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Normalità è il nome elaborato ideologicamente per significare maggioranza. Cos’altro può significare, «normale», se non il fatto di ricadere in una maggioranza statistica? Io disabile in un mondo che esclude

Normalità è il nome elaborato ideologicamente per significare maggioranza. Cos’altro può significare, «normale», se non il fatto di ricadere in una maggioranza statistica? E cos’altro significa «anormalità» se non l’appartenenza a una minoranza statistica? Parlo di maggioranze e minoranze perché l’idea di normalità presuppone che alcune unità di un totale complessivo non siano conformi alla «norma»; se il 100 per cento delle unità recassero gli stessi tratti distintivi, sarebbe difficile che emergesse l’idea di una «norma». Quindi l’idea di «norma» e «normalità» implica una dissimiglianza, una difformità: la suddivisione di un totale complessivo in una maggioranza e in una minoranza, in un «la maggior parte» e «alcuni». La «elaborazione ideologica» che ho menzionato si riferisce alla sovrapposizione del «si deve» sull’«è»: non soltanto le unità di un certo tipo sono in maggioranza, ma esse sono come «dovrebbero essere»; sono «giuste e appropriate»; al contrario, quelle che difettano dell’attributo in questione sono come «non dovrebbero essere» – «sbagliate e inappropriate». Il passaggio dalla «maggioranza statistica» (un’enunciazione di fatto) alla «normalità» (un giudizio di valutazione), e dalla «minoranza statistica» alla «anormalità», attribuisce una differenza di qualità alla differenza nei numeri: essere in minoranza significa anche essere inferiori. Si sovrappone una differenza di qualità sulla differenza numerica – e, se viene applicata alle interazioni umane, si riciclano le differenze della forza numerica nel fenomeno (sia in teoria, sia in pratica) della ineguaglianza sociale. La questione della «normalità versus anormalità» è la forma in cui la questione della «maggioranza versus minoranza» viene assorbita/addomesticata, e conseguentemente fissata, nella costruzione e nella preservazione dell’ordine sociale. Sospetto perciò che «disabilità» e «invalidità», i nomi affiliati (e in misura parzialmente maggiore, benché non interamente, «politicamente corretta») per «anormalità», quando si riferiscono al trattamento delle minoranze umane come inferiori, siano parte integrante della più vasta questione «maggioranza versus minoranza» – e quindi in definitiva un problema politico. Questo problema si focalizza sulla difesa dei diritti delle minoranze che i meccanismi democratici esistenti, basati come sono sull’incorporazione del fatto di essere una maggioranza nel diritto di assumere decisioni vincolanti per tutti, sembrano essere incapaci (e con ogni verosimiglianza non particolarmente desiderosi) di affrontare, gestire e risolvere definitivamente la questione.

Nella famosa storia di H.G. Wells «Nel Paese dei Ciechi» la questione viene posta ed esplorata acutamente: in una società di ciechi, un orbo sarebbe stato re, come credeva la persona che si avventurò nella vallata per fuggire dalla società di chi vedeva con entrambi gli occhi, in cui essere orbi veniva considerato un difetto avvilente? Se fosse stato davvero re in una società di ciechi, la tacita assunzione sottesa alla nostra società (che la superiorità dei vedenti sui ciechi è un verdetto della natura, piuttosto che una creazione socioculturale) sarebbe stata confermata, rinforzata, forse addirittura «provata». Ma ciò non avvenne. Lo straniero con un occhio solo non venne acclamato come un re da adorare e a cui obbedire, venne visto invece come un mostro da aborrire e scacciare! Nella «normalità» fatta nella valle su misura per i suoi abitanti che avevano avuto il destino di essere ciechi lui, l’orbo, era portatore di una minacciosa anormalità. Il che spiega che la normalità non viene vissuta come repellente e minacciosa a causa della sua intrinseca inferiorità, bensì per il fatto che contrasta l’ordine stabilito per aderire ai bisogni/costumi/aspettative dei «normali» – vale a dire, della maggioranza. Alla fin fine, discriminare ciò che è «anormale» (ovvero la condizione della minoranza) è un’attività posta in essere per difendere e preservare l’ordine, una creazione socioculturale.

