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Nuova Inter ma stessa ambizione

L'Inter di Andrea Stramaccioni - ritoccata e migliorata a mercato quasi concluso - sbanca l'Adriatico di Pescara e pone la sua candidatura nella corsa al titolo: dopo la Juventus (data per favoritissima)- stando ai primi e parziali 'exit poll' che arrivano dopo la gara d'esordio - i nerazzurri confermano le ambizioni di sempre e puntano in alto. L'arrivo psichedelico di Antonio Cassano, la maturità tattica di Walter Gargano, l'estro di Wesley Sneijder, la grinta di Guarin, la crescita di Coutinho e soprattutto i gol di Diego Milito fanno sognare l'Inter del nuovo corso, quella che si sta rinnovando dopo i dispiaceri accumulati l'anno scorso. Le premesse sono buone, anzi ottime: il gruppo è tonico e carico di entusiasmo. La guida di Stramaccioni appare salda e convincente: l'Inter, come ha detto Cassano nella sua conferenza stampa di presentazione, non è seconda a nessuna altra squadra. Restano da definire le uscite con Julio Cesar e Maicon praticamente già agli addii per poter piazzare l'ultima zampata in vista del 31 con la caccia al cosiddetto vice-Milito per il quale circola il nome di Gilardino. L'Inter - il 30 a San Siro - deve affrontare il Vaslui in Europa League, una gara da giocare in scioltezza vista la vittoria messa a segno all'andata. Poi arriva il primo vero impegno importante di campionato contro la Roma di Zeman. Un test adatto a capire la nuova Inter a metà tra passato e futuro, la sua stabilità e la sua compattezza. Una volta evaporata l'euforia e smaltito il 'deep impact' di Cassano, il quadro sarà più chiaro. Stramaccioni resta saldamente ancorato alla realtà, spiegando che c'é ancora molto lavoro da fare: in ogni caso, la rinascita nerazzurra passa per le qualità di questo tecnico al suo primo campionato. Il salto dalla Primavera alla prima squadra è gesto da coraggiosi ma - al di là dei sentimenti e delle sensazioni positive - alla fine parleranno solo i risultati. Molte cose sono cambiate rispetto alla passata stagione che iniziò male con l'immediata caduta di Gasperini. Un brutto segnale, assaggio di un periodo travagliato e opaco, necessario però per ridisegnare la nuova Inter e procedere con un rinnovamento indipensabile. Il post Mourinho forse sta per iniziare adesso con Stramaccioni che ha conquistato prima il presidente Massimo Moratti, poi lo spogliatoio e infine tutto l'ambiente. Giovane, ambizioso, spigliato, simpatico. Doti che gli saranno certamente d'aiuto anche se per lui la storia è ancora tutta da scrivere.
ansa

