Sport Land News

F1: Belgio, vola la Ferrari di Alonso



Miglior tempo nelle ultime libere. Red Bull e Hamilton lontani
E' la Ferrari di Alonso la piu' veloce nella terza e ultima sessione di prove libere sul circuito di Spa-Francorchamps, in vista del Gp del Belgio e dove oggi e' tornato il sole. Lo spagnolo, in 1'48''542, ha preceduto la Lotus di Raikkonen (1'48''683) e la Sauber di Perez (1'48''850). Quinto tempo per la McLaren di Button (1'49''091), di un soffio davanti alla Rossa di Massa (1'49''092). Settima la Red Bull di Webber (1'49''164), mentre Vettel e' 9/o (1'49''292). Hamilton 12/o in 1'49''615.
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Paralimpiadi: Camellini, altro record

Ottenuto stamani nelle qualificazioni dei 50 stile libero S11

Ancora un'impresa per Cecilia Camellini alle Paralimpiadi in corso a Londra. Dopo la medaglia d'oro conquistata ieri nei 100 stile libero S11 (atleti non vedenti), la 20enne modenese ha stabilito stamani nelle qualificazioni dei 50 stile libero S11 il nuovo record del mondo con il tempo di 31''15.
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Atletica: Donato vince triplo a Zurigo

Nemmeno una serata fredda e piovosa e' riuscita a fermare il bronzo olimpico del triplo, Fabrizio Donato. Il 36enne delle Fiamme Gialle al Weltklasse di Zurigo - la prima delle due finali della Samsung Diamond League 2012 - si e' tolto la bella soddisfazione di battere anche il campione olimpico Christian Taylor. L'azzurro ha operato l'acuto e il sorpasso proprio all'ultimo salto 'sfoderando' un 17,29 (+1.6) che gli ha assegnato la vittoria contro il 17,16 (vento nullo) dell'americano.
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Da Sydney offerta formale per Del Piero

Nonostante la concorrenza di Sion e Celtic il Sydney FC non molla la presa su Alessandro Del Piero. Il club australiano ha annunciato la presentazione di un'offerta formale per reclutare l'ex numero 10 juventino.
"Nella notte tra mercoledì e giovedì abbiamo avuto due contatti in videoconferenza, della durata di quasi due ore, per parlare della possibilità che Del Piero arrivi al Sydney" ha detto Tony Pignata, direttore esecutivo del club.
"Abbiamo parlato di calcio, ma anche di come si vive a Sydney - ha aggiunto il dirigente - e dell'opportunità che ci sarebbe per lui di lasciare una traccia nel football australiano. Noi gli offriamo un insieme di possibilità che riteniamo interessanti e dovremmo avere una risposta entro le prossime 48 ore".
ansa

Champions: Juve e Milan, buon sorteggio



L'urna di Monte Carlo è stata benevola con le due squadre italiane in corsa in Champions League. Le avversarie

Bianconeri con Chelsea, Shakhtar e Nordsjaelland; Diavolo con Zenit, Anderlecht e Malaga. Il "gruppo della morte" quest'anno è quello del Real Madrid, che pesca Manchester City, Ajax e Borussia Dortmund

Us Open: Vinci al secondo turno

Roberta Vinci si qualifica per il secondo turno degli Us Open. La tarantina, testa di serie n.20, ha battuto con un doppio 6/1 la polacca Urszula Radwanska, sorella della n.2 del mondo Agnieszka.
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Udinese fuori dalla Champions

L'Udinese non ce la fa neanche questa volta. Per il secondo anno consecutivo il sogno Champions dei friulani sfuma nel preliminare, a un passo dalla qualificazione nella fase a gironi. Colpa di un cucchiaio tentato da Maicosuel nella lotteria dei calci di rigore. L'Italia comincia male la sua avventura nella coppa europea più prestigiosa. Per la prima volta dal 1998-99, quando il torneo ha assunto la denominazione attuale, si presenterà alla massima competizione europea soltanto con due squadre, Juventus e Milan. Da allora l'Italia aveva sempre avuto almeno tre squadre in Champions League. Chi sorride è il Portogallo e José Peseiro. Dopo 7 anni dall'eliminazione nello spareggio Champions proprio per mano dell'Udinese, il tecnico portoghese, all'epoca sulla panchina dello Sporting Lisbona, si prende la sua rivincita. Molto amareggiato, invece, Francesco Guidolin che lascia intravedere perfino un possibile addio: "é colpa mia, ora devo riflettere sul futuro", dice amareggiato l'allenatore -.  Evidentemente non sono in grado di guidare una squadra in Champions League perché ci sono arrivato troppe volte vicino e, dopo non averla mai presa, bisogna che uno si renda anche conto che forse non è capace di raggiungerla".
L'Udinese sente la tensione della partita, quella "della vita", come l'ha definita alla vigilia l'allenatore bianconero. I friulani partono contratti, il centrocampo filtra poco. Sulla fascia sinistra manca la pressione necessaria a spingere la squadra in avanti. Inevitabile, dunque, che l' Udinese scopra il fianco ai tentativi di rimonta dei portoghesi, costretti dall'1-1 dell'andata a dover trovare il gol a tutti i  costi, ma apparentemente più tranquilli sul rettangolo verde. Non è un caso se la prima palla gol del match arriva al 9' per la formazione di Peseiro. Willians sbaglia un appoggio, Mossorò ne approfitta e imbecca Lima, davanti a Brkic che compie il miracolo. Come era già successo all'andata, è l' Udinese a sbloccare il risultato, al 25', con un inserimento di Armero che, di testa, spinge in rete un assist di  Basta, uno dei pochi a salvarsi in un centrocampo in evidente difficoltà.
Il vantaggio sblocca i friulani, pericolosi nel finale di tempo. Il colpo del ko, invece, non arriva e la gara resta quanto mai aperta, con il Braga a stringere d'assedio la difesa friulana nella ripresa. Brkic fa l'impossibile. Si oppone a un paio di punizioni insidiose di Hugo Viana. Para tutto quello che può, ma con una squadra schiacciata davanti alla sua porta è costretto a capitolare su Ruben Micael al 26' della ripresa. Il pareggio fa saltare tutti gli schemi, l'Udinese ha paura e si vede. Inevitabile arrivare ai supplementari. E poi, dopo un finale al cardiopalma, ai calci di rigore.
Le speranze per i bianconeri si infrangono sullo sciagurato tentativo di cucchiaio di Maicosuel, nel quarto rigore, e l'Udinese esce dalla competizione con le ossa rotte. E il contentino dell'Europa League  non serve a placare l'amarezza dei bianconeri. "Ringrazio la squadra per quello che ha fatto in queste due partite. Ha speso tutto. Faccio i complimenti allo Sporting Braga, ha meritato più di noi -  attacca un Guidolin più arrabbiato che mai, con parole che suonano quasi come un addio - sono estremamente amareggiato. Dispiace per i giocatori; per me, perché era la mia ultimissima occasione; per la città e per i tifosi. Evidentemente la Champions è stregata, almeno per me. E' difficile amalgamare subito e sostituire i giocatori se ne vanno via tanti. Un allenatore deve prendersi anche le sue responsabilità. Se non ce la faccio, vuol dire che non sono in grado di andare oltre. Ora devo andare a casa e fare delle riflessioni approfondite sul futuro". Peseiro, invece, si dice "molto soddisfatto, orgoglioso della squadra che allena".
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