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Ghiaccio: Mondiali, oro Carolina Kostner. L'azzurra batte la russa Leonova e la giapponese Suzuki

Carolina Kostner ha vinto la medaglia d'oro ai campionati mondiali di pattinaggio artistico di Nizza. Secondo posto e medaglia d'argento alla russa Alena Leonova, bronzo alla giapponese Akiko Suzuki. E' la prima volta che l'Italia vince l'oro.

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Carolina Kostner regina dei mondiali

di Chiara Carenini
NIZZA (FRANCIA) - A Carolina Kostner mancava solo questo per concludere l'anno perfetto: dopo l'oro al Grand Prix e quello agli Europei nel 2012 mancava solo l'oro al Mondiale. L'Italia e' campione del mondo per la prima volta dal 1906, da quando cioe' venne disputata la prima edizione dei Campionati ISU di pattinaggio di figura femminile. Un record. E alla sua favola, fatta di sudore, fatica, stress e velocita', adesso si aggiunge un lieto fine con tanto di principessa: E' stata infatti Carolina di Monaco a complimentarsi con l'atleta italiana, ''un sogno'' ha detto la Kostner.
Questo oro Carolina se l'e' voluto e infine se l'e' preso con una gara perfetta - se si esclude la piccola sbavatura di un triplo axel-triplo axel che e' diventato doppio axel-triplo axel - con una grande tecnica, con una eccezionale presenza scenica. La gara della Kostner, svolta sulle note del celebre concerto per pianoforte e orchestra n.23 di Mozart, e' stata pennellata nota dopo nota, passo dopo passo. La grande armonia unita alle difficolta' tecniche hanno consentito alla Kostner di salire sul gradino piu' alto del podio. E una spinta in su oltre a Mozart, oltre alla sua grande capacita' di atleta e al suo carattere gliel'ha data anche il pubblico che l'ha sostenuta passo dopo passo: ''L' avete sentito il pubblico?'' dira' piu' tardi.
E a questo punto sono lontane le delusioni alle olimpiadi di Torino e Vancouver. Sul podio, mentre stringe un bouquet rossobiancoverde, Carolina Kostner cerca di non piangere. Guarda su, verso il tricolore, verso la sua famiglia e verso il fidanzato Alex Schwazer e poi spinge indietro la testa per cercare di arginare lacrime di commozione. Sul ghiaccio del Palais des Exposition Kostner ha dato davvero una lezione ad una pur strepitosa Alena Leonova che, sfruttando anche l'emozionante Requiem for a Tower di Mansell ha fatto una senza nei e ad Akiko Suzuki, terza. Insomma, in una disciplina che e' praticamente in mano all'Asia Usa, Carolina rappresenta davvero un orgoglio nazionale imperdibile.
Al termine della gara, mentre ancora sul ghiaccio del Palais sta pattinando Suzuki, nella mix zone Carolina ha sorriso e sgranato gli occhi e ha detto ''non riuscivo piu' a muovere le gambe'' mentre c'era ancora chi chiedeva ''cosa si prova a vincere il mondiale''. ''Tutta la vita'' ha risposto Carolina con gli occhi che diventavano sempre piu' grandi. Dietro di lei, il suo coach Michael Hut che stringe tra le mani il pupazzo di un ornitorinco. Ma alla domanda che tutti le hanno fatto e per la quale tutti si aspettavano una risposta Carolina e' scivolata via: ''Non voglio parlare di futuro, adesso. Voglio godermi questo momento''.
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Morto Francesco Mancini Il portiere del Foggia di Zeman

Lo ha trovato senza vita, nel suo appartamento di via Gobetti, nel centro di Pescara, la moglie. Francesco Mancini, 43 anni, fedele preparatore dei portieri delle squadre di Zdenek Zeman ed ex numero uno del Foggia dei miracoli, si è spento questo pomeriggio, per cause ancora da stabilire.
infarto — Probabilmente è stato un infarto a spezzare la sua esistenza, la sua vita dedicata al calcio. E pensare che solo in mattinata Mancini come ogni giorno aveva lavorato al Poggio degli ulivi, il centro sportivo quartier generale della formazione abruzzese, per la seduta di rifinitura in vista della sfida casalinga contro il Bari, una delle sue ex squadre (dal '97 al 2000).
esanime — Nulla lasciava presagire una tragedia simile. Quando la moglie lo ha visto esanime a terra ha immediatamente avvisato il 118, arrivato con due ambulanze, e il medico sociale del Pescara, Ernesto Sabatini, che ha avvertito il boemo e tutto lo staff. Per i sanitari, purtroppo, non c'è stato altro da fare che accertare il decesso, avvenuto quasi sicuramente qualche ora prima del ritrovamento (poco prima delle 18). Il primo ad arrivare a casa di Mancini è stato il vice di Zeman, Cangelosi, affranto dalla notizia. La squadra era in ritiro in un vicino albergo, e ha ricevuto la tremenda notizia dal tecnico. I portieri Anania, Ragni e Cattenari erano legatissimi a Mancini.
IL RICORDO — "Siamo sconvolti - ha detto il presidente del Pescara Daniele Sebastiani -. Quando ho saputo la notizia, non volevo crederci. Pescara perde un ragazzo eccezionale e un professionista serio. Francesco era una persona dall'umanità incredibile. Aveva giocato ad alti livelli, ma fuori dal campo era una persona semplice ed umile. Un ragazzo da dieci e lode. Ci mancherà da matti".
BARI — Intanto il Bari, avversario del Pescara nella 33ª giornata di Serie B, si è detto per bocca del suo d.g. Claudio Garzelli disponibile a rinviare la partita in segno di lutto, anche perché Mancini con i pugliesi aveva giocato, e tanto: "Franco Mancini è stata una bandiera del Bari, a cui tutti noi, società e tifosi eravamo legati - racconta Garzelli -. Come società comprendiamo lo stato d'animo del Pescara dopo questa tragedia e per questo siamo disponibili ad ogni soluzione. Ci rimettiamo alle scelte della Lega". La Lega di B ha però fatto sapere che il Pescara non ha mai chiesto il rinvio della partita, che si giocherà quindi regolarmente alle 15. Le due squadre scenderanno in campo con il lutto al braccio e osserveranno un minuto di raccoglimento prima del fischio d'inizio.
foggia — Per Mancini spende belle parole anche Pasquale Casillo, presidente del Foggia sia oggi che ai tempi in cui Mancini giocava in porta: "Farò giocare la squadra a Taranto con il lutto al braccio - dice Casillo -. Sono rimasto sconvolto dalla notizia. Era un bravo ragazzo, mi telefonava sempre per farmi gli auguri per le feste".
lazio — Anche la Lazio si stringe intorno ai familiari di Mancini e informa di voler disputare la partita di domani con il Parma con il lutto al braccio. "La S.S. Lazio - si legge nella nota pubblicata dal club sul proprio sito internet - si unisce al cordoglio della famiglia Mancini per la scomparsa di Francesco, portiere biancoceleste nella stagione 1995-1996. Contestualmente la Società comunica di avere inoltrato la richiesta per disputare la gara di campionato in programma domani sera contro il Parma con il lutto al braccio".
Orlando D'Angelo - gazzetta.it