Sport Land News

Baggio: si' a guida settore tecnico Figc

(ANSA) - ROMA, 2 AGO - "Ho dato il mio assenso, da parte mia c'é la massima disponibilità a ricoprire il ruolo di presidente del settore tecnico di Coverciano". Lo ha annunciato Roberto Baggio all'uscita della sede della Figc dopo l'incontro con il presidente Giancarlo Abete. 'Adesso, però, devo aspettare il Consiglio Federale di mercoledì -ha aggiunto l'ex 'divin codino'-. Sarà un'esperienza impegnativa, ma spero divertente, sapremo mercoledì se tutto andrà in porto". Baggio dovrebbe succedere ad Azeglio Vicini.

Curiosport - Tradito, Matthaus perde la panchina

Eurosport - lun, 02 ago 10:55:00 2010

La giovane moglie lo tradisce, Matthäus perde la panchina del Camerun. No, nessuno scherzo o colpo ad effetto di questa calda estate. Tutto vero: la moglie del presidente del Camerun non accetta la situazione coniugale dell'ex campione tedesco e interrompe ogni trattativa con lui...

Continua la triste telenovela sportivo sessuale di questo ormai bollente 2010. Dopo il caso Woods, dopo John Terry ecco un altro capitolo a riempire le pagine di tutto il mondo. Lothar Matthäus, ex campione tedesco e fresco allenatore del Camerun, perde il suo posto a causa del tradimento della sua giovanissima consorte Liliana Chudinova, pizzicata in Sardegna con un italiano in atteggiamenti non proprio amichevoli e formali.
Vita tormentata quella dell’indimenticato campione nerazzurro e simbolo del calcio tedesco. Il matrimonio con la giovanissima Liliana Chudinova di 22 anni, sposata a inizio 2009 a Las Vegas, è infatti la quarta storia d'amore fallita per il 49enne.
Alcuni giorni fa la giovanissima ucraina era stata fotografata su uno yacht mentre si scambiava effusioni con un uomo d'affari italiano. Immagini a dir poco scioccanti per Lothar Matthäus, deluso e travolto dalla notizia.
Ma alla mazzata amorosa si unisce un altro “schiaffo” come lo ha definito il campione: la notizia ha monopolizzato l'attenzione dei media a livello mondiale arrivando fino in Camerun dove non è stata presa molto bene dai vertici politici e sportivi del paese. A dire di no al tedesco prossimo tecnico della nazionale africana è stata Chantal Biya, moglie dell'attuale presidente Paul Biya. A spiegare la situazione lo stesso Matthäus in persona al Welt am Sonntag: “Non sarò l'allenatore del Camerun. La moglie del presidente, il quale mi voleva a tutti i costi, ha appreso la notizia della mia crisi coniugale e ha interrotto le trattative”.
E intanto, tanto per non farci mancare nulla, è già cominciato in terra tedesca il walzer di accuse e rivelazioni tra i due protagonisti della vicenda, Matthäus e Liliana Chudinova, in guerra in ogni prima pagina dei giornali tedeschi.
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Spagna: Puyol in Nazionale altri 2 anni

(ANSA) -MADRID, 1 AGO- Carles Puyol, difensore e simbolo del Barcellona e della Spagna campione del mondo, ha deciso: giochera' altri 2 anni con la nazionale. Era intenzionato a chiudere l'esperienza dopo il Mondiale ma gli ultimi avvenimenti gli hanno fatto cambiare idea. 'L'ho deciso -ha detto sul suo sito- dopo averne parlato molto con i compagni, il tecnico, Hierro e anche con degli amici'. Puyol ha esordito con la nazionale maggiore della Spagna nel 2000 contro l'Olanda e vanta finora 90 presenze.