Nella sua storia in due romanzi distinti, «Cecità» e «Saggio sulla lucidità», José Saramago ha sviluppato ulteriormente questo argomento. Nel primo romanzo, un’inesplicabile cecità affligge l’intera popolazione della città con l’unica eccezione di una donna, sulla quale gli orrori della nuova «norma» che sospende e invalida tutte le regole del vecchio ordine si focalizzano sulla minoranza di una persona eletta nelle menti terrificate della maggioranza cieca come una causa, forse la causa principale, del loro miserabile destino.  Nel secondo romanzo la città è totalmente guarita dalla peste della cecità, ma è afflitta da un disastro parimenti inesplicabile che si è abbattuto sull’ordine sociale: il rifiuto dell’elettorato di esprimere la propria preferenza, e quindi di mantenere vivo il presupposto stesso della democrazia, in modello attualmente vincolante di ordine. Tutte le forze della polizia segreta vengono così mobilitate per dare la caccia a, e neutralizzare, quell’unica donna che durante il flagello della cecità non aveva perduto la vista…
Anormali una volta, anormali per sempre; anormali rispetto a un singolo aspetto, anormali in tutto; e non una minaccia a un ordine specifico, bensì all’ordine in quanto tale. Alla fine, tutto ruota intorno all’ordine. I vari tipi di ordine sono tagliati su misura delle maggioranze, e così i pochi che nicchiano o si rifiutano apertamente di obbedire si ritrovano a essere una minoranza, agevole da sminuire come una «deviazione marginale» – e perciò facili da individuare, localizzare, disarmare e sopraffare. Selezionare, designare e isolare come una «frangia di anormalità» è il necessario fattore concomitante della costruzione dell’ordine e il costo inevitabile della sua perpetuazione. Questa è una verità molesta, dolorosa e sgradevole, e tuttavia è la verità. Il mondo abitato viene strutturato in modo da essere ospitale – conveniente e confortevole – per i suoi abitanti «normali»: le persone che costituiscono la maggioranza. Le automobili devono essere equipaggiate con luci e trombe che avvisino del loro arrivo – strumenti di nessuna utilità per i ciechi e i sordi. Le scale, che hanno il compito di facilitare l’ascesa verso i luoghi elevati, non sono di alcun aiuto per le persone relegate su sedie a rotelle. Io stesso, nella mia età avanzata, avendo ormai perso la maggior parte del mio udito, non posso più essere allertato dai telefoni o dal campanello di chi suoni alla mia porta.

Questi esempi si sono riferiti finora alle disabilità fisiche – che in una società solidale potrebbero essere sanati da trattamenti medici e, nel caso dell’assenza di una funzione fisiologica, mitigati da strumenti tecnologici capaci di «estendere» il corpo umano e/o fare le veci delle risorse fisiche mancanti. Non esistono però le sole disabilità fisiche, vi sono altre disabilità molto più diffuse, anche se in questi casi i loro poteri disabilitanti vengono spazzati sotto il tappeto, ipocritamente negati o altrimenti ignorati e dissimulati. Non sono problemi medici o tecnologici ma politici. Per esempio, gli handicap causati alle persone che non possiedono un’automobile cancellando, come «improduttivi» (e per ciò stesso di peso ai cittadini «normali» che pagano le tasse), molti percorsi degli autobus o chiudendo uffici postali o filiali bancarie «non remunerative». Vi sono, specialmente nella nostra società dei consumi, consumatori «squalificati», a corto di denaro, a cui non si fa credito, e a cui perciò si nega la possibilità di raggiungere gli standard di «normalità» stabiliti dal mercato e misurati dal numero di cose possedute e dagli atti d’acquisto. E, circostanza ancora più importante per il tema di cui ci stiamo occupando, vi sono grandi quantità di giovani fisicamente prestanti in età scolare, disabilitati nei loro tentativi di raggiungere gli standard posti dal mercato del lavoro dal fatto di essere nati e cresciuti in famiglie i cui guadagni sono sotto la media o in quartieri deprivati e trascurati… Famiglie che vivono in povertà (anche in questo caso una condizione misurata da standard di «normalità» che, posti in termini socioculturali, sono i fornitori più prolifici di studenti deboli o «ritardati»). In questi casi sarebbero necessari equivalenti politici degli strumenti medici o tecnologici usati per compensare le disabilità fisiche. Questi mezzi esistono senz’altro, ma la loro disponibilità o la loro assenza dipende sono in piccola parte dalle scuole e dagli insegnanti. L’ineguaglianza delle opportunità educative è qualcosa che soltanto le politiche statali possono affrontare e risolvere in modo netto e preciso. Finora, comunque, come abbiamo visto prima, le politiche statali sembrano più propense alla latitanza che a mettersi in gioco con serietà per risolvere questo enorme problema.

IL TESTO


 
Venti conversazioni in un’estate, tra internet e Leeds (città di residenta di Bauman). È nato così «Conversazioni sull’educazione» (pp. 146, euro 12- scheda online su ibs con il 15% di sconto), il volume Erickson in cui l’intellettuale di origine polacca dialoga con l’italiano Riccardo Mazzeo e del quale offriamo in questa pagina un saggio. A 86 anni il sociologo che ha coniato la definizione di «società liquida», si occupa delle giovani generazioni e del tema dell’educazione: qual è oggi il suo ruolo, se manca un’idea precisa di futuro, se i progetti a lungo termine sembrano ormai impossibili, se non esiste più un modello unico e condiviso di umanità? Bauman offre una prospettiva critica, ma anche di estrema apertura, per esempio ritenendo che l’inevitabile processo di meticciato culturale dovuto all’emigrazione di extracomunitari in Occidente sia «fonte di arricchimento e motore di creatività, per la civiltà europea così come per qualunque altra»; purché la coabitazione sia basata da ambedue le parti sul rispetto dei principi del "contratto sociale" europeo.


