convinto che il fulmine Bolt potrà fare bene. La sua convinzione nasce dal paragone con la storia di Dwight Yorke, ora ex calciatore originario di Trinidad e Tobago, allenato da Ferguson nel quadriennio 1998-2002. Con la maglia dei Red Devils Yorke realizzò 67 reti in 96 presenze. "Nelle isole da cui provengono probabilmente insegnano il calcio a scuola, o comunque imparano a giocare da piccoli. Giocano tutti a calcio, credo che Bolt andrà bene".

Usain saprà come sfruttare l'opportunità offertagli dalla squadra per cui tifa e chissà che non leghi il suo nome anche alla storia di un altro sport.
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