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Itallvolley e Settebello Azzurri in semifinale

PALLAVOLO: 3-0 A USA,ITALIA IN SEMIFINALE COL BRASILE - Gli azzurri della pallavolo si sono qualificati per le semifinali battendo nei quarti gli Stati Uniti 3-0 (28-26, 25-20, 25-20). In semifinale l'Italia affronterà il Brasile.



PALLANUOTO: 11-9 ALL'UNGHERIA, ITALIA IN SEMIFINALE - L'Italia della pallanuoto vola in semifinale del torneo olimpico di Londra. Ai quarti il Settebello ha battuto 11-9 l'Ungheria, campione in carica.



SCHWAZER: IPOTESI DI NUOVE ANALISI ANCHE SU ORO PECHINO - ''Alla fine dello scorso anno, dopo tre anni molto difficili e travagliati, non sono stato piu' capace di dire no al doping'': cosi' Alex Schwazer ha parlato in conferenza stampa a Bolzano. ''Quando il 30 luglio si sono presentati a casa mia per i controlli non avevo la forza di chiedere a mia madre di dire che non ero a casa. Avrei potuto farlo, ma non vedevo l'ora che tutto finisse'', ha aggiunto, con voce rotta dal pianto. "Per me non è stato facile dire a Carolina (Kostner, ndr.) che in frigo non c'erano vitamine B12, ma epo. Mi vergogno tanto. Carolina non sapeva niente", ha aggiunto in lacrime. Parlando di Carolina, Alex ha rivelato altri particolari sul suo stato psicologico nei mesi recenti. "Avevo la nausea della marcia, non ne potevo più degli allenamenti. Alla mia fidanzata piace il pattinaggio, io faccio marcia perché sono bravo, ma non ho piacere a faticare. La differenza tra il mio rapporto con lo sport e quello di Carolina è questo". "So che alle Olimpiadi non sarei andato, perché non ce l'avrei fatta psicologicamente", ha confessato. "Domani vado a Bologna perché devo restituire il tesserino e la pistola dei Carabinieri", ha detto Schwazer, che ha espresso parole di elogio per il gruppo sportivo dei Carabinieri. "Se non ci fosse stata l'Arma non avrei potuto fare questo sport a livello professionale", ha aggiunto Schwazer. "Sono andato in Turchia per comperare l'Epo. Ho fatto tutto da solo, sono partito con 1.500 euro e ho acquistato il prodotto in una farmacia", ha detto l'atleta spiegando come si è procurato la sostanza dopante. "E' stata la prima e unica volta che ho acquistato un farmaco di questo tipo - ha aggiunto l'ex campione olimpico -, perché sono sempre stato pulito". Schwazer afferma di essersi dopato solo per pochi giorni. "Mi sono somministrato le iniezioni dopo il controllo antidoping del 13 luglio fino al 29 luglio (il giorno prima dell'esame risultato positivo, ndr)". Il marciatore ha poi dichiarato di aver acquistato l'epo lo scorso settembre in Turchia, in Antalya - "perché lì basta mettere i soldi sul banco" - e di aver tenuto il farmaco poi sempre in frigo fino a luglio. "Ho contattato il dottor Ferrari nel 2009 per avere da lui consigli tecnici, nient'altro. I test antidoping dell'epoca lo dimostrano perché i valori non mentono. Dal 2011, quando sono apparse le notizie sul ciclismo, non l'ho più sentito", ha aggiunto. "Non devo coprire nessuno. Non voglio più gareggiare, ma tornare alla vita normale. Non avrei perciò problemi a dire che il dottor Ferrari mi ha dato dei farmaci, ma non è stato così", ha risposto Schwazer ad una domanda dei cronisti. "Volevo tutto, invece ho perso tutto". Il marciatore ha così spiegato i fatti degli ultimi giorni che hanno portato alla sua squalifica a Londra. Secondo l'altoatesino, l'errore è stato quello di volere gareggiare sia nella 20 che nella 50 km. "La 50 km - ha detto - la posso vincere anche senza doping, l'ho dimostrato. La 20 km richiede invece velocità nel finale. Non dovevo puntare su entrambe le gare", così l'atleta.



PROCURA BOLZANO AVVIA INCHIESTA - La procura di Bolzano ha aperto formalmente una indagine sul marciatore Alex Schwazer, escluso dai giochi olimpici per doping. L'ipotesi di reato è di frode sportiva. Lo ha confermato il procuratore Guido Rispoli.