Zygmunt Bauman - avvenire.it

Un pallone salvò Rino dal lager

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Nella giornata della memoria, c’è una storia, sicuramente poco nota ai tifosi degli stadi “smemorati” di oggi, che va raccontata. È la storia di Rino Mario Pagotto, e a riportarla alla luce è stato Giuliano Musi (giornalista del Corriere dello Sport Stadio) nel suo libro Pagotto. Un calcio anche alla morte (Minerva Edizioni).

Rino non era un ebreo, ma dai campi di calcio della Serie A, un giorno si ritrovò a vivere l’esperienza drammatica dei campi di concentramento nazisti. I primi campi che aveva conosciuto e calcato, erano quelli dove lavoravano come contadini i suoi genitori e i fratelli, a Fontanafredda (Udine), il paese dove era nato nel 1911. Poi, trasferitosi con la famiglia a Pordenone, nelle ore rubate alla bottega di ciabattino c’era stato il campetto dell’Aurora, la squadra della parrocchia. «Non avevo mai pensato di entrare su quel campo per farne una ragione di vita», raccontò ai figli Piero e Patrizia (che hanno collaborato alla stesura del libro).

E invece come nelle più romantiche delle storie di cuoio, Rino passò al Pordenone e da lì quel terzino granitico e dall’anticipo bruciante, andò a provare per il grande Bologna. Ad attenderlo, il tecnico ungherese Árpád Weisz che squadrò quel ragazzone di belle speranze e prima del test gli intimò: «Non abbia paura di sbagliare, è meglio osare che trattenersi».

Pagotto osò e riuscì ad entrare nella rosa del Bologna riserve. L’infortunio del difensore Gasperi gli aprì le porte della prima squadra: esordio in Serie A, con tanto di vittoria, contro il Genoa, il 1° novembre del 1936. Fu tra i protagonisti dello scudetto e l’anno dopo anche della conquista del Trofeo dell’Esposizione di Parigi. La lezione di calcio impartita al Chelsea, sconfitto 4-1 in finale, fece del Bologna la prima squadra italiana a superare i maestri inglesi in un torneo internazionale.

Da quel momento Pagotto divenne uno degli eroi dello «squadrone che tremare il mondo fa». Il Bologna alla promulgazione delle leggi razziali del ’38 era passato sotto la direzione del tecnico Felsner, l’ebreo Weisz era dovuto scappare dall’Italia, per poi finire i suoi giorni a Auschwitz: ucciso dal boia nazista assieme alla moglie Elena e i figli Roberto (12 anni) e Clara (8). Pagotto con Fiorini e poi con Ricci, intanto alzava il muro della difesa bolognese e il tenente degli alpini Vittorio Pozzo lo arruolò in Nazionale per la sfida contro la Romania. Due anni più tardi quel “battesimo azzurro”, stop al campionato: il suo destino e quello di tanti calciatori fu quello di rispondere alla chiamata della patria.

«Venni richiamato dagli alpini il 16 ottobre del 1942 e fatto prigioniero dalle SS l’8 settembre del ’43», ricordava amaro Rino che si ritrovò prigioniero nel campo di Hohenstein (Prussia dell’Est). «Lì passarono 650mila prigionieri (soldati francesi, belgi, serbi, sovietici e italiani), e 55 mila di questi vennero bruciati in delle pire all’interno del cimitero di Sudwa, non lontano dal campo». Ricordi tragici del prigioniero “DA8659” («nemmeno cento numeri più dello dello scrittore Rigono Stern»), che da Hohenstein venne trasferito al campo di lavoro di Bialystok, in Polonia.

Qui Pagotto scambiò qualche frase con «i prigionieri dalle divise a righe», ebrei che come lui non speravano più di tornare liberi. L’unico scampolo di libertà lo ritrovò nell’ultima tappa della prigionia, a Cernauti, dove rivide ragazzi e ragazze ebrei conosciuti a Hohenstein e Byalistok, ma soprattutto il pallone. Pagotto si trasformò in allenatore-giocatore e mise in piedi una squadra fortissima che ben presto divenne celebre come “Quelli di Cernauti”. La formazione con la quale a Sluzk (vicino Minsk) «osò» sfidare la squadra dell’Armata Rossa, ridicolizzandola con un quasi cappotto, 6-2. Una gara da “fuga per la vittoria” che anticipava il tanto agognato ritorno a casa («il 18 ottobre del 1945») per abbracciare la moglie Giuseppina e il suo Bologna. Ma fino all’ultimo (è morto nell’agosto del ’92) di tutte le sfide disputate, Rino ricordava quelle leviane dei “giorni in cui l’uomo era divenuto cosa agli occhi degli uomini”: «Noi nei lager ad ogni partita ci giocavamo la vita...».