Real, Psg, Milan, inizio choc per big

Inizio choc per le 'grandi' del pallone in Europa. E se il Milan può semmai recriminare per un po' di sfortuna nel finale di incontro contro la Sampdoria - e comunque si trattava della prima partita di campionato - per Psg e Real Madrid la partenza fa davvero venire i brividi, se si pensa che i parigini hanno archiviato già la terza gara di Ligue 1 e gli spagnoli due, con zero vittorie in due. I numeri (e la classifica) al momento parlano chiaro con i 'miliardari' francesi gia a -6 dal Marsiglia battistrada, mentre Mourinho deve già rincorrere (-5) l'eterno rivale Barcellona, già a punteggio pieno. "E' vero, fa un certo effetto vedere il Real così dopo due giornate: ma magari le prossime trenta non si ferma più", la scaramantica frase di Pique, difensore simbolo del Barcellona.
Da Parigi invece Ancelotti invita tutti "a non perdere la fiducia", e ha una spiegazione semplice: in questo mometno alla sua squadra di supercampioni manca solo "velocità". I parigini, reduci da un fastosissima campagna acquisti (140 milioni) che ha fatto arrivare sotto la Torre Eiffel Ibra, Thiago Silva e Lavezzi, non sono ancora riusciti a vincere e soprattutto, nelle ultime due gare, nemmeno a segnare un gol. Anche ieri, nel posticipo contro il Bordeaux l'attacco stellare di Carlo Ancelotti (senza Lavezzi, squalificato) ha fatto flop, frutto anche di un gioco che ancora latita e di una manovra spesso leziosa. L'allarme non è ancora scattato in società, ma il tifo ha già fatto sentire rumorosamente il suo stato d'animo, salutando con una bordata di fischi la squadra al rientro negli spogliatoi. "Non è stato un buon inizio di campionato - ha ammesso Ancelotti - e sicuramente speravo meglio perché abbiamo qualità, ma ora possiamo solo migliorare. La pressione non deve privarci della fiducia nei nostri mezzi, visto che sappiamo bene che il nostro obiettivo resta lo scudetto". Una ventata di ottimismo condivisa da Zlatan Ibrahimovic: "Sono sicuro che basterà infilare due vittorie per imboccare la strada giusta".
Ben più acceso invece lo stato d'animo di Mourinho in Spagna, dopo il clamoroso ko nel 'piccolo derby' contro il Getafe (2-1). Per ritrovare i blancos all'asciutto di vittorie dopo due partite di Liga bisogna risalire alla stagione 2001-02, quando il Real concluse il campionato al terzo posto. Al di là del risultato (che fa il paio col pareggio rimediato in casa contro il Valencia una settimana fa), a Mourinho non è andata proprio giù la scialba prestazione dei suoi ieri sera al 'Coliseum Alfonso Perez': "Una prestazione orribile e inaccettabile" ha tuonato un Number One nervosissimo in conferenza stampa, forse anche per sensibilizzare la dirigenza che finora gli ha negato i rinforzi richiesti (ma proprio oggi é arrivata l'ufficializzazione di Modric dal Tottenham). "Abbiamo strameritato la sconfitta - ha urlato Mou - Sono tanti anni che sono nel calcio ma scopro sempre cose nuove. Oggi ho visto una partita orribile, dopo che l'anno scorso mi era capitato di fare 100 punti in campionato. Non ho detto nulla ai giocatori ma lo farò perché devono sapere quello che penso. Adesso voglio solo far sapere che è stata più una sconfitta meritata del Real Madrid che una vittoria meritata del Getafe". Per vedere se la sfuriata del portoghese avrà avuto gli effetti sperati su CR7 e compagni basterà attendere poco: il 29 è in programma al Bernabeu la gara di ritorno della Supercoppa spagnola contro il Barca.
Ma non ci sono solo la Serie A, la Ligue 1 e la Liga spagnola a tenere banco nella crisi delle big: in Premier League non vanno meglio le cose per altre due 'blasonate' d'Europa, come Liverpool e Arsenal che insieme hanno incamerato appena 3 punti su 12 disponibili nelle prime due giornate di campionato. Oggi come oggi Arsenal e Liverpool sono l'immagine della fatica, due squadre che "non vanno". Se è vero che Wenger ha dovuto fare a meno di un calibro come Van Persie, è altrettanto vero che all'Emirates Stadium sono arrivati Giroud, Cazorla e Podolski, ma il risultato sono stati finora due pareggi senza reti. Il Liverpool, a dir la verità, la vittoria contro il City di Roberto Mancini se l'era anche guadagnata (se non fosse stato per un disgraziato retropassaggio di Skrtel) ma resta il fatto che dopo due giornate ha appena un punto in classifica, complice il pesante scivolone (3-0) rimediato nella partità d'esordio.
ansa

La più grande bugia dell'Olimpiade 2012

Liu Xiang? Era tutta una bugia

In Cina gira la voce di un infortunio già maturato da giorni per l'ostacolista che, apparantemente, si sarebbe invece fatto male all'esordio in pista



La sfortuna di Liu Xiang aveva commosso il mondo. Per la seconda volta in carriera, alla seconda olimpiade consecutiva, è arrivato l'infortunio al momento decisivo, nella sua gara dei 110 ostacoli. Una storia incredibilmente commovente, se non fosse che, forse, abbiamo tutti assistito a una grande presa in giro.
La voce è iniziata a circolare proprio in Cina. Il quotidiano Oriental Guardian è uscito allo scoperto nei giorni scorsi rivelando che sia Liu Xiang che il governo fossero già al corrente dell'infortunio dell'atleta. Un infortunio che era stato appurato già all'arrivo a Londra. Qualche dolore, gli accertamenti del caso e la scoperta che il tendine d'Achille era andato ko ancora una volta.
Liu Xiang e lo staff sapevano tutto, ma addirittura anche alcuni giornalisti. Compreso il commentatore della tv cinese, proprio l'uomo che con le sue parole è riuscito a commuovere un popolo intero. In diretta, apparentemente in modo spontaneo, era riuscito a descrivere ai limiti del pianto il dramma dell'atleta. Ma, forse, era tutta un'immensa bugia.

Tragedia: il giavellotto uccide un giudice


Brutto incidente durante il festival dello sport, un meeting giovanile di Atletica a Duesseldorf, in Germania. Un giudice di gara è morto dopo essere stato colpito alla gola da un giavellotto. La lancia si è conficcata sulla carotide del 75enne.
Secondo una prima ricostruzione il giudice si sarebbe mosso per la misurazione prima che la lancia cadesse a terra calcolando male la traiettoria. Immediati i soccorsi, il trasferimento in ospedale e l'operazione all'ospedale di Dusseldorf. Sette persone, tra cui il lanciatore 17enne, sono dovuti ricorrere alla consulenza di uno psicologo dopo il brutto incidente.
Cinque anni fa, nel corso del Golden League di Roma, il francese del salto in lungo Salim Sdiri fu colpito dalla lancia del finlandese Tero Pitkameki ma non ci furono gravi conseguenze

