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Molfetta oro nel taekwondo, Russo argento Triplete per Bolt, Giamaica record in 4x100

Pallanuoto boxe e ritmica: prosegue la corsa all'oro azzurro. Molmenti portabandiera. Marcia oro al russo Kirdyapkin
L'italiano Carlo Molfetta ha regalato all'Italia l'ottavo oro alle Olimpiadi di Londra. L'azzurro del taekwondo ha battuto in finale l'atleta del Gabon Anthony Obame nella categoria +80 kg.

Clemente Russo è stato battuto dall'ucraino Usyk nella finale del pugilato, categoria 91 kg, alle Olimpiadi di Londra e ha vinto l'argento.

Oro e record del mondo per la Giamaica nella 4x100 ai Giochi di Londra. Il quartetto (Carter, Frater, Blake e Bolt) ha vinto con il tempo di 36.84. Per Usain Bolt si tratta del terzo oro olimpico. Il quartetto giamaicano ha preceduto gli Stati Uniti, medaglia d'argento con 37.04, e il Canada, bronzo con 38.07.


La conclusione dei Giochi di Londra si è trasformata in una rincorsa all'oro azzurro. Perché, nonostante i pronostici di vacche magre per l'Italia nella seconda settimana di gare, le Olimpiadi stanno finendo come erano cominciate: con numerose medaglie e soprattutto con inaspettate speranze di primi posti. Ha cominciato Carlo Molfetta vincendo il titolo nel taekwondo e portando l'Italia a quota otto primi posti ai Giochi.
Ora, in vista dello striscione del traguardo, con uno sprint sconosciuto ai ciclisti azzurri in questi Giochi, gli atleti italiani di tre discipline fatte di tecnica e caparbietà hanno trovato la determinazione giusta per arrivare a un pugno, un gol o un esercizio dal titolo: pugilato, pallanuoto e ginnastica ritmica possono dare definitivamente luce dorata al medagliere italiano a questi Giochi. In un finale avvincente come quello di domani, un ruolo importante gioca la suggestione. Roberto Cammarelle è il campione olimpico in carica e si giocherà il bis contro un pugile di casa, il britannico Anthony Joshua, arrivato alla finale sul ring dell' Excel grazie ad una certa 'simpatia' delle giurie. Al pugile lucano-milanese il compito di sanare le pregresse ingiustizie. Il Settebello torna a rincorrere il sogno olimpico realizzato l'ultima volta nel 1992, guarda caso con in panchina quello che domani sarà l'avversario più temibile: il ct dei croati Ratko Rudic. "E' stato un grande maestro per me, l'ho ascoltato tanto: insegnamenti d'oro..." - ha detto oggi con malizia Sandro Campagna, attuale tecnico azzurro che in Catalogna era il giocatore preferito di Rudic. E la medaglia d'oro è a un passo anche per le giovani 'farfalle' azzurre della ritmica, chiamate domani ad una sfida all'ultimo nastro contro le fortissime russe. L'Italia arriva dalle qualificazioni con un 'virtuale' secondo posto, confermato anche dopo la difficile esibizione di ieri: il podio ormai è lì, anche se nella finale a otto di domani tutto sarà azzerato: con l'auspicio che il risultato sia diverso da quello di Pechino, quando le italiane finirono quarte dopo una contestatissima decisione della giuria. Per l' intera spedizione azzurra, invece, fare pari con il bilancio aureo di Pechino (8 medaglie) già è positivo: ma è bello sognare una piccola e imprevista succursale di Fort Knox al Foro Italico.

ansa

80 mila tweet al minuto, Bolt batte altro record

Sito microblogging, e' boom messaggi col suo nome
Non ha battuto record in pista, ma su Twitter sì. Usain Bolt, il primo uomo medaglia d'oro nei 100 e 200 metri maschili, ha superato il primato dei tweet al minuto che contengono il suo nome. "Record alert!", ha twittato il sito di microblogging annunciando che le "conversazioni" riguardanti l'uomo più veloce del mondo hanno superato gli 80 mila 'tweet' al minuto dopo la vittoria sui 200 metri. (ANSA).