Massimiliano Castellani - avvenire.it

Egitto, oltre 70 morti allo stadio in uno scontro tra tifoserie

Almeno 73 persone sono morte durante scontri tra tifosi durante un incontro di calcio a Port Said, nel nord-est dell'Egitto. Lo ha reso noto il ministero della Sanità egiziano. Gli incidenti sono avvenuti all'inizio della gara tra Al Masri, la squadra locale, e Al Masri, formazione del Cairo. Ci sarebbero anche centinaia di feriti. Secondo la tivù Al Arabiya gli scontri sarebbero legati a motivi calcistici e non a ragioni di altro genere e sarebbero esplosi dopo un'invasione di campo. Stando al sito web del quotidiano Al-Ahram, la maggior parte delle persone sarebbe morta nella calca che si è creata per uscire dallo stadio.​

avvenire.it

La strana storia di Phil Mulryne, ex calciatore del Manchester United che studia per diventare prete. Il suo allenatore: “Uno shock”

Ha giocato con campioni del calibro di David Beckham e Ryan Giggs indossando la maglia di una squadra stellare come il Manchester United. È stato fidanzato con la supermodella Nicola Chapman, non si è fatto mancare auto e divertimenti. Oggi Phil Mulryne, 34 anni, irlandese, ritiratosi dall’attività di calciatore professionista nel 2008 dopo un incidente, segue un altro genere di “allenamento”. Studia, l’ex-centrocampista. E lo fa per diventare prete. Frequenta il Pontificio Collegio Irlandese a Roma.

Paul Mc Veigh lo ha allenato quando giocava nel Norwich. In questi giorni, come riferisce il Catholic Herald, Mc Veigh ha avuto modo di incontrare il suo “vecchio” giocatore nella capitale italiana: «Mi è sembrato davvero molto contento e ho avuto la netta impressione che abbia preso la cosa proprio seriamente». «Per me, ma soprattutto per il nostro mondo, la scelta di Mulryne è stata vissuta come un vero e proprio shock». Anche la madre del futuro sacerdote intervistata da un giornale inglese a proposito della vocazione del figlio ha parlato di una decisione maturata nel tempo, una decisione «molto importante».

La vita del calciatore aveva preso una rotta diversa proprio dopo l’incidente che ha messo fine alla sua attività da professionista. Fondamentale, in quel momento drammatico, è stata l’amicizia con Noel Treanor, il vescovo della diocesi di Down e Connor, nell’Irlanda del Nord. E’ stato Treanor a coinvolgerlo in attività caritative. E ad aiutarlo nel maturare una scelta contro-corrente. Tocca al futuro don Mulryne: dall’Old Trafford al Vaticano. 

 di Mauro Pianta / vaticaninsider

Calcio Mercato: le ultimissime di oggi 31 Gennaio 2012: le trattative e gli affari

PILLOLE DI CALCIOMERCATO
Trattative e affari giorno per giorno

31/01/12
tempo reale

31/01LE NEWS DI GIORNATA

15:23BRESCIA: PIOVACCARI

Il Brescia sta chiudendo l'affare per arrivare a Piovaccari della Sampdoria.
15:18MILAN: UMUNEGBU

Umunegbu chiude la porta in faccia a Tevez. Il Milan sta tesserando, come secondo extracomunitario, il giovane attaccante nigeriano del Chiasso, con un passato nelle giovanili rossonere.
15:15INTER: PALOMBO

Palombo ha lasciato il ritiro della Sampdoria ed è già in viaggio verso Milano. L'Inter è hai dettagli della trattativa.
15:12LAZIO: SALTA HONDA

E' definitivamente saltato l'affare tra Cska Mosca e Lazio per il centrocampista giapponese Honda.
15:05VARESE: ALBERTAZZI

Albertazzi è un giocatore del Varese. Il difensore del Milan torna in Lombardia in prestito dal Getafe.
14:51SPORTING GIJON: VIA PRECIADO

Lo Sporting Gijon ha esonerato il tecnico Manuel Preciado dopo più di cinque stagioni. Nella partita di domenica contro l'Osasuna la panchina verrà affidata all'assistente Inaki Tejada. "La decisione non è stata facile, ma questo è il calcio", ha commentato il presidente del club spagnolo, Manuel Vega-ASrango. Lo Sporting ha perso quattro delle ultime cinque partite e attualmente è al 19° posto della classifica di Liga, a tre punti dalla zona salvezza.
14:42SIENA: INZAGHI

Il Siena tenta il tutto per tutto per Pippo Inzaghi. L'attaccante del Milan, ancora una volta non convocato da Allegri, sarebbe pronto ad accettare il trasferimento. Ma ci spera anche il Parma.
14:15MILAN: UFFICIALE MUNTARI

Muntari è un giocatore del Milan. Il ghanese arriva dall'Inter a titolo temporaneo.
13:53LAZIO: HONDA

Complicazioni tra la Lazio e il Cska Mosca per Honda. L'accordo rischia di saltare per il club moscovita non accetta la proposta biancoceleste. La Lazio sta virando sull'attaccante Nilmar del Villarreal. C'è la volontà del giocatore di approdare nella Capitale.
13:51INTER: PALOMBO

L'Inter ha già trovato l'accordo con Palombo con un colloquio con il suo procuratore Tinti. Ora i nerazzurri trattano con la Sampdoria per il prestito con diritto di riscatto. Intanto Thiago Motta è a un passo dal Psg.
13:49LEVANTE: GHEZZAL

Ghezzal è ormai un giocatore del Levante. A confermarlo è lo stesso attaccante del Cesena che tramite il suo profilo Twitter ha fatto sapere di essere appena arrivato a Valencia.
13:42CAGLIARI: EKDAL