F. 1: GP UNGHERIA. VINCE MARK WEBBER DAVANTI AD ALONSO

Budapest (Ungheria), 1 ago. - Mark Webber ha vinto il gp d'Ungheria, dodicesima prova stagionale del mondiale di F.1. L'australiano della Red Bull, al termine di una gara dominata, ha preceduto sul podio la Ferrari di Fernando Alonso che ha chiuso con un distacco di 17"8 e il compagno di squadra Sebastian Vettel. Quarto posto per l'altra Ferrari di Felipe Massa. Gli altri piloti andati a punti sono nell'ordine: Petrov (Renault), Hulkenberg (Williams), De La Rosa (Sauber), Button (McLaren), Kobahashi (Sauber), Barrichello (Williams). Gara sfortunata per l'irnai ex leader del mondiale Lewis Hamiton; il britannico della Mclaren, che si trovava in quarta posizione, e' stato costretto al ritiro al 24ˆ giro per problemi tecnici. La Red Bull balza in vetta al mondiale costruttori e Webber in quella piloti. (AGI) -

Calciomercato - Wesley sponsorizza Mou "Andrà allo United


Non combattono più sullo stesso fronte, ma tra Wesley Sneijder e Josè Mourinho il rapporto resta di stima assoluta. Tanto che il fantasista olandese sponsorizza il neo-allenatore del Real Madrid per il doppio ruolo di tecnico del Manchester United e di Ct dell'Inghilterra. "Il calcio inglese lo entusiasma più di qualsiasi altro calcio in Europa. La domanda non è se tornerà in Premier League, ma quando tornerà. È scritto che nel giro di qualche anno andrà al Manchester United. Un grande manager si ritirerà e un altro prenderà il suo posto", dice al domenicale 'News of the World' Sneijder in riferimento al possibile passaggio di consegne fra sir Alex Ferguson e l'attuale tecnico del Real Madrid.

"Ma - aggiunge - se gli venisse offerta la panchina dell'Inghilterra insieme a quella del Manchester United sono sicuro che accetterebbe. A lui piace troppo interagire quotidianamente con i giocatori per assumere esclusivamente un ruolo internazionale. Josè ed io siamo diventati buoni amici nell'Inter e dalle conversazioni che abbiamo avuto so che pensa che potrebbe fare qualcosa di buono con i giocatori dell'Inghilterra". "Quando andrà allo United, la Football Association deve offrirgli anche la panchina della nazionale e da quanto ci siamo detti so che gli piacerebbe", sottolinea il fuoriclasse olandese.

La Federcalcio inglese, però, non vede di buon occhio il doppio incarico. "Ma stiamo parlando del miglior tecnico del mondo ed è un esperimento che ha già avuto successo", obietta Sneijder. "Tra l'altro il suo secondo incarico sarebbe in Premier League e perciò avrebbe la possibilità di lavorare ed osservare ogni settimana da vicino i migliori giocatori inglesi". Secondo l'olandese, "Mourinho vince ovunque non sempre perchè ha i migliori giocatori, ma perché ti convince di essere il migliore. È fantastica la fiducia che ti dà e quando è in un club è lui, i suoi giocatori e il suo staff contro il resto del mondo. Con la qualità che hanno i giocatori dell'Inghilterra un tecnico come lui ne farebbe sicuramente la nazionale favorita. Se la Federcalcio inglese si prepara a questo, sono sicuro che Josè possa diventare il tecnico dell'Inghilterra entro i Mondiali di Brasile 2014".
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EUROPEI DI ATLETICA