Gli inquirenti ipotizzano infatti che l'assunzione delle sostanze dopanti sia avvenuta in parte in Italia, ma in parte anche all'estero. Per questo la competenza sull'inchiesta è della procura di Bolzano, visto che Schwazer é residente in Alto Adige. Il procuratore Rispoli ha creato un gruppo di lavoro che effettuerà gli accertamenti preliminari per vedere se ci sono gli estremi per procedere con l'inchiesta. Questa dovrà anche stabilire l'eventuale responsabilità di terzi, che potrebbero aver indotto Schwazer al doping.



DR. FERRARI 'MAI CONSIGLIATO DOPING, QUERELO' -"Non ho più avuto contatti con Alex Schwazer da circa 18 mesi. Non vado a St. Moritz dall'ottobre 2010. Non gli ho mai consigliato pratiche doping, né lui me le ha mai richieste".Il dottor Michele Ferrari, accostato al marciatore in notizie di stampa, ha annunciato tramite il suo avvocato, Dario Bolognesi, iniziative legali e querele.

IndietroStampa Invia Scrivi alla redazione precedentesuccessivaItalvolley in semifinale, Settebello soffre 08 agosto, 21:51 Ritorna al dossier

ansa

Italia travolta dalla Corea, sfuma la semifinale

Male le azzurre di Barbolini che perdono per 3 set a 1 contro la Corea. Iniziale vantaggio dell'Italia che vince il primo set, poi un pesantissimo 3-0 per la Corea
Eurosport

Il cammino delle azzurre si ferma ai quarti di finale, contro una Corea del Sud decisamente alla nostra portata. Un'eliminazione difficile da metabolizzare quella delle ragazze di Barbolini, alla luce di un primo set convincente, portato a casa con ampio merito dalle azzurre. Sono bastati ventiquattro minuti e un eloquente parziale di 25-18 per il primo - e unico - schiaffo alle asiatiche. Poi il blackout. Un parziale di tre set a zero che stende le azzurre. Non basta nemmeno l'esperienza della veterana Francesca Piccinini. La Corea, da parte sua, è stata implacabile. 21-25, 20-25 e 16-25 i parziali che ci condannano. Sono ancora i quarti di finale a risultare fatali. Come a Pechino nel 2008 e ad Atene 2004. Una maledizione che non accenna a infrangersi.
La Corea non era un'avversaria irresistibile e se le azzurre non sono riuscite a passare il turno è stato più per demerito proprio che per merito altrui. Tanti gli errori, soprattutto in fase offensiva, dove troppe volte gli attacchi delle azzurre sono andati ad infrangersi contro il muro delle asiatiche. I continui richiami di mister Barbolini sono serviti a poco. Le italiane non c'erano con la testa e una volta andate sotto per due set a uno hanno sostanzialmente smesso di combattere. Nel quarto set non c'è stata partita, con le coreane sempre avanti e le azzurre che arrancavano per non affondare. Il risultato finale rispecchia, quindi, ciò che si è realmente visto sul campo e mette in luce tutte le difficoltà di un gruppo che ancora fatica ad amalgamarsi.
Con il passaggio del turno della Corea del Sud si completa la lista delle quattro semifinaliste del torneo olimpico femminile. I prossimi incontri in calendario saranno quindi Brasile-Giappone e Corea Del Sud-Stati Uniti.

Supercoppa: Napoli a Pechino

Oggi primo allenamento, arbitrera' Mazzoleni

Dopo un volo di nove ore e mezzo da Roma a Pechino, il Napoli è sbarcato oggi in Cina per prepararsi alla Supercoppa italiana contro la Juventus in programma allo stadio 'Nido di Rondine' sabato prossimo, alle 14 italiane. La comitiva azzurra guidata dal tecnico Walter Mazzarri è sbarcata alle 7.35 ora italiana all'aeroporto della capitale cinese.
Gli azzurri saranno ora impegnati a smaltire il jet lag e nel pomeriggio sosterranno il primo allenamento al "Worker Stadium" di Pechino. Domani, sempre nel pomeriggio, ci sarà la seconda seduta, aperta ai media.
SUPERCOPPA; MAZZOLENI ARBITRO DI JUVENTUS-NAPOLI - L'arbitro Paolo Mazzoleni, di Bergamo, e' stato designato per dirigere la finale della Supercoppa italiana, in programma a Pechino l'11 agosto, alle ore 20.00 locali (le 14.00 in Italia).
Gli assistenti saranno Faverani e Stefani, gli arbitri d'area Rizzoli e Tagliavento. Quarto uomo Bergonzi
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