Il Cagliari sta per riscattare la seconda metà di Albin Ekdal dalla Juventus.
13:40NOVARA: PESCE

Simone Pesce rimarrà al Novara. Il cambio in panchina ha convinto il giocatore a non cambiare maglia provando a giocarsi le sue chance con Mondonico.
13:35SAMP: PELLE' E MUNARI

Doppio colpo per la Sampdoria che ha praticamente chiuso per Graziano Pellé del Parma e Gianni Munari della Fiorentina. Questione di dettagli per la società blucerchiata.
13:17PSG: THIAGO MOTTA

Il procuratore di Thiago Motta, Dario Canovi, ha confermato il raggiungimento dell'accordo economico tra Paris Saint Germain e Inter per il trasferimento dell'oriundo in Francia.
13:05CATANIA: R.BIANCHI

Accelerata del Catania per Rolando Bianchi. La trattativa col Torino è ben avviata e l'affare sta per concludersi.
12:49UDINESE: UFFICIALE PAZIENZA

Il sito dell'Udinese annuncia Pazienza: "Udinese Calcio comunica di aver acquisito a titolo temporaneo (fino al 30 giugno 2012) i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Michele Pazienza dalla Società Juventus Football Club. Pazienza ritorna a Udine a distanza di sette anni dopo aver raccolto, nelle Stagioni Sportive 2003/2004 e 2004/2005, 52 gettoni di presenza con la maglia bianconera".
12:47MILAN: MUNTARI

L'agente di Muntari ha riaperto la pista Milan. La trattativa si è riaccesa durante la notte e sta proseguendo per tutta la giornata.
12:45PSG: THIAGO MOTTA

Sarebbe definitivamente decollata la trattativa, tenuta direttamente da Leonardo, Branca e Ausilio, per Thiago Motta al Paris Saint Germain. Gli indizi di un accordo imminente sono molti e tra questi il fatto che l'Inter sarebbe piombata su Palombo, che la Sampdoria sta trattando con Milan e Lazio.
12:43LAZIO: CANDREVA

Candreva è vicino alla Lazio. La società biancoceleste ha proposto lo scambio con Del Nero e l'affare potrebbe chiudersi. Fine della conversazione in chat
12:41SAMPDORIA: PELLE'

L'attaccante del Parma è stato visto entrare nel box del club blucerchiato all'Atahotel. Si presume che sia per la firma del contratto. Pozzi, in ogni caso, non sarà la contropartita per gli emiilani
12:36NOVARA: JEDA

Il Novara ha tolto Jeda dal mercato dopo che Iaquinta è passato al Cesena. In entrata Mondonico non ha dato indicazioni, la squadra gli va bene così. A meno di clamorose opportunità dell'ultimo minuto.
12:35FIORENTINA: EL HAMDAOUI E GALLOPPA

Niente Napoli per Marco Marchionni. La Fiorentina non ha accettato la proposta di scambio di prestiti con Marco Donadel, mentre si sblocca la trattativa per El Hamdaoui. Fase avanzata del discorso col Parma per Galloppa.
12:32CHIEVO: GULAN

La Fiorentina ha ufficializzato la cessione "a titolo temporaneo, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Nikola Gulan al Chievo Verona". Gulan è un difensore serbo classe 1989.
12:30BARCELLONA: TEVEZ

Dopo aver detto addio al Milan, Carlos Tevez potrebbe trovare casa in un'altra grande squadra: il Barcellona. Secondo il quotidiano spagnolo Sport, l'agente dell'Apache, Kia Joorabchian, avrebbe offerto il giocatore ai blaugrana che tuttavia non sembrano convinti dell'operazione.
12:01CHIEVO: SALTA MORIMOTO

Problemi per il passaggio in prestito di Morimoto dal Novara al Chievo Verona. L'affare sembra saltato dopo le visite mediche di rito.
11:56JUVE: UFFICIALE PADOIN

Simone Padoin è un giocatore della Juventus. La società ha infatti sottoscritto con l’Atalanta un accordo per il passaggio del giocatore in bianconero a titolo definitivo. Il centrocampista di origini friulane ha sottoscritto con la Juventus un contratto quinquennale
11:52RENATE: DALLA COSTA

Dalla Costa, attaccante classe 1988, passa dalla Pro Patria al Renate.
11:44LAZIO: CANDREVA

Anche la Lazio ha chiesto Candreva al Cesena. La proposta di prestito però non convince il giocatore che vorrebbe lasciare la Romagna a titolo definitivo.
11:43PARMA: INZAGHI

Ultimo tentativo di Leonardi per provare a convincere Pippo Inzaghi a vestire la maglia del Parma. La trattativa è difficile.
11:40TOTTENHAM: KRASIC

Lo Zenit insiste per Milos Krasic ma sul giocatore c'è anche il Tottenham. L'offerta degli inglesi è più complessa legata a doppia mandata ai bonus ma potrebbe accontentare maggiormente le richieste dei bianconeri. Intanto Pavlyunchenko è in partenza da Londra. L'attaccante russo ha litigato con il vice allenatore e Redknapp ha deciso di metterlo sul mercato. La richiesta è di almeno 10 milioni di euro.
11:35SIENA: INZAGHI