ansa

Harem e spese folli in megafeste Ronaldinho


Musica funk a tutto volume, cibo, alcol e donne a volontà: una media di cinque per ogni partecipante uomo. Sono gli ingredienti principali delle megafeste organizzate da Ronaldinho nella sua villa a Belo Horizonte, in base alle informazioni raccolte dal quotidiano 'O Estado de Sao Paulo'.
L'ex milanista - tornato a brillare in campo, stavolta con la maglia dell'Atletico Mineiro, dopo essere stato allontanato per indisciplina dal Flamengo - non avrebbe dunque perso la predilezione per la vita notturna agitata e la compagnia del sesso femminile: nella sua casa, in un condominio di lusso della città 'mineira', il due volte Pallone d'Oro non bada a spese, quando si tratta di divertirsi.
Secondo la stampa locale, per garantire la baldoria e accontentare gli amici invitati ai suoi esclusivi 'party', Ronaldinho farebbe venire alcune delle giovani più belle addirittura da Santa Catarina, Stato nel sud del Brasile che ha dato i natali anche alla 'top model' Gisele Bundchen. Ogni ragazza - riferiscono i giornali - si fa pagare, in media, 1.200 euro per garantire la presenza alle feste promosse dal giocatore.
ansa

Serie A: che Napoli, e che Inter! Risultati del campionato di calcio di serie A dopo gli incontri della prima giornata.

Subito sorprese. A invertire i pronostici del calcio d'agosto, Juve a parte, ecco la prima giornata di serie A. E' la domenica delle vittorie in trasferta, e tutte pesanti. Stecca la prima il Milan senza più campioni, e non ride neanche la Roma di Zeman che riacciuffa in extremis il risultato pareggiando in casa col Catania nel finale. Ma partono a razzo l'Inter e il Napoli, con due 3-0 fuori casa, rispettivamente a Pescara e a Palermo.
Alla Juve chesabatoiaveva cominciato come aveva finito, ovvero a mille, rispondono tra il lotto delle squadre di prima fascia proprio le formazioni di Stramaccioni e di Mazzarri.
A Pescara in nerazzurro subito esordio per Cassano, e l'uno-due iniziale di Sneijder e Milito mette la partita sulla strada più agevole, fino al 3-0 di Coutinho.
A Palermo è invece Hamsik - gran botta allo scadere del recupero del primo tempo - ad aprire la strada. Maggio nel finale chiude i conti, Cavani sigla il 3-0 che mette già in difficoltà Sannino.
Il Milan perde in casa con la Samp. Se Ferrara sorride per il gol di Costa che subito annulla la penalità di un punto, Allegri deve fare i conti con una squadra senza campioni né fortuna. Due pali, è la recriminazione del tecnico rossonero mentre il Meazza prima se la prende con Cassano 'cuore ingrato' e poi fischia la squadra. Servono rinforzi: oramai lo dice anche Allegri. Ma Galliani assicura che Kakà arriverà dal Real solo se sarà in prestito.
Soffre e recrimina invece all'Olimpico la Roma di Zeman: per i buchi difensivi e per le decisioni della terna arbitrale - tra i fuorigioco e un rigore reclamato -. A conti fatti, spettacolo poco, difficoltà tante. Dopo il gol di Marchese e il pari di Osvaldo, Gomez aveva riaffondato la squadra giallorossa. Negli ultimi minuti il pari di Nico Lopez, quando già i 50.000 dell'Olimpico ripensavano all'inizio dello scorso anno, 1-2 in casa con Luis Enrique. Sul 2-2 il Catania coglie una traversa.
In controtendenza rispetto alle attese anche la vittoria della Lazio a Bergamo: il gol di Hernanes stende l'Atalanta. Per Petkovic una vittoria contro gli scetticismi.
Col pari a Siena, il Torino annulla il -1 di penalità, mentre i toscani sono lontani dalla risalita (restano a -5).
Vincono in casa il Chievo (2-0 al Bologna) e il Genoa: i due gol al Cagliari portano la firma di Merkel e Immobile. Rivoluzione giovani, appunto.
Risultati del campionato di calcio di serie A dopo gli incontri della prima giornata.
A Bergamo: Atalanta-Lazio 0-1
a Verona: Chievo-Bologna 2-0
a Firenze: Fiorentina-Udinese 2-1 (giocata sabato)
a Genova: Genoa-Cagliari 2-0
a Torino: Juventus-Parma 2-0 (giocata sabato)
a Milano: Milan-Sampdoria 0-1
a Palermo: Palermo-Napoli 0-3
a Pescara: Pescara-Inter 0-3
a Roma: Roma-Catania 2-2
a Siena: Siena-Torino 0-0
ansa

Vuelta: 9/a tappa a Gilbert

Il belga Philippe Gilbert (Bmc) conquista la sua prima vittoria stagionale aggiudicandosi sullo spagnolo Joaquim Rodriguez (Team Katusha) la 9/a tappa della Vuelta di Spagna, da Andorra la Vella a Barcellona (196 km).

Terzo l'italiano Paolo Tiralongo (Astana). Gilbert e Rodriguez hanno sferrato l'attacco sulle rampe dell'Alto de Montjuic, nel finale di tappa. Lo stesso Rodriguez consolida il proprio primato in classifica generale: 53'' su Chris Froome (Sky) e 1' su Alberto Contador (Saxo).

ansa