Pallanuoto e boxe per oro. Sarmiento vince il bronzo

I successi azzurri
Brivido Italia. In perfetta contemporanea, e con esiti opposti, pallanuoto e pallavolo emozionano mentre si arricchisce il medagliere azzurro alle Olimpiadi: il bronzo di Sarmiento nel taekwondo, una medaglia sicura dai pallanuotisti. E il conto globale va a 24.
Nel giorno dello sport di squadra, tiene solo a metà la filosofia del gruppo, ma è una metà 'nobile'. Se infatti il volley conferma la propria maledizione a cinque cerchi perdendo secco la semifinale col Brasile, in vasca invece è 9-7 alla Serbia, e finale contro la Croazia. Altra medaglia sicura. D'obbligo partire da Sandro Campagna contro Ratko Rudic: il maestro e l'allievo del Settebello che trionfò a Barcellona '92 conquistando contro la Spagna padrona di casa l'ultimo oro di quell'Olimpiade. Si ritroveranno domenica pomeriggio, ancora una volta nell'ultima giornata dei Giochi, 20 anni dopo ma stavolta da avversari.
Comunque vada, il bottino olimpico azzurro si arricchirà di un'altra medaglia: al momento sono 24 effettive (21 quelle già assegnate: 7 ori, 6 argenti, 8 bronzi), restano da colorare i podi del pugilato con Russo (oro o argento), Cammarelle  (oro o argento) e della pallanuoto appunto, mentre Mangiacapre sul ring già lo ha fatto perdendo in semifinale e prendendosi un bronzo.
Nel giorno della 'cazzimma' di Clemente Russo - vincente in rimonta e domani sul ring per l'oro - fa sognare un altro atleta campano, Mauro Sarmiento. Già medaglia d'argento quattro anni fa a Pechino, quando diede "un calcio alla camorra", è tornato a gioire stasera vincendo anche il bronzo. Tornerà invece in campo per riuscire a salire almeno sull'ultimo gradino del podio l'Italia della pallavolo di Berruto. Il 3-0 del Brasile, che eliminò gli azzurri già quattro anni fa a Pechino, conferma che per la pallavolo italiana l'Olimpiade non è cosa.
A TUNISINO MELLOULI ORO 10 KM, CLERI 17/O  - Il tunisino Oussama Mellouli ha vinto l'oro nella 10 km di nuoto di fondo ai Giochi di Londra. Già bronzo nei 1500 sl in piscina, il campione africano, squalificato per doping nel 2007, ha chiuso in 1h49'55" davanti al tedesco Thomas Lurz e al canadese Richard Weinberger. Solo 17/o l'azzurro Valerio Cleri.
BOLT CONTRO LEWIS 'NESSUN RISPETTO' - Usain Bolt contro Carl Lewis: non in una finale dei 100 metri ma nella polemica tra i due più grandi sprinter della storia. "Ho perso ogni rispetto" verso Lewis, ha detto il quattro volte olimpionico durante la lunghissima conferenza stampa finita a notte inoltrata. Motivo della polemica una recente intervista del 'figlio del vento' alla rivista Sports Illustrated in cui Lewis avanza dubbi sulle performance dei velocisti giamaicani ("mi chiedo come si possa correre un anno in 10.3 e l'anno successivo in 9.69"). Dopo aver espresso la sua ammirazione per l'americano Jesse Owens, quattro volte campione olimpico dei Giochi del 1936 e per Michael Johnson ("sono cresciuto guardandolo battere record su record"), Bolt ha risposto polemicamente alle insinuazioni: "Vorrei dire qualcosa a Carl Lewis - ha chiosato - Ho perso ogni rispetto per lui, tutto il rispetto. Il doping è una cosa seria e avanzare dubbi su un atleta mi fa davvero rabbia. Penso che lui voglia solo attirare l'attenzione su di sé perché si non parla più di lui", ha concluso il giamaicano.
PER CIO NESSUN MOTIVO SOSPETTO SU GIAMAICANI - Per il Cio "non c'é nessun motivo" di sospettare irregolarità nei controlli anti-doping sugli atleti della Giamaica. Lo ha detto oggi il direttore della comunicazione del Cio, Mark Adams, dopo i sospetti avanzati dall'ex campione olimpico della velocità Carl Lewis, al quale ha risposto duramente Usain Bolt. In particolare, ha aggiunto Adams, non vi è ragione di pensare che gli atleti dello Stato caraibico non vengano sottoposti a regolari controlli durante tutto l'anno, quindi anche fuori dai periodi di gara. Lewis aveva affermato che "Paesi come la Giamaica non hanno un programma per controlli a sorpresa, quindi i loro atleti possono rimanere mesi senza essere controllati". Bolt, nella conferenza stampa di ieri sera dopo la vittoria nei 200 metri, che ha visto altri due atleti giamaicani conquistare la medaglia d'argento e di bronzo, ha risposto affermando di avere "perso ogni rispetto" per Carl Lewis, accusandolo di volere solo "attirare l'attenzione perché nessuno parla più molto di lui". Alla richiesta di commentare la vicenda anche nella veste di ex atleta e campione olimpico, il presidente del Comitato organizzatore dei Giochi, Sebastian Coe, ha detto che la sua stima per Bolt e Lewis "rimane immutata". "Entrambi - ha aggiunto - hanno fatto molto per la globalizzazione dello sport, e Carl rimane una figura gigantesca".
SCHWAZER; MAMMA, 'MI DISSE SE VA MALE MI BUTTO' - "Se mio figlio ha preso quella roba lì è perché era disperato. Era entrato in un buco nero e non sapeva come uscirne". Così Marie Louise Schwazer parla dello scandalo doping che ha investito il figlio Alex. "Erano mesi che era in crisi, aveva paura di non farcela - ha ammesso al settimanale Oggi - Due settimane fa è venuto da me: piangeva e diceva 'mamma ho una medaglia, ma non ho piu' una vita. Andrà male, lo sento. E se va male mi butto giù, io mi butto giu".