"Inzaghi? Non dico nulla per scaramanzia". Il ds del Siena Perinetti, ai microfoni di Radio Sportiva, crede ancora nel sogno di portare Pippo Inzaghi in Toscana.
11:22ATALANTA: CAZZOLA

Dopo il Cesena, anche l'Atalanta ha bussato alla porta della Juve Stabia per Riccardo Cazzola. Difficile che la società campana lo lasci partire a meno di un'offerta irrinunciabile.
11:18CATANIA: BIANCHI

Con l'acquisto di Iaquinta, il Cesena ha sistemato il reparto offensivo. Non c'è posto per Rolando Bianchi del Torino per cui il Catania proverà l'assalto nel pomeriggio.
11:14LECCE: SOARES

Il Lecce segue da molto vicino Danilo Teodoro Soares, terzino sinistro brasiliano del 1991 che gioca in Austria.
11:13JUVENTUS: VELOSO

La Juventus nell'operazione Immobile, preso in comproprietà dal Genoa, avrebbe ottenuto la prelazione per il centrocampista portoghese Miguel Veloso.
11:11LEVANTE: GHEZZAL

Sondaggio del Levante per Ghezzal, attaccante del Cesena.
11:09CREMONESE: CORALLI

Altro rinforzo importante per la Cremonese. I grigiorossi sono vicini all'attaccante Coralli dell'Empoli. In Toscana il bomber è stato relegato in panchina dopo l'arrivo di Maccarone.
11:07BOLOGNA: BELFODIL

Colpo del Bologna: Ishak Belfodil. I rossoblu hanno raggiunto l'accordo con il Lione per l'attaccante classe 1992, considerato il nuovo Benzema, sulla base del prestito.
11:06CESENA: IAQUINTA

Affare fatto tra Cesena e Iaquinta. L'attaccante, ormai ex Juve, è atteso a breve all'Ata Hotel dove firmerà il contratto che lo legherà alla società romagnola.
11:05UDINESE: PAZIENZA

Colpo di scena Pazienza. Il centrocampista della Juventus ha rifiutato il Genoa e andrà all'Udinese.
10:53FIORENTINA: ZOHORE

La Fiorentina ha acquistato Kenneth Zohore dal Copenhagen. Il 18enne attaccante danese di origine ivoriana e' stato preso a titolo definitivo dai viola.
10:50MANCHESTER CITY: PIZARRO

E' ormai fatto l'affare tra Manchester City e la Roma per Pizarro. Nel pomeriggio il centrocampista volerà a Manchester per firmare il contratto con i Citizens. Per la firma c'è tempo fino alla mezzanotte, ora dic hiusura del mercato estero.
10:45PSG: MILITO E THIAGO MOTTA

Pericolo Psg per l'Inter. Leonardo è pronto a tentare un ultimo assalto per Thaigo Motta e una nuova offensiva per Milito,c ome scrive La Gazzetta dello Sport.
10:37MILAN: PROSENIK

Philipp Prosenik, 18enne attaccante austriaco, passa dalle giovanili del Chelsea al Milan. Cresciuto nel Rapid Vienna e un rinforzo per il futuro, che per ora si aggregerà quasi sicuramente alla Primavera di Dolcetti.
10:33GENOA: CONSTANT

L'agente di Constant ha messo fine alle voci di mercato riguardanti il suo assistito. "Niente Fiorentina, non va da nessuna parte. Rimarrà al Genoa".
10:23QPR: TEVEZ

Entra in scena il Qpr. Il club londinese della Premier è intenzionato a provare un assalto al Manchester City per Tevez. L'affare potrebbe andare in porto perché Huges, allenatore e manager del Qpr, ha lo stesso procuratore dell'Apache, Kia Joorabchian.
10:08LAZIO: INZAGHI

Pippo Inzaghi, poche ore per capire il suo futuro. E' molto probabile che resti al Milan, ma c'è una strada che porta alla Lazio... forse last minute.
09:55CESENA: IAQUINTA

Vincenzo Iaquinta ha detto sì al Cesena. L'attaccante della Juve va in prestito fino alla fine della stagione.
09:46CITY: PIZARRO

Il Manchester City su David Pizarro. Secondo il sito del quotidiano inglese "Daily Mail" il manager dei "Citizens", Roberto Mancini, ha pensato al centrocampista cileno della Roma per rinforzare la sua squadra in vista della volata per la Premier. I due hanno lavorato insieme ai tempi dell'Inter. Sul giocatore c'era la Juventus e anche lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti, alla fine, pero', potrebbe spuntarla il City. Secondo la stampa britannica l'agente di Pizarro, Giuseppe Bozzo, oggi volera' a Londra per incontrare i dirigenti del Mancity. Il club inglese intende prenderlo in prestito dalla Roma con opzione per l'acquisto a titolo definitivo.
09:40LAZIO: HONDA