Oggi il via: l’Italia nella gara d’apertura insegue il podio anche con Brugnetti e Rubino
La lunga marcia di Schwazer verso il sogno
DI CESARE MONETTI
Per dirla calcisticamente è un’Italia a tre punte quella che oggi all’alba apre i Campionati Eu­ropei. Giorgio Rubino, Ivano Brugnetti ed il bomber Alex Schwazer. Il gol vincente sarà la meda­glia d’oro nella 20 km di marcia. Semplice la tattica di gioco: tecnica sopraffina tacco-punta e “palla” ad Alex Schwazer che, se marcerà come solo lui sa fare, può solo vincere e continuare a sognare un record i­nedito: conquistare due medaglie d’oro (20 e 50 km) nella marcia agli Europei.
L’impresa in passato è riuscita solo al polacco Korze­niowski, ma si parla delle Olimpiadi di Sydney 2000 e c’erano ben sei giorni di recupero tra una prova e l’altra, qui sono solo tre. Alex è un cavallo di razza e non ha rivali come dice il tecnico Sandro Damilano: «Ha un solo avversario: se stesso. Per questo è arrivato solo domenica. Era ri­masto a Merano a curarsi per pre­venire i problemi di stomaco che sono il suo tallone d’Achille».
Alex, il suo nome è legato alla 50 km: bronzo ai Mondiali del 2005 e 2007, olimpionico a Pechino 2008. Perché ha scelto di fare an­che la 20 km a Barcellona?
«Qui voglio vincere due medaglie anche per prendermi la rivincita dopo quella persa l’anno scorso a Berlino quando mi sono ritirato per problemi di stomaco. So che è diffi­cile, ma il mio obiettivo è serio: nessuno ha mai vin­to due ori nella marcia agli Europei».
Cosa ha variato nella preparazione rispetto al pas­sato?
«Dopo sei anni di raduni nel centro federale di Saluzzo ho preferito stare di più in altura tra la Val Senales, Li­vigno e Tenerife. Ho anche gareggiato molto di più vin­cendo otto gare e mostrando una condizione eccel­lente sulla 20 km. Sulla 50 ho avuto sfortuna: a Signa in marzo il mio tentativo di record del mondo è sta­to vanificato dalle violentissime raffiche di vento, nel­la caldissima Chihuahua nella Coppa del Mondo a maggio non ho gareggiato per un’insolazione».
Nella 20 km lei è il leader mondiale con il tempo di 1h18’24'. Punta diretto all’oro?
«Certo, ancora di più ora che ho saputo del forfait del russo Borchin bloccato da un infortunio al piede. Campione olimpico e mondiale, per me era lui il fa­vorito. Rimangono però tre russi di altissimo livello, l’eterno spagnolo Garcia e lo slovacco Toth, vincito­re in Coppa del Mondo».
Per la 50 km che aspettative ha?
«Qui il favorito sarò io, anche se quest’anno le cose migliori le ho fatte sulla 20. Con soli tre giorni di pau­sa in mezzo tra le due gare sarà una lotta aperta per l’oro. I rivali più ostici saranno il russo Kirdyapkin campione del mondo e lo spagnolo, alla sua ultima apparizione. Senza dimenticare il campione uscen­te, il francese Yohan Diniz». Sul podio oggi potremmo gioire anche per Rubino e Brugnetti. Sandro Damilano, tecnico della specialità da trent’anni presenta così i suoi alfieri: «Rubino aveva fatto un in­verno di lavoro eccezionale, poi da febbraio è stato colpito da u­na serie di sfortune: una micro­frattura al piede sinistro e poi la pubalgia. Nonostante tre mesi di stop è riuscito a vincere l’impor­tante gara di Podebrady. Ha do­vuto rincorrere la condizione: non è andato in altura perché in altura ci si va quando si è in for­ma e non quando si deve mette­re “fieno in cascina” come inve­ce ha fatto la Nazionale di calcio. La sua incognita è la tenuta». Damilano è più fiducioso su Ivano Bru­gnetti: «Ha iniziato tardi la stagione perché doveva ancora decidersi su come programmarsi, però si è preparato bene in quota a Livigno. Può essere il so­lito Brugnetti: può vincere come può bucare la gara. Se arriva bene al 15° km sarà un rivale difficile da bat­tere per tutti». Si giocano la medaglia anche l’esuberante Chiara Ro­sa nel getto del peso e Christian Obrist nei 1500. Qua­lifiche la mattina ed eventuale finale in serata. Daniele Meucci e Andrea Lalli, invece, sperano in un buon piazzamento nella finale dei 10.000 metri. Impegna­ti anche Libania Grenot nei 400 metri, Elisa Cusma e Likas Riffeser negli 800, Nicola Vizzoni nel martello ed i velocisti Collio, Di Gregorio e Cerutti per centra­re la finale dei 100 metri di domani.
Questa mattina a Barcellona l’altoatesino insegue l’oro nella 20 km e cercherà poi il bis nella 50 km: «Sto bene ma nessuno c’è mai riuscito nello spazio di tre giorni»

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