Dopo l'addio di Cissé, la Lazio ha dato l'affondo definitivo a Honda. Lotito avrebbe convinto il Cska con 11 milioni di euro. Ora è corsa contro il tempo per la firma.
09:25PALERMO: VIOLA

Colpo in prospettiva per il Palermo. La società rosanero ha, infatti, chiuso per Nicolas Viola della Reggina (compartecipazione). Il centrocampista 22enne rimarrà in Calabria fino alla fine della stagione.
09:20LAZIO: KRASIC

Dopo l'arrivo di Padoin, la Juve cerca di fare cassa. E' sempre Krasic il più accreditato a uscire. Sul serbo c'è la Lazio, ma anche lo Zenit di Spalletti.
08:22CESENA: BIANCHI

Giallo in casa Torino con Rolando Bianchi che sarebbe pronto a partire. Dopo la lite tra l'agente dell'attaccante e Petrachi i rapporti si sono sfaldati e il giocatore ancora sul mercato col Cesena che si muove.
08:16CATANIA: PIATTI

Dopo l'arrivo dalla Juve di Marco Motta, il Catania tenta il blitz anche per Ignacio Piatti dell'Indipendiente.
08:12CITY: TEVEZ

E' giunta quasi al termine la telenovela di Carlitos Tevez al Milan. Il giocatore è pronto a tornare in Inghilterra per essere reintegrato.

sportmediaset

Neve e gelo, Parma-Juve in forse. Già rinviata Sampdoria-Empoli


Neve, freddo e maltempo stanno colpendo la Penisola. E le situazioni meteo rischiano di compromettere il regolare svolgimento dei turni infrasettimanali di Serie A e Serie B. A Genova rinviata Sampdoria-Empoli, a Parma preoccupazione per neve e temperature in vista della gara del Tardini contro la Juventus di questa sera.

rinvio a genova — E' di serie B la prima partita a essere rinviata: Samp-Empoli posticipata a data da destinarsi, vista la nevicata che sta colpenso il capoluogo ligure. La decisione è stata presa negli uffici della Prefettura in una riunione cui hanno partecipato il prefetto, Francesco Antonio Musolino, i direttori generali delle due squadre e gli assessori Anzalone e Scidone del Comune di Genova. Gara rinviata per timori “non tanto per il manto erboso – ha detto l’assessore allo sport del Comune di Genova, Stefano Anzalone – ma per le migliaia di persone che allo stadio correrebbero il rischio di farsi male. Inoltre temperature si abbasseranno ulteriormente”.

parma sotto osservazione — Si è interrotta la nevicata a Parma, dove stasera, al Tardini, la squadra di Donadoni ospiterà la Juventus. Le previsioni parlano di una possibilità di neve per la serata, quando le tempeature scenderanno anche abbondantemente sotto lo zero. La situazione viene monitorata e la partita è a rischio. I teloni coprono il manto erboso, ma si teme per le curve scoperte.

siena, ecco i teloni — A seguito dell'allerta meteo che prevede neve su Siena e provincia nelle prossime ore, il terreno di gioco dello stadio "Artemio Franchi - Montepaschi Arena" è stato coperto da teloni protettivi. Lo rende noto la società bianconera: Siena-Catania si giocherà domani alle 20.45.
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Juve: Questa sera al Tardini l'anticipo tra i bianconeri e il Parma. Conte conferma il 3-5-2. Il protagonista della gara con l'Udinese in vantaggio su Borriello. Allegri pensa a Ibra, El Shaarawy e Robinho dal 1'


Parma-Juventus (ore 20.45) — Parma - Sono 22 i calciatori convocati da Donadoni per la gara contro la Juventus: non c'è Mirante. In porta giocherà Pavarini. Prima chiamata per Ferrario, giunto da Lecce. Conferme per Jonathan e Okaka. Esclusi Pellè e Crespo. Nessuna indiscrezione dall'allenamento a porte chiuse di stamattina. Probabili novità nello scacchiere iniziale: Gobbi al posto di Modesto e Zaccardo per Brandao. Tre uomini per una maglia: Jonathan, Biabiany e Valdes si giocano la casacca di terzo attaccante (o di esterno in un centrocampo a 5 nel caso in cui Donadoni opti per uno schema più prudente). In vantaggio il giovane francese ma attenzione allo sprint del brasiliano. Più staccato il fantasista cileno. Nel primo pomeriggio, presentazione del nuovo acquisto, McDonald Mariga: per il mediano del Kenya è il ritorno a Parma dopo l'esperienza con Inter e Real Sociedad. (P.Razz.)
Juventus - Conte a Parma conferma il 3-5-2: in difesa Barzagli, Bonucci e Chiellini. A destra Pepe preferito a Lichtsteiner (affaticato), Vidal, Pirlo, Marchisio e Estigarribia (in ballottaggio con De Ceglie). Davanti Matri e Quagliarella favoriti su Del Piero e Borriello. Intanto la Juve ha raggiunto con l’Al Nasr Football l'accordo per la cessione a titolo definitivo di Luca Toni.

atalanta-genoa (domani ore 20.45) — Atalanta -Oggi provini decisivi per Manfredini e Gabbiadini. Anche Peluso è reduce dall’influenza. Tiribocchi è pronto a sostituire Denis.
Genoa - Constant sta meglio e si è allenato regolarmente. Dovrebbe essere recuperato per la trasferta di Bergamo. Difficile invece che possano imitarlo Rossi, Antonelli e Veloso.

bologna-fiorentina (domani ore 20.45) — Bologna - Raggi e Perez sono tornati malconci dalla trasferta di Roma, ma sono in grado di recuperare. Il rientro di Ramirez dalla squalifica confina Taider in panchina. Crespo e Garics si giocano un posto sulla fascia destra.
Fiorentina - Amauri verso la conferma dal primo minuto. Recuperato Cassani uscito acciaccato dal derby e Salifu, che però potrebbe iniziare in panchina.

cagliari-roma (domani ore 20.45) — Cagliari - Defaticante per chi ha giocato a San Siro, partitella per gli altri. Ariaudo rientra in gruppo. Nessun problema fisico per Pisano. Conti pronto per partire dal primo minuto.
Roma - Pjanic sta meglio ma resta in forte dubbio dopo la contusione alla coscia. De Rossi ancora out, solo massaggi ieri per Totti e Borini, ma oggi si alleneranno regolarmente.

inter-palermo (domani ore 20.45) — Inter - Thiago Motta è tornato in gruppo, ma non è ancora certo della convocazione. In forte dubbio Faraoni, assente a Lecce per febbre, che ieri non si è allenato. Confortanti progressi per Stankovic (ieri doppia seduta): il pericolo-operazione sembra ormai scongiurato.
Palermo - Tante idee frullano nella testa di Bortolo Mutti a 24 ore dalla trasferta con l'Inter. Su tutte spicca l'ipotesi del ritorno al doppio trequartista con l'inserimento di Vazquez accanto ad Ilicic anche se l'opzione 4-3-1-2 resta quella più accreditata. Sembra giunta l'ora del rientro da titolare di Pisano al posto di Munoz. (a.c.)

Robinho e El Shaarawy. Reuters

lazio-milan (domani ore 20.45) — Lazio - Reja è intenzionato a riproporre la stessa formazione schierata al Bentegodi, un po’ perché la squadra contro il Chievo è andata bene e un po’ per mancanza di alternative causa infortuni.
Milan - Antonini e Thiago Silva si sono allenati col gruppo e sono recuperati. Per Allegri tentazione tridente.

napoli-cesena (domani ore 20.45) — Napoli - Almeno tre i dubbi di formazione per Mazzarri. E’ sicuro di giocare Fernandez. E’ da valutare Cannavaro, mentre Grava contende il posto a Campagnaro in difesa, Dossena sembra favorito su Zuniga.
Cesena - Lauro si è allenato ancora a parte e dovrebbe saltare anche Napoli. Rientra Malonga, che si candida per un posto da titolare.

siena-catania (domani ore 20.45) — Siena - Terzi sottoposto a risonanza dopo la contusione al ginocchio destro: nessuna lesione, ma rimane in forte dubbio. Lavoro pomeridiano di rifinitura a porte chiuse a Colle val d'Elsa, quindi il ritiro. Sannino orientato a tornare al 4-4-2.
Catania - Organico ridotto all’osso per le partenze di sei giocatori durante il mercato di gennaio, ma Montella recupera Almiron per il centrocampo e Legrottaglie in difesa (squalifiche scontate). Dubbio Biagianti-Lodi per il centrocampo. In avanti alternative valide part time sono Catellani e Suazo.

udinese-lecce (domani ore 20.45) — Udinese - Guidolin con la rosa ridotta all’osso specialmente a centrocampo. Al posto di Armero uno tra Battocchio e Abdi. Se tocca allo svizzero, Floro Flores al fianco di Di Natale.
Lecce - Sono 21 i convocati da Cosmi per la trasferta di Udine: i portieri Gabrieli, Petrachi e Benassi; i difensori Miglionico, Diamoutene, Brivio, Oddo, Tomovic ed Ingrosso; i centrocampisti Giandonato, Obodo, Giacomazzi, Grossmuller, Piatti, Bertolacci e Delvecchio; gli attaccanti Seferovic, Muriel, Di Michele, Corvia e Bojinov. E’ rimasto a casa Blasi, bloccato da un affaticamento muscolare. Cosmi farà debuttare dal primo minuto il neo acquisto Gennaro Delvecchio. Si va verso la conferma del 3-5-2, ma non è da scartare l’ipotesi del 4-4-2. (m.e.)

novara-chievo (giovedi' ore 20.45) — Novara - In attesa di scoprire in che modo Mondonico rivoluzionerà il Novara, probabile che con il Chievo si vada in campo con lo stesso atteggiamento tattico. Rientrano Gemiti e Jensen, fuori Garcia e Porcari. In attacco Mascara e Caracciolo.
Chievo - Ieri seduta differenziata per chi ha giocato contro la Lazio. Buone notizie per Rigoni, che si è aggregato alla squadra. Per l’eventuale impiego a Novara si valuterà nei prossimi giorni.
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